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Funzioni del governo

Il governo svolge diverse funzioni per garantire il benessere della società e la gestione del territorio e dell'ecosistema. Queste funzioni includono:

  • Infrastrutture
  • Urbanistica
  • Tutela dell'ambiente
  • Servizio sanitario nazionale
  • Sistema nazionale di istruzione
  • Protezione sociale (previdenza ed assistenza)
  • Servizi pubblici principali come energia elettrica, gas, trasporti pubblici di linea e comunicazioni elettroniche
  • Disciplina dell'economia nell'agricoltura e nell'industria
  • Vigilanza sui mercati finanziari
  • Tutela della concorrenza

Queste funzioni sono fondamentali per il governo e vengono svolte dalle autorità pubbliche attraverso l'esercizio dei loro poteri. Sebbene l'integrazione europea e il riconoscimento delle competenze alle regioni e agli enti locali siano ancora limitati in questi settori, l'erogazione di servizi alla collettività rimane una priorità.

particolare garanzia, anche a livello costituzionale. Le funzioni d'ordine, allo stesso tempo, servono a garantire i diritti dei cittadini, che spesso chiedono direttamente l'intervento dei pubblici poteri. Anche le funzioni d'ordine, pertanto, si traducono in un'erogazione di servizi alla collettività, il cui livello dipende da scelte allocative (ad esempio, quante risorse destinare all'incremento del personale e dei mezzi a disposizione delle forze di polizia o della magistratura). Di qui l'idea che tutti i diritti (non soltanto quelli sociali) hanno un "costo" e che anche "la libertà dipende dalle tasse".

Le funzioni amministrative relative all'ordine pubblico e alla sicurezza sono attribuite allo Stato, mentre competono a regioni ed enti locali quelle di polizia amministrativa. Tali funzioni sono dirette al "mantenimento dell'ordine pubblico, inteso come il complesso dei beni giuridici fondamentali e degli

interessi pubblici primari sui quali si regge l'ordinata e civile convivenza nella comunità nazionale, nonché alla sicurezza delle istituzioni, dei cittadini e dei loro beni ". Per queste ragioni, si tratta di funzione tipicamente conservativa, anche se, in realtà, si risolve nell'erogazione di servizi alla collettività. Nell'esercizio dei relativi compiti, l'amministrazione adotta " misure preventive e repressive " (art. 159, d.lgs. n. 112/1998).

La "tutela dell‟ordine pubblico" appare in una certa misura caratterizzata dal conflitto tra autorità e libertà. Per questo motivo, detta funzione è assistita, già nella Costituzione, da una serie di garanzie a tutela della libertà personale e del domicilio, della libertà e della segretezza della corrispondenza e di ogni altra forma di comunicazione, della libertà di circolazione e di soggiorno, del diritto di riunione e di associazione,

della libertà di religione e di manifestazione del pensiero (art. 13-21cost.). Per effetto di queste disposizioni costituzionali, i poteri dell'autorità amministrativa sono in alcuni casi totalmente banditi; in altri, subordinati al ricorrere delle ipotesi tassativamente previste dalla legge e talora dalla Costituzione stessa; in altri, ancora, soggetti alla previa autorizzazione o alla successiva ratifica dell'autorità giudiziaria (riserva di giurisdizione). A questi vincoli devono conformarsi tutte le leggi regolatrici della funzione. La tradizionale rappresentazione della funzione in termini di conflitto autorità-libertà, tuttavia, non deve far dimenticare che i privati chiedono l'intervento dei pubblici poteri a protezione dei propri diritti e beni. Da questo punto di vista, la funzione deve essere intesa a protezione dei cittadini, prima ancora che dello Stato e delle sue istituzioni. L'esistenza di una vera e propria domanda perIl servizio spiega l'importanza crescente delle politiche di sicurezza, che trovano riflesso nelle misure, anche finanziarie, di speciale sostegno alle forze di polizia e ai loro organici; nello sviluppo di servizi di vigilanza privata; persino nell'introduzione di forme di partecipazione ai costi per gli organizzatori di eventi che richiedono misure aggiuntive di sicurezza (concerti, spettacoli, eventi sportivi). Relativamente all'amministrazione della giustizia, va chiarito che le espressioni "funzione giudiziaria" e "funzione di amministrazione della giustizia" non hanno il medesimo significato. La prima è una funzione (non amministrativa) di ordine: si svolge attraverso atti autoritativi (le sentenze) non provvedimentali, per finalità tipicamente conservative (dichiarare l'esistenza di diritti e obblighi). La seconda, invece, mira a garantire una fruizione diffusa delle forme di tutela giurisdizionale dei diritti e un esercizio.

L'amministrazione della giustizia è un elemento fondamentale per garantire l'efficienza delle azioni a protezione degli interessi dello Stato e della collettività. Le attribuzioni necessarie per esercitare questa funzione si distinguono in due categorie principali: l'amministrazione dei giudici e l'amministrazione dei servizi.

L'amministrazione dei giudici è principalmente regolata dagli organi di autogoverno, a partire dal Consiglio superiore della magistratura.

L'amministrazione dei servizi, invece, è di competenza del Ministero della giustizia, che si occupa dei compiti relativi ai servizi dell'attività giudiziaria, all'organizzazione e ai servizi della giustizia, ai servizi dell'amministrazione penitenziaria e ai servizi relativi alla giustizia minorile.

Le relazioni tra queste due categorie di attribuzioni, gli obiettivi qualitativi e quantitativi del servizio, i valori di sistema e i diritti dei cittadini sono spesso causa di tensioni continue. Un indice significativo di queste tensioni sono i frequenti disegni di legge e le riforme che cercano di migliorare l'efficienza del sistema giudiziario.

Riforma che finiscono per interessare lo stesso ordinamento giudiziario e i codici di diritto processuale.

GOVERNO DEL TERRITORIO ED ECOSISTEMA

D'ordine, i pubblici poteri sono sempre più interessati all'assetto accanto alle funzioni del territorio ed alla cura del razionale assetto urbanistico delle città. I pubblici poteri hanno dovuto infine occuparsi di problematica che, non conoscendo confini, ha reso necessario un marcato intervento comunitario al fine di garantire il più possibile l'ecosistema.

Le dotazioni infrastrutturali, in particolare, sono strumenti fondamentali per il funzionamento del mercato e la libertà di circolazione e comunicazione dei cittadini, oltre che per il governo del territorio e, in molti casi, per la protezione dell'ambiente. La funzione di provvedere alle infrastrutture è tra le più importanti dei pubblici poteri, anche quando prevalgono orientamenti contrari a forme di intervento.

diretto nell'economia. Non a caso, anche l'Unione europea si è interessata alla costituzione e allo sviluppo di "reti transeuropee" (art. 154 tr. Ce). La funzione di dotazione infrastrutturale è svolta attraverso attribuzioni di carattere direttivo. L'amministrazione programma e commissiona le opere che i privati si impegnano a costruire dietro il pagamento di un corrispettivo a carico della finanza pubblica o dei fruitori finali dell'infrastruttura. Le funzioni di committenza sono ripartite tra lo Stato, le regioni e gli enti locali, a seconda della rilevanza delle opere. Particolare importanza assume la disciplina delle infrastrutture di preminente interesse nazionale, sottoposte ad una speciale procedura di programmazione, cui segue una fase esecutiva accelerata. Per l'aggiudicazione degli appalti pubblici concorre, in apposite gare, una pluralità di operatori. Il diritto comunitario, con specifici interventi legislativi, si preoccupa di

Garantire la parità di trattamento tra imprese nazionali e non, a tutela della liberacircolazione dei servizi. Al funzionamento di tale mercato, a garanzia anche della correttezza e dellatrasparenza amministrativa, presiede altresì l'Autorità di vigilanza sui lavori pubblici. La creazione di "SOA" in tale ottica si inquadra (società organismi di attestazione). L'attestazione dei requisiti per la partecipazione alle gare di appalto, in passato svolta dall'amministrazione, è ora resa, sulla base di rapporti contrattuali, da appositi soggetti privati a ciò qualificati. Nella funzione di dotazioni infrastrutturali, infatti, rilevanti compiti di interesse pubblico e collettivo sono svolti da operatori privati. Un altro esempio è rappresentato dai soggetti che assumono il ruolo di "promotore" e "contraente generale": in presenza di determinate condizioni (ad esempio, l'utilizzo di fondi pubblici),

essi sono comunque considerati come organismi di diritto pubblico, ai fini dellasoggezione alle procedure di gara per la selezione dell'impresa contraente.

URBANISTICA

Nell'art. 117, c. 3, cost., il c.d. "governo del territorio", ossia l'insieme delle prescrizioni che influenzano o determinano la trasformazione e l'uso del suolo, è individuato come materia di legislazione concorrente.

La maggior parte delle funzioni amministrative compete a regioni ed enti locali. Ad essi spetta "la disciplina dell'uso del territorio comprensiva di tutti gli aspetti conoscitivi, normativi e gestionali riguardanti le operazioni di salvaguardia e di trasformazione del suolo, nonché la protezione dell'ambiente" (art. 80, decreto del Presidente della Repubblica n. 616/1977). L'esercizio di tali funzioni si realizza mediante attribuzioni di direzione e di regolazione che si traducono in misure di zonizzazione, localizzazione e, più in generale,

di vincolo, fino all'adozione di procedure espropriative. L'amministrazione statale, invece, ha fondamentalmente poteri di indirizzo e vigilanza ed è chiamata, quindi, ad "assicurare, nel rinnovamento ed ampliamento edilizio delle città, il rispetto dei caratteri tradizionali, di favorire il disurbanamento e di frenare la tendenza all'urbanesimo" (art. 1, legge n. 1150/1942). Ad essa oggi spetta l'"identificazione delle linee fondamentali dell'assetto del territorio nazionale, con riferimento ai valori naturali e ambientali, alla difesa del suolo e all'articolazione territoriale delle reti infrastrutturali e delle opere di competenza statale, nonché al sistema delle città e delle aree metropolitane, anche ai fini dello sviluppo del Mezzogiorno e delle aree depresse del paese" (art. 52, d.lgs. n. 112/1998). In alcuni casi, tali obiettivi sono perseguiti con interventi speciali, diretti alla realizzazione di grandi

progetti di interesse nazionale. Sono le regioni e le province che adottano i piani territoriali di coordinamento, ai quali deve conformarsi la pianificazione comunale

Dettagli
Publisher
A.A. 2011-2012
103 pagine
6 download
SSD Scienze giuridiche IUS/10 Diritto amministrativo

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher flaviael di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Diritto Amministrativo e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Roma La Sapienza o del prof D'Alberti Marco.