Anteprima
Vedrai una selezione di 1 pagina su 3
Diritto bancario - fondazioni bancarie e esponenti aziendali Pag. 1
1 su 3
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

14.04.2014

un organo collegiale, non si può parlare di amministratore unico, e devono avere specifici

requisiti di professionalità, onorabilità e indipendenza. Situazioni simili le avevamo

incontrate con l'art. 2382 cc. […] Gli stessi possono essere previsti dallo statuto per

amministratori e sindaci. Si tratta di un elemento solo eventuale però. Per le società

quotate invece il discorso è diverso: per i sindaci sono previsti requisiti di indipendenza

più stringenti (art. 148 e ss. TUF) e anche per alcuni componenti del consiglio di

amministrazione. In realtà queste soluzioni sono state introdotte successivamente al TUB

che hanno tratto dallo stesso il loro fondamento. Questo perché gli amministratori hanno

il controllo di un patrimonio che è costituito innanzitutto dal risparmio e solo in minima

parte dagli investimenti dei soci, quindi dai soldi di soggetti terzi dall'impresa. I requisiti

devono essere presenti in capo a tutti gli esponenti aziendali e determinati dal ministro

dell'economia. La normativa di riferimento è rappresentata in questo caso dal decreto

ministeriale n. 161/1998. Ci sono alcuni problemi: non è aggiornato al modello dualistico

e monistico di banca. Inoltre fino al 2003 l'art. 26 prevedeva unicamente i caratteri

dell'onorabilità e della professionalità. Il requisito dell’indipendenza è stato introdotto con

la riforma del diritto societario. Dopo 11 anni non sappiamo ancora cosa si intenda per

indipendenza degli amministratori di una banca. Il concetto è stato quindi sostituito da

una serie di disposizioni emanate dalla BI attraverso il suo potere regolamentare ma

senza copertura legislativa dato che non è prevista una delega alla BI di regolamentare

queste materie. In più si aggiunge un’ulteriore integrazione normativa rappresentata dai

progetti di norme tecniche elaborate dall’ABE e che saranno poi approvate dalla

commissione europea. In una materia in cui è così importante la certezza giuridica vi è in

realtà una disciplina dai caratteri molto mobili perché abbiamo una normativa di

riferimento non aggiornata. L’accertamento dei requisiti avviene poi sotto forma di

autocertificazione.

Professionalità: criterio molto importante è quello dell'esperienza, si prevede che può

essere nominato amministratore chi ha svolto almeno 3 anni o presso imprese o altri enti

pubblici con funzioni di amministrazione direzione o controllo o attività professionali in

ambito creditizio o comunque collegato all'ambito di operatività della banca oppure

insegnamento universitario in materie economiche e giuridiche. È richiesta una più

qualificata professionalità a 3 cariche apicali: presidente CDA, AD, DG (richiesti 5 anni).

Presidente CDA non può eseguire funzioni gestorie di carattere esecutivo.

Per quanto riguarda la professionalità per i sindaci si prevede che tali soggetti devono

essere iscritti nel registro dei revisori contabili. In realtà ci sono 2 inesattezze nella

norma. Secondo il d.lgs. 39/2010 i revisori devono essere esterni quindi la norma

presenta una dizione almeno impropria. L'art. 1 TUB equipara la posizione dei componenti

del consiglio di sorveglianza, e quindi l'art. 26 è stato riformulato tenendo conto del

modello dualistico e monistico. La prassi si è assestata nel segno di riconoscere ai

componenti del consiglio di sorveglianza e del consiglio di gestione, gli stessi requisiti del

CDA.

Onorabilità: stessi previsti in negativo previsti per i soci, anche qui una possibile

obiezione riguarda la distinzione tra socio e componente di organo di amministrazione. Il

regolamento però prevede lo stesso tema.

Indipendenza: si tratta di un tema importantissimo, oggetto di attenzione anche in sede

di normativa europea. L’indipendenza da chi deve esistere nei confronti di chi? Dai soci

ma ci vorrebbero parametri di riferimento oggettivi per valutare questa indipendenza,

abbiamo una normativa completamente assente su cui è intervenuta la BI prevedendo

sostanzialmente che i requisiti d'indipendenza possano essere previsti solo ad alcuni

Dettagli
A.A. 2014-2015
3 pagine
SSD Scienze giuridiche IUS/05 Diritto dell'economia

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher liuk91-votailprof di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Diritto bancario e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Pavia o del prof Rosa Alessandra.