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Procedura del parere conforme
Introdotta dall'Atto unico europeo, consente al Parlamento europeo di esprimere il proprio accordo o disaccordo in merito all'approvazione di determinati atti proposti dal Consiglio. In sostanza il Consiglio non può validamente legiferare in alcune materie se il Parlamento, che delibera a maggioranza assoluta dei suoi membri, non concorda pienamente con il contenuto dell'atto. In mancanza di tale parere favorevole, infatti, l'atto non può essere adottato. L'ambito di applicazione include:
- Accordi con Stati terzi
- Adesione di nuovi Stati
- Emendamenti Statuto SEBC
- Fondi strutturali
Iniziativa dell'iniziativa
Espressione che indica la facoltà riconosciuta al Parlamento europeo di richiedere (a maggioranza dei suoi membri) alla Commissione la presentazione di adeguate proposte su questioni.
La figura del mediatore europeo è stata introdotta con il Trattato di Maastricht. Il mediatore è nominato dopo ogni elezione del Parlamento europeo per la durata della legislatura e dispone di un mandato rinnovabile. Egli esercita le sue funzioni in piena indipendenza; per tutta la durata del suo mandato non può esercitare alcuna altra attività professionale. È abilitato a ricevere le denunce di qualsiasi persona fisica o giuridica che risieda o abbia sede in uno Stato membro, e di qualsiasi cittadino dell'Unione, riguardanti i casi di cattiva amministrazione da parte degli organi comunitari, salvo comunque l'esercizio delle funzioni giurisdizionali da parte della Corte di giustizia e del Tribunale di primo grado. Si considera cattiva amministrazione quando un'istituzione omette di compiere un atto dovuto, opera in modo irregolare o in maniera
Illegittima. La denuncia può essere presentata al mediatore in una delle lingue ufficiali dell'Unione. La denuncia deve essere presentata entro 2 anni dalla data in cui si è avuta conoscenza dei fatti, dall'interessato o da terzi. Di propria iniziativa, ovvero sulla base delle denunce presentategli, il mediatore compie le indagini necessarie e, qualora constati un caso di cattiva amministrazione, ne investe l'autorità interessata che, entro 3 mesi, dovrà pronunciarsi con un parere. Egli trasmette quindi una relazione al Parlamento europeo ed all'istituzione interessata, mentre la persona che ha sporto denuncia viene informata dei risultati dell'indagine; Annualmente inoltre presenta al Parlamento europeo una relazione sui risultati delle sue indagini.
Mozione di censura: Provvedimento con il quale il Parlamento esprime il proprio parere negativo sull'operato della Commissione. Può essere approvata quando abbia riportato la
La maggioranza dei due terzi dei voti espressi. In conseguenza dell'adozione del provvedimento, i membri della Commissione saranno tenuti a dimettersi. È da notare che i membri della Commissione nominati per sostituire quelli "sfiduciati" durano in carica non cinque anni (termine normale), ma fino alla data in cui sarebbe scaduto il mandato dei dimissionari.
Posizione comune: Si parla di posizione comune quando è stata raggiunta una convergenza di vedute su determinate questioni. Rappresenta una fase dell'iter della procedura di cooperazione e di codecisione, la posizione comune elaborata dal Consiglio rappresenta il risultato del compromesso raggiunto dagli Stati.
Nell'ambito della politica estera e di sicurezza comune e relativamente alla cooperazione di polizia e giudiziaria in materia penale le posizioni comuni "definiscono l'approccio dell'Unione su una questione particolare di natura geografica o tematica. Scopo
Il primo obiettivo dell'adozione della posizione comune è quello di fissare dei vincoli alle politiche nazionali dei singoli Stati membri; questi ultimi, infatti, sono tenuti a conformare le posizioni nazionali a quelle definite nell'ambito della posizione comune.
Motivazione degli atti comunitari: Requisito formale necessario per l'emanazione di tutti gli atti vincolanti comunitari. In mancanza di tale requisito, l'atto sarebbe viziato e potrebbe essere dichiarato nullo. La motivazione deve indicare la base giuridica dell'atto (le norme che ne consentono l'emanazione).
Commissione delle Comunità europee: Elabora proposte per nuove leggi da sottoporre al Parlamento europeo e al Consiglio. Costituisce l'organo esecutivo dell'UE ed è responsabile dell'attuazione delle decisioni di Parlamento e Consiglio. È composta da 27 membri, uno per ogni Stato. I membri della Commissione si impegnano ad agire nell'interesse generale.
Parlamento europeo o del Presidente della Commissione. La Commissione europea svolge un ruolo chiave nell'elaborazione e nell'attuazione delle politiche dell'Unione europea. È responsabile dell'attuazione delle decisioni prese dal Parlamento e dal Consiglio, nonché dell'elaborazione di proposte legislative. Inoltre, la Commissione è responsabile della gestione quotidiana dell'Unione europea e dell'attuazione del bilancio. La Commissione europea è composta da un Commissario per ciascuno degli Stati membri dell'Unione europea. I Commissari sono nominati dai rispettivi governi nazionali e devono essere approvati dal Parlamento europeo. La Commissione europea è guidata da un Presidente, che viene scelto dai governi degli Stati membri e approvato dal Parlamento europeo. Il Presidente della Commissione europea svolge un ruolo di leadership e rappresenta la Commissione a livello internazionale. Inoltre, il Presidente della Commissione europea coordina il lavoro della Commissione e ne dirige le attività. La Commissione europea è un organo indipendente che agisce nell'interesse generale dell'Unione europea.presidente a condizione che ci sia l'approvazione degli altri commissari. La Commissione partecipa a tutte le sedute del Parlamento, durante le quali è tenuta a chiarire e motivare le sue politiche. Risponde inoltre alle interrogazioni scritte e orali poste dagli eurodeputati.
La Commissione europea assolve quattro funzioni fondamentali:
- propone gli atti legislativi al Parlamento e al Consiglio;
- dirige ed esegue le strategie politiche e il bilancio dell'Unione;
- coordina e controlla l'attuazione delle politiche dell'Unione;
- rappresenta l'Unione a livello internazionale.
Ha il "diritto d'iniziativa", ossia la competenza esclusiva a redigere proposte di atti normativi europei che dovrà poi presentare al Parlamento e al Consiglio. Propone un atto comunitario solo se reputa che gli obiettivi da raggiungere non possano essere efficacemente realizzati con interventi nazionali, regionali o locali. Il principio consistente nell'agire al livello meno elevato possibile viene chiamato "principio di sussidiarietà".
L'organo esecutivo dell'Unione europea, è responsabile della gestione del bilancio comunitario. Ha inoltre il compito di gestire le politiche adottate dal Parlamento e dal Consiglio.
In base alla politica della concorrenza può autorizzare o vietare fusioni societarie. Vigila che gli stati non sovvenzionino attività produttive nazionali in modo da alterare la libera concorrenza.
Vigila sull'applicazione del diritto europeo (insieme con la Corte di giustizia). Opera in qualità di "custode dei trattati". Spetta ad essa e alla Corte di giustizia garantire che il diritto europeo sia correttamente applicato in tutti gli Stati membri. Avvia il cosiddetto "procedimento d'infrazione" inviando una lettera e fissando un termine entro il quale il governo è tenuto ad una risposta dettagliata. Se non basta è vede obbligata a deferire il caso alla Corte di giustizia che può infliggere sanzioni pecuniarie. Le sentenze
della Cortesono vincolanti per gli Stati membri e le istituzioni dell'UE. 4. rappresenta l'Unione europea a livello internazionale. È un importante portavoce dell'UE. Grazie ad essa, gli Stati membri possono infatti esprimersi "con una solavoce". La Commissione è competente anche a negoziare accordi internazionali per conto dell'UE. Spetta al presidente della Commissione decidere quale commissario sarà responsabile di una determinata politica e procedere eventualmente a un "rimpasto" delle competenze durante il mandato. Il personale della Commissione è organizzato secondo dipartimenti, denominati "direzioni generali" (DG), e "servizi" (come il servizio giuridico). Ogni DG è responsabile di un determinato settore e opera sotto la guida di un direttore generale, che risponde a sua volta ad un commissario. Il coordinamento generale è garantito dal Segretariato generale, cheSovrintende anche all'organizzazione delle riunioni settimanali della Commissione. Il Segretariato fa capo al segretario generale, il quale risponde direttamente al presidente.
Codice di condotta: Regole di condotta o pratiche uniformi elaborate da organismi internazionali o da singoli Stati, particolarmente diffuse nei rapporti economici internazionali. In ambito comunitario, il Codice di condotta è stato utilizzato per codificare alcune disposizioni relative all'esercizio delle funzioni dei commissari europei. La Commissione ha adottato, nel '99, un programma:
- Il Codice di condotta dei commissari; mira ad eliminare qualsiasi rischio di conflitti di interessi, evidenziando le attività esterne (come le attività professionali remunerate) e gli interessi finanziari e patrimoniali che potrebbero mettere in pericolo la loro indipendenza.
- Il Codice di condotta riguardante le relazioni fra i commissari e i servizi; stabilisce le modalità di lavoro.
- Il Codice di condotta sulle regole deontologiche dei funzionari enuncia i principi:
- Divieto del cumulo delle cariche elettive e direzione contemporanea di partiti politici europei
- Obbligo di dichiarazione del patrimonio e del reddito proprio e delle mogli dei commissari
- L'iniziativa legislativa, che consiste nel potere di proporre l'adozione di atti giuridici, spetta alla Commissione europea.
- Le proposte della Commissione devono contenere la motivazione e menzionare tutti i pareri obbligatori o facoltativi richiesti per l'adozione di un atto in quel determinato settore.
- La proposta viene sottoposta, assieme ad una relazione introduttiva, alla approvazione del Consiglio.
- Quest'ultimo accerta la necessità di sottoporre la proposta all'esame di altre istituzioni comunitarie.
- La proposta della Commissione, eventualmente modificata dai pareri delle istituzioni intervenute,
- Se il Consiglio concorda con la Commissione l'atto è adottato con le modalità previste dal trattato.
- Nel caso in cui intende respingerla ed elaborare un testo ex novo o intende apportarvi delle modifiche, deve essere avviata una procedura di negoziazione con la Commissione.