Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
PRELAZIONE
prelazione; se un socio desidera abbandonare la società deve offrire i suoi titoli
prima ai soci e, nel caso nessuno li volesse acquistare, può venderli a terzi. Se
un terzo offre molto di più al socio uscente, la tutela è obbligatorio o reale a
seconda di due varianti che possono venire in rilievo.
1. Il diritto di prelazione può essere oggetto dello statuto della società; lo
statuto è soggetto a pubblicità (=chiunque può leggerlo) ed il terzo
avrebbe potuto rendersene conto leggendo lo statuto. Viene meno la
tutela di T, la tutela è reale.
2. Il diritto di prelazione può essere oggetto di un patto parasociale (non
inserito nello statuto ma deciso sotto banco da 2/3 soci); essendo un
accordo sotto banco non si può pretendere che T lo conosca. La tutela è
obbligatoria, dunque risarcitoria.
CONTRATTO PRELIMINARE: contratto più ricorrente; si tratta di un accordo
preparatorio con il quale le parti si impegnano reciprocamente a concludere in
futuro il contratto definitivo.
Si ha un concedente P, si ha A, si ha un contratto preliminare (Pr) a cui seguirà
un contratto definitivo (Def).
Si stipula un contratto preliminare, che è caratterizzato da una proposta ed
un’accettazione. Si ha P + A del preliminare, P + A del definitivo (due proposte
e due accettazioni).
Oggetto del preliminare è un reciproco obbligarsi a concludere, A e P sono
promissari di riprodurre il consenso del contratto definitivo in fase finale. Si
tratta di un vincolo bilaterale, poiché entrambi A e P si obbligano.
Questo è ciò che succede con acquisti immobiliari, poiché entrambi i contraenti
hanno uguale interesse alla conclusione, anzi è prevalente l’interesse
dell’acquirente poiché egli deve verificare i requisiti dell’immobile (es. se
immobile è di proprietà di P, se il bene non sia oggetto di una causa in corso..).
Il venditore riceve già in fase preliminare una somma di denaro a titolo di
caparra, che verrà scontata dal prezzo totale: la caparra è segno della serietà
del vincolo per ‘bloccare l’affare’. Il venditore deve garantire una polizza
fideiussoria al compratore in cambio.
Davanti al notaio si conclude il contratto.
Sviluppo patologico: il promittente acquirente si rifiuta di
concludere il contratto, la situazione dipende dalle ragioni che
adduce per non concludere. Ragioni giustificatrici
1. Esiti dei controlli eseguiti sono negativi, la situazione reale è
differente rispetto a quella descritta da P.
difformità materiali,
Se si presentano P si rifiuta di concludere
a quelle condizioni poiché i vizi possono essere risolti
abbassando il prezzo dell’immobile (quando si tratta solo di
vizi agevolmente rimovibili). Il definitivo si stipula se
venditore accetta diminuzione del prezzo
giuridici (ipoteca
Se i vizi sono o prelazione), il promittente
acquirente può rifiutare totalmente la stipula del definitivo in
modo legittimo. Potrà inoltre chiedere i danni, oltre al
risarcimento della caparra.
2. Se non si presentano queste ragioni e P o A decidono di rifiutare di
concludere senza una causa giustificatrice, l’ordinamento prevede
una tutela specifica. Essa consiste nel risarcimento del danno o
tutela della sentenza costitutiva (ex articolo 2932 codice civile); il
soggetto che era interessato a raggiungere obiettivo si rivolge al
giudice, che emette una sentenza che produce gli stessi effetti del
sentenza sostitutiva
mancato contratto definitivo. Si parla di del
mancato accordo.
Il contratto preliminare non è un contratto atipico, la disciplina è articolo 1351
codice civile che dice che affinché un contratto preliminare sia valido deve
avere la medesima forma del definitivo.
Nella prassi si è affermata una particolare figura di preliminare, ovvero il
preliminare ad effetti anticipati. Si tratta di una sequenza preliminare –
definitivo in cui gli effetti della vendita vengono quasi tutti anticipati al
contratto preliminare. Acquirente versa quasi l’intera cifra ed il venditore dà
godimento immediato immobile.
diritto di proprietà
Il passaggio del è l’unico effetto a non essere anticipato.
La sentenza 2932 non può essere applicata nel momento in cui P ha già
concluso un contratto di vendita con un terzo, non si può trasferire il diritto
all’acquirente viene introdotto correttivo da applicare quando si è incerti (art
2932 bis.): si dà la possibilità di stipulare contratto con forma notarile, in modo
da poterlo trascrivere nei registri mobiliari di conseguenza T ha la possibilità
di sapere che quell’immobile è già stato promesso ad un’altra persona. La
trascrizione del preliminare ha effetto prenotativo e mette a conoscenza T
del vincolo; essa permette di far valere A rispetto a T, che vorrebbe acquistare
dopo la trascrizione. Ciò tutela acquirente dall’inadempimento del contratto.
(Se il preliminare è unilaterale significa che solo uno dei due è obbligato nel
contratto)
05/04/2018
Responsabilità precontrattuale
Vi sono due accezioni di buona fede (art. 1337)
1. Significato oggettivo: dovere giuridico di lealtà e correttezza, regola
di comportamento. Si tiene un comportamento conforme ai principi
richiesti dall’ordinamento ma anche dall’etica e dalla
ragionevolezza. Ciò non incide sulla validità dell’atto poiché
appartiene alle regole di condotta, la conseguenza è il risarcimento
clausola generale di buona fede,
del danno. Si parla di ovvero una
modalità di legiferare; il legislatore non indica esattamente il
comportamento da tenere ma indica una clausola/principio
generale; egli lascia che sia la giurisprudenza a tipizzare quel
determinato principio (a seconda del momento, circostanze). Si
parla di buona fede poiché il soggetto deve comportarsi in modo
tale
2. Significato soggettivo: stato soggettivo di ignoranza di una data
circostanza. Un soggetto quando pone in essere un contratto si
dichiara ignaro di ledere la situazione giuridica altrui. Buona fede
non sussiste quando si ha una colpa, si parla di mala fede quando
ci si comporta con negligenza (ad esempio non si verifica
determinati requisiti prima di un contratto e ci si comporta con
leggerezza).
Da quando si instaura una trattativa, le due parti entrano in contatto in vista
del futuro contratto. In tutta la fase che va dall’inizio al contratto, importanti
sono le informazioni che le parti si danno. Se le informazioni fornite sono finte
si dovrà risarcire il danno momento precontrattuale.
Sino a quando non si raggiunge il contratto, i contraenti non sono obbligati a
Le parti sono libere di non concludere il contratto,
concludere il contratto. a
meno che questa fase sia caratterizzata da un ulteriore vincolo a contrarre.
Tipizzazione della clausola di buona fede
Si può verificare l’interruzione ingiustificata delle trattative. Uno dei due
contraenti interrompe la trattativa poco prima del contratto; il contratto non si
produce.
Cosa genera la responsabilità? E’ necessario che una delle due parti abbia
ragionevolmente confidato nella conclusione del contratto, ciò significa che le
clausole centrali erano già state discusse e concordate. Interruzione deve
avvenire, per essere rilevante, dopo affidamento di controparte nella
conclusione del contratto.
Se sussiste una ragione motivata non c’è responsabilità nell’interruzione del
contratto anche se si è oltrepassato affidamento di controparte (se le
informazioni date sono falsificate il contraente ha diritto di non concludere
contratto anche se già c’è l’affidamento).
1. Sorge responsabilità precontrattuale solo se si è già raggiunto
affidamento e si interrompe senza una ragione motivata: si produce un
obbligo di risarcimento del danno, che coincide con le spese
sopportate dalla parte che subisce l’altrui recesso abbandono
ingiustificato delle trattative.
2. I contraenti sono tenuti a dare le informazioni inerenti all’oggetto per il
quale si sta concludendo il contratto, le info devono essere corrette,
soprattutto se rilevanti. Correttezza significa dare le info del caso. Un
contratto può essere annullato se le informazioni non vengono fornite o
sono errate illecita sulla volontà della controparte.
influenza
3. Ipotizzando che un soggetto induca un altro a stipulare un contratto
traendolo in inganno, ovvero minacciandolo, il contratto è annullabile
vizio della volontà
Nel caso in cui un contratto non si concludesse per corruzione della
volontà si parla di dolo negoziale determinante, che determina la non
conclusione del contratto.
4. Ipotizzo che il contratto si concluda ma a motivo della condotta, quasi
sempre delle info date o non date, esso si conclude a condizioni diverse
rispetto a quelle che si sarebbero raggiunte se entrambi si fossero
comportati in modo corretto. C si raggiunge e conclude ma risulta
pregiudizievole, ovvero sconveniente per uno dei due induzione di
controparte a concludere un contratto pregiudizievole, si parla di dolo
incidente (non rilevante ai fini del se concludere o meno un contratto,
esso incide solo sulle condizioni contrattuali).
Questo contratto non può essere annullato ma il contraente responsabile
dell’inganno deve risarcire all’altro il danno per averlo indotto a
concludere un contratto per lui non conveniente.
Rappresentanza
Si tratta del potere conferito ad un soggetto (rappresentante) di compiere atti
giuridici che producano direttamente i loro effetti nei confronti di un altro
soggetto (rappresentato).
Istituto che permette ad un soggetto di divenire presente in un contesto al
quale altrimenti non potrebbe accedere.
D è il dominus, ovvero il soggetto del cui interesse si parla, titolare
dell’interesse.
Il fenomeno consiste nel fatto che R (rappresentante) renda presente D e
conclusa contratti o atti per D. R conclude dunque il contratto non nel proprio
interesse ma nell’interesse di D: il vero acquirente sotto il profilo sostanziale è
contemplatio domini
quello di D permette di concludere un contratto a R i
cui effetti si riflettano direttamente sulla sfera del dominus.
R è la parte formale del contratto, D quella sostanziale.
La rappresentanza può essere
1. Legale: la legge definisce chi è il rappresentante mediante una norma di
legge (potere rappresentativo deriva dalla legge)
2. Organica: i