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DIRITTO ECCLESIASTICO
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Sotto l’aspetto istituzionale, il diritto è una risposta organizzata e legale che lo Stato dà ai bisogni dei cittadini, ma è anche un atto autorappresentativo della società, cioè cittadini e non, associazioni, società e formazioni di persone organizzate in genere fino ad arrivare allo Stato.
Il diritto ecclesiastico è la legislazione dello Stato che disciplina i rapporti tra Stato e formazioni religiose e la stessa libertà religiosa.
Il diritto ecclesiastico si distingue dal diritto canonico, ma per la Chiesa cattolica lo iusè il diritto canonico stesso. Quindi la terminologia usata in Italia è impropria, perché ecclesiasticum il diritto ecclesiastico è il diritto della Chiesa, cioè quello che noi chiamiamo diritto canonico, mentre quello che noi chiamiamo diritto ecclesiastico è in realtà
Il diritto morale o etico. Per la Chiesa lo è l'ordinamento dello Stato Città del Vaticano (poteri di governo, organi legislativi, eccetera), mentre lo ius publicum ecclesiasticum regola i rapporti tra la Santa Sede e i singoli stati. Il diritto ecclesiastico ha una pluralità di fonti, quali la costituzione, il diritto privato, il diritto internazionale privato (il matrimonio) e pubblico (il concordato), il diritto del lavoro (la libertà religiosa dei lavoratori), il diritto penale (i delitti contro la religione oggi abrogati), il codice di procedura (il giuramento e il dovere di testimoniare dei sacerdoti), le leggi regionali. Per questa ragione in origine era definita una scienza di rapina in quanto le sue norme si trovano in diverse leggi e codici. Possiamo anche dire che il diritto ecclesiastico si occupa dei rapporti tra religione e Stato. Per questo la gerarchia delle fonti del diritto ecclesiastico ha vari livelli: 1.La Costituzione.
2. Le norme di derivazione concordataria - leggi ordinarie, ma essendo norme che derivano dal concordato hanno una resistenza maggiore, di cui la più importante è la legge 222/1985 che disciplina gli enti ecclesiastici e il sostentamento del clero.
3. La legge ordinaria (ad esempio la legge 1159/29 ancora in vigore per le confessioni che non hanno stipulato intese, la legge matrimoniale 847/29 che attua il matrimonio concordatario).
4. La legge regionale. Con la nuova formulazione, l'art. 117 Cost. indica le materie esclusive dello Stato, mentre le restanti sono di competenza delle regioni. L'art. 117 Cost. 2° comma, lettera c) detta che la confessione religiosa è materia di esclusiva competenza statale, ma ci sono comunque una serie di materie di competenza esclusiva delle regioni che indirettamente toccano i rapporti tra lo Stato e le confessioni religiose e l'esercizio della libertà collettiva. Ad esempio la legislazione urbanistica.
Materia di competenza esclusiva delle regioni, le cui norme devono prevedere e regolamentare la costruzione degli edifici per il culto. In queste materie si trovano sia atti unilaterali delle regioni, le leggi regionali, ma anche una serie di accordi tra regioni e autorità ecclesiastiche locali come, ad esempio, gli accordi per inserire i cappellani negli ospedali.
5. I regolamenti.
Il prof. Tedeschi ha definito il diritto ecclesiastico una scienza di mezzo con norme provenienti da svariati settori dell'ordinamento giuridico. Infatti si trovano norme di diritto costituzionale, internazionale, norme relative ai rapporti tra Stato e religioni di minoranza e norme di diritto comune come matrimonio, adozione, anagrafe, assistenza religiosa, beni culturali e demaniali, edilizia, giuramento nel processo, immigrazione, inquinamento acustico, istruzione, eccetera. Queste sono le c.d. (cose miste), materie di competenza dell'ordinamento civile, ma doveres mixta l'elemento.
religioso è così importante che lo Stato limita la sua autonomia per collaborare con le autorità ecclesiastiche per meglio tutelare la libertà religiosa di tutti. Un esempio è il concordato con la Santa Sede, da cui deriva che l'Italia è un paese concordatario insieme alla Spagna, Portogallo, alcuni Länder tedeschi, la Polonia, eccetera.
Altri paesi, invece, hanno una legislazione separatista, come la Francia e, in maniera diversa, gli Stati Uniti, cioè un sistema giuridico in cui il legislatore opera in piena autonomia, senza concordare le norme con le autorità religiose. In tal modo la legislazione garantisce la libertà religiosa, ma senza interferenze del potere spirituale sul potere politico e viceversa. Ad esempio si è liberi di sposarsi esclusivamente con il rito religioso, ma non vengono riconosciuti
Gli effetti civili del matrimonio, cioè l'atto non ha alcun valore per lo Stato. Al contrario, fino al 1929, in Italia, per un retaggio ottocentesco, il matrimonio civile doveva precedere quello religioso, mentre in Francia, se il sacerdote non ottemperava a questa prescrizione commetteva un reato.
In sintesi nei paesi separatisti la tutela della libertà religiosa individuale è garantita da un totale distacco dell'ordinamento giuridico per le questioni religiose. Ad esempio, in un ordinamento separatista non vi è l'insegnamento della religione nelle scuole pubbliche.
Oltre che in Francia, U.S.A. e in Turchia, il sistema separatista vigeva anche nei paesi del blocco sovietico, ma era completamente diverso da quello occidentale, in quanto creava una serie di limitazioni all'esercizio del culto con il fine di eliminarlo dal contesto sociale, perché la religione era considerata una forma di dissenso all'ideologia marxista-leninista.
Ma l'apice del sistema separatista viene raggiunto con la Costituzione albanese che nel 1967 dichiara l'ateismo di Stato. Oltre ai recenti sistemi separatista e concordatario, ve ne sono altri due, retaggio del passato ancora presenti eccezionalmente: il sistema cesaropapista e la teocrazia. Nel cesaropapismo, il Capo dello Stato, Principe o Re è anche il capo della religione. È un sistema nato nella Roma imperiale che con l'editto di Costantino del 311, quando l'Imperatore romano diventa anche capo della Chiesa convocando concili, nomina i vescovi, stabilisce dogmi, eccetera. Questo sistema si trova ancora oggi in alcuni paesi scandinavi e in Gran Bretagna, dove la Regina è formalmente il Capo della Chiesa anglicana, anche se in concreto è l'arcivescovo di Canterbury. Un sistema opposto al cesaropapismo è la teocrazia che si ha quando il Capo della Chiesa è anche Capo dello Stato, come accadeva fino a quando il Papa era.Anche Capo dello Stato Pontificio. Attualmente una forma di teocrazia si trova in Iran dove la Costituzione del 1979 prescrive la subordinazione dello Stato alla guida del clero sciita, per cui i grandi Ayatollah decidono diverse cariche pubbliche.
Il diritto ecclesiastico deve considerare due aspetti essenziali: da un lato deve curare i rapporti tra Stato e istituzioni religiose e dall'altro deve garantire la libertà religiosa individuale.
Negli anni '40 il diritto ecclesiastico è stato definito una "legislatio libertatis", con cui si voleva dire che la sua filosofia è quella di garantire la libertà religiosa individuale.
Il diritto ecclesiastico deve garantire i rapporti tra le diverse Istituzioni religiose, ma soprattutto il principio supremo di laicità dello Stato.
1 La Repubblica Federale Tedesca è uno Stato costituito da 16 Stati federali detti "Länder". Tre di questi sono le cosiddette
“città-stato”: Berlino, Brema e Amburgo. Anche i Länder hanno un proprio Parlamento (“Landtag”), dove siedono i rappresentanti locali, e un proprio Governo (“Landesregierung”). I capi di governo dei Länder vengono chiamati “Ministerpräsident” (Primo Ministro), tranne che nelle città-stato dove si parla del “Erster Bürgermeister” o “Regierender Bürgermeister” (borgomastro). Le elezioni per i parlamenti dei Länder si tengono separatamente e indipendentemente da quelle per il Parlamento nazionale. La durata della legislatura non è uguale in tutti i Länder: in alcuni si vota ogni quattro anni, in altri ogni cinque.
2 Ayatollah (arabo: persiano: è un titolo di grado elevato che viene concesso agli esponenti più importanti del clero sciita. Il termine ية الل; يتالل) significa e coloro che hanno questo titolo sono esperti in studi islamici come la giurisprudenza.
L'etica, la filosofia ed il misticismo sono segno di Dio. Solitamente essi insegnano in scuole islamiche (hawza). Al di sotto del grado di ayatollah vi è il grado di Hojjatoleslam (Prova o Autorità dell'Islam).
Non vi è un modo gerarchicamente preciso con cui si possa raggiungere il titolo di Ayatollah: solitamente esso viene concesso ad uno esperto di studi religiosi che abbia ottenuto la stima, il rispetto e l'ammirazione dei suoi superiori e dei suoi pari grazie alla propria conoscenza del canone islamico e alla sua condotta, dopo il completamento dei suoi studi nella Hawza. Il più delle volte ciò viene attestato da una sorta di diploma rilasciato dai suoi insegnanti.
Una volta ottenuto il titolo, un Ayatollah può rendere pubbliche le proprie interpretazioni autentiche delle leggi religiose (Corano, Sunna, e 'Aql), insegnando in una secondo le proprie competenze e fungendo da punto di riferimento e giudice in materia.
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La Santa Sede e Città del Vaticano
La Santa Sede è il governo della Chiesa universale. Ha una rilevanza giuridica all’interno dell’ordinamento italiano in quanto possiede diversi beni nel territorio dello Stato italiano. La Santa Sede differisce dalla Città del Vaticano che è invece uno stato estero, anche se il governo della Santa Sede è anche quello della Città del Vaticano.
Quando è coinvolta l’attività magisteriale della Chiesa partecipa la Santa Sede, per esempio il concordato, il trattato sulla non proliferazione delle armi nucleari e la partecipazione all’ONU quale osservatore permanente è con la Santa Sede. Invece per questioni territoriali e monetarie partecipa lo stato Città del Vaticano.
La Chiesa ha una struttura gerarchicamente organizzata al vertice del
Quale c'è il Papa che è anche il Sovrano dello stato di Città del Vaticano, come dispone l'art. 1, comma 1, della Costituzione?