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ATTI NON NEGOZIALI
Sono diretti a produrre un risultato di fatto. Consistono in modificazioni materiali del mondo esterno collegabili a comportamento dell'uomo ma non alla sua volontà. (Prescindono dalla volontà dell'uomo).
Si suddividono in:
- Atti materiali detti atti reali: si propongono modificazioni del materiale del mondo esterno, ad esempio il trasferimento del domicilio è un atto che si ricollega a un comportamento dell'uomo indipendentemente dalla sua volontà.
- Es. ritrovamento cosa smarrita, tesoro
- Comunicazioni e dichiarazioni di scienza: le comunicazioni sono dirette a comunicare il proprio pensiero, ad informare o intimare. Le dichiarazioni di scienza sono comunicazioni di puro contenuto informativo, ad esempio la confessione è la dichiarazione che una parte fa della verità di fatti ad essa sfavorevoli e favorevoli all'altra parte.
ATTO DOVUTO O SATISFATTIVO
Consiste nell'adempimento di un obbligo giuridico.
esempio il pagamento. Anche in questo caso si prescinde dalla volontà dell'uomo (L'incapace che paga, paga bene; quando l'incapace stipula un contratto è protetto dall'ordinamento. Il contratto stipulato dall'incapace è annullabile) es. convocazione dell'assemblea dei soci di una spa su richiesta della minoranza. La convocazione è un atto dovuto se gli amministratori non vi provvedono la convocazione è ordinata dal Presidente del tribunale.
ALTRE CLASSIFICAZIONI DEGLI FATTI GIURIDICI
a) I fatti giuridici in relazione agli effetti si possono classificare infatti:
- costitutivi sono quelli da cui dipende la nascita o il formarsi di una situazione giuridica
- modificativi sono quelli da cui dipende una modificazione del rapporto giuridico
- estintivi sono quei fatti al cui verificarsi consegue l'estinzione del rapporto giuridico
- impeditivi sono quei fatti il cui verificarsi determina l'impedimento del sorgere
La formazione successiva sono quelli il cui ciclo formativo si protrae nel tempo (ad es. l'acquisto della proprietà per usucapione).
Facendo riferimento agli atti giuridici come espressione della volontà dell'uomo si possono classificare in:
- Atti semplici: l'atto è semplice quando alla sua formazione concorre la volontà di 1 solo soggetto (es. confessione).
- Atti complessi: l'atto è complesso quando a formarlo concorrono le volontà di più soggetti (es. atto di straordinaria amministrazione posto in essere dall'inabilitato o dal minore emancipato con l'assistenza del curatore).
- Atti composti: quando le volontà che concorrono a formarlo si fondano in una volontà comune (es. deliberazioni di un organo collegiale).
20. FATTO E DIRITTO: RAPPORTI DI CORTESE
Non tutti i fatti o atti giuridici sono idonei a produrre effetti giuridici, ma solo quelli astrattamente previsti dalla norma.
I fatti improduttivi di effetti giuridici si
delle responsabilità legali. In questi casi, la qualificazione del fatto come "giuridico" o "mero fatto" diventa importante per determinare le conseguenze legali. La qualificazione di un fatto come "giuridico" implica che il fatto sia rilevante dal punto di vista legale e che possa avere conseguenze giuridiche. Ad esempio, se una persona presta soccorso a qualcuno in modo professionale, potrebbe essere considerata responsabile per eventuali danni causati durante l'intervento. D'altra parte, la qualificazione di un fatto come "mero fatto" implica che il fatto non abbia rilevanza giuridica e che non possa avere conseguenze legali. Ad esempio, se un amico chiede un passaggio in auto senza stipulare un contratto di trasporto, non si creano obblighi legali tra le parti. Tuttavia, la distinzione tra "giuridico" e "mero fatto" può essere controversa e può variare a seconda del contesto e delle leggi vigenti. Ad esempio, in alcuni casi potrebbe essere difficile determinare se un determinato fatto rientra nella categoria dei "meri fatti" o se ha implicazioni legali. In conclusione, la qualificazione di un fatto come "giuridico" o "mero fatto" può essere controversa e può avere conseguenze significative dal punto di vista legale. È importante considerare attentamente il contesto e le leggi vigenti per determinare la qualificazione corretta di un fatto.