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La proprietà e i suoi limiti
Come abbiamo già detto, la proprietà attribuisce il diritto di godere e di disporre delle cose, entro limiti e obblighi previsti dalla legge. Il potere di godimento corrisponde in linea di principio alla facoltà di usare o no la cosa, di deciderne il modo d'uso ecc. Il potere di disposizione può attenere alla disponibilità negoziale, materiale o alla scelta di utilizzazione e di godimento. Entrambi sono diritti pieni ed esclusivi. Limiti ed obblighi: possono riguardare ad esempio la materia urbanistica e edilizia come sull'edificabilità dei suoli, sull'equo canone, in materia di danno ambientale che è anche tra i più importanti. Eccezione al diritto di proprietà è il diritto di espropriazione, riconosciuto alla pubblica amministrazione, che si esercita nello scopo di soddisfare un interesse generale. 2. I rapporti di vicinato: Si sostanzia in una serie di limiti della proprietà che il legislatoredel 1942 giustifica sulla base del principio naeminem laedere. Vi è una disciplina specifica per regolare i rapporti tra proprietari vicini, tendente a contemperare il diritto al libero esercizio con i diritti altrui a non vedersi leso nell'esercizio del proprio godimento. L'articolo 844 regola le immissioni. In teoria, ciascun proprietario dovrebbe evitare che l'uso della propria cosa comporti conseguenze negative per la proprietà del vicino. In concreto ciò è impossibile se si pensi alle esalazioni del fumo, calore, rumori, odori. Così la legge dispone che tali immissioni debbano essere sopportate, affinché non superino i limiti della normale tollerabilità. L'articolo 833 regola gli atti emulativi. Vieta cioè che gli atti che hanno lo scopo di nuocere o recare molestie ad altri (piantare alberi che al vicino tolgono luce e panorama).
Le distanze nelle costruzioni: sono regolati sia dai regolamenti comunali
che dal codice civile inmancanza di regolamentazioni si stabilisce la distanza minima di tre metri. Le luci vedute, le acqueprivate, l'accesso al fondo).- Proprietà fondiaria, edilizia e rurale.
In linea di principio, la proprietà fondiaria è illimitata in altezza e profondità. Il proprietario, ha diritto di chiudere il fondo in qualunque tempo ed in qualunque modo ma ciò nei limiti stabiliti dell'ordinamento. Così non può impedire il passaggio sul proprio fondo, a chi esercita la caccia o a chi ha la necessità per la ricostruzione o la riparazione di un muro o di un'opera. La disciplina generale in materia è la legge urbanistica 1150-42, ma comunque si è conferito ai comuni il potere di classificare il territorio comunale in zone, di realizzare specifiche opere ecc. La legge sull'edificabilità dei suoli risponde all'esigenza di tutelare e garantire l'interesse della
collettività ad un razionale e corretto assetto del territorio. Un particolare limite è costituito dal rapporto tra superficie e volumetria, sicché ad ogni area corrisponde un preciso volume di quanto è possibile costruire. Il consenso dei proprietari si manifesta con il cosiddetto trasferimento di volumetria o cessione di cubatura.
La proprietà rurale: è la proprietà dei terreni agricoli. Essa incontra dei limiti, con specifiche finalità sociali, che attengono alla trasformazione dei terreni per il miglioramento della produzione ai vincoli ideologici, nonché alla minima unità culturale.
Modo di acquisto della proprietà a titolo originario (articolo 922).
- L'occupazione: consiste nel materiale impossessamento di una cosa, accompagnato dalla volontà di farla propria. Bisogna però che l'acquisto avvenga su cose mobili che non sono proprietà di nessuno o perché non lo sono mai state.
- L'accessione: si ha in tutti i casi in cui il proprietario di un bene acquista le proprietà di un altro bene che sia unito materialmente al suo. Mobili ad immobili o immobili ad immobili. Quest'ultima ipotesi consegue a fatti naturali che danno luogo all'alluvione e all'avulsione.
- L'alluvione: attiene all'incremento lento e progressivo di un fondo, causato dal distacco dei detriti dell'altro fondo.
- L'avulsione: riguarda gli incrementi di un fondo causati dal distacco di una parte considerevole di un altro fondo. In questa ipotesi è dovuta un'indennità al proprietario del fondo staccatosi.
- L'accessione invertita: è l'occupazione in buona fede di una porzione di fondo, attiguo al proprio per la costruzione di un edificio. Qui non è il proprietario del suolo che acquista la proprietà della costruzione ma il proprietario di questa. Egli se
non riceve opposizioni entro tre mesi dall'inizio della costruzione, ne acquista la proprietà pagando il doppio del valore della superficie occupata.
5. L'unione o commistione: si verifica quando venti o più cose mobili, appartenenti a diversi proprietari, vengono ad unirsi in modo tale da formare un tutto non più separabile.
6. La specificazione: si verifica quando si crea, lavorando del materiale, appartenente ad altri, una nuova cosa. Per esempio dal legno una barca).
La superficie.
In via di principio, le proprietà del suolo tende a non essere separata dalla proprietà di ciò che si costruisce su di esso. Una deroga è costituita dal cosiddetto diritto di superficie, con il quale si acquista la proprietà sulla costruzione. Sotto questo aspetto, la superficie è situazione che qualifica un particolare modello di proprietà (superficiaria). Se la costruzione già esiste, ciò che si acquista è
Il diritto di proprietà sull'opera. Se il proprietario di un suolo conferisce ad uno alla possibilità di costruire sul proprio suolo allora questo acquista prima il diritto di edificare ed eseguita la costruzione la proprietà sull'edificio. Se si è acquistato un diritto di proprietà tale diritto è imprescrittibile. Se si è acquistato un diritto di edificare tale diritto è sottoposto al regime della prescrizione, con la conseguenza che se non si edifichi entro il termine di 20 anni il diritto stesso si prescrive. Il diritto di superficie si costituisce per contratto o per testamento e può essere a tempo determinato o no. La superficie si estingue per:
- Decorrenza del termine,
- Rinuncia del superficiario,
- Consolidazione, cioè quando si ha la riunione della qualità del proprietario e superficiario.
L'enfiteusi può qualificarsi come modello di proprietà in senso sostanziale.
Perché attribuisce al suo titolare il godimento concesso al proprietario. Previo pagamento di un canone o con l'obbligo di migliorare il fondo (oggetto del diritto) il proprietario si spoglia del suo potere di godimento, riconoscendo all'enfiteuta tutti i diritti sul fondo è sulle accessioni. La situazione dell'enfiteuta si qualifica come dominio utile e quella del proprietario come dominio diretto. Le enfiteusi, oltre che per usucapione, si può costruire per contratto o per testamento, a tempo determinato o no, se è a tempo determinato non può avere durata inferiore a vent'anni. L'enfiteuta può modificare la destinazione del fondo, può disporre anche per testamento del proprio diritto, ma non può cederlo in subenfiteusi. L'enfiteusi se estingue:
- Per prescrizione,
- Per la mancanza d'uso protratto a vent'anni,
- Per scadenza del termine,
- Rinuncia,
- Per consolidazione,
- Per perimento.
L'utilità del fondo, appartenente ad un diverso proprietario. I presupposti della servitù prediali sono:
- La contiguità dei due fondi,
- La loro appartenenza a titolari diversi,
- La previsione di un peso a carico del fondo servente,
- La previsione di una utilità derivante all'altro (dominante),
- Una relazione di servizio tra due fondi.
Non sono ammesse delle servitù a favore esclusivamente nella persona (per passeggiare). In questo caso si ha obbligazione personale. Le servitù si costituiscono:
- Per contratto,
- Per testamento,
- Per usucapione,
- La destinazione di buon padre di famiglia solo per le servitù apparenti.
Quest'ultimo è un modo di acquisto a titolo originario che si ha quando su due fondi attualmente divisi ma originariamente appartenenti ad un unico titolare, sono state disposte prima della divisione, opere visibili a servizio di una parte del fondo, tali da manifestare l'esigenza di una.
di un determinato servizio. Queste opere possono essere adibite a scopi pubblici o privati e sono generalmente realizzate da enti o aziende specializzate. Le servitù apparenti possono riguardare diversi settori, come ad esempio quello dei trasporti, dell'energia, delle telecomunicazioni, dell'acqua e dei rifiuti. Un esempio di servitù apparente è rappresentato dalle infrastrutture stradali, come le strade, le autostrade e i ponti. Queste opere sono visibili e permanenti e sono destinate all'uso pubblico. Sono realizzate da enti pubblici o da società private che operano nel settore delle costruzioni stradali. Un altro esempio di servitù apparente è dato dalle reti di distribuzione dell'energia elettrica. Queste reti sono costituite da cavi elettrici, trasformatori e altri dispositivi che permettono la distribuzione dell'energia elettrica alle abitazioni e alle attività commerciali. Le reti di distribuzione dell'energia elettrica sono realizzate da società specializzate nel settore dell'energia. Le servitù apparenti sono importanti per garantire il corretto funzionamento dei servizi di cui fanno parte. Ad esempio, senza le infrastrutture stradali non sarebbe possibile garantire la mobilità delle persone e delle merci. Allo stesso modo, senza le reti di distribuzione dell'energia elettrica non sarebbe possibile garantire l'approvvigionamento di energia alle abitazioni e alle attività commerciali. In conclusione, le servitù apparenti sono opere visibili permanenti che permettono l'esercizio di determinati servizi. Sono realizzate da enti o aziende specializzate e sono fondamentali per garantire il corretto funzionamento dei servizi di cui fanno parte.