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Situazioni di fatto

Il soggetto esercita la situazione non è stato autorizzato ma si comporta come fosse il titolare, l'ordinamento a volte tutela questi casi.

Classificazioni

  • Secondo il contenuto:
    • Patrimoniale: hanno un interesse economico (dir. Di credito)
    • Non patrimoniale: hanno un interesse morale, esistenziale (dir. Mantenimento dei minori)
  • Situazioni soggettive:
    • Attive: posizione favorevole per il soggetto e sono le seguenti:
      • Diritto soggettivo: esempio diritto di credito, di nome ecc.. espressione massima del soggetto, che consente la tutela del interesse del soggetto conteso (Di conseguenza c'è anche una situazione di svantaggio collegata al diritto - soggettivo sopra.)
      • Diritto potestativo: è una specie più ampia, più forte del diritto soggettivo, perché conferisce un potere e questo potere incide sulla sfera giuridica altrui senza la possibilità di opporsi.
      • Diritto di aspettativa: una situazione d'interesse che predomina un altro
interesse,è una situazione d’attesa che si trova il titolare di una situazione soggettiva senza carattere specifico alla nascita di un'altra situazione soggettiva.

Interesse legittimo: è la realizzazione del proprio interesse, garantita se questo interesse è rapportabile ad un'altra situazione tutelata dall ordinamento, il comportamento pero deve essere tenuto da un soggetto diverso del titolare, il quale deve funzionalizzare il suo esercizio allo scopo di avere un interesse rapportabile con il primo soggetto.

Passive: posizione sfavorevole per il soggetto, un dovere di comportamento, cioè che deve o non tenere un soggetto. (questo può essere positivo o negativo)

Dovere: si riferisce ad una situazione generica, normalmente ad una situazione di astensione, è un comportamento doveroso.

Obbligo: modello da tenere specifico collegato ad uno o più soggetti, si divide in : in senso stretto: comportamenti che non hanno una valutazione

La relazione economica tra genitori e figli è caratterizzata dalla obbligazione, che rappresenta il dovere specifico dei rapporti patrimoniali, ovvero il debito che sussiste tra le parti coinvolte. La soggezione è correlata al diritto potestativo, in cui un soggetto è tenuto a subire un comportamento da parte di altri.

Il rapporto giuridico si crea quindi come una relazione complessa e correlata tra situazioni giuridiche soggettive, che non può essere ricondotta a un singolo individuo ma coinvolge una collettività.

Si distinguono due tipi di obbligazioni: assolute e relative. Le obbligazioni assolute possono essere fatte valere nei confronti di tutti, mentre le obbligazioni relative possono essere fatte valere solo nei confronti di determinati soggetti.

Le obbligazioni possono essere reali o personali. Le obbligazioni reali si riferiscono al fatto che l'interesse del soggetto si realizza con riferimento specifico a un bene, come ad esempio la proprietà (che rappresenta il diritto reale per eccellenza) o l'usufrutto. Le obbligazioni personali, invece, si riferiscono al fatto che il titolare della situazione soggettiva necessita del comportamento di un altro soggetto.

I beni, come definiti dall'articolo 810 del codice civile, sono le cose che possono formare situazioni soggettive giuridiche.

cioè che possono formare oggetto della situazione giuridica soggettiva. Si distinguono in: - mobili: tutti gli altri, - immobili: tutti i beni saldamente ancorati al suolo, - beni mobili registrati: non hanno la caratteristica tipica del bene mobile, seguono in larga parte la disciplina dei beni immobili e sono iscritti a pubblici registri. I beni devono essere commercialmente usabili quindi devono essere oggetto di contrattazione, quindi in commercio, in caso contrario sono fuori commercio. (Beni demaniali: sono beni che appartengono allo stato ma questo decide di usarli commercialmente.) Le cose res nullius sono le cose che non appartengono a nessuno, non tutte però possono formare oggetto di diritto, solo le cose mobili, per le cose immobili se non appartengono a nessuno sono automaticamente di proprietà dello stato. (La res derelicta, cioè smarrita, persa.) Beni fungibili (ha la caratteristica di essere sostituito con un altro bene e realizzare l'interesse) mente il bene non

Beni fungibili (l'incontrario): perdono totalmente la loro validità economica, si estinguono (cibo).

Beni inconsumabili: perde nel tempo il suo valore, non subito (vestito).

Beni fruttiferi: con una attività dell'uomo o naturalmente, producono altri beni, o frutti naturali (proviene direttamente da un bene) o frutti civili (provengono tramite un'attività).

Beni composti: universalità di beni (un insieme di più beni, realizzano tutti la stessa funzione) pertinenze (beni minori che viaggiano insieme a beni più grossi (casa e garage)).

Le situazioni soggettive, nascono (costituiscono) fino a un momento fa non esisteva, il momento successivo inizia ad esistere. L'acquisto delle situazioni si tratta della titolarità della situazione soggettiva. Ci sono due modalità d'acquisto: a titolo derivativo: il trasferimento della titolarità avviene da un soggetto (dante causa) ad un altro (avente causa), a titolo originario: non.

deriva da nessun altro il trasferimento della proprietà. Si possono modificare e infine si possono estinguere le situazioni soggettive.

CAP.6 IL TEMPO

Il tempo ha una rilevanza estrema sui rapporti giuridici e sulle situazioni soggettive. Esistono due istituti:

  1. Prescrizione: la sua funzione è di determinare l'estinzione delle situazioni soggettive, quando il soggetto che poteva esercitare la situazione soggettiva non la esercita per un certo periodo di tempo stabilito dall'ordinamento. Quindi accanto al tempo dobbiamo avere anche l'inerzia del titolare.

Requisiti:

  • Il tempo si valuta come durata, è molto lunga di solito 10 anni.
  • Esistenza (deve esistere).
  • Disponibilità (deve essere prescrittibile).
  • Esercitabile (il contratto può valere quando lo si può anche esercitare).
  • Deve decorrere il tempo (ordinariamente sono 10 anni).
  • L'inerenza del titolare del diritto (il titolare del diritto non la esercita).
  • Esistenza di un soggetto interessato che...

percepisce (un soggetto che è interessato a quella situazione e quindi richiama la prescrizione).

La prescrizione può essere:

  • INTERROTTA: smettere l'inerzia del titolare della situazione soggettiva oppure quando il diritto è stato riconosciuto da parte di colui contro il quale il diritto stesso può essere fatto valere.
  • SOSPENSIONE: sospende il periodo di prescrizione, cioè questo periodo non viene contato e al termine della sospensione inizierà nuovamente a decorrere il tempo dal momento in cui è cessato la causa impeditiva, infine i due tempi si sommeranno.
  • Decadenza: la sua funzione è di determinare l'estinzione delle situazioni soggettive, perdi il diritto di fare qualcosa, quando il soggetto che poteva esercitare la situazione soggettiva non la esercita per un certo periodo di tempo stabilito dall'ordinamento. Quindi accanto al tempo dobbiamo avere anche l'inerzia del titolare.

Requisiti:

-il tempo si valuta con

una data specifica-molto spesso è lasciata alle parti, decidono loro. Non si applicano né l'interruzione né la sospensione. La situazione soggettiva che si deve esercitare è di regola un tempo breve.

CAPITOLO 7

Fattispecie astratta → il fatto al quale la regola collega la disciplina.

Fattispecie concreta → una reale situazione, il fatto concretamente realizzatosi.

Rilevanza giuridica la possibilità di un evento o un comportamento di essere tutelato dall'ordinamento perché qualificabile in termini di fatto giuridico → RILEVANTE è il fatto al quale l'ordinamento collega delle conseguenze, e queste sono gli EFFETTI del fatto.

Efficacia è la capacità di quella fattispecie di produrre gli effetti giuridici.

Fatti giuridici: sono eventi naturali, è ciò che rileva giuridicamente è l'evento, (es. nascita) avvenimento o una situazione prevista dalla fattispecie di una norma.

Gli atti umani si dividono

Fatti naturali: hanno una rilevanza a prescindere dalla volontà dell'uomo,

Fatti umani: hanno una rilevanza caratterizzata dal comportamento umano, questi si dividono in:

  • Atti giuridici in senso stretto: all'ordinamento interessa esclusivamente che quel fatto sia voluto dal soggetto, però deve esserci anche l'evento (dolo e colpa),
  • Negozi giuridico o atti di autonomia provata: non basta il comportamento, chi pone quel comportamento deve essere consapevole degli effetti che quel comportamento produrrà, quindi per avere una rilevanza devo avere l'evento, la volontà dell'evento e la consapevolezza degli effetti che produrrà quel evento.

Solitamente i negozi giuridici sono i contratti, il principio fondamentale del negozio giuridico è quello dell'art.1322 - AUTONOMIA PRIVATA: le parti sono libere di costituire o meno dei negozi giuridici, con chi e come fare dei negozi giuridici, può incidere anche sugli effetti a volte.

I limiti dell'autonomia privata sono:
  • liceità: non devono essere contrari alla legge, quindi alle norme imperative (perché sono inderogabili), all'ordine pubblico (perché contiene principi che caratterizzano una determinata società) e il buon costume.
  • meritevolezza: il negozio deve realizzare gli effetti voluti dai soggetti e anche esercitare una funzione socialmente meritevole.
Gli elementi dell'autonomia privata:

Elementi essenziali: essenziali perché un determinato elemento se manca quel negozio giuridico è invalido, o addirittura nulla.

  1. DICHIARAZIONE: esprimere la volontà delle parti di concludere un negozio con una manifestazione all'esterno. Può essere tacita: con un comportamento, espressa: con qualsiasi atto di linguaggio. Di volontà: manifesta un intento negoziale, di scienze: non manifesta una volontà, ma è finalizzata a manifestare atti noti.
  2. SOGGETTO CHE ESPRIME UNA
VOLONTÀ/ PARTE: un soggetto in senso giuridico può essere una persona fisica ma anche un ente collettivo, cioè una coincidenza tra la parte formale e sostanziale, quindi tra la parte che esprime la volontà e il soggetto che riceverà gli effetti. (es. genitori e figli). RAPPRESENTANZA: è il meccanismo strutturale, diretta o indiretta. PROCURA: è un atto bilaterale serve a dare la legittimazione ad agire (attribuisci il potere di agire in nome e per conto dell'altro). FORMA: è l'elemento per manifestare la dichiarazione, il soggetto può scegliere la forma del negozio, può essere orale o scritta (scritta con la presenza di un pubblico ufficiale e a volte può esserci la presenza di due testimoni). CAUSA: impone che ogni negozio giuridico abbia il suo perché, i motivi delle parti sono i motivi personali che spingono a concludere o fa
Dettagli
Publisher
A.A. 2018-2019
11 pagine
SSD Scienze giuridiche IUS/01 Diritto privato

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Mics97 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Diritto privato e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Verona o del prof Cordiano Alessandra.