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Leggi italiane che hanno influenzato la disciplina dei licenziamenti
Cassazione che con il d.lgs. 276/2003 si è avuta un'abrogazione senza abolizione. Legge 230/62 - (abrogata dal d.lgs. 368/2001) introduce il termine al contratto solo in 6 casi, unatipizzazione delle ipotesi, per esigenze di carattere temporaneo o eccezionale. Legge 604/66 - la prima disciplina organica sui licenziamenti individuali - ha reso l'accordo interconfederale del 1965 di efficacia erga omnes - introduce il licenziamento per giustificato motivo con preavviso (art. 3) e la tutela obbligatoria (art. 8) e la applica ai licenziamenti per giusta causa e per giustificato motivo. Legge 1115/68 - CIGS - individua 5 cause per la CIGS applicabile anche ad impiegati e successivamente ai quadri. Legge 20 maggio 1970 n. 300 - art. 7 sanzioni disciplinari (solo i commi 1, 5 e 8 alla P.A. art. 55165/2001) - art. 13 cambia art. 2103 - diritto di propaganda (art. 14) - art. 18 introduce la tutela reale - Titolo III (art. 19 RSA) e (diritti
sindacali artt. 20 – 27) –art. 28 attività antisindacale - art. 36 dispone che i provvedimenti di concessione dei benefici accordati dalle leggi e nei capitolati di appalto di opere pubbliche, deve essere inserita una clausola esplicita sull'obbligo per l'impresa di applicare ai lavoratori dipendenti condizioni non inferiori a quelle risultanti dai contratti collettivi.
legge 533/73 - norme per le controversie in materia di lavoro - sostituisce integralmente il titolo IV del libro II del codice di procedura civile – riscrive il 2113 con l'introduzione dell'inderogabilità in anche ai contratti collettivi – tratta dei co.co.co. –peius aumenta a 6 mesi il tempo per adire il giudice sulle rinunzie e transazioni
legge 845/78 – istituisce il fondo di rotazione per la formazione professionale e il fondo comune;
legge 297/82 – sul TFR ed ha modificato il 2120
legge 93/83 - legge quadro sul pubblico impiego - perequazione,
trasparenza dei trattamenti economici, efficienza amministrativa del personale pubblico e inserimento dell'accordo sindacale tra le fonti di disciplina da recepire in atti legislativi - legge organica che unificò tutte le leggi del settore emanante fino ad allora legge 863/84 – introduce il C.F.L. e il part-time (art. 5) – dà la possibilità di assumere con contratto a tempo determinato – introduce il contratto di solidarietà difensivo per la CIGS legge 56/87 – introduce ulteriori casi per assumere con contratto a tempo determinato, anche per sostituire personale in ferie legge 190/85 - nasce la categoria dei quadri e modifica il testo dell'art. 2095 c.c. - sancisce per la categoria dei quadri che il periodo massimo è di 6 mesi per acquisire il diritto a mansioni superiori. legge 108/90 - disciplina dei licenziamenti individuali che ha modificato la legge 604/66 e la legge 300/70 - Il TFR è dovuto anche ai dirigenti in ogni
caso di risoluzione del rapporto legge 146/90 – (modificata dalla legge 83/2000) esercizio del diritto di sciopero nei servizi pubblici essenziali - art. 7 condotta antisindacale per violazione delle clausole del contratto collettivo sui diritti e libertà sindacali - abroga gli articoli 330 e 333 c.p. che punivano lo sciopero dei dipendenti pubblici e degli addetti ai pubblici servizi
legge 428/90 – l’art. 47 recepisce la direttiva 77/87 sul trasferimento d’azienda - introduce l’obbligo di consultare le organizzazioni sindacali, anche se in maniera non vincolante, la violazione di quest’obbligo è condotta antisindacale
legge 223/91 – Cassa integrazione guadagni ordinaria per i quadri e impiegati - individua nuove causali per la CIGS fissa la durata massima dell’intervento e le relative proroghe estende la CIGS alle imprese commerciali con più di 200 dipendenti – È la prima legge in materia di licenziamenti
collettivilegge delega 421/92 – avvia la riforma del pubblico impiego – emananti d.lgs. 29/93, d.lgs. 470/93e d.lgs. 546/93protocollo 23 luglio 1993 – accordo interconfederale tra parti sociali e Governo - nascono le RSUlegge 451/94 - introduce il doppio tetto per CIGO e CIGS – art. 16 introduce i C.F.L.legge 335/95 – Riforma Dini – introduce i contributi per i co.co.co. - ai dipendenti della P.A. assuntia tempo indeterminato dopo il 31/12/2000 e ai dipendenti assunti con contratto atempo determinato dopo il 30/5/2000 si applica la normativa in tema di TFRD.P.R. 28 luglio 1995, n. 312, con effetto a decorrere dal 28 settembre 1995, in esito al referendumindetto con D.P.R. 5 aprile 1995 ha soppresso la lettera a) e le parole “nazionalidella lettera b) dell’art. 19 della legge 300/70. Pertanto, con la nuovaprovinciali”formulazione le RSA hanno un unico criterio selettivo: devono insediarsi nell’ambito“delle associazioni sindacali,
che siano firmatarie di contratti collettivi di lavoro applicati nell'unità produttiva legge delega 59/97 – riforma per l'equiparazione della disciplina del lavoro pubblico con quella privata - emanati d.lgs. 396/97, d.lgs. 80/98 e il d.lgs. 387/98 - esteso il regime privatistico anche ai dirigenti generali, esclusi dalla legge 421/92 - devoluto al giudice ordinario le controversie di lavoro, già prevista dalla legge 421/92, ma non ancora attuata legge 196/97 – legge Treu – introduce lavoro interinale con art. 1 – 11 (abrogati dall'art. 85 d.lgs. 276/2003) - art. 18 introduce stages, i tirocini di formazione e orientamento - modifica il R.D.L. 692/23 sull'orario di lavoro e fissa il limite massimo in 8 ore al giorno e 40 ore settimanali – Introduzione dei fondi bilaterali interprofessionali per la formazione continua legge 266/97 - (legge Bersani) da la possibilità alle piccole imprese di assumere i dirigenti espulsi dalla- Grande impresa a tempo determinato - legge 449/97 - per l'assunzione a termine di ricercatori universitari per le piccole imprese.
- D.lgs. 468/97 - introduzione dei L.S.U.
- D.lgs. 469/97 - riforma Bassanini - Mediazione per le regioni (art. 1) e per i privati (art. 10), SIL e PAL - obbligo di attribuire la gestione della mediazione alle province e facoltà di delegare alle province la politica attiva del lavoro.
- D.lgs. 112/98 - formazione professionale.
- D.lgs. 38/2000 - obbligo di assicurazione INAIL per i co.co.co. - la rubrica dell'art. 5 riporta "Assicurazione dei lavoratori parasubordinati".
- D.lgs. 61/2000 - lavoro part-time (modificato ed integrato dall'art. 46 dal d.lgs. 276/2003).
- D.lgs. 181/2000 e DPR 442/2000 - introduce l'assetto pro-attivo per i disoccupati, abroga il libretto del lavoro e liste di collocamento sostituiti dalle schede anagrafiche e professionali.
- D.lgs. 388/2000 - modifica art. 10 d.lgs.
469/97 e inserisce 4 tipi di attività: mediazione, intermediazione, ricerca e selezione, supporto alla ricollocazione
legge costituzionale 3/2001 – riforma del titolo V della Costituzione;
d.lgs. 18/2001 - recepisce la direttiva 98/50 sul trasferimento d'azienda e modifica l'art. 2112 e l'art. 47 della legge 428/90;
d.lgs. 30 marzo 2001, n. 165 - testo unico sul pubblico impiego – art. 40 dispone che la contrattazione sindacale disciplina la durata dei contratti collettivi nazionali e integrativi, la struttura contrattuale e i rapporti tra i diversi livelli. Le P.A. non possono sottoscrivere in sede decentrata contratti collettivi integrativi in contrasto con quelli nazionali o che comportino oneri non previsti negli strumenti di programmazione annuale e pluriennale di ciascuna amministrazione, per cui le clausole difformi sono nulle – art. 52 ius variandi - art. 55, sanzioni disciplinari e - art. 63 sono demandate al giudice del lavoro tutte le
Controversie in materia di lavoro dei dipendenti della P.A. incluse quelle concernenti l'assunzione d.lgs. 368/2001 - lavoro a termine - recepisce la direttiva 99/70 - violata la clausola di non regresso - detipizzazione delle ipotesi di utilizzo del contratto a termine - dato causa lone, dalle - introduceragioni di carattere tecnico, produttivo, organizzativo o sostitutivo lavoro occasionale legge delega 30/2003 - introduce i co.co.pro. - d.lgs. 66/2003 - (modificato d.lgs. 213/2004 - c.d. decreto correttivo) Riforma sull'orario di lavoro e il tempo di non lavoro - attua la direttiva 93/104/CE modificata dalla direttiva 2000/34/CE - Ha abrogato quasi completamente il R.D.L. 692/23 sulla disciplina dell'orario di lavoro, il provvedimento normativo più vecchio in materia di lavoro Decreto Legislativo 10 settembre 2003, n. 276 - in vigore dal 24 ottobre 2003 - introduce i co.co.pro, il lavoro intermittente, ripartito, apprendistato.
accessorio, somministrazione, inserimento lavorativo - modifica l'appalto e introduce il lavoro in affitto - art. 15 B.C.N.L. DIRETTIVE 77/87 trasferimento d'azienda - recepita dall'47 legge 428/90 98/50 trasferimento d'azienda - recepita dal d.lgs. 18/2001 99/70 lavoro a tempo determinato - recepita dal d.lgs. 368/2001 2001/23 trasferimento d'azienda - non apporta novità sostanziali, ma è solo un riordino sistematico delle due direttive precedenti 93/104/CE modificata dalla direttiva 2000/34/CE - orario di lavoro - recepita dal d.lgs. 66/2003 LAVORO il C.F.L. (nel settore pubblico e fino al 2004 nel privato) art. 16 del legge 451/94; lavoro part-time - d.lgs. 61/2000 (modificato ed integrato dall'art. 46 dal d.lgs. 276/2003) lavoro a termine - d.lgs. 368/2001 lavoro occasionale, non superiore a 12 giorni, (art. 1 d.lgs. 368/2001) - non è necessaria la forma scritta - fino a 3
giorni non si applica neanche il 368/2001 nei settori del turismo e dei pubblici esercizi lavoro in somministrazione (art. 20 – 28) d.lgs. 276/2003 (interinale 1 – 11 d.lgs. 196/97) per le stesse ragioni per cui è ragioni di carattere tecnico, produttivo, organizzativo o sostitutivo, ammesso il lavoro a termine (d.lgs. 368/2001), ma con l’aggiunta di un inciso: “anche se riferibili all'ordinaria attività dell'utilizzatore”.
il contratto di appalto, art. 29 del d.lgs 276/2003
Il lavoro intermittente (o a chiamata o d.lgs. 276/2003 (artt. dal 33 al 40) job on call)
Il lavoro ripartito (lavoro a coppia o dall’art. 41 al 45 del d.lgs. 276/2003. job sharing)
Il lavoro part-time art. 46 del d.lgs. 276/2003.
il contratto di apprendistato disciplinato dagli artt. 47 a 53 del d.lgs 276/2003; il contratto di inserimento lavorativo (nel settore privato) disciplinato dagli artt. 54 a 59 del d.lgs 276/2003.
il lavoro accessorio è
L'attività è la