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GIUDIZIALE
Quando si verifica una causa di scioglimento, gli amministratori devono procedere senza indugio al suo accertamento e all'iscrizione nel registro delle imprese della dichiarazione/deliberazione assembleare che dispone lo scioglimento. Nell'inerzia degli amministratori (personalmente e solidalmente responsabili nei confronti di società, creditori sociali e terzi) agisce il tribunale (su istanza di singoli soci o singoli amministratori) accerta il verificarsi della causa di scioglimento con decreto soggetto a iscrizione nel registro delle imprese. Alla denominazione sociale dev'essere aggiunta l'indicazione che la società è in liquidazione. Gli effetti della causa di scioglimento decorrono dall'iscrizione nel registro delle imprese.
Paragrafo 2 - La società in stato di liquidazione
Il verificarsi di una causa di scioglimento non determina l'immediata estinzione della società: si provvede, con il procedimento di liquidazione,
al pagamento dei creditori sociali ed alla ripartizione tra i soci dell'eventuale residuo attivo. La società entra in stato di liquidazione e si producono effetti che coinvolgono gli organi sociali, in particolare gli amministratori.
Amministratori restano in carica fino alla nomina dei liquidatori.
Contestualmente all'accertamento della causa di scioglimento devono convocare l'assemblea per le deliberazioni relative alla liquidazione. Sono responsabili della conservazione dei beni sociali fino a quando non li avranno consegnati ai liquidatori.
Il verificarsi di una causa di scioglimento (indipendentemente dall'iscrizione della stessa nel registro delle imprese) limita i poteri degli amministratori, i quali possono gestire la società ai soli fini della conservazione dell'integrità e del valore del patrimonio sociale. Per gli atti e le omissioni posti in essere violando questa limitazione sono personalmente e solidalmente responsabili dei danni.
Arrecati alla società, ai soci, ai creditori sociale e ai terzi. Ma gli atti posti in essere dagli amministratori nei confronti dei terzi in violazione dei limiti ai loro poteri vincolano la società, salvo che lo scioglimento sia loro opponibile perché hanno agito intenzionalmente a danno della società.
Collegio sindacale continua a svolgere l'attività di controllo, anche nei confronti dei liquidatori.
Assemblea meno agevole è definire i limiti posti a carico dell'assemblea. È comunque consentita la fusione con altre società fino a quando non sia iniziata la distribuzione dell'attivo.
Revoca dello stato di liquidazione la società può in ogni momento revocarlo e tornare ad una fase di normale esercizio, attraverso una deliberazione dell'assemblea straordinaria, previa eliminazione della causa di scioglimento (che può essere disposta nella medesima delibera di revoca della liquidazione).
Nelle
società chiuse è richiesta la maggioranza rafforzata di 1/3 del capitale sociale anche in seconda convocazione. Ai soci che non hanno concorso all'approvazione è riconosciuto il diritto di recesso.
Tutela dei creditori sociali la revoca è efficace dopo 60 giorni dall'iscrizione nel registro delle imprese, termine entro il quale i creditori sociali anteriori all'iscrizione possono opporsi, secondo le modalità e con gli effetti previsti dalla disciplina della riduzione facoltativa di capitale sociale. Se risulta che tutti i creditori sono consenzienti alla revoca o sono stati pagati non è necessario rispettare il termine di opposizione.
Paragrafo 5 - Il procedimento di liquidazione
Tale procedimento si apre con la nomina di uno o più liquidatori, effettuata (salvo diversa disposizione) dall'assemblea straordinaria (la delibera ne fissa anche il numero, le regole di funzionamento e i poteri).
Nell'inerzia dell'assemblea sono nominati dal tribunale su istanza di singoli soci, amministratori o sindaci. Scioglimento per nullità liquidatori nominati direttamente dal tribunale con la sentenza che dichiara la nullità. Liquidatori restano in carica per tutta la durata del procedimento di liquidazione (se non è stato espressamente fissato un termine); sono soggetti alle stesse cause di ineleggibilità e decadenza degli amministratori. Sono revocabili dall'ass. straord. con i normali quorum. Se sussiste giusta causa, sono revocabili dal tribunale su istanza di soci, sindaci o del pubblico ministero. La nomina e la revoca dei liquidatori sono soggetti a iscrizione nel registro delle imprese. Con l'iscrizione della nomina dei liquidatori, gli amministratori cessano dalla carica e devono consegnare ai liquidatori i beni sociali. Poteri, doveri e responsabilità dei liquidatori = amministratori, con alcuni adattamenti devono: adempiere iloro doveri con la diligenza e la professionalità richiesta dalla natura dell'incarico e (dalle loro specifiche competenze) e la loro responsabilità è disciplinata dalle norme in tema di responsabilità degli amministratori;
prendere in consegna dagli amministratori i beni e i libri sociali e redigere con gli stessi l'inventario del patrimonio sociale. Gli amministratori dovranno redigere un bilancio alla data nella quale ha avuto efficacia lo scioglimento e presentare tale bilancio ai liquidatori;
i liquidatori possono compiere tutti gli atti utili per la liquidazione della società (possono anche intraprendere nuove operazioni, non vi è più alcun divieto in tal senso); il loro potere di rappresentanza è generale e pari a quello degli amministratori.
L'attività dei liquidatori è anzitutto diretta al pagamento dei creditori sociali, quindi non possono ripartire tra i soci i beni della società.
fin quando non siano stati pagati tutti i creditori o non siano state accantonate le somme necessarie per pagarli. Possono, però, essere distribuiti ai soci acconti di liquidazioni, con le opportune cautele per evitare pregiudizi nei confronti dei creditori sociali. I liquidatori sono personalmente e solidalmente responsabili per i danni arrecati ai creditori. Se i fondi disponibili sono insufficienti, i liquidatori possono chiedere proporzionalmente ai soci i versamenti ancora dovuti sulle azioni non interamente liberate. Se la liquidazione si protrae per oltre un anno, devono redigere il bilancio annuale di liquidazione, che dev'essere sottoposto all'approvazione dell'assemblea, con le scadenza previste per il bilancio d'esercizio della società. [Lo stato di liquidazione può incidere sui criteri di valutazione delle poste di bilancio per l'abbandono della prospettiva di continuazione dell'attività] Con lo stato di liquidazione, la causadalla data di deposito, se la maggioranza dei soci rappresentanti almeno i due terzi del capitale sociale non ha proposto reclamo davanti al tribunale (approvazione tacita). Una volta approvato il bilancio finale di liquidazione, i liquidatori procedono alla distribuzione delle quote di liquidazione ai singoli soci, secondo quanto stabilito nel piano di riparto. Tale distribuzione può avvenire in denaro o in natura, a seconda delle modalità previste. Infine, i liquidatori devono procedere alla cancellazione della società dal registro delle imprese, comunicando l'avvenuta liquidazione agli organi competenti. In conclusione, la liquidazione di una società comporta la chiusura delle attività, la conversione dell'attivo in denaro, la redazione del bilancio finale di liquidazione e la distribuzione delle quote di liquidazione ai soci.indipendentemente dal decorso del termine di 90 giorni, quando tutto l'attivo è stato ripartito tra i soci e questi hanno rilasciato quietanza (ricevuta di pagamento che il creditore rilascia al debitore) senza rilievi, all'atto del pagamento dell'ultima quota di riparto.
L'approvazione del bilancio finale di liquidazione libera i liquidatori di fronte ai soci per l'attività svolta, salvi gli obblighi relativi alla distribuzione dell'attivo risultante dallo stesso bilancio. Le somme non riscosse dai soci entro 3 mesi dall'avvenuto deposito del bilancio sono depositate dai liquidatori presso una banca.
Compiuta la liquidazione, i libri della società sono depositati presso l'ufficio del registro delle imprese.
Paragrafo 4 - L'estinzione della società
Cancellazione della società il procedimento di liquidazione si conclude con la cancellazione della società dal registro delle imprese, richiesta dai
liquidatori aseguito dell'approvazione del bilancio finale di liquidazione. In mancanza, viprovvede d'ufficio il conservatore del registro, decorsi 5 giorni dal termineprevisto per l'approvazione tacita del bilancio finale di liquidazione qualora nonriceva notizia di reclami da parte del cancelliere del tribunale.
Cancellazione d'ufficio è disposta quando per oltre 3 anni consecutivi nonviene depositato il bilancio annuale di liquidazione.
Prima della cancellazione, la società deve considerarsi ancora esistente, anchese l'attivo è stato integralmente ripartito tra i soci. Eventuali creditori socialirimasti insoddisfatti dovranno rivolgersi alla società, in persona dei liquidatori,salva la responsabilità degli stessi qualora non riescano a recuperare dai soci lesomme da questi percepite.
Effetti della cancellazione (la società si estingue):sopravvenienze passive i creditori sociali rimasti insoddisfatti possono
far valere i propri diritti: nei confronti dei soci, relativamente alle somme da queste riscosse in base al bilancio finale di liquidazione; nei confronti dei liquidatori, se il mancato pagamento è dipeso da colpa di questi; sopravvenienze attive se emergono (dopo la cancellazione estinzione) crediti o beni della società che non sono stati oggetto di liquidazione (attivi non ripartiti), questi cadono in comunione ordinaria (cioè per quote) tra i soci, in proporzione alla loro quota di liquidazione. Infatti la cancellazione determina la successione universale dei soci nel patrimonio residuo della società. [A meno che la cancellazione non faccia presupporre la volontà della società di rinunciare al diritto (come nel caso di un credito controverso che la società non ha fatto valere in giudizio prima di cancellar