Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
Principi generali di diritto relativi a ogni sistema giuridico
Troviamo anche altri principi all'interno dell'ordinamento, ovvero i principi che traggono origine dai sistemi giuridici degli Stati membri, principi comuni agli stati membri che l'UE li ha assorbiti come propri.
Tra i principi generali di diritto relativi a ogni sistema giuridico, troviamo:
- Principio di legalità
- Diritto alla riservatezza
- Principio di non retroattività: una norma, una volta entrata in vigore, disciplina da quel momento per il futuro. Non si può, con una norma, cambiare la situazione precedente e imporre alle persone il rispetto di quella norma che prima non c'era. Questo è un principio fondamentale di certezza del diritto da sempre presente negli ordinamenti dell'UE
- Certezza del diritto
- Ne bis in idem: non posso essere condannato due volte per lo stesso fatto
- Nulla poena sine lege
- Forza maggiore
I cittadini devono sapere come comportarsi.
cosa possono fare, quali sono i loro diritti e doveri.PRINCIPI RELATIVI ALLA PROTEZIONE DEI DIRITTI FONDAMENTALI DELL'UOMO
Infine, troviamo i principi relativi alla protezione dei diritti fondamentali dell'uomo.
I trattati istitutivi delle Comunità europee del 1957 non contenevano alcuna norma relativa alla tutela dei diritti fondamentali dell'uomo. È stata poi la Corte di giustizia che ha elaborato il principio secondo il quale i diritti fondamentali dell'uomo devono essere tutelati come parte integrante dei principi dell'ordinamento dell'Unione europea.
La prima volta che troviamo un espresso riferimento alla Convenzione europea dei diritti dell'uomo adottata a Roma nel 1950 è con il trattato di Maastricht, l'allora articolo F che è stato modificato, divenendo poi l'articolo 6 del trattato di Amsterdam. Con il trattato di Lisbona è stato realizzato un passo decisivo nella tutela dei diritti fondamentali dell'uomo.
con valore giuridico non vincolante. Gli atti di diritto derivato vincolanti sono i regolamenti, le direttive e le decisioni. I regolamenti sono atti normativi di portata generale e obbligatoria in tutti i loro elementi. Essi sono direttamente applicabili negli Stati membri e non richiedono alcuna trasposizione nella legislazione nazionale. Le direttive sono atti normativi che vincolano gli Stati membri per quanto riguarda il risultato da raggiungere, ma lasciano agli Stati membri la scelta dei mezzi per attuarlo. Le direttive richiedono quindi una trasposizione nella legislazione nazionale. Le decisioni sono atti normativi che sono vincolanti per i destinatari specifici a cui sono indirizzate. Possono essere indirizzate a uno Stato membro, a un'azienda o a un individuo. Gli atti di diritto derivato non vincolanti sono le raccomandazioni e i pareri. Questi atti non sono obbligatori, ma forniscono orientamenti e consigli agli Stati membri. In conclusione, gli atti di diritto derivato sono strumenti importanti per l'esercizio delle competenze dell'Unione europea e per la regolamentazione delle materie dell'UE.essere rispettati e applicati da tutti gli Stati membri dell'organizzazione internazionale. Questi atti sono vincolanti perché impongono obblighi giuridici agli Stati e hanno forza di legge. Alcuni esempi di atti di diritto vincolanti sono: - Regolamenti: sono atti normativi che hanno efficacia generale e sono direttamente applicabili negli Stati membri senza bisogno di ulteriori misure di recepimento. I regolamenti sono vincolanti in tutti i loro elementi e si applicano in modo uniforme in tutti gli Stati membri. - Direttive: sono atti normativi che vincolano gli Stati membri per quanto riguarda il risultato da raggiungere, ma lasciano agli Stati la scelta dei mezzi e delle forme per attuarlo. Le direttive devono essere recepite dagli Stati membri entro un determinato termine e possono essere soggette a misure di recepimento nazionali. - Decisioni: sono atti che vincolano specificamente i loro destinatari, che possono essere gli Stati membri o singoli soggetti giuridici. Le decisioni sono vincolanti nella loro interezza e devono essere applicate senza bisogno di ulteriori misure di recepimento. - Convenzioni: sono accordi internazionali tra gli Stati membri che stabiliscono regole giuridiche vincolanti. Le convenzioni devono essere ratificate dagli Stati membri e una volta ratificate, diventano parte del diritto interno di ciascuno Stato. Questi sono solo alcuni esempi di atti di diritto vincolanti, ma ce ne sono altri che possono variare a seconda dell'organizzazione internazionale e del contesto in cui vengono adottati.avere determinate caratteristiche, la cui assenza determina una possibile declaratoria di invalidità dell'atto:
- presenza della motivazione: tutti gli atti devono possedere una motivazione. Le istituzioni che adottano l'atto devono spiegare le ragioni specifiche che li hanno portati a creare quell'atto;
- riferimento alla proposta iniziale della Commissione: deve essere contenuto ed esplicitato anche un riferimento alla proposta iniziale della Commissione, perché a seconda che l'atto sia proposto dalla Commissione o da altra parte, la maggioranza qualificata varia di percentuale;
- riferimento al rispetto del principio di sussidiarietà (nell'ambito della competenza concorrente): in questo ambito, se l'UE interviene, deve dire che lo fa nel rispetto del principio di sussidiarietà, ovvero nel rispetto del principio che dice che l'UE interviene solo se lo Stato non è in grado di raggiungere l'obiettivo.
l'UE sa farlo meglio;
- riferimento ai pareri obbligatori previsti nella procedura;
- riferimenti alla base giuridica, ovvero all'articolo presente nel trattato che attribuisce quella competenza all'UE.
Questi sono elementi indispensabili e ci permettono di dire che la procedura legislativa è stata seguita in maniera corretta e l'intervento dell'UE è avvenuto in maniera legittima. Questi atti devono essere pubblicati sulla Gazzetta ufficiale dell'UE. Gli atti vincolanti entrano in vigore decorso un lasso temporale prestabilito, che prende il nome di vacatio legis e che dura 20 giorni. Al 21° giorno, l'atto è vincolante per il destinatario.
Una caratteristica che è presente in tutti gli atti dell'UE è che tutti gli atti di diritto dell'UE non sono retroattivi, non possono imporre eventuali condotte che in precedenza non erano previste all'interno dell'ordinamento dell'UE.
Fra gli atti
Di diritto derivato vincolanti, troviamo regolamento, direttiva e decisione.
REGOLAMENTO
Il regolamento ha portata generale. Esso è obbligatorio in tutti i suoi elementi e direttive applicabile in ciascuno degli stati membri.
Ha le seguenti caratteristiche:
- portata generale: serve per identificare il destinatario del regolamento. Il regolamento non si rivolge a destinatari né determinati né identificabili, ma a categorie astratte e generali di soggetti (non viene identificato un soggetto destinatario con nome e cognome, altrimenti si parla di decisione e non più di regolamento);
- obbligatorio in tutti i suoi elementi: esso vincola il destinatario circa l'obiettivo da raggiungere e i mezzi per raggiungerlo. Il regolamento indica l'obiettivo e le modalità attraverso le quali raggiungerlo;
- direttamente applicabile: esso acquista efficacia negli Stati membri senza che sia necessario un atto di ricezione o di adattamento da parte dei singoli.
ordinamenti statali. Entra immediatamente in vigore in seguito ai 20 giorni (vacatio legis), e così viene approvato. I regolamenti sono atti vincolanti frutto di una procedura legislativa ordinaria. Possiamo trovarci di fronte a regolamenti esecutivi, delegati, che adotta la Commissione europea per dare attuazione a regolamenti adottati dal Consiglio e dal Parlamento.
DIRETTIVA
La direttiva vincola lo stato membro cui è rivolta per quanto riguarda il risultato da raggiungere, salva restando la competenza degli organi nazionali in merito alla forma e ai mezzi. Il destinatario della direttiva sono solo gli Stati. Può essere uno, o più stati, o tutti. La direttiva è un atto vincolante: lo Stato a cui è rivolta la direttiva è vincolato in ordine all'obiettivo da raggiungere. Lo Stato, invece, è libero di scegliere i modi e i mezzi attraverso i quali raggiungere l'obiettivo. È un atto, quindi, che vincola.
a metà lo Stato. Lo Stato, nell'ambito delle direttive, anche lui opera, interviene e si sente partecipe, poiché lo Stato dovrà emanare norme interne volte a dare attuazione a quella direttiva. Decorsi 20 giorni, lo Stato è vincolato dal contenuto della direttiva, ma il recepimento del contenuto della direttiva deve avvenire in un lasso temporale prestabilito che normalmente è di due anni. La direttiva è un atto avente efficacia mediata, cioè è un atto che produrrà i suoi effetti quando gli stati le avranno dato attuazione. Esistono casi particolari in cui si riconosce alla direttiva un'efficacia immediata: - obbligo di non facere: ovvero, quando la direttiva prevede un obbligo di non fare qualcosa, impone di non avere una determinata condotta. È sufficiente che lo Stato si astenga dal tenere tale condotta che automaticamente dà applicazione alla direttiva; - la direttiva richiama obblighi già previsti.All'interno del trattato: in questo caso si tratta solo di una ripetizione di un obbligo già previsto;
Le direttive dettagliate o particolareggiate: sono direttive speciali poiché non si limitano ad indicare l'obiettivo da raggiungere, ma indicano altresì anche i mezzi attraverso i quali raggiungere tale obiettivo. È una direttiva che assomiglia ad un regolamento. Si tratta di un atto criticato ma accettato. La direttiva soddisfa le istituzioni da un lato, gli Stati dall'altro. È la tipologia di atto che permette il ravvicinamento delle legislazioni interne: se l'obiettivo è uguale per tutti, gli Stati, simili fra loro, per raggiungere quell'obiettivo, adotteranno norme interne simili fra loro. Gli stati, in modo autonomo, si sono adoperati per dare attuazione alla direttiva e lo hanno fatto in modo simile.
DECISIONE
La decisione è obbligatoria in tutti i suoi elementi. Se designa i destinatari è
obbligatoriasoltanto nei confronti di questi.
Le decisioni sono atti che servono esclusivamente per disciplinare situazioni particolariall'intero dell'UE; sono atti che hanno una portata individuale. Normalmente vengonoadottati dalla Commissione.
Le decisioni possono avere come destinatari sia gli Stati sia le persone fisiche e giuridiche.
Se hanno come destinatari gli Stati, le decisioni seguono le regole della direttiva, ovverovincolano in ordine all'obiettivo, lasciano liberi in ordine alla scelta dei mezzi; se ladecisione è rivolta alla persona fisica e giuridica, segue la regola del regolamento, ovverovincola il destinatario in ordine all'obiettivo da raggiungere e in ordine alla scelta dei mezzida raggiungere.
A seconda del destinatario, la decisione segue discipline diverse.
ACCORDI INTERNAZIONALI CONCLUSI DALL'UNIONE EUROPEA
Gli accordi internazionali conclusi dall'Unione europea trovano la loro disciplina nell'art. 216
Europea è un'organizzazione internazionale che riunisce 27 paesi europei. È stata creata con l'obiettivo di promuovere la pace, la stabilità e il benessere in Europa. L'UE ha una serie di istituzioni, tra cui la Commissione europea, il Parlamento europeo e il Consiglio dell'Unione europea, che lavorano insieme per prendere decisioni e promuovere gli interessi comuni dei paesi membri. L'UE ha una serie di politiche e programmi che coprono una vasta gamma di settori, tra cui l'economia, l'ambiente, la sicurezza e la giustizia. L'UE ha anche una moneta comune, l'euro, che è utilizzata da 19 dei suoi paesi membri. L'adesione all'UE comporta una serie di vantaggi, tra cui la libera circolazione delle persone, delle merci e dei servizi all'interno dell'Unione. Inoltre, l'UE offre sostegno finanziario ai paesi membri attraverso il suo bilancio e i suoi programmi di finanziamento. Tuttavia, l'UE ha anche affrontato critiche e sfide nel corso degli anni. Alcuni sostengono che l'UE sia troppo burocratica e che interferisca troppo nella sovranità nazionale. Altri criticano la mancanza di democrazia nell'UE e la sua gestione delle crisi, come la crisi dei migranti e la crisi economica. Nonostante le sfide, l'UE rimane un'organizzazione importante nella politica europea e globale. Continua a lavorare per promuovere la cooperazione tra i paesi membri e affrontare le sfide comuni che l'Europa e il mondo affrontano oggi.