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AMMINISTRATIVO PERCHÉ NON C’È L’ESERCIZIO DI UN POTERE AMMINISTRATIVO PRIMA
DELL’ATTIVITÀ
Vi è differenza tra:
ART. 19 LEGGE 241/90 ART. 20 LEGGE 241/90
Tratta del SILENZIO-ASSENSO. In questo
caso abbiamo una procedura
amministrativa: se entro il termine non
La SCIA non è un provvedimento viene emanato il provvedimento, il silenzio
amministrativo. dell’amministrazione viene recepito come
assenso. Pertanto il provvedimento c’è, ma
è tacito.
I POTERI DELL’AMMINISTRAZIONE
Il provvedimento si distingue dagli atti in generale in quanto è capace di incidere in positivo o in negativo
nella sfera giuridica dei destinatari.
POTERE AUTORIZZATORIO
1. Esso identifica il potere attribuito alla P.A. di rimuovere con un provvedimento i limiti posti
dall’ordinamento all’esercizio di una preesistente situazione giuridica soggettiva di vantaggio, previa
verifica della compatibilità di tale esercizio con l’interesse pubblico.
L’UE sollecita a ridurre le procedure autorizzatorie (che richiedono la preventiva autorizzazione da
parte dell’amministrazione per lo svolgimento di un’attività o un diritto) a favore della
LIBERALIZZAZIONE DELLA SCIA. Infatti, liberalizzazione e semplificazione sostituiscono sempre
più il potere autorizzatorio.
L’ART. 5 LEGGE MADIA dà la possibilità di individuare le varie tipologie di provvedimento
sottoponibili a SCIA:
• silenzio-assenso
• semplice comunica
• autorizzazione espressa
In tal modo si crea una divisione tra
POTERE DISCREZIONALE POTERE VINCOLATORIO
della P.A. (procedura autorizzatoria) della legge che autorizza la SCIA
Permette una legittimazione ex lege, la quale
Riguarda quelle situazioni in cui il legislatore prevede che al sussistere di determinati
prevede un’autorizzazione della P.A. prima che presupposti, il soggetto può presentare la
il privato possa iniziare l’attività. documentazione necessaria e iniziare subito la
sua attività
Per esempio: prima di poter guidare, il cittadino Per il principio di trasparenza la P.A. deve
deve superare l’esame. rendere note tutte le modalità e documentazioni
necessarie alla SCIA.
POTERE ABLATORIO
2. Esso identifica il potere attribuito alla P.A. si sacrificare con un provvedimento un interesse privato
per motivi di interesse pubblico. Il sacrificio imposto al privato può consistere:
• nella limitazione di una facoltà,
• nell’imposizione di un obbligo o
• nell’estinzione di un diritto soggettivo.
Esempio di provvedimento ablatorio è l’espropriazione per pubblica utilità, con la quale la P.A. può
acquisire per sé o far acquisire ad altro soggetto, per esigenze di interesse pubblico, la proprietà o
altro diritto reale su di un bene, indipendentemente dalla volontà del suo proprietario, previo
pagamento di un indennizzo.
POTERE CONCESSORIO
3. Con il potere concessorio si attribuisce al destinatario una situazione giuridica che era estranea alla
sua sfera giuridica. La concessione può essere:
• Crea nella sfera giuridica del soggetto qualcosa Per esempio:
COSTITU che prima non c’era. concessione della
TIVA cittadinanza.
• Trasferisce al soggetto qualcosa che prima Per esempio:
TRASLAT apparteneva alla P.A. o ad altro ente. concessione di un
IVA servizio pubblico.
POTERE SANZIONATORIO
4. La legge prevede a monte un DOVERE e quando questo viene violato, si va incontro ad una
SANZIONE. Si definisce SANZIONE AMMINISTRATIVA la misura afflittiva irrogata nell’esercizio di
potestà amministrative come conseguenza di un comportamento assunto da un soggetto in
violazione di una norma o provvedimento amministrativo.
Per esempio: dovere disciplinare che, in seguito ad una infrazione, prevede una procedura
disciplinare e una sanzione disciplinare.
POTERE CAUTELARE
5. Esso ha come finalità l’EFFICACIA DI UN ALTRO PROVVEDIMENTO e presuppone sempre due
procedure:
A. BASE Se durante un procedimento base si crea un pericolo per gli effetti
del provvedimento finale, subentra la procedura cautelare
B. CAUTEL Ha lo scopo di salvaguardare e preservare gli effetti.
ARE Per esempio: sospensione cautelare del dipendente per
provvedimento disciplinare.
POTERE DI ORDINANZA ED URGENZA
6.
• Consiste in un potere ablatorio di tipo personale
facente capo alla P.A. e che si estrinseca nella Ha come requisiti:
potestà attribuita dalla legge alla P.A. di emettere • l’URGENZA e
un provvedimento restrittivo della sfera giuridica
del destinatario, denominato ORDINE. A • una situazione estranea alla
seconda del loro contenuto, gli ordini si tipicità (situazione di urgenza
distinguono in: atipica).
• se hanno carattere
COMAND positivo
I
• se hanno contenuto
DIVIETI negativo
Il POTERE DI ORDINANZA è esercitabile nelle situazioni di necessità e urgenza ed è caratterizzato
dal fatto che la LEGGE NON PREDETERMINA IL CONTENUTO DELLA SITUAZIONE IN CUI IL
POTERE PUÒ CONCRETARSI, oppure consente all’amministrazione di esercitare un potere tipico
in presenza di situazioni diverse da quelle previste in via ordinaria o seguendo procedure diverse.
L’esercizio del POTERE DI ORDINANZA dà luogo all’emanazione delle ORDINANZE DI
NECESSITÀ ED URGENZA e sembra non rispettare il principio di tipicità dei poteri amministrativi
che, in applicazione del principio di legalità, impone la previa individuazione degli elementi
essenziali dei poteri. Tale potere è previsto per FARE FRONTE A SITUAZIONI CHE NON
POSSONO ESSERE RISOLTE RISPETTANDO LE NORMALI COMPETENZE E POTERI.
Per esempio: si parla di ORDINANZA CONTINGIBILE ED URGENTE quando l’urgenza non era
prevedibile a priori e il contenuto non è predeterminato dalla legge (manca il potere tipico).
Le ORDINANZE vanno distinte dai PROVVEDIMENTI D’URGENZA, atti tipici e nominati suscettibili
di essere emanati sul presupposto dell’urgenza, ma che sono di contenuto predeterminato dal
legislatore.
POTERE DI PIANIFICAZIONE/PROGRAMMAZIONE
7. La PROGRAMMAZIONE indica il complesso di atti attraverso cui l’amministrazione individua le
misure coordinate per intervenire in un dato settore. I PIANI, invece, hanno natura normativa e/o di
atti a contenuto generale; vi è una notevole pluralità di piani, previsti dalla legge per la tutela di
svariati interessi pubblici (per esempio: pianificazioni urbanistiche, territoriali, e così via…).
Il piano serve ad ordinare nel tempo e nello spazio lo svolgimento di attività e concerne l’uso del
territorio.
POTERI DI 2° GRADO
8. Essi vanno a riesaminare un precedente provvedimento amministrativo. Si esplicano in:
• Controllo
AUTOTUTELA
NECESSARIA
• Ricorsi
AUTOTUTELA
CONTENZIOSA
• Annullamento/Revoca
AUTOTUTELA
SPONTANEA
• Conservativi
PROVVEDIMENTI
SANATORI
POSIZIONI GIURIDICHE SOGGETTIVE
Esse sono di diversi generi:
DIRITTI SOGGETTIVI
1. Essi consistono nella POSIZIONE GIURIDICA SOGGETTIVA RICONOSCIUTA
INDISCUTIBILMENTE. Si suddividono in:
• Quando posso farli valere erga omnes
ASSOL
UTI (per esempio: diritto di proprietà)
• Quando posso farli valere solo nei confronti di determinati soggetti
RELAT
IVI (per esempio: diritto di eredità).
Alcuni diritti soggettivi sono dotati di una forza ulteriore: sono dotati di protezione costituzionale. Per
esempio:
• Può essere tolto ad un soggetto solo dalla
DIRITTO DI legge, previo pagamento di un indennizzo
PROPRIETÀ (ART. 42 e per esigenze di interesse pubblico.
COST.)
• “Tutti possono agire in giudizio per la tutela
TUTELA Questi diritti
dei propri diritti e interessi legittimi”.
GIURISDIZIONALE (costituzionali), se
(ART. 24 COST.) si trovano in
bilanciamento con
• “La Repubblica tutela la salute come
DIRITTO ALLA altri, prevalgono.
fondamentale diritto dell'individuo e
SALUTE (ART. 32 interesse della collettività, e garantisce
COST.) cure gratuite agli indigenti”.
• “La Repubblica tutela il paesaggio e il
DIRITTO patrimonio storico e artistico della
ALL’AMBIENTE (ART. 9 Nazione”.
COST.)
INTERESSE LEGITTIMO
2. L’interesse legittimo si configura davanti all’ESERCIZIO DI UN POTERE DISCREZIONALE DA
PARTE DELLA P.A. Il soggetto destinatario del provvedimento ha l’interesse legittimo che l’attività
discrezionale della P.A. sia effettuata secondo le procedure previste per legge. L’interesse legittimo
è in capo ai soggetti che hanno una posizione qualificata, ovvero hanno un rapporto con la P.A. Per
esempio: il partecipante al concorso o alla gara, il dipendente pubblico, e così via… Pertanto si
tratta della PRETESA (posizione giuridica) CHE HA UN SOGGETTO IN POSIZIONE
LEGITTIMANTE CHE L’ESERCIZIO DELL’AZIONE DISCREZIONALE DELLA P.A. SIA LEGITTIMO
(corrispondente alla norma).
Gli interessi legittimi si suddividono in:
• Il soggetto mira a ottenere una posizione di vantaggio grazie a un'attività della
PRETE P.A. che incida in modo favorevole sulla sua situazione soggettiva (per esempio:
NSIVI la concessione di una licenza per aprire un esercizio commerciale).
Pertanto, tale interesse consiste nel potere di pretendere una utilità derivante dal
legittimo esercizio di una pubblica potestà.
• Il soggetto si oppone ad un atto che è per lui sfavorevole. Tale interesse consente
OPPO di impugnare il provvedimento, ma non è sufficiente: è necessario altresì
SITIVI l’INTERESSE A RICORRERE (dall’interesse devo ricavare anche un effettivo
beneficio). Altra condizione è che colui che fa ricorso sia il TITOLARE
DELL’INTERESSE LEGITTIMO. Se non vi sono queste condizioni, il processo
non inizia o non continua.
Alcuni INTERESSI PARTICOLARI sono:
• Consentono ai soggetti di partecipare al procedimento amministrativo
PARTECIPATIVI (ART. 7 e 9 LEGGE 241/90).
• L’ART. 2 LEGGE 241/90 prevede che, in caso di potere-dovere della
PROVVEDIMENTALI P.A., questa deve concludere la procedura con un provvedimento
espresso entro il termine. Il soggetto destinatario deve ricevere il
provvedimento entro il termine (interesse di tipo provvedimentale).
• Si tratta di una situazione in cui il soggetto appartiene ad una
COLLETTIVI collettività o ad una categoria. Tale categoria può fare valere gli
interessi del soggetto attraverso un sindacato (per esempio:
insegnante iscritto a un sin