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ICDH ICF
Inserimento Integrazione
Individualismo Coinvolgimento
Politiche sanitarie Politiche sociali
Ghettizzazione Partecipazione
La capacità non è direttamente proporzionale alla performance
FACILITATORI
– tavola di
– articolatori verbali non – performance
comunicazione con
presenti – comunicativa espressiva
simboli
linguaggio espressivo adeguata sui bisogni base
– persona in grado di
assente – decodificare i simboli
capacità nulle BARRIERE
– fattore contestuale
– capacità verbali buone – performance
personale negativo:
FACILITATORI /
– linguaggio espressivo comunicativa espressiva
forte ansia sociale in
BARRIERE
adeguato – deficitaria sul versante
presenza di estranei
Fattori contestuali
buone capacità della partecipazione sociale 4
ambientali e/o con estranei
persone
La diversabilità mette l’accento sulle diverse abilità, capacità che hanno le
persone con un determinato deficit.
Il termine anglosassone “Caregiver” sta ad indicare tutto il gruppo degli
operatori della relazione d’aiuto (educatore professionale, educatore sanitario,
educatore sociale, insegnante di sostegno, pedagogista, assistente speciale,
ecc)
Dalla visione globale della salute e del funzionamento umano introdotto dall’ICF
si possono distinguere alcune cause del BES:
- CONDIZIONI FISICHE : ospedalizzazioni, lesioni, malattie come ad
esempio il diabete, fragilità, ecc
- CONTESTO AMBIENTALE : famiglia problematica, scarsità di servizi,
pregiudizi e ostilità culturali, materiali di apprendimento inadeguati,
ecc
- CONTESTO PERSONALE : problemi comportamentali, scarsa autostima,
scarsa motivazione, difficoltà nel progetto di sé, ecc
- STRUTTURE CORPOREE : mancanza di arti, mancanza o anomalie in
varie parti anatomiche, anomalie strutturali, ecc
- FUNZIONI CORPOREE : difficoltà cognitive come memoria, attenzione,
difficoltà sensoriali, difficoltà motorie, ecc
- ATTIVITA’ PERSONALI : scarse capacità di apprendimento, di
applicazione delle conoscenze, di autoregolazione, di comunicazione,
di interazione, ecc
- PARTECIPAZIONE SOCIALE : difficoltà nell’integrazione nelle attività
scolastiche, extrascolastiche e di comunità
ICF – Children and Youth cioè l’ICF che viene adattato a bambini e
adolescenti Quando vi è un deficit cognitivo non vi è una
corrispondenza tra l’età mentale e l’età cronologica. Può essere un errore
dell’educatore trattare ad esempio un ragazzo con età mentale di 6 anni come
se fosse effettivamente un bambino di 6 anni. Quindi come prima cosa bisogna
rispettare in ogni caso l’età cronologica.
L’ICF fornisce un linguaggio standard e unificato. Dà la possibilità di dire
uno stesso concetto in qualsiasi Stato variando semplicemente la lingua
nazionale (protocolli osservativi, di ricerca e di trattamento universali). 5
CO – COSTRUIRE cioè costruire insieme
Riconoscersi interamente nella visione costruttivista e complessa
dell’evoluzione della persona, significa accompagnarla verso la costruzione di
modalità di apprendimento, di relazione e di comportamento che siano
adeguate alle sue potenzialità e al contesto in cui avviene la formazione
(ACCOMPAGNAMENTO COMPETENTE – Canevaro)
Significa anche stabilire relazioni con i colleghi e con la famiglia, mettere
insieme tutte le varie competenze ed elaborare comportamenti corretti.
La co – costruzione, così come l’intervento educativo, è sia diretto che
indiretto:
- Diretto : ciò che si fa materialmente con la persona
- Indiretto : la progettazione, l’elaborazione dei materiali, il stabilire gli
obiettivi, la valutazione e il rapporto con le altre figure
PEI e PEP Piano educativo Individualizzato o Personalizzato
Sono dei percorsi studiati per rispondere ai bisogni dell’alunno con BES. Ma non
devono essere intesi come modelli progettuali a se stanti, ma vanno sempre
messi in collegamento con il progetto educativo di tutti gli altri alunni,
altrimenti il rischio è quello di non favorire una piena integrazione e inclusione.
Riguardo la differenza tra l’individualizzazione e la personalizzazione è che
l’individualizzazione si riferisce alle strategie didattiche da adottare per
garantire il raggiungimento di obiettivi minimi da parte di tutti, mentre la
personalizzazione riguarda lo sviluppo dei personali talenti.
PEI – Progetto di vita È capire chi si è, individuare i propri
punti di forza, i propri desideri e i
propri obiettivi
Il PEI e il Progetto di Vita sono legati, ma non coincidono poiché il Progetto di
Vita riguarda tutta la propria esistenza, mentre il PEI riguarda solo il periodo di
apprendimento scolastico. 6
I vari passaggi del PEI sono:
- Diagnosi funzionale
- Profilo dinamico funzionale
- Soluzioni operative nell’insegnamento
- Verifica e valutazione
Disturbi pervasivi dello Sviluppo
Si tratta di condizioni complesse e si parla di disturbi pervasivi poiché non
viene colpita solo un’area, ma vi è la compromissione grave di diverse aree
dello sviluppo: capacità di interazione sociale, capacità di comunicazione, o
presenza di comportamenti, interessi e attività stereotipate.
Sindrome di Rett
Disturbo integrativo della fanciullezza
Disturbo autistico
Sindrome di Asperger
Disturbo pervasivo non altrimenti specificato
SINDROME: condizione in cui
vengono coinvolte diverse aree
Sindrome di Rett
E’ stata inserita tra le patologie rare. I ricercatori della National Institute of
Child Health and Human Development, hanno scoperto che la causa è una
mutazione nella sequenza dei geni (situazione prenatale). È una grave
patologia neurologica che colpisce nella maggior parte dei casi soggetti di
sesso femminile. Entro i primi 5 mesi di vita si ha uno sviluppo psicomotorio
normale, ma successivamente si ha un rallentamento nello sviluppo del cranio,
una perdita delle capacità manuali con la comparsa di movimenti stereotipati
(torcere, battere o mordere le mani), un ritardo nella crescita e vi è una
progressiva perdita di interesse per l’ambiente sociale (regresso in tutte le
aree). Possono esserci infine anche irregolarità nella respirazione, epilessia e
aumento della rigidità muscolare con l’età.
Disturbo integrativo della fanciullezza
Questa sindrome colpisce prevalentemente i maschi. Il bambino ha uno
sviluppo apparentemente normale per almeno i primi 2 anni di vita, mentre
successivamente va incontro ad una perdita di alcune capacità acquisite in
precedenza che possono essere: il linguaggio, le relazioni sociali, il controllo
degli sfinteri, le capacità motorie,deficit mentale grave (almeno due di queste) 7
Sindrome di Asperger
La sua eziologia è ancora ignota. Gli individui che hanno questa sindrome,
hanno una persistente compromissione delle interazioni sociali, schemi di
comportamento ripetitivi e stereotipati, attività e interessi molto ristretti.
Diversamente dall’autismo, non vi sono significativi ritardi nello sviluppo del
linguaggio o nello sviluppo cognitivo.
Disturbo autistico
È una condizione permanente e si tratta di un deficit prenatale. Le
caratteristiche generali sono: menomazione nell’interazione sociale, nella
comunicazione verbale e non verbale e marcata limitazione riguardo attività e
interessi. Solo 1 bambino su 150 riceve la diagnosi di ASD (Disturbi dello
Spettro Autistico). Nella maggior parte dei casi vengono colpiti i maschi e circa
il 75% dei bambini ha un deficit cognitivo.
Nell’autismo non vi è l’ereditarietà, ma la familiarità, cioè è possibile che
all’interno di un nucleo familiare dove c’era una persona con l’autismo si
possano verificare dei casi. La familiarità è anche una caratteristica che
riguarda la sindrome di down, però se si ha l’unione di una persona con
sindrome di down e una persona neuro tipica, vi sarà l’ereditarietà. Però non si
sa se una persona con autismo avrà dei figli anch’essi autistici poiché, mentre
nella Sindrome di down sappiamo che vi è un cromosoma soprannumerario,
nell’autismo sappiamo che vi è una compromissione, ma non si sa a che livello.
SPETTRO AUTISTICO. L’obiettivo deve essere quello di acquisire le conoscenza
di base per identificare i comportamenti dello spettro autistico e supportare e
accompagnare i processi di apprendimento.
Nel 1967 Bettelheim ipotizzò che una
delle cause fosse la freddezza emotiva
Ipotesi eziologiche: delle madri, da qui la definizione di
“madri frigorifero”.
Nel 1964 Rimland dimostrò
l’infondatezza dell’ipotesi delle madri
frigorifero affermando che alla base del
disturbo poteva esserci una disfunzione
di tipo biochimica nella formazione
reticolare del tronco celebrale, portando
ad affermare che il cervello delle
persone autistiche ha una
conformazione diversa rispetto a quello
delle persone neuro tipiche.
Nella metà degli anni 80 del 900
Leslie,Cohen e Frith ipotizzarono un 8
deficit della teoria della mente, cioè
l’incapacità di attribuire stati mentali.
Il dibattito sull’eziologia è ancora oggi molto acceso
DEFICIT DELLA COMUNICAZIONE DEFICIT SOCIALE
Anomalie nel linguaggio
Difficoltà nelle interazioni sociali
Articolazione atipica
Difficoltà nella decodifica dei
Scarsa o inesistente gestualità
comportamenti sociali
Scarsa o nulla variazione nel registro
Risposte inadeguate e
comunicativo (volume o intonazione) decontestualizzate
Differenza tra DSM IV e DSM V
Manuale Diagnostico e Statistico dei disturbi mentali
Nel DSM IV si parlava di “Disturbi pervasivi dello sviluppo” : autismo, Sindrome
di Asperger, disturbo disintegrativo della fanciullezza, disturbo pervasivo non
altrimenti specificato e Sindrome di Rett.
Nel DSM V si parla invece dei “Disturbi dello spettro autistico”. Vi è
l’eliminazione delle sottocategorie diagnostiche dei disturbi pervasivi dello
sviluppo e l’unificazione nella definizione di “Spettro autistico”. Non sono più
presenti le diagnosi della Sindrome di Rett, Sindrome di Asperger, del disturbo
disintegrativo e del disturbo pervasivo NAS (sviluppo non altrimenti
specificato