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BENE GIURIDICO (due concezioni)

i. Concezione Liberale: Bene giuridico è un quid che si trova al di fuori della norma ed è preesistente ad essa nella realtà

ii. Concezione Metodologica: Bene giuridico è la "ratio", la finalità che ha la norma

(N.B.: concezione corretta è quella liberale poiché tramite questa si può dar vita alla concezione sostanziale di reato la quale ancora l'idea del reato alla lesione; metodologica giustificherebbe ogni tipologia di reato; inoltre la concezione liberale consente di emancipare il diritto penale da una visione di carattere morale ed etica)

REATO

Definizione Formale di Reato: fatto umano cui la legge ricollega una sanzione penale (è la pena che contraddistingue un reato); definizione formale è stata elaborata affinché venisse valorizzata la norma in se e per se a prescindere dalle conseguenze.

Definizione Sostanziale di Reato: (definizione sostanziale è...

“costituzionalmente-orientata”) ogni fatto umano che lede o mette in pericolo un bene giuridico di rilevanza costituzionale.

Sentenza n. 364/1988 stabilisce che << diritto penale è l'extrema ratio di tutela della società, costituito da non numerose norme ma chiaramente formulate dirette alla tutela di valori di rilievo costituzionale >>

Reato si divide in due categorie:

  • Delitti
  • Contravvenzioni

La distinzione maggiore tra le due è la diversità delle conseguenze giuridiche; ai sensi dell'art. 17 c.p. Le pene principali previste per i delitti sono Ergastolo, reclusione, multa; le pene principali previste per le contravvenzioni sono arresto, ammenda.

La tesi dominante sul piano della differenziazione sostanziale tra delitti e contravvenzioni si basa su un criterio quantitativo: i delitti sono più gravi delle contravvenzioni.

Classificazione dei tipi di reato in base alla loro

struttura peculiare:

  1. Reati comuni e reati propri → reati comuni possono essere realizzati da chiunque, reati propri possono essere realizzati da soggetti in possesso di una determinata qualifica o che rivestono una determinata posizione.

  2. Reati evento e reati di mera condotta → nei reati evento la fattispecie prevede la realizzazione di un evento esterno (tra la fattispecie e l'evento esterno deve sussistere un nesso di causalità); questa tipologia di reato si divide a sua volta in reati di evento a forma libera (il legislatore non indica la modalità di produzione dell'evento → es. omicidio si ha a prescindere da come sia stato ucciso il soggetto: strangolamento, arma da fuoco, ecc...; NB generalmente a questa categoria appartengono i beni "personalissimi o di rango elevato") e reati di evento a forma vincolata (il legislatore prevede una specifica modalità di realizzazione dell'evento → es. delitto di epidemia: produzione di...

Un'epidemia mediante la dispersione di germi patogeni; NB generalmente a questa categoria appartengono azioni contro il patrimonio, a patto che possano essere ritenuti meritevoli di sanzione penale); i reati di mera condotta si caratterizzano per l'assenza di un evento lesivo riconducibile alla condotta (es. evasione).

c) Reati commissivi e reati omissivi → i reati commissivi prevedono un'azione positiva (es. furto); i reati omissivi sanzionano la mera inosservanza di un obbligo di condotta, penalmente sanzionato (la condotta è sanzionata a prescindere da una successiva lesione). Esempi di reati omissivi: omessa dichiarazione dei redditi, omessa denuncia di trasferimento di domicilio di arma da fuoco legittimamente detenuta, omissione di soccorso. I reati omissivi si distinguono in propri (consistono nella mancata realizzazione di un'azione doverosa imposta da una norma) ed impropri (consistono nella omissione di un'azione la cui realizzazione era doverosa allo scopo).

di impedire la verifica di un evento lesivo) d) Reati di sospetto: offesa, danno, messa in pericolo: Art. 707 c.p. Sanziona il possesso ingiustificato di chiavi contraffatte; in questo caso il bene giuridico protetto è il patrimonio. e) Reati ostativi o "ostacolo": figure parzialmente analoghe ai reati di sospetto, tendono a prevenire la realizzazione di comportamenti lesivi o pericolosi mediante la punizione di atti che sono la premessa idonea per la commissione di altri reati. Sono ritenuti anticostituzionali a meno che non vi sia la presenza congiunta di due condizioni: i. Reato ostativo deve avere forza preventiva reale; ii. Bene da salvaguardare deve essere di rango elevato. (es. vietata detenzione di sostanze stupefacenti eccedente l'uso personale) f) Reati istantanei e reati permanenti → reati istantanei la lesione del bene giuridico ha effetto istantaneo (es. omicidio: la morte del soggetto è istantanea); reati permanenti sono reati ove l'effetto si

protrae nel tempo (es. rapimento)

g) Reati abituali → reiterazione di un comportamento di più condotte omogenee(es. maltrattamenti in famiglia o sfruttamento della prostituzione)

h) Reati di attentato → sanzione ad atti preparatori di condotte destinate ad offendere interessi attinenti alla personalità dello Stato.

i) Reati di danno → reati che hanno causato la lesione di un bene.

j) Reati di pericolo → reati che hanno posto determinati beni giuridici in uno stato di pericolo: non necessaria la presenza di un danno. Reato di pericolo si divide in astratto (reati si configura con compimento della condotta descritta dal legislatore; a questi appartengono anche i reati di pericolo presunto; es. somministrazione eccessiva di medicinali) e concreto (sanzione scatta quando dalla condotta deriva un pericolo reale e concreto; giudice deve accertare in sede processuale).

k) Reati a dolo specifico con condotta neutra → finalità non consentita prepostastasi dal

non necessariamente deve realizzarsi.

SIGNIFICATO ANALITICO DI REATO

Il reato può essere scomposto:

- Concezione bipartita del reato, composta da:

  • a) Elemento oggettivo comprendente tutto ciò che di oggettivo si trova nella descrizione legale
  • b) Elemento soggettivo ossia il collegamento psichico tra fatto e autore (in questa concezione bipartita le scriminanti devono mancare affinché il fatto non risulti lecito)

- Concezione tripartita del reato:

  • a) Fatto umano tipico (o tipicità): corrispondenza tra azione oggetto di giudizio e un fatto previsto e descritto nei suoi connotati da una norma incriminatrice (es. Tizio mediante artifizi e raggiri induce Caio in errore e procura a se stesso un ingiusto profitto con altrui danno → Art. 640 reato di truffa)
  • b) Antigiuridicità: giudizio di un comportamento illecito, il quale però può essere sconfessato dalla presenza di una causa di giustificazione (es. lesione provocata ad...

altri è sanzionata a meno che non sia compiuta per legittima difesa, art. 52 c.p., o per stato di necessità, art. 54 c.p.c)

Colpevolezza: connessione psicologica tra fatto e agente. FATTO UMANO TIPICO o TIPICITÀ attiva CONDOTTA EVENTO: è l'effetto della condotta omissiva fenomenologicamente e concettualmente distinto da questa. L'evento non è NESSO DI CAUSALITÀ presente nei reati omissivi propri; coincide quasi sempre con l'offesa al bene

a) Può consistere in un'azione giuridico attiva od omissiva;

b) Suitas*: La condotta del reato da parte dell'autore cosciente e volontaria ai sensi dell'art. 42 c.p. 1° comma (cosciente e volontaria deve essere la condotta non l'evento). Suitas: muta a seconda che il reato sia doloso o colposo:

i) se doloso richiede una partecipazione psichica reale dell'autore del fatto umano es. Reato di ingiuria e diffamazione richiede una condotta cosciente e volontaria;

ii) se colposo la

coscienza e la volontà sono sorretti dal concetto normativo di dominabilità della condotta. Cause di esclusione della coscienza e della volontà della condotta: I. Art. 45 c.p. "forza maggiore" (situazione esterna al soggetto reagente) es. operaio cade dall'impalcatura a causa di una tromba d'aria e cadendo travolge un altro operaio che muore. Qui suitas non presente. II. Art. 46 c.p. "costringimento fisico" (coattazione assoluta che esclude possibilità di scelta). III. "Condotta compiuta in stato di incoscienza" es. delitti condotti nel sonno IV. "Atti, movimenti riflessi" es. puntura di ape ad una donna al volante; solo se atto riflesso era inevitabile non vi è condanna. V. "Caso fortuito" art. 45 c.p. (tutto ciò che non è dolo o colpa. Caso fortuito è una nozione riassuntiva di tutte quelle circostanze anomale e sintetiche interne al soggetto) ATTORI DEL CONFLITTO: autore evittima del reato Soggetto attivo o autore del reato è colui che pone in essere il fatto tipico. Soggetto imputabile può essere solo un soggetto capace di intendere e di volere. Norma incriminatrice si rivolge a chiunque e chiunque è un potenziale autore di reato (per i reati comuni si è detto per quanto riguarda i reati propri la necessità di rivestire un determinato ruolo/qualifica). Reati di mano propria: partecipazione personalissima dell'agente. Soggetto passivo o vittima del reato: è il titolare del bene giuridico tutelato della norma incriminatrice (es. nell'omicidio soggetto passivo è l'uomo del quale si cagiona la morte); codice penale usa l'espressione "la persona offesa dal reato". Reati plurioffensivi: che offendono una pluralità di beni o interessi di diversi soggetti. Oggetto materiale del reato può essere una cosa mobile (es.

appropriazione – indebita), immobile (es. danneggiamento). Nell'omicidio oggetto materiale esoggetto passivo vengono a coincidere (N.B.: non ricorre in tutti i reati)Non solo l'uomo può delinquere, persone giuridiche possono commetere reati– Dopo grandi dibattiti nel campo del diritto sanzionatorio amministrativo si è– arrivati a teorizzare un'inedita colpevolezza di organizzazione, modellata sulleparticolari caratteristiche del societas: oggetto del rimprovero che le si potrebbemuovere consisterebbe nel fatto di non avere adottato o implementato misureorganizzative atte a prevenire la commissione di fatti illeciti nello svolgimentodella sua attività o comunque nel suo interesse. Dunque sembra che nella dottrinaattuale venga dato per buono che delinquere, societas puniri potest; la penaavrebbe così, tra l'altro, la s

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A.A. 2011-2012
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SSD Scienze giuridiche IUS/17 Diritto penale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher niobe di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Diritto penale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Bologna o del prof Canestrari Stefano.