Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
La Corte Europea dei Diritti dell'Uomo e i diritti fondamentali
CEDU‘50 viene quindi firmata la , che ha istituito una sua propriaCorte di Strasburgocorte, la , alla quale si possono appellaretutti gli individui qualora abbiamo esaurito gli appelli nazionali equalora ritengano che vi sia stata una violazione dei dirittifondamentali.Ci sono molte sentenze risalenti in cui la Corte di Giustizia venneinterpellata sul tema diritto fondamentali dell’uomo, e la corte hadato una risposta negativa dicendo che il diritto comunitario nonne tratta, questa risposta negativa però cambiò moltorapidamente, la svolta si ha con la sentenza 13 dicembre 1979,questo perché la corte si rese conto che non riconoscere i dirittifondamentali avrebbe portato un contrasto fra il sistemagiurisdizionale comunitario e il sistema nazionale giurisdizionaledegli stati o meglio con le corti costituzionali degli stati“I diritti fondamentali costituiscono parte integrante dei principi generali didiritto, di cui [la Corte] garantisce.l'Unione Europea ha introdotto il concetto di cittadinanza europea, che ha ampliato i diritti fondamentali garantiti ai cittadini dell'UE. Questi diritti includono la libertà di circolazione e di residenza all'interno dell'UE, il diritto di voto e di candidatura alle elezioni europee, il diritto di petizione al Parlamento europeo e il diritto di rivolgersi al Mediatore europeo. Inoltre, l'Unione Europea ha istituito la Carta dei diritti fondamentali dell'Unione Europea, che elenca in modo esaustivo i diritti e le libertà fondamentali garantiti ai cittadini dell'UE. Questa Carta ha lo stesso valore giuridico dei Trattati dell'UE e si applica a tutte le istituzioni e gli Stati membri dell'UE. È importante sottolineare che l'Unione Europea ha anche un ruolo attivo nella promozione e nella protezione dei diritti umani a livello internazionale. L'UE ha sottoscritto numerosi trattati e convenzioni internazionali in materia di diritti umani e si impegna a promuovere e difendere i diritti umani in tutto il mondo. In conclusione, l'Unione Europea svolge un ruolo fondamentale nella tutela dei diritti fondamentali dei cittadini dell'UE, ispirandosi alle tradizioni costituzionali degli Stati membri e ai principi generali del diritto internazionale.Gli stati redigono un testo che è la codificazione della giurisprudenza della Corte di Giustizia, l'articolo F par. 2:
"L'Unione rispetta i diritti fondamentali quali sono garantiti dalla Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali, firmata a Roma il 4 novembre 1950, e quali risultano dalle tradizioni costituzionali comuni degli Stati membri, in quanto principi generali del diritto comunitario."
La giurisprudenza che trattava i principi fondamentali a fine anni '70 venne quindi recepita. Il fatto che la corte abbia preso tale posizione ha indotto gli stati membri ad adottare, a anni di distanza, i principi che la corte aveva detto, per questo è necessario studiare il diritto europeo tramite le sentenze.
Carta dei Diritti
Questa materia oggi è disciplinata dalla Carta dei Diritti Fondamentali dell'Unione Europea, nota anche come Carta di Nizza, questo è un
atto atipico; infatti, è nata con l'idea che si trattasse di una fonte non vincolante, ma più come ausilio interpretativo e questo è un passo in avanti importante, perché qualunque stato democratico ha un catalogo dei diritti, che fino al 2000 mancava all'Unione, inoltre il trattato di Lisbona del 2007, entrato in vigore nel 2009, mette la Carta di Nizza allo stesso diventa vincolante livello dei trattati, quindi questa .
La carta è suddivisa in titoli, la suddivisione dei diritti non è quella ordinaria, ma è un'articolazione in principi, c'è anche una parte che disciplina la interpretazioni.
L'Art. 6 Par. 1 TUE:
"1. L'Unione riconosce i diritti, le libertà e i principi sanciti nella Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea del 7 dicembre 2000, adattata il 12 dicembre 2007 a Strasburgo, che ha lo stesso valore giuridico dei trattati. Le disposizioni della Carta non estendono in alcun
Il testo fornito riguarda le competenze dell'Unione Europea definite nei trattati. I diritti, le libertà e i principi della Carta sono interpretati in conformità alle disposizioni generali del titolo VII della Carta che disciplinano la loro interpretazione e applicazione, tenendo in debito conto le spiegazioni fornite nella Carta stessa, che indicano le fonti di tali disposizioni.
Si sostiene, quindi, che le disposizioni della Carta non estendono le competenze dell'Unione. Ciò significa che nell'ambito del diritto europeo possiamo trovare una disciplina, ma l'Unione non ha una competenza sui diritti fondamentali e non ha la possibilità di legiferare in materia. Tuttavia, l'Unione è dotata di un trattato sui diritti fondamentali.
L'articolo 51 della Carta spiega in quali situazioni la Carta deve essere applicata e a chi si applica. La Carta si applica alle istituzioni e agli organi europei e agli Stati membri, nel rispetto del principio di sussidiarietà.
Tratta anche del diritto dell'Unione Europea.
Idell'interpretazione (Art. 52) oltre che dell'attribuzione. In qualchemodo c'è una coincidenza fra i diritti protetti della carta e quelliprotetti dalla CEDU, ma ci sono comunque delle differenze per ilfatto che le due "liste" sono state fatte a decenni di distanza, masono lo stesso molti simili, anzi in certi punti la carta riprendeproprio identicamente la CEDU. La CEDU è stata modificata perfar sì che possa prendervi parte anche un organo internazionale(UE), ma può l'Unione prendervi parte senza violare il dirittodell'Unione stessa? La Corte di Giustizio ha rispostonegativamente, ciò comporta una violazione perché violerebbe ilprincipio di autonomia: per la presenza della Corte EDU, chesarebbe chiamata a dire l'ultima parola e quindi sarebbe violatal'autonomia giurisdizionale dell'Unione, che dovrebbe adeguarsialle interpretazioni di un giudice estraneo all'ordinamento.
Quindi, per ora la UE non fa parte della CEDU, ma questo può cambiare nel futuro nel caso in cui l'Unione rinunci ad un po' della sua autonomia. Stato di Diritto La prima considerazione di sostanza riguarda la natura giuridica e l'articolo 2 TUE la vincolatività giuridica dell' "L'Unione si fonda sui valori del rispetto della dignità umana, della libertà, della democrazia, dell'uguaglianza, dello Stato di diritto e del rispetto dei diritti umani, compresi i diritti delle persone appartenenti a minoranze. Questi valori sono comuni agli Stati membri in una società caratterizzata dal pluralismo, dalla non discriminazione, dalla tolleranza, dalla giustizia, dalla solidarietà e dalla parità tra donne e uomini." Il mancato rispetto dell'articolo 2 può portare all'applicazione dell'articolo 7 par. 1 o 2 TUE, che sono disposizioni di carattere procedurale che stabiliscono i passi che possono essere intrapresi in caso di violazione grave e persistente dei valori dell'Unione.parte di uno Stato membro dei valori di cui all'articolo 2. Prima di procedere a tale constatazione, il Consiglio europeo ascolta lo Stato membro interessato e può rivolgergli delle raccomandazioni, deliberando secondo la stessa procedura. 3. In caso di violazione grave e persistente dei valori di cui all'articolo 2 da parte di uno Stato membro, il Consiglio europeo, su proposta motivata di un terzo degli Stati membri o della Commissione europea e previa approvazione del Parlamento europeo, può decidere di sospendere alcuni dei diritti derivanti dall'applicazione dei Trattati all'intero Stato membro interessato, compresi i diritti di voto del rappresentante dello Stato membro nel Consiglio. Le misure di sospensione devono essere proporzionate alla gravità della violazione e possono essere revocate o modificate in qualsiasi momento. 4. Il Consiglio europeo, deliberando all'unanimità su proposta di un terzo degli Stati membri o della Commissione europea e previa approvazione del Parlamento europeo, può decidere di sospendere l'applicazione di alcune delle disposizioni dei Trattati nei confronti di uno Stato membro che abbia violato in modo grave e persistente i valori di cui all'articolo 2. Le misure di sospensione devono essere proporzionate alla gravità della violazione e possono essere revocate o modificate in qualsiasi momento. 5. Il Consiglio europeo, deliberando all'unanimità su proposta di un terzo degli Stati membri o della Commissione europea e previa approvazione del Parlamento europeo, può decidere di adottare misure appropriate per rimediare a una violazione grave e persistente dei valori di cui all'articolo 2 da parte di uno Stato membro. Tali misure possono comportare la sospensione dei diritti di voto del rappresentante dello Stato membro nel Consiglio. 6. Il Consiglio europeo, deliberando all'unanimità su proposta di un terzo degli Stati membri o della Commissione europea e previa approvazione del Parlamento europeo, può decidere di revocare le misure adottate in caso di violazione grave e persistente dei valori di cui all'articolo 2 da parte di uno Stato membro, qualora tale Stato membro abbia adottato le misure necessarie per rimediare alla situazione. 7. Il Consiglio europeo, deliberando all'unanimità su proposta di un terzo degli Stati membri o della Commissione europea e previa approvazione del Parlamento europeo, può decidere di adottare misure appropriate in caso di minaccia sistematica grave per i valori di cui all'articolo 2 derivante da uno Stato membro, comprese le misure preventive.parte di uno Stato membro dei valori di cui all'articolo 2, dopo aver invitato tale Stato membro a presentare osservazioni.Le conseguenze più gravi dell'accertamento di cui al par. 2 ricadono al consiglio che può decidere di sospendere alcuni diritti dello stato membro in quanto tale senza che questo faccia venir meno gli obblighi dello stato membro.
L'esistenza di queste due procedure è molto importante, fondamentalmente nel momento in cui uno stato richiede di diventare membro sottoscrive un impegno giuridicamente vincolante a rispettare i valori dell'Unione.
Queste procedure di cui all'articolo 7 hanno dei limiti, alla base di questa disposizione c'è il problema che nel decidere del destino di uno stato membro ci sono gli altri stati membri e non, come si potrebbe immaginare, la corte di giustizia; la sospensione di certi diritti viene decisa dal consiglio.
Le disposizioni ex articolo 7 sono state attuate due volte, una nel 2017 e
Una nel 2018, contro la Polonia prima e contro l'Ungheria poi, nel 2021, invece, si sono tenute le audizioni per eventuali nuovi stati membri (?).
Cos'è lo stato di diritto? Per stato di diritto esistono diverse definizioni, che si complicano ulteriormente nel contesto comunitario, ma come si può individuare questo principio dello "Rule of Law" stato di diritto? Ci aiuta il rapporto annuale sul "stato di diritto", che contiene una rassegna dello stato di diritto nei diversi stati membri, tale rapporto è diviso per argomenti.
Politiche e Competenze Speciali֍ Politica Economico-Monetaria
Una politica speciale riguarda l'ambito monetario ex articolo 3, paragrafo 4, TUE "L'Unione istituisce un'unione economica e monetaria la cui moneta è l'euro"2
Diritto dell'Unione Europea I
All'interno delle competenze esclusive dell'unione, sancite come abbiamo già visto all'articolo 3 TFUE,
c’è la politica monetaria per gli stati che hanno adottato l’euro, nell’articolo 5 paragrafo 1 TFUE, c’è invece scritto che gli stati membri coordinano le loro politiche economiche.Già all’articolo 2 della CEE, si parlava di politica economica degli stati e di coordinamento, si è invece poi arrivati all’euro e ad una politica monetaria comunitaria per tappe, come il serpente monetario (che cosa fa questo serpente monetario? Segna un minimo ed un massimo fra cui le valute potevano spoGli Stati membri coordinano le loro politiche economiche nell'ambito dell'Unione. A tal fine il Consiglio adotta delle misure, in particolare gli indirizzi di massima per dette politiche. Agli Stati membri la cui moneta è l'euro si applicano disposizioni specifiche. […]