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10.03.2014
Il rischio maggiore dell'esercizio congiunto di attività bancaria e finanziaria nasce dal
fatto che il denaro dei depositanti viene usato non soltanto per erogare credito ma anche
per eseguire operazioni d'investimento. C’è un altro elemento che aumenta il rischio per i
clienti della banca che richiedono servizi d'investimento. L’investimento è riconducibile al
mandato e quindi la banca gestisce gli strumenti finanziari del cliente per conto e
nell'interesse del cliente. Questo vuol dire che ciò che la banca acquista in nome suo e
del cliente e si costituisce un patrimonio separato. Gli strumenti finanziari rimangono
quindi patrimonio del cliente e separato da quello della banca. La regola generale relative
alle imprese d'investimento è che le somme di denaro rimangono patrimonio del cliente
distinto da quello della banca. Questa regola generale pero viene derogata in relazione
all'attività bancaria che acquista la proprietà del danaro. Il patrimonio si confonde con
quello della banca.
L’attività finanziaria che le banche possono svolgere sono praticamente tutte le attività
finanziarie previste dal nostro ordinamento giuridico e dal quado comunitario, il
legislatore ha voluto confermare la centralità delle banche nel nostro sistema economico
e finanziario. Nel nostro paese il principale finanziamento delle imprese è il credito
bancario in stragrande maggioranza, il nostro sistema è infatti banco-centrico. Si è
cercato di stemperare il sistema, per esempio con la legge SIM 1/1991. L'esperimento
non ha funzionato molto perché la maggior parte delle SIM erano controllate o
partecipate da banche.
Vi sono due eccezioni all'attività che possono svolgere le banche:
Non possono svolgere la gestione collettiva del risparmio. Quella riferita alla
1. gestione di patrimoni di fondi comuni di investimento. La ratio sembra essere un
problema di conflitto d'interessi. La maggior parte delle società che gestiscono
questi fondi però sono per lo più società controllate o partecipate dalle banche.
Non possono svolgere attività assicurativa. d.lgs. 209/2005 codice delle
2. assicurazioni private, questa disciplina prevede che l'attività assicurativa sia svolta
da spa autorizzate. La ratio potrebbe essere sempre il conflitto d'interessi ma
soprattutto ratio di natura tecnico giuridica perché l'attività assicurativa richiede
un'organizzazione molto diversa da quella bancaria. Nella realtà le differenze però
sono meno nette: l'attività assicurativa non è qualificata come attività finanziaria.
L’attività assicurativa nasce proprio per coprire un rischio. L'attività poi si è evoluta
in situazioni in cui la componente finanziaria è praticamente esclusiva. Come nelle
polizze unit linked o index linked. Sono prodotti giuridicamente definiti come
assicurativi ma che non sono tali, magari prevedendo anche una mancanza della
garanzia del rimborso del capitale investito.
D’altra parte però le banche possono partecipare e controllare compagnie
assicurative. E poi le banche non possono emettere prodotti assicurativi ma
possono svolgere il ruolo di intermediario nel collocamento di polizze assicurative.
L'IVAS è l'ente di vigilanza delle assicurazioni.
Art. 10 TUB: la banca può svolgere anche direttamente attività industriali connesse e
strumentali all'attività bancaria. Quali sono le attività connesse? e quali le strumentali?
Attività connesse: attività complementari all'esercizio dell'attività bancaria. La definizione
è generica e non c'è tipizzazione. Un esempio è la locazione delle cassette di sicurezza,
non è attività bancaria in senso stretto. È un servizio tradizionalmente complementare.
Altro esempio è la custodia di strumenti finanziari. La BI però dice che si possono