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I DIRITTI ASSOLUTI
I diritti della personalità
I diritti della persona e del cittadino sono diritti fondamentali che spettano a tutti gli esseri umani in quanto persone (diritti della personalità) o che spettano ai soli cittadini (diritti di cittadinanza). La differenziazione viene fatta risalire storicamente alla Dichiarazione dei diritti dell'uomo e del cittadino del 1789, in cui fu solennemente proclamata la distinzione tra la condizione di cittadino (ossia la cittadinanza) e la condizione di persona (ossia la personalità). La Costituzione italiana riconosce i diritti inviolabili che spettano alla persona in quanto tale e affida allo stato il compito di eliminare gli ostacoli di natura economica che limitano la libertà e l'uguaglianza e impediscono il pieno sviluppo della persona. Nell'ambito dei diritti fondamentali vanno distinti pure i diritti di libertà dai diritti sociali. I diritti di libertà consistono nel divieto
Dello stato di interferire in alcune sfere dellavita delle persone e dei cittadini (ad esempio nel divieto di interferire nelle scelte di naturareligiosa); i diritti sociali consistono invece nell'obbligo dello stato di intervenire per assicurare allapersona e al cittadino il godimento di alcuni beni e servizi fondamentali. Secondo la nostra Costitu-zione, tra i diritti della persona rientrano diritti di libertà come il diritto alla libertà personale, alla li-bertà di pensiero e di fede; inoltre sono diritti della persona alcuni diritti sociali come il diritto allasalute, all'istruzione, il diritto a un'equa retribuzione del lavoro. Rientrano invece tra i diritti del cit-tadino diritti di libertà come il diritto a risiedere e a circolare nel territorio dello stato e diritti socialicome il diritto al lavoro, il diritto alla sussistenza e all'assistenza sociale.
B) I diritti reali
I diritti reali
Caratteri
I diritti reali sono diritti
I diritti reali sono soggettivi facenti parte della più ampia categoria dei diritti assoluti che attribuiscono al titolare il potere di farli valere nei confronti di chiunque e goderne a proprio piacimento senza essere disturbato nell'esercizio di tale diritto. Caratteristica principale dei diritti reali è la loro tipicità, ovvero l'impossibilità di stipulare contratti a contenuto reale diversi da quelli espressamente previsti dal legislatore. Questa disciplina si giustifica alla luce del carattere dell'assolutezza del diritto reale che ha portato il legislatore a escludere che un bene possa essere sottoposto a vincoli ulteriori rispetto a quelli previsti espressamente dalla legge. Un'altra peculiarità dei diritti reali che deriva dalla loro assolutezza è il diritto di seguito o di sequela, cioè il fatto che questi continuino a sussistere indipendentemente dagli eventuali passaggi di proprietà della cosa oggetto del diritto reale.
Il diritto reale più importante è il diritto di proprietà; esso si caratterizza per la sua assolutezza, che attribuisce al titolare il diritto di utilizzare e di godere il bene nonché il diritto di far proprio il suo valore di scambio. Dalla proprietà, intesa come diritto sulla cosa propria, bisogna distinguere i diritti reali parziari che si suddividono in diritti reali di godimento e in diritti reali di garanzia. I primi (come l'usufrutto, l'enfiteusi e il diritto di servitù) attribuiscono al proprio titolare il diritto di usufruire di alcuni vantaggi che attengono all'utilizzo del bene stesso; i secondi (pegno e ipoteca) garantiscono al titolare il potere (il cosiddetto diritto di prelazione) di essere pagato prima, rispetto agli altri creditori, nel caso in cui il debitore non adempia l'obbligazione sulla quale è stata costituita una garanzia. La proprietà Il contenuto del diritto Il proprietario ha il dirittodi godere (cioè di decidere se come e quando utilizzare la cosa nella destinazione designata dal legislatore, area edificabile o no) e disporre delle cose (il potere di alienarla, lasciarla in testamento) in modo pieno ed esclusivo. Il diritto di proprietà ha i caratteri della pienzza (ogni proprietario può utilizzare la cosa per ogni lecita faccenda; i limiti che comprimono il diritto possono venire o da un atto stipulato tra privati, diritto reale di godimento, o da disposizioni di legge), elasticità (quando il potere di proprietà sono stati limitati da un usufrutto quando questo si estingue il diritto riacquista la sua ampiezza primitiva), autonomia e indipendenza, imprescrittibilità (la proprietà non si perde per non uso).
Limiti legali della proprietà
La legge ha operato una distinzione tra limite e limitazione. La limitazione è una fattispecie che comprime il diritto di proprietà nel vero senso della parola,
Le servitù avvantaggiano uno nei confronti di un altro, i limiti sono dei limiti imposti dalla legge alla proprietà per regolare i rapporti del buon vicinato, sono rivolti ad entrambi i soggetti (non si può costruire a meno di un 1,5 metri dal vicino). A differenza delle limitazioni, i limiti nascono contemporaneamente assieme al diritto di proprietà. I limiti imposti dalla legge possono essere posti nell’interesse pubblico o nell’interesse privato. Nel primo caso sono oggetto del diritto amministrativo dove sono qualificati come vincoli, prevede l’espropriazione, l’occupazione e la requisizione; al proprietario spetta solo un’indennità che non è il prezzo del bene. Nel secondo caso concernano le proprietà immobiliari e regolano i rapporti tra il vicinato (le immissioni devono essere di normale tollerabilità, gli atti emulativi se proibiti se hanno come unico scopo di dare fastidio agli altri).
Il diritto di proprietà si estende in verticale fino all'infinito. Il proprietario non può non permettere la costruzione di una galleria che non pregiudichi la stabilità dell'edificio e non danneggi gli interessi del proprietario. In orizzontale la proprietà si estende fino ai confini. Modi di acquisto della proprietà La proprietà può essere acquistata a titolo originario quando non dipende da un uguale diritto del precedente titolare o sorge per la prima volta (pesce pescato); i modi di acquisto a titolo originario operano senza l'aiuto del giudice. L'acquisizione a titolo derivativo significa che dipende dall'esistenza del diritto di un precedente proprietario (compravendita). L'occupazione è la presa possesso di cose mobili (gli immobili sono di proprietà dello stato) che non sono proprietà di nessuno. L'accessione si verifica quando una proprietà preesistente.Attira nella sua orbita costruzioni o altre cose, e quindi il proprietario della cosa originaria diventa proprietario anche della nuova cosa.
Azioni a difesa della proprietà
Le azioni petitorie sono quelle poste in difesa della proprietà, che mirano cioè ad accertare ed affermare la titolarità del diritto di proprietà. Esse si dividono nelle seguenti categorie:
- La rivendica è l'azione con cui il proprietario rivendica la cosa propria da chiunque la possiede o la detiene senza titolo, legittimato attivamente è chi sostiene di essere proprietario della cosa, passivamente è chi detiene la cosa abusivamente;
- L'azione negatoria è quell'azione con cui il proprietario fa dichiarare l'inesistenza dei diritti affermati da altri soggetti sulla cosa quando teme pregiudizi o vuole far cessare molestie sul suo diritto. Legittimato attivamente è il proprietario che deve solo dimostrare che la
proprie-tà è sua, legittimato passivamente è colui che provoca molestie o afferma di essere titolare di diritti reali sulla cosa;
l’azione di regolamento di confini consiste nel fatto che due proprietari confinanti possono chiedere di definire i confini. L’onere della prova spetta ad entrambi i proprietari;
l’azione per apposizione di termini è l’azione con cui due proprietari confinanti, con confinicerti, possono chiedere che, a spese comuni, vengano messi dei segni materiali per delineare i confini.
I diritti reali di godimento
La loro caratteristica comune è che comprimono il potere di godimento che spetta al proprietario.
La superficie
Il proprietario può far costruire al di sopra del proprio suolo un edificio cedendo ad altri la proprie-tà. In seguito può alienare la superficie senza toccare l’edificio. Il diritto di superficie può essere fat-to con negozio o testamento.
Legittimato a
Costruire è solo il proprietario del suolo. Il diritto di superficie può essere perpetuo o temporaneo. Se temporaneo quando questo finisce il proprietario del suolo diventa proprietario anche dell'edificio, può estinguersi per prescrizione se il diritto di eseguire la costruzione non viene esercitato per venti anni.
L'enfiteusi è un diritto di godimento di cosa altrui che attribuisce al titolare lo stesso potere di godimento del fondo che spetta al proprietario salvo l'obbligo di pagare un canone periodico e di migliorare il fondo. Può essere costituita per usucapione, testamento e contratto, può essere perpetua o determinata, in quest'ultimo caso deve avere almeno venti anni di durata. L'enfiteuta deve pagare, migliorare il fondo ed ha diritto al rimborso per i miglioramenti apportati. L'enfiteuta non può a sua volta costruire enfiteusi sul fondo. L'affrancazione è un diritto
Potestativo dell'enfiteuta il quale attraverso il suo lavoro diventa proprietario del fondo pagando una somma uguale a quindici volte il canone annuo. Se il proprietario non aderisce l'enfiteuta può adire l'Autorità Giudiziaria la quale con sentenza pronuncia l'affrancazione. La devoluzione è un diritto potestativo del proprietario che, con l'aiuto dell'Autorità giudiziaria, può chiedere la caduta dell'enfiteusi se l'enfiteuta deteriora il fondo o non adempie all'obbligo di migliorarlo. La richiesta di affrancazione prevale sempre su quella di devoluzione. L'enfiteusi si estingue per perimento del fondo, affrancazione o devoluzione, confusione, per non uso ventennale del diritto da parte dell'enfiteuta.
L'usufrutto, l'uso e l'abitazione
L'usufrutto è il diritto riconosciuto all'usufruttuario di godere ed usare della cosa altrui traendo da essa tutte le
utilità che può dare, frutti compresi con l'obbligo di non mutarne la destinazione economica. Solitamente riguardano beni infungibili e inconsumabili. Possono riguardare però anche cose consumabili, allora si