vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
P A
connesso, in quanto il dominio non è tutto contenuto in esso. Concettualmente,
un insieme aperto e connesso può essere tale anche avendo “un buco”, mentre
con la definizione di insieme aperto semplicemente connesso si fa questa
distinzione. ( )
x x
Si prenda a tale esempio la forma differenziale , definita
+ −cos
ω= y e dx e y dy
2 1
in tutto , se si vanno a calcolare le derivate parziali
R , ω∈ C x
( )=b ( )=e , quindi la forma differenziale è chiusa, ricordando inoltre
a x , y x , y
y x
2
che è aperto e semplicemente connesso, dal teorema di sopra si evince
R ( )
2 1 2 2
che è esatta in , quindi in tutto . Se vogliamo
ω ∃ ∈ =ω
f C R : df
R R
trovare la funzione primitiva quindi, si deve integrare. Lo si può fare
indifferentemente rispetto a o ad , si prenda ad esempio in questo
x y
caso l’integrazione rispetto a :
x
∫ ∫ x x
( ) ( )
= + (
f x , y a x , y dx= y e dx= y e g y)
In questo caso si è aggiunta una funzione di come costante in quanto, se
y
derivata rispetto a darebbe 0 come risultato. Andiamo a derivare il
x
risultato rispetto a per ottenere :
y b(x , y)
x ' x ' x
( ) ( )=−cos ( ) ( )=
+ =e −cos =−sin +C −sin +C
e g y y → g y y → g y y → f x , y y e y
2
Con .
∈
C R
Dal teorema di sopra, altro modo per trovare la funzione è:
❑
∫
( ) =
f x , y ω
φ
Dato che la forma differenziale è esatta, si può prendere qualunque curva
)
Φ(P , P
appartenente a , si tende a prendere la più facile, quindi o una
1 2 { ( )=tx
x t
( ) ∈[0,
φ t : , t 1]
spezzata o una lineare tale che ( )=ty
y t
Dalla dimostrazione del primo teorema, si ha intuitivamente che se l’integrale è
calcolato su due punti identici, esso viene 0.
Si abbia adesso la seguente forma differenziale:
( )
2 2
+ +
2 xydx x y dy =2 =2
a x b x
Noto subito che e , quindi la forma differenziale è chiusa per il
y x
teorema del rettangolo ed è esatta, si calcoli adesso la sua primitiva.
Esistono due metodi per farlo: come primo metodo di sceglie un punto noto (a
=(0,
P 0)
seconda della curva) che in questo caso per semplicità è e un punto
0
generico , poi scelgo io la curva in modo da ottenere:
) γ
P=( x , y
❑
∫ +bdy =f (x
adx , y) , così si avrà una situazione del genere:
γ
È sempre meglio scegliere delle curve adatte alla funzione, in questo caso
parallele agli assi così si semplificano e negli integrali (poiché una
dx dy
variabile alla volta rimane costante) e si ha:
❑ ❑
∫ ∫ ( )
2 2
( ) = + +
f x , y 2 xydx x y dy
γ γ
1 2 { {
( )=t ( )=x
x t x t
∈[0, ∈[0,
] ]
γ : ,t x γ : ,t y
Le parametriche saranno e , quindi
1 2
( )=0 ( )=t
y t y t
l’integrale viene: x
y y 3
y
∫ ∫
2 2 2
(¿ ) + + +C
2 dt= x dt t dt=x y
¿ 2+t 3
0 0
x y
∫ ∫
( )= + ¿
f x , y 0 dt
0 0
Ho considerato la come costante e ho trasformato rispettivamente nei
x
differenziali (nel secondo integrale ). Quindi il differenziale si
(t) =dy =dt
y ' dt
calcola derivando il parametro nella curva rispetto a .
t
Adesso la traccia chiede di trovare la costante, considerando che nel punto
la funzione è uguale a 3, quindi andando a sostituire si trova .
(0, C=3
0)
Vi è poi un secondo metodo che si usa solo con le forme differenziali esatte in
quanto sfrutta le loro proprietà, ossia si considera:
=a =b
f , f
x y 2 2
=2
f xy
Quindi e , facendo l’integrale si ha
=x +
f y
x y
∫ ∫ 2 + , andando a derivare l’equazione ottenuta rispetto a
f dx= 2 xydx=x y g( y)
x 3
y
2 ' 2 2 ' 2
f ( )=x ( ) ( )
si ottiene , quindi , quindi .
y =x + + = = +C
f g y y g y y → g y
y y 3
Adesso si abbia la seguente forma differenziale:
( )
√ √
2
+1
4 xy y dx+ 3 x y dy
Si vede subito che l’insieme di definizione è , possiamo usare il teorema
y ≥ 0 1
di caratterizzazione in un aperto, dato che la funzione non è di classe ,
C
poiché non è derivabile nel punto . Adesso verifico se è esatta, si ha:
(0, 0)
√ √
=6 =6
a x y ,b x y
y x
Quindi la forma è esatta. Adesso adotto i due procedimenti come prima.
=(0,1)
P
Per prima cosa mi fisso un punto iniziale e un punto generico
0
avendo una situazione del genere:
)
P=(x , y