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Diritto amministrativo - il diritto di accesso agli atti Pag. 1
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Il principio di trasparenza e il diritto di accesso ai documenti amministrativi

Entrambi i principi trovano il loro fondamento nella costituzione, e più precisamente nell'art. 97 che dispone che i pubblici uffici sono organizzati secondo disposizioni di legge ed in modo da assicurare il buon andamento e l'imparzialità dell'amministrazione. Due, quindi, i principi stabiliti in questo articolo: il principio di legalità in base al quale l'agire della P.A. deve sempre corrispondere alle prescrizioni di legge e mantenere una posizione di equidistanza tra i soggetti pubblici e privati coinvolti, ed il principio di buona amministrazione che obbliga i funzionari pubblici allo svolgimento delle proprie attività seguendo i criteri di economicità, speditezza, efficacia, efficienza e minor sacrificio degli interessi privati coinvolti.

La legge 241/90 ha fatto propri questi principi, stabilendo una volta per tutte ed in modo inequivocabile, i

generali dell'azione amministrativa. Tra questi criteri troviamo anche quello della , che possiamo tradurre come una immediata e facile controllabilità di tutti gli atti della pubblica amministrazione, in modo che ne sia sempre garantita l'imparzialità del suo operato. Prima di questa legge mancava una definizione esplicita di questo principio, che tuttavia si poteva desumere da varie norme che regolavano: la pubblicazione degli atti finali di un procedimento, la richiesta, per chiunque fosse interessato a un procedimento amministrativo, di chiedere notizie, il diritto ad ottenere copie degli atti a chiunque ne fosse interessato e il diritto di prendere visione degli atti e dei documenti. Questo principio della trasparenza è stato anche oggetto del , il c.d. Testo unico per la trasparenza nella pubblica amministrazione, che fissa i vari obblighi dell'amministrazione alla pubblicità, alla trasparenza e .

All'informazione da parte della pubblica amministrazione. Tra i diritti che vanta il cittadino nei confronti della pubblica amministrazione un ruolo di primopiano è stato assunto dal c.d. diritto di accesso agli atti, ovvero il diritto che ha il privato cittadino di prendere visione degli atti della p. a. Anche questo diritto è sancito dalla legge 241/90 come principio generale dell'ordinamento giuridico. Esso è applicabile a tutti i procedimenti amministrativi, tanto che lo ritroviamo nel capo V, che detta le disposizioni applicabili a tutti i procedimenti amministrativi. Come affermato nella legge 241/90 all'art. 22, esso è finalizzato a favorire la partecipazione e ad assicurare la trasparenza e l'imparzialità dell'azione amministrativa. E' da sottolineare che non tutti i cittadini possono accedere a tutti gli atti, ma solo coloro che sono portatori di uno specifico interesse in relazione ad una situazione giuridica rilevante.

ovvero iportatori di una situazione qualificata, differenziata e tutelata (diritto soggettivo, interesse legittimoed interesse diffuso, escludendo quindi i titolari di meri interessi di fatto).
In sintesi, quindi, per poter accedere ad un atto amministrativo è necessaria una posizione di interesse definita per legge e il documento di cui si intende prendere visione, da cui scaturisce la posizione privilegiata di colui che vuole accedevi.
L'interesse ad accedere al documento deve essere diretto (deve cioè essere chiaro il collegamento tra il soggetto che fa la richiesta e il documento in oggetto), concreto (ovvero vi deve essere la tangibilità dell'interesse) e attuale (ovvero deve far riferimento all'istanza in se considerata).
Il diritto di accesso è negato quando "dalla loro divulgazione possa derivare una lesione (...) alla sicurezza e alla difesa nazionale, quando i documenti riguardino la vita privata o la riservatezza di persone fisiche e

persone giuridiche” (art 24 legge 241/1990)

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Publisher
A.A. 2012-2013
3 pagine
SSD Scienze giuridiche IUS/10 Diritto amministrativo

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher suke di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Diritto Amministrativo e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Roma La Sapienza o del prof D'Alberti Marco.