Anteprima
Vedrai una selezione di 19 pagine su 87
Diritto privato 1 Pag. 1 Diritto privato 1 Pag. 2
Anteprima di 19 pagg. su 87.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Diritto privato 1 Pag. 6
Anteprima di 19 pagg. su 87.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Diritto privato 1 Pag. 11
Anteprima di 19 pagg. su 87.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Diritto privato 1 Pag. 16
Anteprima di 19 pagg. su 87.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Diritto privato 1 Pag. 21
Anteprima di 19 pagg. su 87.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Diritto privato 1 Pag. 26
Anteprima di 19 pagg. su 87.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Diritto privato 1 Pag. 31
Anteprima di 19 pagg. su 87.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Diritto privato 1 Pag. 36
Anteprima di 19 pagg. su 87.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Diritto privato 1 Pag. 41
Anteprima di 19 pagg. su 87.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Diritto privato 1 Pag. 46
Anteprima di 19 pagg. su 87.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Diritto privato 1 Pag. 51
Anteprima di 19 pagg. su 87.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Diritto privato 1 Pag. 56
Anteprima di 19 pagg. su 87.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Diritto privato 1 Pag. 61
Anteprima di 19 pagg. su 87.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Diritto privato 1 Pag. 66
Anteprima di 19 pagg. su 87.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Diritto privato 1 Pag. 71
Anteprima di 19 pagg. su 87.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Diritto privato 1 Pag. 76
Anteprima di 19 pagg. su 87.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Diritto privato 1 Pag. 81
Anteprima di 19 pagg. su 87.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Diritto privato 1 Pag. 86
1 su 87
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

Affittuario e comodatario non sono possessori

(sanno che quando il rapporto cesserà, dovranno riconsegnare il bene) è una situazione di fatto diversa dal possesso che si chiama detenzione.

Il possesso si connota per un requisito oggettivo (la materiale disposizione del bene; il corpus) e uno soggettivo (la volontà del soggetto di comportarsi come proprietario; l'animus possidendi).

Nella detenzione c'è il corpus ma non l'animus possidendi (il detentore sa di non essere possessore; cambia quindi l'atteggiamento del detentore; egli sa che dovrà restituire il bene).

L'atteggiamento del detentore consiste nell'animus detinendi.

La situazione di fatto potrebbe anche trattarsi di un possesso sine titulo (non legittimo, il possessore non è anche proprietario del bene).

Il possesso del possessore può anche essere utile (pervenendo altri requisiti) per l'usucapione del bene.

Il possesso può anche essere di buona fede.

di mala fede o vizioso Si può possedere in vario modo: - il possesso immediato (il soggetto ha la materiale apprensione del bene) - il possesso indiretto (il bene è nella mia disponibilità ma non ne ho diretta apprensione) - il possesso mediato (la cosa viene affidata ad altri temporaneamente; sono meridetentori e quindi sono obbligati a restituirli una volta richiesto in tal senso) Il possesso sia può acquistare sia a titolo originario (tramite impossessamento) che a titolo derivativo (tramite consegna materiale del bene, acquisto da parte del detentore si passa da detenzione a possesso -) Il venditore potrebbe anche vendere il bene ad altri ma rimanendone detentore (costituto possessorio) La perdita del possesso si verifica per il venir meno di uno o entrambi gli elementi dello stesso (animus e corpus) Perché il nostro ordinamento collega degli effetti al possesso e lo tutela anche? Il possesso viene tutelato per varie ragioni: - Tutelando ilpossesso si tutela anche la proprietà essendo una situazione di fatto, chi vuole che il suo diritto venga tutelato deve dimostrare semplicemente di essere possessore del bene. Non si deve dimostrare di essere proprietario ma attraverso la tutela possessoria si può tutelare la proprietà perché tendenzialmente le due coincidono. L'azione possessoria (a difesa del possesso) è sottoposta ad un rito più snello mentre l'azione petitoria (a difesa della proprietà) è sottoposta ad un rito a cognizione piena, tutela più rapida, d'urgenza. Il possesso ha una dimostrare di essere proprietario sarebbe un processo molto più lungo (conviene agire ad una tutela possessoria). Il contratto d'acquisto basta per dimostrare di essere possessore ma non di essere dovrebbe dimostrare che anche chi gliel'ha venduto fosse proprietario (il proprietario proprietario; ricorda la probatio diabolica). Anche nel giudizio petitorio viene.

In soccorso al proprietario l'istituto del possesso (il proprietario che agisce in rivendica del bene è sufficiente che dimostri di aver posseduto per un periodo tale da aver maturato almeno l'usucapione)

Il possesso serve anche come strumento di pubblicità, questa lacuna dell'ordinamento nella pubblicità dei beni mobili viene colmata dal possesso.

Chi possiede si presume sia anche proprietario del bene.

La regola del possesso vale titolo.

Nel caso di acquisto a non domino (ovvero chi vende non è proprietario del bene) il compratore ha acquisito il possesso (egli era in buona fede perché convinto che il venditore fosse il vero proprietario).

Tra compratore e venditore è intercorso un titolo (astrattamente) valido (la proprietà sarebbe passata se il venditore fosse stato proprietario).

Ricorrendo questi tre requisiti (possesso, buona fede e titolo astrattamente valido), il compratore acquista la proprietà del bene a titolo.

  1. Il compratore acquista la proprietà tramite usucapione immediato l'ignoranza di ledere
  2. La buona fede assume duplice significato: in senso soggettivo indica un altrui diritto (art 1153 cc) mentre in senso oggettivo indica un comportamento corretto/leale (comportamento secondo buona fede)
  3. La buona fede deve sussistere al momento della consegna del bene è un requisito che si può presumere da una serie di indizi
  4. L'art 1153 cc è una norma che da sicurezza all'acquisto dei beni (si vuole evitare abloccare il traffico commerciale)
  5. Serve anche a realizzare quella funzione pubblicistica che per i beni mobili manca
  6. Redime le controversie fra compratori (prevale chi ha acquistato il possesso in buona fede anche se il suo acquisto è avvenuto in data posteriore ex art 1155 cc)
  7. L'altro compratore può essere tutelato solamente tramite risarcimento
  8. Egli soccombe nei confronti dell'altro compratore
  9. Potrà agire nei confronti

del venditore chiedendo la risoluzione del contratto per inadempimento e il risarcimento (il venditore è obbligato a trasferire il possesso e se non lo fa è obbligato a risarcire l'altro) (ritornando all'usucapione)

Consiste nell'acquisto della proprietà o di altro diritto reale minore per effetto del possesso protratto per un certo periodo di tempo

Alla base dell'istituto vi è una logica premiale (si preferisce premiare chi utilizza il bene rispetto a chi lo lascia inutilizzato o al degrado)

Il possessore che non viene ostacolato dal proprietario nel suo esercizio può divenire proprietario tutelare il proprietario allorché voglia esperire un'azione di rivendicazione

Serve anche a del bene (la proprietà può essere provata dimostrando di essere stati possessori per il tempo minimo a far nascere l'usucapione)

Per poter usucapire è necessario che il possesso sia qualificato:

  • deve essere un
possesso deve durare almeno venti anni. Tuttavia, se il possessore ha un titolo idoneo (ad esempio un contratto di compravendita registrato) e il possesso è in buona fede (cioè il possessore crede di essere il legittimo proprietario), il termine si riduce a dieci anni. Per i beni mobili, il termine necessario per usucapire è di tre anni se il possessore è in buona fede e di cinque anni se è in mala fede (cioè sa di non essere il legittimo proprietario). È importante sottolineare che l'usucapione non è automatica, ma deve essere richiesta al tribunale competente. Inoltre, il possessore deve dimostrare di aver esercitato un possesso pacifico, pubblico e continuato per il tempo richiesto dalla legge. Infine, l'usucapione può essere interrotta da azioni legali da parte del legittimo proprietario o da altre circostanze previste dalla legge.

Il termine per usucapire è di 20 anni (ci sono ipotesi in cui per usucapire serve meno tempo). L'art. 1159 cc dice che nel caso di trascrizione, titolo astrattamente valido e buona fede si può usucapire un bene immobile anche dopo 10 anni di possesso dalla data della trascrizione. L'art. 1160 cc dice che vale la stessa cosa anche per l'universalità di beni mobili. L'art. 1161 cc dice che per i beni mobili in mancanza di titolo astrattamente valido ma in presenza di buona fede, si può usucapire decorsi 10 anni (se mancasse anche la buona fede, si realizzerebbe in 20 anni).

Regole utili per calcolare il termine dell'usucapione:

  • Per l'usucapione bisogna dimostrare di aver posseduto per un periodo minimo tale da maturare l'usucapione.
  • Le presunzioni vengono in aiuto del possessore.
  • La presunzione di possesso intermedio: se si riesce a dimostrare il possesso attuale e di aver posseduto in passato, si presume che si abbia posseduto nel tempo.

La presunzione di possesso anteriore:

Il possesso attuale non fa presumere il possesso anteriore salvo che non si abbia un titolo che dimostri la disponibilità materiale del bene, allora si presume che si abbia posseduto il bene dalla data di inizio del titolo (art 1143 cc)

Sempre ai fini del termine dell'usucapione vengono in aiuto altre due regole:

1. La successione nel possesso: l'erede universale succede nel possesso dall'apertura della successione rientra anche il possesso; l'erede succede nella situazione possessoria del de cuius pur non essendo nella disponibilità materiale del bene (art 1146 cc)

2. L'accessione nel possesso: siamo in presenza di un successore a titolo particolare (legatario o acquirente in forza di atto inter vivos) che può unire al proprio possesso quello dell'autore della successione per goderne gli effetti

Le azioni a difesa della proprietà:

Sono dette azioni petitorie e...

presuppongono la prova della titolarità del diritto reale (le azioni possessorie non presuppongono questa prova, essendo necessario provare solamente il possesso)

L'azione di rivendicazione è l'azione esperibile dal proprietario il quale non sia nel possesso del bene di cui è titolare. Serve ad ottenere la consegna o la restituzione del bene. È un'azione imprescrittibile, ovvero il diritto di agire in rivendicazione non si estingue se il proprietario non la esercita.

L'attore deve provare di essere proprietario (per dimostrarlo non è sufficiente un titolo di acquisto ma si dovrebbe risalire fino all'acquisto a titolo originario, la probatio diabolica).

Quindi il legislatore ritiene che sia più semplice dimostrare che il proprio possesso, eventualmente cumulato con quello dei predecessori, sia sufficiente a maturare i termini per l'usucapione per provare di essere proprietario.

L'usucapione dà certezza alla

titolarità della proprietà (acquisita per lo meno a titolo originario tramite usucapione)

Fornendo questa prova il giudice emetterà una sentenza con la quale accerta la titolarità del diritto in capo all'attore e condannerà il convenuto a restituire il bene

L'azione negatoria è diretta a far dichiarare l'inesistenza di diritti vantati da altri e a far cessare anche, eventualmente, le turbative esercitate

L'attore richiede che cessi il comportamento del convenuto e può anche ottenere la condanna al risarcimento dei danni qualora riesca a dimostrare che il convenuto con il suo comportamento gli abbia provocato un pregiudizio

È un'azione imprescrittibile

Nel caso dell'azione negatoria non è richiesta la prova rigorosa della proprietà ma è sufficiente che l'attore dimostri di avere un valido titolo di acquisto

Sarà il convenuto a dover dimostrar

Dettagli
Publisher
A.A. 2021-2022
87 pagine
1 download
SSD Scienze giuridiche IUS/01 Diritto privato

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher natashag02 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Diritto privato e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia o del prof Corapi Guido.