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Diritto penale progredito - lezione sui criteri di legittimazione sostanziale del diritto penale del 10 aprile 2013 Pag. 1
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Estratto del documento

A) lo Stato B) la collettività intesa come gruppo C) e i singoli

individui.

Su questa base dovrebbe avvenire la circolazione del consenso che parte dal basso

attraverso l'esigenza di tutela e i bisogni di tutela che vengono veicolati dai singoli

individui e che poi vengono veicolati nella collettività, e poi quando questa raggiunge

una certa parte di consenso lo Stato lo raccoglie e lo formalizza.

La realtà è diversa, perché il consenso è un concetto sociologico non abbastanza”

liquido” nel senso che ha due caratteristiche in questo senso:

1) non è facilmente controllabile

2) può essere manipolabile.

L'unica controllabilità realmente controllabile riguarda i PRODROMI DELLE SCELTE cioè

sostanzialmente la scelta dei legislatori (le elezioni dove il consenso elettivo è un dato

controllabile) ma non ci dice nulla dei contenuti che invece interessano al penalista.

Nella realtà, le singole opzioni che riguardano il problema penale non sono mai

esplicitate(anche in tv,non vengono illustrati punti di politica criminale al limite ci sono

slogan come “ lotta alla mafia, lotta alla

Corruzione, occorre combattere il terrorismo negli stadi”) ma i bisogni di tutela

emergono di volta in volta,e nel momento in cui si manifestano in modo prepotente

possono essere espressione di un consenso che si sta formando verso opzioni che

vengono richieste dal legislatore .

Ma a questo punto, dopo le elezioni, il consenso non è più verificabile e altamente

manipolabile.(In che misura un consenso sull'opzione penale si materializza, posto che

non è controllabile in itinere, dato che non è possibile un referendum in termini

penalistici? Da chi è manipolabile, e attraverso cosa?)

Il fondamentale meccanismo di manipolazione di consenso sulla materia penalistica lo

realizzano i MEDIA, prevalentemente i mezzi audio televisivi, e in modo ridotto i media

scritti.

I principali attori che hanno interesse a manipolare il consenso sono 3 ( gli unici che

non sono in grado di farlo sono cittadini, la collettività):

1) il governo, che detiene il potere (ma è il meno attivo in questa attività di

manipolazione).Questo attore è una sorta di servo padrone, cioè è meno

determinato degli altri ed è quello che soffre di più questo potere- facoltà

perché deve gestire un potere che ha avuto tramite consenso popolare e deve

gestire questo potere rendendone conto e continuando in tal modo ad essere

influenzatoè condizionato dal consenso che viene dal basso e non può

manipolarlo in modo del tutto autonomo come fanno invece le altre

componenti. Storicamente” il palazzo” era fortemente condizionato ed

espressione delle lobbies socio economiche e cercava di accontentarle.

Quando il palazzo si rende conto che si sta formando un bisogno di pena che

ritiene di dover fronteggiare ma che non è in grado di governare

l'atteggiamento tipico di manipolazione del consenso è quello della

legislazione politica criminale simbolica o di facciata.

(Quando si parla di sicurezza sociale i profili sono duplici -concezione oggettiva

viene riflessa dalle statistiche criminali, dalla crescita dei tassi di criminalità

denunciata -concezione soggettiva viene riflessa dal tasso di rischio della

popolazione rispetto a certi tipi di reati e dal senso di sicurezza percepita

soggettivamente, che in genere è sempre più alta e influenzata dai media.)

Quando il palazzo percepisce bisogni di tutela derivanti da allarme sociale o

panico morale si sente addosso un peso di dovere agire a fenomeni che però si

rende conto di non essere in grado di risolvere immediatamente. Normalmente

il legislatore reagisce attraverso le azioni che cercano di essere pronte , rapide

attraverso la costruzione di norme penali che diano un messaggio alla

popolazione per rassicurarla che lo Stato si è reso disponibile (attraverso

meccanismi di norme che hanno un impatto simbolico esteriore ma l’impatto

sulla sicurezza reale, sul contenimento di quella certa criminalità sarà pari a

zero.)

In questo modo si realizza una sorta di “anestetizzazione” del bisogno di pena

attraverso risposte inefficaci ma simbolicamente espressive di una reazione.

La conseguenza tipica di questo modo di comportarsi è che il legislatore

aumenta subito le pene soprattutto i limiti massimi.

2 )Lobbies economiche (grossi manipolatori). Hanno da sempre manipolato il

consenso sulle opzioni penali in termini difensivi, garantistici al fine di limitare al

massimo l'intervento penalistico oppure per neutralizzarlo quando non si riesce ad

impedirlo. Si parla di garantismo “peloso” cioè è un garantismo orientato non alla

tutela dello statuto di libertà del cittadino ma alla tutela dei propri interessi. Non ha

carattere generale quindi.

( Lo Sherman act la prima normativa antitrust mondiale è del 1907, quindi fin

dall'inizio la criminalità economica non viene lasciata indisturbatadove è

interessato lo Stato interviene.)

Le lobbies economiche utilizzano due meccanismi:

A) da un lato, in un primo momento, screditano gli interessi collettivi meritevoli

di tutela, per arginare l'opzione di penalizzazione in questo settore, in modo

tale da deviarla .( ma tali barriere saltano quando il consenso diventa troppo

forte - esempio lampante: tutela dell'ambiente che con molta fatica si è

Dettagli
A.A. 2012-2013
4 pagine
SSD Scienze giuridiche IUS/17 Diritto penale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher FedeUnimiFacLegge13 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Diritto penale progredito e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Milano o del prof Paliero Enrico.