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Il ruolo del curatore e dell'amministratore di sostegno
Il curatore è colui che si occupa di provvedere ai propri interessi quando una persona è momentaneamente impossibilitata a farlo. In caso di interdizione o inabilitazione, la persona può essere affiancata da un amministratore di sostegno. Questo stato può essere revocato e la persona verrà affiancata da un amministratore di sostegno.
Un amministratore di sostegno viene nominato quando una persona è momentaneamente incapace o è stata precedentemente interdetta o inabilitata.
Le persone fisiche e giuridiche possono essere coinvolte in questo processo. Le persone fisiche si riferiscono agli individui, mentre le persone giuridiche includono organizzazioni collettive come fondazioni, associazioni e comitati. Questi enti possono avere scopi filantropici, scientifici, ecc. e sono formati da amministratori che concludono contratti. Gli enti possono essere riconosciuti o meno e possono avere o meno personalità giuridica.
Gli enti riconosciuti hanno un fondo patrimoniale e possono acquistare beni mobili e immobili, anche a titolo gratuito. Se ci sono debiti, verranno estinti solo tramite il fondo patrimoniale.
Assoluti e inviolabili sia dalle pubbliche autorità che dai singoli cittadini: essi si trovano nelle carte costituzionali di ogni paese a livello quindi nazionale, mentre a livello sovranazionale troviamo la Carta di Nizza, il trattato di Lisbona, la convenzione europea dei diritti dell'uomo (CEDU) ecc...
- Diritto alla vita e all'integrità fisica: la vita viene tutelata da qualsiasi attentato ad essa sia civilmente che penalmente. Per tutelare l'integrità fisica vengono vietate alcune pratiche come la donazione di organi vitali mentre si è in vita e tutto ciò che può ledere al corpo della persona, non sono vietate ad esempio le donazioni di sangue, reni ecc...
- Diritto alla salute: la salute della persona deve essere tutelata in qualsiasi momento, non si può obbligare nessuno a trattamenti sanitari se non consentiti dal paziente (in caso di minori, interdetti ecc... dal tutore, genitore) tranne...
Per trattamenti mirati a tutelare la salute pubblica. Per quanto riguarda l'aborto di una minore, la sua parola varrà sempre più di quella del genitore/tutore. La salute deve essere tutelata anche dal punto di vista del benessere.
3. Diritto al nome: ognuno ha diritto ad identificarsi con il proprio nome e viene tutelato sia in caso di usurpazione (mi viene impedito l'utilizzo del mio nome) che in caso di reclamo (qualcuno utilizza il mio nome, ci si identifica, lo affissa su manifesti ecc).
4. Diritto all'onore: viene tutelata la reputazione e la dignità del singolo, infatti la diffamazione (l'offesa tramite la stampa, o comunque di fronte ad una pluralità di persone) viene punita; l'ingiuria (offesa da persona a persona senza la presenza di terzi) non viene più punita dalla legge. La critica e la satira non sono considerate diffamazione.
5. Diritto alle libertà: le libertà sono tutelate ma possono essere limitate in
casi di necessità ed urgenza (es: durante una pandemia).- libertà di pensiero
- libertà di associazione
- libertà di professare una religione
Alla vita privata di una persona. Possiamo quindi introdurre la tutela del trattamento dei dati personali: sulla rete circolano tantissimi dati (provenienti dalle banche dati). I soggetti:
- persona interessata
- titolare e responsabile del trattamento dei dati
- responsabile della protezione dei dati
In base alla riservatezza dei dati (i cosiddetti dati sensibili) avremo una maggiore o minore tutela.
ARTICOLO 3: PRINCIPIO DI EGUAGLIANZA Tutti i cittadini sono uguali davanti alla legge (ciò non significa che vengono omologati) e verranno trattati in base alle loro situazioni. È obbligo dello stato eliminare pregi e preferenze e tutto ciò che ostacola la democrazia (es: chi ci impedisce di godere dei nostri diritti alla personalità).
I beni: essi sono tutto ciò da cui l'uomo può trarre utilità. Beni naturali, beni di consumo, beni di produzione, beni comuni e così via.
Mentre alcuni beni possono essere utilizzati da tutti (aria,
acqua, vento ecc), altri sono di proprietà di alcuni e non di altri. Sono quindi considerati beni in senso giuridico tutto ciò che ha un valore economico. Diritto di proprietà (art. 832): il proprietario ha diritto di godere e disporre delle cose in modo pieno ed esclusivo, entro i limiti e con l'osservanza degli obblighi stabiliti dall'ordinamento giuridico. Beni pubblici: appartengono allo stato e vengono messi a disposizione di tutti (patrimonio indisponibile dello stato: cave, miniere, foreste; beni demaniali: spiagge, fiumi...) e sono inalienabili. Da distinguersi dalle cose comuni poiché essi sono comunque regolati dallo stato. Sono beni pubblici anche quelli che appartengono al patrimonio disponibile dello stato, ovvero tutto ciò che lo stato acquista al pari di un privato. Beni privati: - beni di patrimonio - beni di nessuno - beni immobili - beni mobili - beni mobili iscritti nei registri - pertinenze (mobili)- Beni mobili (beni che possono essere spostati da un luogo all'altro)
- Beni consumabili
- Beni inconfutabili
- Beni fungibili
- Beni infungibili
- Diritti reali: sulla "cosa", sono diritti di godimento.
- Diritto di proprietà: art 832 codice civile "diritto di godere e disporre di un bene in modo pieno ed esclusivo, entro i limiti e con l'osservanza degli obblighi stabiliti dall'ordinamento giuridico"
- Il proprietario può godere dei frutti della cosa, sia che siano naturali o civili. La proprietà ha funzione sociale poiché interessa sia il proprietario che la collettività. Nel momento in cui coltivo la mia terra sto producendo risorse per la collettività e se possiedo un fondo agricolo ma non ne faccio utilizzo potrei essere costretto all'affitto forzato.
- Limiti e obblighi del proprietario: è vietato a chiunque ostacolare il godimento di un bene al proprietario (divieto di atti emulativi) es: erigere un
muro per ostacolare la vista al vicino, ascoltare musica ad alto volume per disturbare il vicino ecc. Il proprietario non può destinare un fondo all'edilizia se esso è già destinato all'agricoltura ma deve attenersi a piani regolatori e avere una licenza. Il proprietario è obbligato a concedere al vicino l'accesso qualora sia necessario (vi è caduto un oggetto, vi si è riparato il cane che è scappato ecc. -> a meno che non restituisce personalmente la cosa). È obbligo del proprietario anche rispettare i confini della sua proprietà (sia in altezza che in larghezza, queste distanze non sono fisse ma terminano dove il proprietario non può più dimostrare di averne interesse) le minime distanze legali riguardo l'edificazione. Il diritto di proprietà è però limitato dal potere dello stato, il quale può: Espropriare: se lo stato necessità di
Quell'area può espropriarla al proprietario e rendergli un indennizzo, il quale non corrisponde al valore di mercato del bene espropriato. Requisire: lo stato si appropria temporaneamente del bene a causa ad esempio di calamità naturali (l'utilizzo degli alberghi per gli sfollati).
Immissioni: si intende per immissioni qualsiasi esalazione di fumo, calore ma anche rumori, inquinamenti atmosferici ecc... le immissioni vengono punite secondo il criterio della "normale tollerabilità", ovvero se esse non superano la tollerabilità dell'uomo medio non sono punibili. Ovviamente bisogna tenere conto di diversi fattori: la vicinanza ad una zona industriale (si chiede quindi maggiore tollerabilità) o ad un aeroporto, il danno che arreca alla salute o chi utilizza quel fondo da prima (criterio del pre-uso, se una fabbrica è lì da prima dei residenti che si sono appena stabiliti allora sarà favorita la fabbrica).
Il criterio della normaletollerabilità è ovvio che vada a favorire la produzione chiedendo alle persone di tollerare quella determinata immissione, è vero anche che se le immissioni superino la normale tollerabilità chiunque lamenti questo fastidio può costruire impianti a tutela della propria salute e se questo non basti si è legittimati a chiedere la cessazione dell'immissione. Azioni a difesa della proprietà privata (azioni petitorie): - Rivendicazione: nel caso in cui un terzo possiede o detiene il bene di mia proprietà posso ricorrere alla rivendicazione: prima devo dimostrare di essere proprietario di quel bene e poi andare a ritroso a trovare i trasferimenti di diritto di proprietà del bene in oggetto fino al colui che ha acquistato quel bene a titolo originario, ovvero il primo proprietario. Quest'azione è lunga e complessa (viene infatti chiamata prova diabolica) e spesso si ricorre alle azioni.possessorie nellequali non è necessario dare la prova del diritto di proprietà. Quest'azione è imprescrittibile.
Negazione: avviene quando il proprietario di un bene vuole rivendicare il suo diritto di proprietà su colui che ha diritti reali minori sulla stessa tramite la negazione