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COSCIENZA

Risulta utile teorizzare un modello ontologico della mente che spieghi l'integrazione tra uomo e ambiente nella direzione della coscientizzazione del soggetto. Il soggetto deve prendere coscienza della propria condizione. Possedere una coscienza di sé permette al soggetto di adattarsi. La coscienza può essere descritta come la capacità di riflettere su se stessi, sulle proprie capacità mentali, definite come l'insieme delle sensazioni, percezioni, dei propri pensieri, fino ad arrivare a costruire una teoria della mente. Damasio definisce la coscienza come da una parte, continua percezione del mondo interno ed esterno e, dall'altra, relazione tra tali percezioni ed il concetto di sé presente nella memoria. Il fondamento della coscienza è il risultato di un continuo processo di auto riferimento fondato sulla continuità delle informazioni che ogni organismo conserva sia del proprio corpo che del proprio ambiente.

Corso dei secoli si sono succedute una serie di teorie che guardano alla coscienza attribuendole un insieme di significati:

  • Come voce interiore (S. Agostino)
  • Come conoscenza (Cartesio e Hume)
  • Come autocoscienza (Kant, Fichte ed Hegel)
  • Come consapevolezza di sé e degli oggetti cui si rivolge (Husserl, Jaspers, Sartre, Brentano, Dennet)

Il contributo più significativo proviene dalle neuroscienze, le cui ricerche hanno portato alla messa a punto di tecniche di indagine (imaging) che consentono di avere una rappresentazione raffinata delle strutture cerebrali e dei loro funzionamenti dinamici: che cosa succede, quali aree si attivano, in che modo e come si rapportano tra di loro su una scansione temporale molto stretta quando avviene un qualsiasi evento psicologico.

Valera ritiene che non si possa avere una nozione di coscienza e di come questa emerga se non si prende in considerazione il fatto che il fenomeno della coscienza è legato all'organismo ed è legato

almeno a tre cicli di attività

Permanenza della coscienza in un organismo impegnato nella sua autoregolazione

Collegamento del corpo al mondo attraverso la superficie senso motrice

Interazione empatica socialmente mediata

Popper e Damasio distinguono una coscienza primitiva nucleare (indipendente dallo spazio e dal tempo) ed una autobiografica (fondata sullo spazio e sul tempo, integrata con altri insiemi di conoscenze).

La prima costituisce il fondamento del concetto di coscienza, la seconda ne costituisce l'espressione più rappresentativa in quanto fondata su tre proprietà del sistema mente-cervello:

  1. Capacità di acquisizione di nuova conoscenza
  2. Capacità di registrazione di ciò che l'organismo ha appreso e di riattivazione di ciò che è conservato nella memoria
  3. Capacità di progettazione del futuro

La neurodidattica si riferisce alla ricerca teorica e applicativa per rendere efficace ed efficiente il metodo

apprendimento - insegnamento utile a produrre una formazione positiva, cioè capaci di indurre adattamento e integrazione. L'utilizzo di tale metodologia ci permette non solo osservazioni più puntuali ma anche di capire come l'apprendimento del soggetto disabile sia la conseguenza di una elaborazione legata prima ad un pensiero affettivo, poi ad una elaborazione di strategie difensive. La neurodidattica si connoterebbe come un intreccio di educazione cognitiva ed emotivo-affettiva.

La motricità della disabilità: il meccanismo attivato dall'arrivo di uno stimolo al sistema nervoso centrale è definito "processo a doppio senso". Pert dimostra come le emozioni possano influenzare il corpo in modo dannoso. Le emozioni e le sensazioni corporee risultano strettamente connesse tra loro, tanto da poter essere riferite ad un unico co-sistema. Un co-sistema capace di integrarsi a più livelli, con più funzioni.

Pert ha chiamato tale intreccio "complesso corpo-mente", riconoscendolo capace di attivare non solo le percezioni ma anche le sensazioni, emozioni e i ricordi vissuti. Si arriva a parlare di rete psico-somatica che comprende i gangli distribuiti in tutto il corpo. Questa concezione di rete, capace di modulare le totalità del corpo, oltrepassa la concezione meccanicistica del corpo-cosa e propone l'interconnessione di tutti i sistemi dell'organismo, generando un unico insieme nel quale corpo e mente interagiscono. Nell'intervento, vi è l'importanza di pensare a dei piani metodologici tesi a educare il soggetto allo schema corporeo, con l'ausilio di esercizi, attraverso i quali egli imparerà a conoscersi, a controllare i propri movimenti, a orientarsi in un determinato contesto spazio-temporale. Se è vero che il corpo, come asserisce Demetrio "è una fonte inesauribile di conoscenza", altrettanto veroè che il movimento rappresenta la sola testimonianza possibile di vita psichica e di questa vita è l'espressione totale almeno fino al momento in cui sopravvive la parola (Wallon). Prima della comparsa della parola il soggetto-bambino, per avere soddisfatti alcuni bisogni, utilizza una serie di movimenti che rappresentano non solo il tramite con il mondo esterno ma anche l'inizio della costruzione della sua autonomia motoria. Il movimento rappresenta uno strumento di sviluppo funzionale, globale della persona. L'attività motoria dell'uomo può essere classificata in 4 grandi categorie: - Attività motoria volontaria; movimenti che hanno un obiettivo e che sono frutto di apprendimento - Attività motoria riflessa; movimenti semplici effettuati in risposta a stimoli semplici - Attività motoria ritmica; movimenti avviati dalla volontà (corsa, deambulazione ecc...) - Attività motoria posturale; messa in atto peril contatto con gli altri e il senso di appartenenzaMotoria-cognitiva; coinvolge le funzioni cognitive come l'attenzione, la memoria, il ragionamento e la pianificazione. L'obiettivo principale è quello di favorire il mantenimento della postura corretta, che è fondamentale per il benessere fisico e psicologico del soggetto. Attraverso l'utilizzo di tecniche e strumenti specifici, si lavora sulla consapevolezza del proprio corpo e sulla corretta distribuzione del peso, al fine di prevenire o ridurre eventuali problemi posturali. Inoltre, si tiene conto delle potenzialità del soggetto, cercando di valorizzarle e di favorire il suo sviluppo armonico. Non ci si limita alla diagnosi delle disabilità o dei deficit, ma si cerca di individuare le risorse e le capacità che possono essere potenziate. L'intervento si basa su un approccio multidisciplinare, che coinvolge diverse figure professionali, come fisioterapisti, psicologi, terapisti occupazionali, per garantire un intervento completo e personalizzato. In conclusione, il mantenimento della postura corretta è un obiettivo fondamentale per favorire il benessere fisico e psicologico del soggetto. Attraverso un approccio multidisciplinare e valorizzando le potenzialità del soggetto, si lavora per favorire lo sviluppo armonico e migliorare la qualità della vita.

La socializzazione motoria-cognitiva fa parte della sfera cognitiva. La percezione di non riuscire a fare determinati comportamenti fa parte della sfera emotiva. Il sistema delle emozioni fa capo al sistema limbico, che presuppone la necessità di controllare e modulare l'ansia libera e le situazioni critiche. È importante ricordare che le emozioni non possono essere controllate cognitivamente, ma solo attraverso le funzioni affettive. Il contenimento delle risposte emotive avviene attraverso la funzionalità della corteccia frontale e prefrontale.

L'affettività si va strutturando a partire dai 2 anni, con la maturazione della corteccia frontale e prefrontale. L'affettività determina lo sviluppo del senso di sé, dell'autovalorizzazione e dell'autosoddisfazione. Gli affetti vanno considerati come una precisa correlazione tra il sé e l'altro.

Capacità

cognitivo-intellettiva; funzioni che consentono la valutazione critica di qualsiasi azione. Il disabile psichico dimostra caratteristiche psico-mentali da riferire ad un Io Debole. Debolezza dell'Io: - Non sa difendersi da impulsi primitivi - Difficoltà nel contenere le emozioni distruttive - Non tollera le frustrazioni e i rimproveri - Non resiste alla tentazione - Non controlla l'ansia di fronte alla novità Programmazione per il recupero funzionale di attività motorie L'approccio terapeutico affronta e cerca di risolvere conflitti che impediscono il normale funzionamento psico-mentale e permette il raggiungimento dei prerequisiti che servono ad attivare le determinanti del comportamento: - Senso di sé - Affettività - Aggressività - Sessualità - Erotismo - Onestà - Volontà - Vergogna - Conflitto Utilità degli interventi terapeutico-riabilitativi nei diversi disturbi dello sviluppo (quadripsicopatologici) Ogni interventorichiede continui aggiustamenti; è sempre necessario mantenere stretti rapporti con genitori ed insegnanti; è fondamentale che i genitori partecipino alle scelte terapeutiche-riabilitative

Autismo o Sindrome di Kanner: definito anche disturbo pervasivo dello sviluppo psicomentale, è caratterizzato da un'incontinenza emotiva grave, dall'incapacità di stabilire un vero contatto comunicativo e delle relazioni interpersonali. Il bambino autistico non lo "stadi degli oggetti" perché le cose vengono percepite come frammentarie ed instabili nel tempo. L'incontinenza emotiva sfocia nell'angoscia e nel terrore: è necessario instaurare un approccio dolce ma risoluto. Il lavoro motorio è il primo ad essere messo in atto ed è essenziale per correggere le posture e riordinare i movimenti.

Sindrome di Asperger: ha inizio dopo i 3 anni e si caratterizza per una forte opposizione alla figura paterna e per le

grandi difficoltà relazionali. Le capacità mentali e intellettive sono conservate. Il lavoro riabilitativo è difficile perché sono frequenti acting-out e l'interruzione repentina dell'azione. Non sono presenti deficit fisici. Sindrome ADD-ADHD: il quadro psicopatologico comincia tra i 3 e i 4 anni, è dominato dalla ipercinesia; profonda opposizione alla figura paterna, ma anche la madre è svalorizzata ed emarginata; intense sensazioni di incapacità e di inadeguatezza; il senso di sé viene costruito attorno al movimento incontenibile e poco controllato che spesso produce disastri e che provoca reazioni di rifiuto, opposizione ed aggressività. In questi casi il lavoro riabilitativo motorio è molto importante perché permette di ricostruire un valido senso di sé. L'attività motoria è spesso accompagnata dall'applicazione dell'Arteterapia psicodinamica per cercare di.uesto momento di crisi, possono aiutarci a mantenere la calma e a trovare un po' di serenità. Ecco alcune idee: 1. Meditazione: la pratica della meditazione può aiutare a calmare la mente e a ridurre lo stress. Puoi provare a sederti in un luogo tranquillo, chiudere gli occhi e concentrarti sulla tua respirazione. Respira profondamente e lascia andare i pensieri negativi. 2. Yoga: lo yoga è un'attività fisica che combina movimenti fluidi con la respirazione consapevole. Puoi praticare yoga a casa seguendo video tutorial o partecipando a lezioni online. Lo yoga può aiutare a rilassare il corpo e la mente. 3. Arte: dedicarsi all'arte può essere un modo efficace per esprimere le emozioni e trovare un senso di calma. Puoi provare a dipingere, disegnare, fare collage o qualsiasi altra forma di espressione artistica che ti piace. 4. Lettura: leggere libri o articoli interessanti può distrarre la mente e portare a nuovi mondi immaginari. Scegli un libro che ti appassiona o esplora nuovi argomenti che ti interessano. 5. Musica: ascoltare musica rilassante o suonare uno strumento può aiutare a ridurre lo stress e a migliorare l'umore. Scegli brani che ti piacciono e che ti fanno sentire bene. 6. Natura: trascorrere del tempo all'aperto, immersi nella natura, può essere molto rigenerante. Fai una passeggiata in un parco, vai in montagna o semplicemente goditi il sole in giardino. 7. Scrittura: tenere un diario o scrivere storie può essere un modo per esprimere i propri pensieri e sentimenti. Scrivi liberamente, senza giudizio, e lascia che le parole fluiscano. 8. Cucina: cucinare può essere un'attività creativa e rilassante. Sperimenta nuove ricette, prepara piatti che ti piacciono o condividi il cibo con le persone a cui vuoi bene. 9. Film e serie TV: guardare un film o una serie TV può essere un modo per evadere dalla realtà e immergersi in storie affascinanti. Scegli qualcosa che ti piace e goditi il momento di relax. 10. Tempo per te stesso: dedicare del tempo a te stesso, senza distrazioni, può essere molto benefico. Fai ciò che ti rende felice, che ti rilassa o che ti fa sentire bene. Ricorda che ognuno ha le proprie preferenze e ciò che funziona per una persona potrebbe non funzionare per un'altra. Sperimenta diverse attività e trova ciò che ti fa sentire meglio.
Dettagli
Publisher
A.A. 2012-2013
8 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PED/03 Didattica e pedagogia speciale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Sara F di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Didattica Speciale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Messina o del prof Murdaca Anna Maria.