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Il permesso di costruire

1. Il titolo abilitativo edilizio avente natura preventiva è il permesso di costruire. Disciplinato da titolo II capo II sezione I del dpr 380 del 2001, TU in materia edilizia.

2. La natura giuridica, se dovessimo accogliere la ricostruzione fatta il permesso di costruire sarebbe un provvedimento di natura concessoria. Quindi attribuirebbe una facoltà, lo ius edificandi, che non sarebbe inerente alla p. privata. Secondo la giurisprudenza avrebbe natura autorizzatoria.

Le connessioni sono provvedimenti attributivi di una facoltà che non rientrano nella disponibilità del destinatario del provvedimento, es. stabilimento balneare. Nella ricostruzione tradizionale il permesso di costruire avrebbe natura autorizzatoria, rimozione di un limite all'esercizio di una facoltà inerente alla p. privata. I provvedimenti

autorizzatori rimuovono il limite a unafacoltà già inerente al proprietario. Paci co che permesso di costruire è un provvedimento vincolato, comune accerta la compatibilità tra progetto edilizio e le prescrizioni urbanistico-edilizie e dove tale accertamento è positivo deve rilasciare il permesso di costruire. Tale conclusione è recepita da art.11 del TU, afferma che il permesso di costruire è irrevocabile. La revoca, è un provvedimento amministrativo di secondo grado avente a oggetto un precedente provvedimento, ha ad oggetto solo i provvedimenti discrezionali. Ne deriva che il permesso di costruire ha natura vincolata. 3. Efficacia, il permesso di costruire contiene l'individuazione del temine di inizio e di ultimazione dei lavori. Lo ricaviamo dal TU, il dies a quo non può essere superiore a un anno, i lavori devono essere iniziati entro un anno dal rilascio del permesso di costruire. Termine di ultimazione, non puòessere rilasciato se il progetto non è compatibile con le norme urbanistiche in vigore. Inoltre, il proprietario ha l'obbligo di completare i lavori entro 3 anni dal rilascio del permesso. I lavori devono essere effettivi e non simbolici, come ad esempio la recinzione o la pulizia dell'area. Devono essere eseguiti scavi per le fondazioni, elevazioni di muri portanti e l'impiego di uomini, mezzi e risorse che dimostrino la volontà di intraprendere l'attività edilizia. Se i lavori non vengono completati entro il termine di 3 anni, il permesso di costruire perde validità. In caso di richiesta di un nuovo permesso, è necessario verificare la compatibilità del progetto con le norme urbanistiche in vigore, che potrebbero essere cambiate, ad esempio con una variante al piano regolatore.

durare in eterno perché altrimenti l'amministrazione non potrebbe mai mutare la disciplina urbanistica. fi fi fi fi.

fi fi fi Tra il precedente permesso e quello attuale le prescrizioni potrebbero essere mutate e conseguentemente non potrebbe essere rilasciato il permesso4.

Tutela del terzo, per terzo non si intende chiunque ma chi ha una posizione quali cata e differenziata rispetto alla generalità dei consociati, tale posizione è riconosciuta nell'ipotesi della c.d. vicinitas, cioè nell'ipotesi di esistenza di uno stabile collegamento tra il terzo e l'ambito nel quale è localizzato l'intervento edilizio. es. Il proprietario di un immobile posto a una distanza di 50 metri dall'altro. Così come, colui che risiede nell'ambito nel quale è localizzato il progetto edilizio da realizzare è quali cabile come terzo.

Problema: alcune sentenze ritengono che non sia sufficiente la c.d. vicinitas cioè

L'esistenza di uno stabile collegamento tra il terzo e l'ambito nel quale è localizzato l'intervento edilizio, ma il terzo deve dimostrare che il progetto edilizio oggetto del permesso di costruire arrechi un pregiudizio al terzo. Non è sufficiente la mera legittimazione ma deve esserci l'interesse a ricorrere.

Quali sono le tre forme di tutela del terzo? (nei confronti del titolare del permesso di costruire)

  1. Tutela di carattere giurisdizionale davanti al giudice civile.
  2. Terzo può esperire l'azione di condanna alla riduzione in pristino delle costruzioni realizzate in violazione delle prescrizioni urbanistico-edilizie in materia di distanze. Solo in caso di violazione delle distanze c'è la riduzione in pristino. In altri casi invece c'è l'azione di condanna al risarcimento dei danni per le costruzioni realizzate in violazione delle prescrizioni edilizio-urbanistiche ivi comprese le violazioni sulla
distanza. La tutela giurisdizionale davanti al giudice amministrativo, il terzo potrà proporre azione di annullamento del permesso di costruire rilasciato in violazione delle prescrizioni urbanistico-edilizie. A fronte di tale domanda il giudice sindaca se il progetto sia o meno conforme alle prescrizioni e in caso di esito negativo annulla il permesso di costruire. Domanda esperibile entro il termine di 60gg da quando il terzo ha conoscenza del contenuto lesivo del permesso di costruire. Devo riuscire a comprendere perché il progetto non è conforme alle prescrizioni. Tutela amministrativa, provvedimento di natura discrezionale. Il terzo può sollecitare la pa ad annullare in via di autotutela il permesso di costruire rilasciato. La figura dell'annullamento di ufficio rientra in ambito della autotutela c.d. decisoria, fa riferimento al potere della pa di riesaminare i provvedimenti adottati e di revisionare gli effetti dei

provvedimenti erogati. Due ordini di problemi: a fronte dell'istanza del privato di annullamento diuf cio del permesso di costruire rilasciato, l'amministrazione non ha alcunobbligo né di avviare il procedimento né di concludere il predettoprocedimento; l'annullamento di uf cio è disciplinato da art.21nonies l.241del 1990, subordinato a alcuni speci ci presupposti: 1. illegittimità delpermesso di costruire nel senso che il progetto edilizio assentito mediante ilpermesso di costruire è difforme rispetto alle prescrizioni urbanistico-edilizie, 2. sussistenza di un intesse pubblico attuale e concretoall'annullamento di uf cio, di conseguenza ricaviamo che ai nidell'annullamento di uf cio non è suf ciente la mera illegittimità delpermesso di costruire ma è necessaria la sussistenza di un interessepubblico, attuale e concreto tale da giusti care l'annullamento di uf cio. es.il comune rilascia il

permesso di costruire per un edificio e questo vi è la di 50cm la normativa in materia di distanze tra edifici. Il permesso di costruire è illegittimo? Si. Sussiste un interesse pubblico attuale e concreto all'annullamento? No. Non ci sarebbe un interesse pubblico leso. Se invece il terzo avesse domandato al giudice l'annullamento del permesso di costruire? Ci sarebbe stato annullamento del permesso di costruire perché il giudice valuta solo la illegittimità. Pensiamo al caso in cui il permesso abbia assentito a una costruzione in una zona dove è presente un vincolo paesaggistico, in tale ipotesi sussiste un interesse pubblico concreto e attuale all'annullamento. 3. Ulteriore presupposto, annullamento in autotutela può essere adottato solo entro un termine ragionevole dal rilascio del permesso e comunque non oltre 18 mesi, decorrenti dal momento in cui è stato rilasciato il permesso di costituire. 4. Amministrazione deve tenere conto

dell'interesse di colui che ha ottenuto il permesso di costruire, in ordine alla legittimità dell'affidamento che si è generato. L'affidamento deve essere inconsapevole sulla legittimità del provvedimento.

I titoli abilitativi in funzione di controllo successivo, dopo la comunicazione dell'avvio dei lavori del progetto edilizio, il comune verifica la compatibilità delle prescrizioni.

1. SCIA: Segnalazione certificata di inizio attività, è un titolo abilitativo edilizio in funzione di controllo successivo. Il proprietario deposita la SCIA in comune e può di conseguenza iniziare i lavori.

2. Natura giuridica, c.6ter art.19 l.241 del 1990, prevede che la SCIA non è un provvedimento amministrativo, né espresso né tacito, ma un atto del privato avente a oggetto la comunicazione dell'intenzione di avviare un'attività ammessa dalla legge. In questo caso

l’attività è l’esecuzione di un progetto edilizio. 3. Eff cacia, non è disciplinata, ma secondo la giurisprudenza si può applicare in via analogica la disciplina del permesso di costruire, termine di inizio dei lavori non superiore a 1 un anno, in questo caso decorrerà dal momento del deposito della scia. 4. Poteri di vigilanza della pa nei confronti della scia, tali poteri sono tipizzati da art.19 c.3, 4 e con riferimento alla scia edilizia c.6bis l.241 del 1990 c. 3. L'amministrazione competente, in caso di accertata carenza dei requisiti e dei presupposti di cui al comma 1, nel termine di sessanta giorni dal ricevimento della segnalazione di cui al medesimo comma, adotta motivati provvedimenti di divieto di prosecuzione dell'attività e di rimozione degli eventuali effetti dannosi di essa. 6-bis. Nei casi di Scia in materia edilizia, il termine di sessanta giorni di cui al primo periodo del comma 3 è ridotto a trenta giorni.

Potere inibitorio, significa concretamente che l'amministrazione vieta l'esecuzione del progetto edilizio nell'ipotesi in cui il progetto non sia conforme alle prescrizioni edilizio-urbanistiche.

Potere di rimuovere gli eventuali effetti dannosi, ripristinando lo stato dei luoghi ove il progetto non sia conforme alle prescrizioni.

Termine di 60 giorni per l'esercizio dei poteri da parte della PA, 30 giorni con riferimento alla SCIA edilizia.

Decorso il termine per l'adozione dei provvedimenti di cui al comma 3, primo periodo, ovvero di cui al comma 6-bis, l'amministrazione competente adotta comunque i provvedimenti previsti dal medesimo comma 3 in presenza delle condizioni previste dall'articolo 21-nonies (annullamento di ufficio, riferimento solo alle condizioni e non all'annullamento). Cioè illegittimità del permesso, presenza di un interesse pubblico attuale e concreto, termine di 18 mesi, tutela.

Dettagli
Publisher
A.A. 2021-2022
47 pagine
SSD Scienze giuridiche IUS/10 Diritto amministrativo

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher damianomss di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Diritto dell'edilizia e dell'urbanistica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Verona o del prof Moro Sergio.