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USUCAPIONE

beni caratteristiche del possesso anni per l'usucapioneiscritti in pubblici registri,acquistati in buone fede dalbeni mobili 3non proprietario con titoloidoneo a trasferire la proprietàacquistati in buona fede, senza titolo idoneo a trasferire la proprietàregistrati, acquistati in buonafede, in mancanza di titoloidoneo a trasferire la proprietà o di trascrizione dell'acquistosui pubblici registriacquistati in mala fede 20acquistata in buona fede conuniversalità di beni mobili titolo idoneo a trasferire la proprietàacquistata in buona fede, senza titolo idoneoacquistati in buona fede, confondi rustici titolo idoneo a trasferire la proprietàacquistati in buona fede senza titolo idoneoacquistati in buona fede, abeni immobili titolo idoneo a trasferire la proprietàacquistati in buona fede, senza titolo idoneo 37LE OBBLIGAZIONI

 Introduzione

L'obbligazione è il vincolo giuridico patrimoniale in

forza del quale una persona (creditore) ha diritto di pretendere da un'altra (debitore) l'adempimento di una determinata prestazione: tale diritto si definisce diritto di credito. Il termine indica anche la posizione passiva del rapporto obbligatorio che è comunemente definito come debito. Riguardo alle obbligazioni in generale il codice detta alcune disposizioni preliminari. La prima individua le cosiddette fonti delle obbligazioni, stabilendo cc 1173 che possono derivare da contratto, da fatto illecito o da ogni atto o fatto idonei a produrle in conformità all'ordinamento giuridico. La seconda stabilisce cc 1174 che la prestazione oggetto dell'obbligazione dev'essere suscettibile di valutazione economica e corrispondere a un interesse, anche non patrimoniale, del creditore; in altre parole, la prestazione del debitore deve necessariamente essere quantificabile in termini economici e non può riguardare rapporti che esulano da tale campo, come i rapporti.di cortesia o di amicizia, mentre l'interesse del creditore può anche non essere economico, come nel caso di assistere a uno spettacolo cinematografico per un interesse culturale o di svago. La terza impone cc 1175 al debitore e al creditore l'obbligo di comportarsi secondo le regole della correttezza. Le obbligazioni si distinguono, a seconda del tipo di prestazione cui è tenuto il debitore, in obbligazioni di dare, di fare o di non fare. Gran parte delle obbligazioni sono obbligazioni perfette, che attribuiscono al creditore il diritto di agire in giudizio in caso di inadempimento. Le obbligazioni non assistite da azione giudiziaria sono definite imperfette: tra queste, le obbligazioni naturali. Obbligazioni naturali cc 2034: Sono obbligazioni imperfette, in quanto a esse l'ordinamento riconosce soltanto alcuni degli effetti propri delle obbligazioni civili; in particolare non si attribuisce al creditore azione giudiziaria per ottenere l'adempimento coattivo.

per cui in caso di inadempimento il debitore non è soggetto a esecuzione forzata, ma è esclusa la ripetizione (cioè la possibilità di ottenere la restituzione) di quanto è stato spontaneamente pagato. I casi di obbligazioni naturali possono essere espressamente indicati dalla legge o essere individuati dal giudice, quando riscontra un adempimento spontaneo di un obbligo morale o sociale. Esempi del primo tipo sono:

  • l'adempimento spontaneo di un debito di gioco o di una scommessa;
  • il pagamento spontaneo di un debito già scaduto e prescritto.

Esempio del secondo tipo è la prestazione di alimenti a favore di parenti legittimi che non abbiano titolo giuridico per pretenderli.

Obbligazioni alternative:

L'obbligazione è alternativa quando ha per oggetto due o più prestazioni previste alternativamente, di modo che il debitore è liberato con l'esecuzione di una sola di esse. Classico esempio è

quello di un abbonamento teatrale che dà diritto ad assistere alla rappresentazione di un certo numero di spettacoli, scelti dall'abbonato nell'ambito di quelli in programma. La facoltà di scelta spetta al debitore, se non è stata attribuita al creditore o a un terzo. Il debitore non può però costringere il creditore a ricevere parte di una e parte dell'altra prestazione, per cui, effettuata la scelta, deve eseguire totalmente una delle prestazioni.

Obbligazioni generiche e specifiche

Le obbligazioni che hanno per oggetto una prestazione di dare o consegnare si dividono in obbligazioni generiche e obbligazioni specifiche. Le obbligazioni generiche cc 1178 hanno per oggetto una prestazione non specificatamente individuata. L'oggetto della prestazione non deve però essere troppo indefinito; ad es., non avrebbe rilevanza giuridica l'assunzione di un impegno a consegnare un animale o a fornire una certa quantità di frutta.

Il codice stabilisce che quando l'obbligazione ha per oggetto la prestazione di cose determinate soltanto nel genere, il debitore deve prestare cose di qualità non inferiore alla media, cioè che, anche se non ottime, non siano scadenti. La genericità dell'obbligazione è concepibile soltanto in una prima fase del rapporto obbligatorio, in quanto al momento dell'esecuzione la prestazione dev'essere necessariamente determinata; le parti possono liberamente scegliere che l'individuazione della prestazione avvenga in un momento anteriore all'esecuzione. Le obbligazioni specifiche sono, invece, quelle in cui l'oggetto della prestazione è ben determinato (ad es., l'obbligo a trasferire la proprietà di un quadro, di cui sia indicato l'autore e il titolo). In questi casi il debitore deve dare esattamente la cosa di cui si tratta, anche se di qualità scadente, e solo con la consegna.

di essa è liberato.

Obbligazioni di mezzi e di risultato

Le obbligazioni di fare possono dare luogo ad obbligazioni di mezzi oppure di risultato. Le obbligazioni di mezzi, dette anche di diligenza, consistono nell'impiego diligente dei mezzi a propria disposizione, quali le prestazioni oggetto dei contratti di lavoro e dei contratti d'opera. L'aspettativa del creditore non è data dal conseguimento di un determinato risultato, bensì dall'uso della diligenza da parte del debitore. Le obbligazioni di risultato consistono nel conseguimento di un determinato risultato, quali le prestazioni dell'appaltatore e del vettore.

Obbligazioni parziarie

Nel caso di pluralità dei soggetti (debitori o creditori) si definisce l'obbligazione come parziaria quando ciascuno dei creditori di un medesimo debitore può esigere da questo solo la sua parte della prestazione (parziarietà attiva), o quando ciascuno dei debitori di un medesimo

si parla di solidarietà attiva. L'obbligazione solidale può essere convenzionale o legale. Nel caso di solidarietà convenzionale, essa deriva da un accordo tra le parti, mentre nel caso di solidarietà legale, essa è prevista dalla legge.

disolidarietà attiva.

1. Rapporto tra concreditori e condebitori. Per quanto concerne il rapporto interno intercorrente tra i concreditori o i condebitori cc 1298, si assiste a una divisione dell'obbligazione in solido tra i diversi debitori o i diversi creditori, a meno che sia stata contratta nell'interesse esclusivo di qualcuno di essi. Il condebitore che ha pagato ha azione di regresso (rivalsa) nei confronti degli altri, così che deve rivolgersi a ciascuno dei restanti condebitori per ottenere il rimborso della sua parte; il concreditore che ha riscosso deve corrispondere ai restanti concreditori la parte della prestazione di loro spettanza. Salvo diversa pattuizione, le parti di ciascuno dei condebitori o di ciascuno dei concreditori si presumono uguali. La prestazione avente per oggetto una obbligazione indivisibile è necessariamente solidale.

· Obbligazioni pecuniarie

Hanno per oggetto una prestazione di dare una somma di denaro, come, ad es.,

L'obbligazione del compratore di pagare il prezzo o del mutuatario di restituire la somma ricevuta in prestito; l'adempimento consiste nel versare al creditore la somma dovuta e ha effetto liberatorio per il debitore.

  1. Il principio nominalistico. Il pagamento dell'obbligazione pecuniaria va fatto cc 1277 con moneta che abbia corso legale nello Stato al tempo dell'adempimento e per il suo valore nominale. Si tratta del cosiddetto principio nominalistico, in base al quale si deve aver riguardo al valore nominale che alla moneta è attribuito dallo Stato e non al valore effettivo di essa in base al potere di acquisto; in altre parole, il debitore si libera pagando la somma originariamente determinata, anche se il suo potere di acquisto si è modificato nel tempo intercorso fra la nascita del debito e la sua scadenza. Il principio nominalistico può provocare degli inconvenienti a causa del mutare del potere di acquisto del denaro, in particolare in periodi di

forte inflazione.

2. Clausole di garanzia. Per salvaguardare il creditore contro il rischio di svalutazione della moneta, oipoteticamente il debitore in caso di rivalutazione, le parti possono stabilire che la somma dovuta siavariabile in relazione a determinati indici, di modo che essa conservi un potere di acquisto costante. Variesono tali clausole di garanzia monetaria: la più diffusa è la cosiddetta clausola-oro, mediante la quale leparti stabiliscono che sia dovuta la somma di denaro equivalente al valore di una certa quantità di oro almomento del pagamento. Per gli stessi fini le parti possono anche riferirsi al corso di una valuta stranierasul mercato dei cambi, al prezzo di una certa merce o a un indice statistico del costo della vita.

3. Interessi compensativi. L'obbligazione di corrispondere una somma di denaro liquida èautomaticamente accompagnata, salvo che le parti l'abbiano espressamente esclusa, dall'obbligazioneaccessoria di

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A.A. 2008-2009
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SSD Scienze giuridiche IUS/01 Diritto privato

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Exxodus di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Diritto privato e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Libera Università internazionale degli studi sociali Guido Carli - (LUISS) di Roma o del prof Di Gravio Valerio.