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DIRITTO ALLA VITA

Il nascituro, anche se non dotato di capacità giuridica, è oggetto di tutela. La decisione del diritto a nascere spetta alla madre, la quale può interrompere la gravidanza in due casi: - Interruzione volontaria entro i primi 90 giorni dal concepimento la legge prevede un'interruzione di gravidanza nel caso in cui la gravidanza per la stessa donna si presenterebbe come un pericolo per la sua salute fisica o psichica. - La donna deve rivolgersi al consultorio o al medico di base, il quale, nel caso riscontri delle condizioni tali da rendere urgente l'intervento, rilascia immediatamente alla donna un certificato attestante l'urgenza. - Con tale certificato la donna può presentarsi in una delle sedi autorizzate per praticare l'interruzione di gravidanza. - Se non viene riscontrato il "caso di urgenza" il medico di fronte alla richiesta della donna le rilascia la copia dello stato di gravidanza e l'avvenuta.

di un documento firmato anche dalla donna, attestante lorichiesta, e la invita ad attendere 7 giorni. Trascorsi i sette giorni la donna può presentarsi nelle apposite strutture per ottenere l’interruzione di gravidanza− →Interruzione volontaria della gravidanza dopo i primi 90 giorni può essere praticata solo nel caso in cui il parto o la gravidanza comportino un grave pericolo per la vita della donna (anomalio malformazioni del nascituro che potrebbero determinare un pericolo per la salute fisica opsichica della donna). Il diritto del nascituro può essere sacrificato solo per volontà della madre. Nel nostro ordinamento non viene riconosciuta la condotta di chi, per motivi di pietà provochi la mortedell’infermo affetto da malattia incurabile, attraverso un diretto intervento acceleratore allo scopo dievitargli le sofferenze del processo patologico terminale (eutanasia attiva)

DIRITTO ALLA SALUTE

Il diritto alla salute è un

diritto assoluto perché è caratterizzato da immediatezza ed assolutezza. Implica l'obbligo di astenersi da condotte che possano cagionare ad altri malattie, infermità e menomazioni. Tale obbligo è presidiato anche nel codice penale con sanzioni penali previste dagli articoli 582, 583 e 590 e sul piano risarcitorio negli art. 1218 e 2043 del c.c. Viene tutelato dall'art. 32 della Costituzione italiana, il quale definisce che: Il "diritto alla salute" è un diritto fondamentale dell'individuo, per tale ragione è stato introdotto il diritto a non nascere se non sani. Ammette un risarcimento grave malformazioni del feto nel periodo prenatale a causa della condotta imperita del medico. Il medico in questo caso risponderà nei confronti della madre del danno della "nascita indesiderata", causata da mancate

segnalazioni di anomalie, ove risultasse che, correttamente informata, la stessa avrebbe optato per l'interruzione di gravidanza. La legge in alcuni casi prevede l'obbligo di un determinato accertamento o trattamento sanitario per tutelare la sanità pubblica (es. vaccinazione contro il tetano, epatite). Lo Stato, nel caso in cui un soggetto abbia riportato dei danni permanenti all'integrità psico-fisica, a causa di vaccinazioni obbligatorie, prevede un indennizzo. Al di fuori dei casi eccezionali imposti dalla legge gli accertamenti e i trattamenti sanitari sono volontari, poiché avvengono per principio di autodeterminazione. In tal caso il medico deve richiedere il consenso del richiedente del diritto. In assenza di ad accertamenti sanitari, cure mediche, interventi chirurgici, neppure se il trattamento risultasse necessario per la tutela della vita stessa del paziente (es. testimoni di).Geova). L'assistito firmi un è inoltre necessario che consenso informato per indicare che il richiedente del diritto sia stato correttamente, chiaramente ed esaustivamente informato dal medico delle diverse alternative terapeutiche disponibili e degli esiti, difficoltà e rischi di ciascuna. Tale consenso può essere revocato in qualsiasi momento prima dell'intervento. Il paziente sia un incapace Nel caso in cui legale (minore) il consenso deve essere dato dal suo rappresentante legale (genitore o tutore). Nel caso in cui, invece, il soggetto sia in stato di incoscienza il medico deve fare quanto necessario (art. 2045 c.c.). Il principio di autodeterminazione è caratterizzato da dei limiti: - Art 5 c.c. sono vietati atti di disposizione del proprio corpo quando: diminuzione permanente dell'integrità fisica - cagionano una - quando sono contrari alla legge Tuttavia, alcuni atti di disposizione del proprio corpo sono consentiti nel caso di

solidarietà sociale come per esempio nel caso di donazione di sangue o rene o nel caso di transessualismo (L.n°164/82) in quanto diritto all'identità personale e di identificarsi con un altro sesso rispetto a quello della nascita.

TESTAMENTO BIOLOGICO

La legge 2 dicembre 2017 n 219 ribadisce, nel rispetto dei principi degli articoli 2, 13, 32 della Costituzione italiana, il principio per cui nessun trattamento sanitario può essere iniziato o proseguito se privo di consenso informato della persona interessata, tranne che nei casi espressamente previsti dalla legge. È l'introduzione della disciplina della Il cuore della legge n° 219/2017 DAT.

Sono disposizioni anticipate di trattamento sanitario che la persona, in previsione dell'eventuale futura incapacità di autodeterminarsi, può esprimere in merito all'accettazione o rifiuto di:

  • accertamenti diagnostici
  • scelte terapeutiche
  • singoli trattamenti sanitari

Non prevede

la possibilità di avere una morte dolce (eutanasia) Es: nutrizione o idratazione artificiale → Le DAT possono essere fatte da: - Qualunque persona che sia maggiorenne - Capace di intendere e di volere Le DAT si possono manifestare in forma di: - Atto pubblico notarile andando dal notaio - Scrittura privata autentica del notaio consegnata personalmente all'Ufficio dello Stato Civile del Comune di residenza del disponente - Scrittura privata semplice Le DAT possono essere modificate o revocate in qualsiasi momento utilizzando la stessa forma con cui sono state rilasciate. Se il paziente non è in condizione di firmare, la legge notarile prevede la possibilità di stipulare l'atto in presenza di due testimoni. Può, inoltre, manifestare le DAT anche attraverso una videoregistrazione o anche un altro dispositivo che consenta di comunicare. Prima di stipulare una DAT è necessaria una consultazione del medico. DIRITTO AL NOME

Il diritto al nome appartiene ai diritti della personalità dell'uomo. Il nome svolge funzione di identificazione della persona. Un figlio nato nel matrimonio assume il cognome del padre ed il prenome che gli viene attribuito all'atto della dichiarazione di nascita all'ufficiale di Stato civile. Il figlio nato fuori dal matrimonio, invece, assume il cognome del genitore che per primo lo ha riconosciuto. Se il riconoscimento è effettuato contemporaneamente da entrambi i genitori, assume il cognome del padre come sancisce l'articolo 262 comma 1 c.c. a patto che i genitori, di comune accordo, non richiedono di trasmettere al figlio anche il cognome materno. Se il riconoscimento del padre avviene successivamente a quello della madre, il figlio può assumere il cognome del padre, aggiungendo lo o sostituendolo a quello della madre (art. 262 comma 2 c.c.) I bambini non riconosciuti da alcuno dei genitori assumono il cognome ed il prenome imposti.

Dall'ufficiale di stato civile. In figlio adottivo, invece, assume il cognome degli adottanti. A seguito del matrimonio la moglie aggiunge al proprio cognome quello del marito (art. 143 bis c.c.) e lo conserva anche durante la separazione personale. Con lo scioglimento del matrimonio per morte del marito, la moglie conserva il cognome fino a che non si verifichino nuove nozze. Nel caso invece di un divorzio la donna perde il cognome del marito, ma può chiedere al giudice di essere autorizzata a conservarlo, in aggiunta al proprio, quando sussiste un interesse suo (ambito lavorativo in cui è conosciuta in tal modo). Un'unione civile tra persone dello stesso sesso. Nel caso di è possibile scegliere un cognome comune tra i propri. Il nome è tendenzialmente immodificabile. Il mutamento del nome o del cognome avviene solamente nel caso in cui quest'ultimo venga considerato ridicolo o vergognoso. La modifica avviene tramite decreto del prefetto della provincia.

del luogo di residenza del richiedente. Spesso si verificano delle violazioni di tale diritto in quanto viene utilizzato abusivamente. In tal caso vengono attuati dei provvedimenti di tutela tra cui:
  • il risarcimento del danno
  • provvedimenti d'urgenza
  • diritto di rettifica nomi d'arte
Tale tutela è attribuita anche nel caso di pseudonimi:

DIRITTO ALL'INTEGRITA' MORALE

Il diritto all'integrità morale è un diritto della personalità e si identifica nell'interesse della persona al godimento del suo:

  • onore (doti morali)
  • decoro (doti intellettuali, fisiche e altre qualità che concorrono a determinare il pregio nell'ambiente in cui vive)
  • reputazione (opinione che gli altri hanno dell'onore e del decoro di un determinato soggetto, cioè l'estima di cui lo stesso gode nel suo ambiente sociale)

I diritti all'onore, al decoro e alla reputazione entrano spesso in conflitto con i

Diritti di cronaca e critica giornalistica (articolo 21 della Costituzione) in quanto il diritto all'integrità morale del singolo cede difronte al diritto all'informazione qualora concorrano tre distinti i presupposti:

  • quello della verità della notizia
  • quello dell'utilità dell'informazione
  • quello della continenza espositiva ha utilità sociale

Nel caso in cui la persona si senta lesa nel suo diritto obbliga il suo autore al risarcimento del danno, anche non patrimoniale. Il giudice, se ritiene che ciò possa contribuire a riparare il danno, può ordinare la pubblicazione della sentenza su uno o più giornali. La tutela verte anche in ambito penale per ingiuria o diffamazione la persona offesa può richiedere somma a titolo di riparazione che sarà poi misurata in base alla gravità dell'offesa.

una ALL'IDENTITÀ PERSONALE

Dettagli
Publisher
A.A. 2020-2021
54 pagine
SSD Scienze giuridiche IUS/01 Diritto privato

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Very_99 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Diritto privato e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Roma La Sapienza o del prof Livi Maria Alessandra.