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DERELICTA.
934. opere fatte sopra o sotto il suolo: se io sono proprietario del suolo, sono anche proprietario di
quello che edifico sotto e sopra (seminterrato, garage interrato), salvo che risulti diversamente a
titolo di legge ad esempio un terreno che il comune da in concessione per un certo numero di
anni, se ci si costruisce sopra il proprietario è il comune. E per gli stabilimenti balneari? Perché
vengono venduti? Perché cè una legge speciale che dice che nel caso di stabilimenti balneari il
manufatto costruito sul demanio è di proprietà del costruttore fino al termine della concessione,
generalmente queste concessioni sono lunghissime, tipo novanta anni.
938. occupazione di porzione di fondo attiguo: io nel costruire una casa occupo senza saperlo un
fondo attiguo, il proprietario di esso ha il diritto di farmelo togliere, oppure può acconsentire, in
quel caso io che costruisco devo pagare all’attiguo un importo pari al doppio della somma
corrispondente al valore del terreno occupato. Si dice accessione invertita perché si diventa titolari
ma solo dopo aver pagato due volte il terreno.
939. unione e commistione: esempio fabbrica di automobile che compra i motori dalla general
motors, i cristalli altrove etc. poi si verifica l’assemblaggio, ma in caso di controversia vari oggetti
sono separabili.
Ci possono essere turbative o lesioni al diritto di proprietà, ci sono delle azioni a difesa della
proprietà che sono: in caso in cui ho un proprietario a cui è stato tolto il possesso o la detenzione.
Rivendicazione: 948
Il proprietario ha diritto al risarcimento del danno.
Il proprietario agisce in giudizio per far dichiarare l’inesistenza di diritti
Azione negatoria: 949.
affermati da altre persone sulla cosa; si tratta quindi, di un accertamento negativo.
si ha quando nel tempo si perde la linea esatta e originaria
Azione di regolamento di confini 950:
di demarcazione di un confine tra una proprietà e l’altra, quando questo confine non è più chiaro
si va dal giudice per far ristabilire questi confini.
si ha quando i proprietari hanno chiaro quale sia la loro
Azione per apposizione di termini: 951
linea di demarcazione, ma per un qualsiasi motivo è crollato tutto, la spesa per rimettere la
staccionata deve essere divisa per tutti i confinanti, se uno di essi non vuole partecipare alle spese,
ci si può rivolgere al giudice, che condannerà costui a pagare.
Lezione 11 aprile Adempimento
L’adempimento è l’esatta esecuzione della prestazione che forma oggetto dell’obbligazione.
A che cosa dobbiamo fare riferimento per valutare se effettivamente l’esecuzione della
prestazione è stata resa?
Per prima cosa dobbiamo guardare il titolo. Il 90% delle obbligazioni scaturiscono dal contratto, si
guarderà cioè se quello che è scritto nel contratto è eseguito o meno, poi guarderemo anche il
modo ovvero la modalità, il tempo, il luogo, chi esegue la prestazione e chi riceve la prestazione.
Se la prestazione è fungibile, il creditore non può rifiutare l’adempimento del terzo, però può
rifiutarlo quando il debitore manifesta la sua contrarietà all’adempimento del terzo, cioè
manifesta la sua volontà di voler adempiere personalmente.
Inadempimento può consistere nella mancata esecuzione della prestazione oggetto
dell’obbligazione o può consistere nell’inesatta esecuzione della stessa.
Nel primo caso l’obbligazione non viene proprio adempiuta, nel secondo caso viene eseguita, ma
può differire da quanto stabilito dalle parti, per qualità, quantità o obbligazione/esecuzione
inesatta nel caso in cui si abbia un ritardo nell’adempimento.
inadempimento
assoluto relativo
Assoluto quando la prestazione non è stata adempiuta e non potrà più essere adempiuta, o perché
è diventata impossibile o perché non interessa più al creditore.
Relativo quando la prestazione può ancora essere adempiuta, in questo caso abbiamo l’istituto
della mora del debitore.
Art 1218 stabilisce chi è che nel rapporto obbligatorio sosterrà il rischio dell’impossibilità della
prestazione. La prima parte addossa al debitore il rischio del mancato adempimento, la seconda
parte invece vediamo che consente al debitore di liberarsi della responsabilità, ma deve provare
che l’impossibilità della prestazione è oggettiva ovvero non dipende dalla situazione di quel
debitore, ma chiunque in quella situazione non avrebbe potuto adempiere. Quindi l’impossibilità
deve essere oggettiva e non soggettiva, il debitore deve inoltre provare la causa che deve essere
una causa a lui non imputabile. Può essere un caso fortuito, imprevedibile e inevitabile, oppure
forza maggiore, ovvero un evento prevedibile ma non evitabile. Facciamo l’esempio del
trasportatore che deve trasportare con un traghetto la merce da un luogo all’altro, il mare è in
tempesta, è impossibilitato a consegnare la merce. Secondo l’interpretazione dell’articolo il
trasportatore deve essere in grado di consegnare la merce, se invece il debitore riesce a
dimostrare che non è imputabile a lui si parla di mancata esecuzione o mancato adempimento.
Art. 1460/1461 questi sono due esempi di contratti a prestazioni corrispettive che quasi
ammettono di “ farsi giustizia da soli” ovvero senza andare da un giudice, se ci sono certi
presupposti l’altra parte, può non adempiere.
Torniamo all’art 1218 è un articolo molto rigido che pone delle condizioni a favore del creditore
perché sarà difficile per il debitore dimostrare che l’inadempimento non è a lui imputabile. Qui si
parla di responsabilità contrattuale, cioè che deriva da un inadempimento di un’obbligazione che
nasce dal contratto o altri fatti o atti idonei a produrli diversi dal fatto illecito. Si parla di
responsabilità extra contrattuale in caso di fatto illecito.
Nel caso di responsabilità contrattuale il creditore il creditore deve provare il suo diritto portando
ad esempio titoli e deve affermare che cè stato l’inadempimento, sarà il debitore a dover
dimostrare o che il diritto del creditore non c’era o che c’era ma lui ha adempiuto l’obbligazione o
ancora che lui non ha adempiuto, però l’inadempimento è dovuto a causa oggettiva derivante da
cause a lui non imputabili (forza maggiore o caso fortuito).
Dobbiamo tener conto però di altre norme oltre all’articolo 1218 che possono riguardare il
comportamento del debitore per cui quest’articolo va combinato attraverso un’interpretazione
sistematica con gli articoli 1176 e 1175.
1175 questo obbliga della correttezza riguarda sia il debitore che il creditore a differenza della
diligenza che è obbligo solo del debitore. Troveremo lo stesso principio della correttezza anche in
ambito contrattuale, (qui si parla di buona fede). Quando la buona fede significa correttezza,
parliamo di buona fede oggettiva, mentre la buona fede in senso soggettivo l’abbiamo incontrata
parlando dell’incapacità naturale, quando la realtà appare in un certo modo, il soggetto è in buona
fede, vuol dire ignoranza di ledere altrui diritto. Ricordiamo l’esempio dell’incapacità naturale, se
io chiedo l’annullamento di un contratto per incapacità naturale, non lo posso ottenere se l’altra
parte era in buona fede, in questo caso la buona fede è l’impossibilità di sapere che il contraente
era incapace naturale.
Il legislatore per quanto riguarda la correttezza fa degli esempi concreti. Intanto è espressione di
correttezza il principio secondo cui il debitore deve usare una diligenza media nell’eseguire la
prestazione. Altri esempi di correttezza li ritroviamo nell’articolo 1686/1687/1710 attenzione
questi esempi sono molto importanti li vuole sapere….
Torniamo all’articolo 1175 è senz’altro un comportamento corretto quello del creditore di
rispettare il diritto del debitore di voler eseguire personalmente la propria prestazione, (anche al
creditore dunque è richiesto un comportamento corretto).
Articolo 1236 è una dichiarazione unilaterale con cui un soggetto, il creditore rinuncia al proprio
credito, qui si da rilevanza alla volontà del debitore di voler eseguire personalmente la
prestazione, l’altra faccia della medaglia è che il creditore corretto deve rispettare questa volontà
del debitore. Sembra strano chi il creditore non voglia che il debitore estingua il debito, in realtà
può succedere quando ci sono prestazioni in ambito professionale in cui l’adempimento può
determinare una sorta di pubblicità per il debitore stesso, se io sono un architetto, mi è stata
commissionata la ristrutturazione di una banca in un palazzo prestigioso di una sede centrale, io
voglio eseguire quella prestazione perché questo sarà un biglietto da visita verso tutti gli utenti e
anche una realizzazione professionale (quindi esempio di correttezza del creditore).la non
correttezza da parte del creditore si può configurare anche in una non collaborazione col debitore
affinché questi esegua più facilmente la prestazione.
Sia la che la sono due criteri che devono essere considerati per valutare
correttezza diligenza
l’imputabilità o meno dell’inadempimento nei confronti del creditore.
Abbiamo visto che la diligenza si rivela diversamente a seconda che si tratti di obbligazioni di mezzi
o di risultati.
Nelle obbligazioni di mezzi un comportamento diligente da luogo all’adempimento o viceversa.
Quello che è rilevante in queste obbligazioni è il comportamento.
Ora guardiamo anche l’articolo 1218 insieme al 1176 per cui ad esempio il concertista, che deve
tenere un concerto, si rompe un braccio, questa è un’impossibilità oggettiva, chiunque in quelle
condizioni non potrebbe suonare. La cosa non è imputabile alla persona perché il violinista non
può certo garantire che non gli succederà qualcosa prima del concerto (diverso è se si fosse buttati
giù col deltaplano. ci potrebbero essere gli estremi per inadempimento).
Vediamo ora obbligazioni di risultato, ricordiamo che le obbligazioni di risultato quando il
comportamento è scisso dal risultato cioè strumento del risultato, quindi o cè risultato e
Ricordiamo però che questo concetto è in generale, a volte ci può essere
adempimento e meno.
una diversa clausola nel contratto ad esempio sempre del trasportatore che trova una frana, se nel
contratto non era previsto che co