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A.  SESTINO,  UNIBA  

20  

struttura   pubblica   dell’ente   e   già   è   un   buon   punto   per   escluderne   l’applicazione   per   analogia   agli   altri   casi.  

Poi,  anche  perché  soprattutto  il  2201  parla  di  esonero  da  iscrizione,  non  menzionando  proprio,  neppure  per  

gli   enti   pubblici   l’esonero   degli   stessi   dall’intero   statuto   dell’imprenditore   commerciale.   Si   conclude  

correttamente  perciò  che  le  associazioni  e  fondazioni  esercenti  attività  commerciale,  in  forma  d’impresa  

diventino  sempre  imprenditore  commerciale  e  esposte  al  fallimento,  senza  operare  distinzioni  sul  fatto  che  

l’attività  svolta  sia  caratterizzante  o  strumentale  al  fine  ideale  per  cui  l’associazione  o  fondazione  è  nata.  

 

Problema  più  complesso  si  ha  nell’ambito  dell’associazione  non  riconosciuta,  sul  fatto  che  comporti  il  suo  

fallimento   anche   il   fallimento   degli   associati   illimitatamente   responsabili.   Dalla   legge   fallimentare  

ricaviamo  che  il  fallimento  di  un’impresa  collettiva  senza  scopo  di  lucro,  non  comporta  il  fallimento  di  chi  

risponde  illimitatamente  per  le  relative  obbligazioni.    

 

14.  Impresa  sociale  

Da  tempo  si  era  avvertita  l’esigenza  di  un  quadro  di  regole  più  compiuto  per  le  imprese  gestite  senza  scopo  

di  lucro  in  settori  di  utilità  sociale.  A  questa  esigenza  si  è  risposto  con  la  disciplina  dell’  ‘’impresa  sociale’’.  

 

‘’Possono  acquisire  la  qualifica  di  impresa  sociale  tutte  le  organizzazioni  private  […]  che  esercitano  in  via  

stabile  e  principale  un’attività  economica  organizzata  al  fine  della  produzione  o  scambio  di  beni  o  servizi  di  

utilità  sociale’’.  I  beni  di  cui  nella  disposizione  sono  determinati  e  dettagliati  nella  stessa  legge.  

 

Ulteriore   elemento   caratterizzante   dell’impresa   sociale   è   ‘’l’assenza   di   scopo   di   lucro   ‘’,   ma   è   opportuno  

precisare   che   l’impresa   sociale   è   impresa   ai   sensi   del   2082   c.c.   ed   è   tenuta   ad   operare   con   metodo  

economico.  Nulla  vieta  inoltre  che  l’esercizio  dell’attività  imprenditoriale  produca  un  avanzo  dei  ricavi  sui  

costi,   ma   vietata   è   l’auto-­‐destinazione   dei   risultati.   Utili   e   avanzi   sono   infatti   da   reinvestire   nell’attività  

statutaria   o   a   incremento   del   patrimonio.   Il   patrimonio   dell’ente   poi   è   indisponibile,   infatti   non   può   essere  

usato   né   durante   l’esercizio   di   impresa,   né   allo   scioglimento,   infatti   sopraggiunto   lo   scioglimento   stesso  

non  sarà  distribuito  tra  coloro  che  ne  fanno  parte,  ma  dovrà  essere  devoluto  a  fondazioni,  organizzazioni  

non  lucrative,  fondazioni  ecclesiastici  etc.    

 

È  poi  possibile  costituirsi  in  un  qualsiasi  tipo  di  forma  societaria,  sebbene  non  si  persegua  scopo  lucrativo,  e  

più  imprese  sociali  possono  poi  tra  loro  unirsi  al  fine  di  formare  un  gruppo  di  imprese.  

Non   sono   imprese   sociali   le   amm.ni   pubbliche,   organizzazioni   che   erogano   beni   e   servizi   per   i   propri  

associati.    

L’impresa   sociale   non   è   quindi   un   nuovo   tipo   di   ente   diverso   dai   previsti   e   regolati,   ma   una   qualifica   o  

caratterizzazione   che   gli   enti   di   diritto   privato   come   fondazioni,   associazioni   etc   possono   avere   a   certe  

condizioni,  e  che  comporta  l’applicazione  di  una  disciplina  speciale.  

 

Altro  privilegio  concesso  alle  imprese  sociali  è  la  possibilità  di  limitare  a  certe  condizioni  al  responsabilità  

patrimoniale   dei   partecipanti,   anche   quando   la   forma   impiegata   prevedrebbe   di   norma   invece   la  

responsabilità  illimitata  di  costoro  (ad  esempio  una  snc).  

 

Le   imprese   sociali   sono   poi   soggette   a   regole   speciali   per   quanto   riguarda   l’applicazione   dello   statuto  

dell’imprenditore  commerciale.  Indipendente  dalla  natura  agricola  o  commerciale  essere  devono:  

a)  iscriversi  in  una  sezione  apposita  del  registro  delle  imprese  

b)  redigere  le  scritture  contabili  

c)  in  caso  di  insolvenza,  sono  assoggettate  a  liquidazione  coatta  e  non  a  fallimento  

Le   organizzazioni   che   intendano   assumere   la   qualifica   di   ‘impresa   sociale’   si   costituiranno   per   ‘atto  

pubblico’  osservando  le  disposizioni  in  merito  all’atto  costitutivo.  Ovvero  esso  dovrà  contenere:  

a)  oggetto  sociale,  individuandolo  tra  le  attività  di  utilità  sociale  riconosciute  dalla  legge  

b)  assenza  lucro  

c)  denominazione  ente  

d)  requisiti  e  nomina  dei  componenti  delle  cariche  sociali  

e)  ammissione  e  esclusione  dei  soci   A.  SESTINO,  UNIBA  

21  

f)  forme  coinvolgimento  di  lavoratori  e  destinatari  dell’attività  di  impresa  

 

L’atto   costitutivo   poi   dovrà   prevedere   un   sistema   di   controlli   fondato   sulla   distinzione   tra   controllo  

contabile   affidato   a   uno   o   più   revisori   contabili,   iscritti   nel   registro   del   Consiglio   dei   dottori   commercialisti  

e  il  controllo  di  legalità  sulla  gestione  affidato  a  uno  o  più  sindaci.  Ai  sindaci  spetterà  anche  il  compito  di  

vigilare  sull’osservanza  delle  finalità  sociali  ed  è  riconosciuto  il  potere  di  ispezione  in  qualsiasi  momento  e  

chieder  notizie  agli  amministratori.  

 

Le   imprese   sociali   sono   sottoposte   a   vigilanza   del   Ministero   del   lavoro,   che   può   procedere   a   ispezione   e  

dispone   la   perdita   della   qualifica   in   due   circostanze:   se   rileva   assenza   di   condizioni   per   il   riconoscimento  

(natura   di   ente   privat

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A.A. 2014-2015
56 pagine
3 download
SSD Scienze giuridiche IUS/04 Diritto commerciale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher andreasestino di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Diritto commerciale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Bari o del prof Dell'Atti Gabriele.