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AZIONE DI REGOLAMENTO DEI CONFINI

La prova dell'ubicazione del confine può essere fornita con qualsiasi mezzo e, in mancanza, il giudice si atterrà a quanto

delineato dalle mappe catastali ed, inoltre, anche detta azione è imprescrittibile.

E) : art.951 cod. civ . presuppone la certezza del confine e serve a far

AZIONE PER L'APPOSIZIONE DI TERMINI

apporre o, ristabilire, i simboli del confine stesso.

CAPITOLO XIV ­ I DIRITTI REALI DI GODIMENTO

GENERALITA'

I diritti reali di godimento , al pari dei diritti reali, costituiscono un numerus clausus e sono:

• SUPERFICIE

• ENFITEUSI

• USUFRUTTO

• USO e ABITAZIONE

• SERVITU' PREDIALI

I diritti di superficie, enfiteusi, abitazione e servitù prediali, possono avere ad oggetto solo i beni immobili; mentre, i diritti di usufrutto e

uso hanno ad oggetto anche beni mobili.

A) SUPERFICIE

La superficie consiste alternativamente nel:

• nel diritto di costruire al di sopra di un suolo altrui, un'opera, di cui il superficiario, quando l'abbia realizzata, ne acquista la

proprietà a titolo originario (c.d propr ietà super ficiaria) separata da quella del suolo, la quale resta al concedente (c.d

nuda proprietà);

• nella proprietà separata di una costruzione già esistente (c.d proprietà superficiaria), di cui un soggetto diverso dal proprietario

ne diviene titolare, separata dalla proprietà del suolo la quale resta al concedente (c.d nuda proprietà).

La superficie può essere:

PERPETU A

 : in questo caso, alla scadenza, la proprietà della costruzione passa gratuitamente, salvo patto contrario, al

A TERMINE

 proprietario del suolo.

Modi di acquisto della superficie sono:

(sia a titolo oneroso che gratuito);

• CONTRATTO

• TESTAMENTO

• USUCAPIONE

Il superficiario ha la libera disponibilità della costruzione, la quale altro non è che una sua proprietà, quindi, può alienarla o costituire su

di essa diritti reali: tuttavia, se il diritto è a termine, venendo meno il diritto del superficiario, si estinguono anche i diritti da lui

costituiti.

Inoltre, il perimento della cosa, non determina l'estinzione del diritto di superficie, in quanto si ritiene che la costruzione è un

estrinsecazione del diritto di superficie e, pertanto, non si confonde con essa e, quindi, il superficiario può ricostruire in base al diritto di

superficie concessogli.

B) ENFITEUSI

L'enfiteusi attribuisce ad una persona, a cui favore è costituita (c.d enfiteuta), lo stesso potere che su un bene immobile spetta al

proprietario, salvo l'obbligo di migliorare il fondo e di pagare al proprietario stessa un canone periodico, che può consistere in una somma

di danaro o in una quantità fissa di prodotti naturali. Quindi, l'enfiteuta, a differenza dell'usufruttuario, può anche mutar la

destinazione del fondo, senza però che lo deteriori.

Il potere di godimento che spetta all'enfiteuta, è denominato dominio utile; mentre, al nudo proprietario, compete il dominio diretto

che si riduce, in concreto, a ben poca cosa (diritto al canone) e, pertanto, alcuni ritengono che l'enfiteuta dovrebbe essere considerato, dal

punto di vista giuridico, come il proprietario del fondo.

L'enfiteusi può essere:

PERPETU A

 : in questo caso, l'enfiteusi non può avere durata inferiore ai 20 anni, in quanto, se fosse previsto un termine più

A TERMINE

 breve, nessuno avrebbe interesse ad assumere l'obbligo al miglioramento.

Modi di acquisto dell'enfiteusi sono:

CONTRATTO

 TESTAMENTO

 USUCAPIONE

La legge attribuisce:

all'enfiteuta, il c.d potere di affrancazione , in base al quale lo stesso enfiteuta, acquista la proprietà del fondo, pagando al

• concedente, una somma di denaro (art.971 cod. civ.), pari a 15 volte il canone annuo;

al concedente, il c.d potere di devoluzione , il quale consiste nella cancellazione dei diritti dell'enfiteuta (ad es. per gravi

• inadempimenti con conseguente riacquisto della proprietà del suolo da parte del concedente; tuttavia, l'enfiteuta, gode di un

diritto di ritenzione , ossia fin quando non abbia ottenuto il rimborso delle spese, può evitare di consegnare il fondo

all'enfiteuta.

C) USUFRUTTO

L'usufrutto consiste nel diritto di godere di un bene altrui con l'obbligo, però, di rispettarne la destinazione economica (art.981 cod.

civ.). Quindi, l'usufruttuario può trarre dalla cosa tutte le utilità che né può trarre l'effettivo proprietario, ma se per es. l'usufrutto ha ad

oggetto un'area, non potrà costruirvi.

L'usufrutto ha necessariamente durata temporanea, in quanto in caso contrario, non avrebbe alcune utilità la proprietà del concedente se,

viene meno il suo potere di godimento. Così:

• se costituito a favore di una persona fisica , l'usufrutto si intende per tutta la vita dell'usufruttuario;

• se costituito a favore di una persona giuridica , ovvero di ente non personificato, l'usufrutto non può essere superiore ai 30 anni.

Oggetto dell'usufrutto, può essere qualunque specie di beni, mobile o immobile, ad eccezione dei beni consumabili i quali, se utilizzati,

perdono la loro individualità, ovvero escono dalla disponibilità del soggetto che se ne serve e, pertanto, non potranno essere restituiti alla

cessazione dell'usufrutto: tali beni, sono oggetto della disciplina del quasi – usufrutto e, la loro proprietà, passa al quasi –

usufr uttuar io. Oggetto dell'usufrutto, possono essere anche i beni (inconsumabili) deteriorabili, rispetto ai quali l'usufruttuario ha

diritto di servirsene secondo l'uso al quale sono destinati ed è tenuto a restituirli allo stato in cui si trovava.

Modi di acquisto dell'usufrutto possono essere:

• la legge, per quel che riguarda l'usufrutto legale dei genitori sui beni del figlio minore;

• la volontà dell'uomo: contratto (oneroso o gratuito), testamento, promessa al pubblico;

• l'usucapione;

• il provvedimento del giudice che può costituire, a favore di uno dei coniugi, l'usufrutto su parte dei beni spettante all'altro

coniuge.

Per quanto riguarda la costituzione dell'usufrutto volontario, è necessario specificare che gli atti che costituiscono l'usufrutto su beni

immobili, devono farsi per iscritto e sono soggetti a trascrizione; lo stesso è previsto per l'accettazione di eredità e l'acquisto del legato, che

importino dell'usufrutto su detti.

Fino a tempi relativamente recenti, il modo di acquisto dell'usufrutto più diffuso è stata l'attribuzione di tale diritto al coniuge superstite

in sede di successione mortis causa (c.d usufr utto uxorio ). Con la riforma del diritto di famiglia questo istituto è stato eliminato ed è

stato previsto, in favore del coniuge superstite, non più il diritto di usufrutto su una quota dei beni relitti, bensì la proprietà piena su una

quota degli stessi.

All'usufruttuario competono:

• il potere di godimento sul bene che implica:

il possesso della cosa: se il possesso è esercitato da altri, l'usufruttuario può esperire la c.d actio confessoria;

 l'acquisto dei frutti naturali e civili della cosa: in particolare, all'usufruttuario, spettano i frutti naturali separati durante

 l'usufrutto e i frutti civili maturati fino al giorno del termine dell'usufrutto.

• il potere di disposizione, solo per atto inter vivos, del diritto di usufrutto. L'usufruttuario può, di regola, cedere ad altri, non

certo il diritto di proprietà sul bene, che non gli compete, ma il proprio diritto di usufrutto; e può anche concedere ipoteca

sull'usufrutto stesso. In ogni caso, la cessione non può danneggiare il nudo proprietario;

• il potere di disposizione, solo per atto inter vivos, del godimento del bene: ad es. l'usufruttuario può cedere in locazione il bene

oggetto del suo diritto.

Le locazioni concesse dall'usufruttuario si estinguono, di regola, alla cessazione dell'usufrutto; tuttavia, il legislatore ha previsto che le

locazione ancora in corso alla cessazione dell'usufrutto possano proseguire per la durata stabilita, solo se la locazione e la sua durata

risultino da scrittura privata avente data certa anteriore e, comunque, non oltre un quinquennio dalla cessazione dell'usufrutto.

Gli obblighi dell'usufruttuario si ricollegano al dovere di restituire la cosa al termine del suo diritto. Quindi, egli è tenuto a:

usare la diligenza del buon padre di famiglia nel godimento del bene ;

 non modificare la destinazione economica ;

 fare l'inventario e prestare garanzia .

L'usufruttuario è tenuto alle spese e agli oneri relativi alla custodia, amministrazione, manutenzione e riparazione ordinaria del bene ed,

inoltre, imposte, canoni e altri pesi che gravano sul bene. Sono, invece, a carico del nudo proprietario, le spese e gli oneri relativi alle

riparazioni straordinarie.

L'estinzione dell'usufrutto si verifica per:

• scadenza del termine , o morte dell'usufruttuario ;

• prescrizione estintiva ventennal e;

• consolidazione , ossia riunione dell'usufrutto e della nuda proprietà in capo alla stessa persona;

• perimento totale della cos a;

• abuso che l'usufr uttuar io faccia del proprio diritto .

Nell'interesse della produzione, la legge non vieta che l'usufruttuario possa eseguire dei miglioramenti, ma ha limitato il suo credito,

sempre che i miglioramenti sussistano alla cessazione dell'usufrutto, alla minor somma tra lo speso e l'aumento di valore conseguito dalla

cosa. D) USO E ABITAZIONE

L'uso e l'abitazione altro non sono, che tipi limitati di usufrutto. In particolare:

l'uso, consiste nel diritto di servirsi di un bene e, se fruttifero, di raccoglierne i frutti limitatamente ai bisogni propri e della

 propria famiglia;

l'abitazione, consiste nel diritto di abitare una casa limitatamente ai propri bisogni e a quelli della propria famiglia.

Dato il loro carattere personale, tali diritti non si possono cedere a terzi e né il bene può essere concesso in godimento. Inoltre, al pari

dell'usufrutto, tali diritti si estinguono per morte del titolare e, pertanto, non possono formare oggetto di disposizione testamentaria.

E) SERVITU' PREDIALI

La servitù prediale, consiste nel peso imposto sopra un fondo (c.d fondo servente ) per l'utilità ad un altro fondo (c.d fondo

dominante), appartenente ad un diverso proprietario (art.1017 cod. civ.).

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Scienze giuridiche IUS/01 Diritto privato

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Gigi906 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Diritto privato e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Bari o del prof Quadrato Maria Elena.
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