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La natura dell'irrevocabilità delle proposte
Nel caso in cui dovesse morire il proponente cade la proposta, salvo che sia una impresa (imprenditore) perché in quel punto rimane nella sfera imprenditoriale. La proposta è irrevocabile: Talora però la poniamo il caso in cui il proponente propone di dimorare una casa, e dice anche che questa sua proposta è irrevocabile per 10 giorni. In questo caso quindi non può cambiare idea per 10 giorni, se cambia idea deve solo sperare che non arrivi l'accettazione.
Perché la proposta è resa irrevocabile? Da un lato vuole dare senso alla serietà della proposta medesima (come se si volesse far vedere che si sta facendo sul serio), inoltre dal punto di vista psicologico mette pressione al proprietario che si vede arrivare la proposta (deve decidere in x giorni altrimenti gli sfuma l'affare). Un proposta irrevocabile vincola anche gli eredi se il proponente muore. Alla scadenza del termine fissato la proposta non è più
irrevocabile: la proposta può rimanere in piedi ma da revocabile, oppure la proposta può cadere (caso oggi più diffuso). l'offerta al pubblico. Un altro schema di conclusione diretta del contratto è Ad esempio un supermercato propone le merci ai propri clienti, e nel proporre le merci fa una proposta con destinatari indeterminati, e la conclusione avviene con l'accettazione di uno di essi. Il problema è il limite massimo di destinatari: se ci sono solo 100 beni nei magazzini si possono soddisfare solo 100 destinatari. L'offerta al pubblico è revocabile solo con la stessa forma dell'offerta, ovvero togliendo i beni da bancone o facendo una comunicazione analoga a quella in cui era stato offerto al pubblico un determinato bene. mero invito a proporre una offerta: Va però sottolineata la fondamentale distinzione tra offerta al pubblico e il ad esempio su un giornale ci può essere un annuncio di vendita di una
casa in centro a Milano, che cos'è? Questo annuncio sul giornale di un'offerta del bene non è un'offerta al pubblico già vincolante, è un invito al pubblico a fare eventuali proposte d'acquisto che saranno poi vagliate dal proprietario della casa. Se fosse un'offerta al pubblico se uno dicesse sì allora il contratto si chiuderebbe, se è un mero invito a proporre invece il proprietario della casa ha tutta la discrezionalità a decidere se vendere i meno a chi si propone.
Come si fa a distinguere un mero invito a proporre? Non si sanno i dettagli, non si sa cosa sia questa casa, non è determinato il bene, ... è solo un invito a far vedere la casa ai potenziali clienti e a formulare delle proposte.
Ci sono però anche alcuni casi in cui la linea di confine tra offerta al pubblico e l'invito a proporre è meno netta. L'opzione le parti convengono che una di esse rimanga vincolata
La proposta viene descritta dall'art. 1331 cc come "quando una dichiarazione e l'altra abbia facoltà di accettarla o meno, la dichiarazione della prima si considera quale proposta irrevocabile. (2) Se per l'accettazione non è stato fissato un termine questo può essere stabilito dal giudice".
L'opzione si spiega in stretta connessione con l'irrevocabilità della proposta: fin qui abbiamo inteso l'irrevocabilità della proposta in un caso in cui lo stesso proponente in via autonoma dica che la sua proposta è irrevocabile. Qui invece l'opzione è un contratto/accordo con cui una delle due parti si obbliga a tenere ferma (irrevocabile) una propria proposta e l'altra parte entro un determinato periodo di tempo è libera se accettarla o meno. È quindi un tipo di proposta irrevocabile che nasce da un contratto.
Ad esempio io tengo ferma la mia proposta di vendere il 30% delle quote della mia
società al signor Rossi, che ha la libertà di decidere entro il 30 giugno se accettare o meno la mia proposta. Questo schema può essere rappresentato in termini economici in un altro modo: il signor Rossi ha un'opzione di acquisto delle mie azioni fino al 30 giugno, come se le azioni rimanessero lì per lui fino al 30 giugno, e lui può decidere o meno di esercitare la sua opzione. Opzione call: opzione per comprare (l'esempio appena fatto) Opzione put: opzione di vendita, ad esempio se compro come fondo di investimento il 60% di una società famigliare. Nel contratto è previsto che la famiglia originaria abbia un'opzione put di vendita del 40% da esercitare entro il 2023. Quindi, sul residuo 40% non comprato dal fondo, il fondo propone irrevocabilmente di acquistare il residuo 40% e sarà la famiglia proprietaria a decidere se vendere o meno. Contratto preparatorio eventuale L'opzione però è un (di un)eventuale contratto successivo) perché può non essere esercitata. prelazione, contratti preparatori eventuale
Diversa dall'opzione è la entrambi sono di un successivo contratto. L'accordo di prelazione si ha nell'ipotesi in cui un determinato soggetto si obbliga qualora decida di, ad esempio, vendere un bene ad offrirlo prima ad un soggetto piuttosto che metterlo direttamente sul contratto. La prelazione ha quindi davanti a se una eventualità perché io potrei anche decidere di non vendere mai il mio bene.
denuntiatio, Se però decido effettivamente di vendere il bene, devo operare la ovvero devo comunicare al soggetto preciso che sto vendendo il bene così da adempiere all'impegno da prelazione. Se però la persona che gode della prelazione ha rifiutato, ad esempio al prezzo di 100, ma sul mercato poi la sto per vendere al 50, io devo tornare dalla persona privilegiata per dirle se non vuole comprare il bene nemmeno
A 50. La prelazione può essere:
- Legale: la legge stessa prevede che determinati soggetti devono avere prelazione su determinati contratti. Ad esempio, la legge sulle adozioni degli immobili ad uso commerciale. Ad esempio, io sono un tabaccaio in centro a Milano e ho il mio negozio da 50 anni, e per i tabaccai l'avere un negozio in centro è ovviamente molto importante. I proprietari decidono di vendere il negozio e io sono in affitto; il legislatore, tenendo conto che è una locazione ad uso commerciale, tiene conto dell'importanza della posizione di un esercizio commerciale per fini del suo avviamento, e dice che prima bisogna offrire a me che sono il tabaccaio di comprare lo spazio. La prelazione legale è molto tutelata, quindi se il proprietario vendesse non a me tabaccaio ma ad un altro senza avermelo offerto prima, io oltre a chiedere il risarcimento del danno posso andare a prendere il bene con una sentenza del giudice che mi trasferisca.
Il bene—>riscatto solo in caso di prelazione ex legevolontaria:-prelazione prelazione che nasce da un accordo tra le partiPrelazione ed opzione, cime già detto, sono accordi preparatori rispetto ad eventuali contratti successivi.
contratto preliminare preparatorioIl è un contratto rispetto ad un contratto successivo che non è eventuale. Il contrattopreliminare e infetti è quel contratto in base al quelle sue soggetti, i due contraenti, si obbligano a concludere entro untermine prefissato, un contratto definitivo dal contenuto già determinato dal contratto preliminare: c’è quindi un effettoobbligo a contrarreobbligatorio, ovvero un per entrambe le parti, a differenza dell’opzione.
Perché non fanno allora subito il contratto definitivo? Perché non si perfeziona subito l’effetto traslativo, ma le parti fannoun contratto preliminare? Perché c’è la volontà, ma ad esempio una delle
parti ancora non ha la liquidità necessaria per concludere il contratto. Ad esempio con il contratto preliminare io posso aver già bloccato una casa, mentre sono ancora in attesa che la banca mi conceda il mutuo, di fare le verifiche affinché io possa vedere che la casa è tutta in regola (se così non fosse il contratto cade perché non ci sono le caratteristiche che si pensava avesse), ... Siccome il contratto preliminare è già un contratto pienamente vincolante (non rappresenta una trattativa) per questo motivo nel preliminare già ci devono essere tutti gli elementi essenziali del contratto! Altrimenti se mi obbligo a comprare una casa e non indico il prezzo vuol dire che non mi sto obbligando a nulla perché manca un elemento essenziale della forma del preliminare si individua per relationem, contratto -> l'art 1351 cc infatti dice che la forma del contratto preliminare è la forma prevista per il
Il contratto preliminare è un istituto molto importante nella prassi e dal punto di vista giuridico, sebbene questo però nel cc c'è molto poco che regola il contratto preliminare. Oltre all'art 1351 cc sulla forma, ci sono le regole di esecuzione forzata dell'obbligo di concludere il contratto nell'art 2932, e la disciplina della trascrizione del preliminare nell'art 2645 cc. Ma la costruzione complessiva del discorso sul preliminare la si fa in via interpretativa: la spiegazione di cosa il preliminare è non è articolata da una serie di articoli del cc, ma è un istituto molto importante ricostruito in via teorica. Il contratto preliminare quindi è già un contratto! Il contratto preliminare per la compravendita di una casa non è un documento che attesta una trattativa ancora in corso, perché se siamo nella fase delle trattative vuol dire che non siamo vincolati a nulla!
La trattativa è fatta per capire se poi si concluderà o meno un affare! Il contratto preliminare si stipula invece quando alla fine della trattativa si ritiene di fare l'affare, ovvero comprare la casa, perché con il preliminare c'è già una produzione di obblighi contrattuali in capo alle parti del preliminare stesso; perché a quel punto io mi sono obbligato a comprare la casa, e l'altro si è obbligato a vendere la casa. Quindi se non si va dal notaio a stipulare il negozio che produce gli effetti traslativi, allora in questo caso io sono inadempiente ad un obbligo! Quindi c'è prima la trattativa, da cui mi posso ritirare -> poi all'esito della trattativa, se decido di concludere l'affare, c'è il contratto preliminare -> stipulato il contratto preliminare, che mi obbliga a quell'affare, c'è la definizione del contratto definitivo e nel caso dellacompravendita della casa di un effetto traslativo. Colui che è obbligato a concludere un contratto (non parzialmente) può richiedere che l'altro contraente gli dia la prova di poter adempiere all'obbligazione.