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Il metodo intuitivo richiede un insegnante sensibile, capace di distinguere un errore da
un’intuizione.
Bisogna però anche fare alcune considerazioni pratiche sui problemi didattici e sui
limiti insiti nelle nostre capacità di incoraggiare queste doti nei ragazzi: può darsi il
caso che un alunno non solo sia più intelligente del proprio insegnante, ma che sia
anche meglio informato e che sviluppi in sé modi intuitivi di soluzione dei problemi tali
che l’insegnante sia incapace di seguire o ricreare da sé.
Motivazioni dell’apprendimento
4.
Fini immediati e fine ultimo dell’educazione nella stesura dei programmi per alunni
medi e per superdotati
La valorizzazione dell’eccellenza non deve limitarsi solo agli studenti più dotati ma
allo stesso modo non va bene un insegnamento ordinato alla media degli studenti con
un sapere che vada bene per tutti.
Il punto sta nello scoprire che cosa possa stimolare lo studente particolarmente dotato
senza abbattere la fiducia e la volontà di apprendere negli ingegni meno fortunati.
Attivismo sfrenato e interesse duraturo
Arnold Bennett ha osservato che il francese sacrifica la ragazza alla donna e l’inglese
la donna alla ragazza.
Alcune ricerche svolte sulla cultura della scuola secondaria americana, sottolineano
particolarmente come in essa si attribuisca più valore alla popolarità sociale che non
alle finalità accademiche.
Per contro il Report on Admission Policy del 1960 rileva che gli studenti di Harvard
provenienti dalle scuole secondarie pubbliche danno migliori risultati di quelli, di pari
attitudine, provenienti dalle scuole private.
Che cosa si può stabilire circa gli stimoli validi per l’apprendimento?
Nuove esigenze educative connesse a situazioni storiche e al progresso tecnico
L’attività frenetica delle finalità competitive può non lasciar luogo alla riflessione, alla
valutazione e alla generalizzazione mentre una disciplina eccessiva produce noia ed
apatia.
Film, sussidi audiovisivi e altri accorgimenti possono avere l’effetto di eccitare la
tensione per un po’ ma a lunga scadenza possono creare un individuo passivo.
Gli stimoli che influiscono sull’apprendimento sono molteplici:
I genitori e gli insegnanti da soddisfare
- I compagni con cui trattare
- Coltivazione del proprio senso di sicurezza
- L’importanza e il ruolo dato alla scuola nel complesso della vita
- La sottile attrazione personale per le materie
- Se l’insegnamento è ben fatto e de è degno di essere appreso (influenzata
- anche dalla società)
Nonostante la riverenza per l’educazione si è prestata poca attenzione al suo
contenuto: è sembrato che fosse sufficiente un vago riferimento alle tre R (leggere,
scrivere e far di conto). Si è respinta la frattura fra teoria e pratica ma si è data poca
importanza agli scrittori, ai poeti, ai teorici e ai sapienti.
Oggi molti americani sono diventati consapevoli dei valori pratici dell’educazione ma
anche del suo contenuto e della sua qualità. I fattori che alimentano questa corrente
sono: la nuova era nazionale; la preoccupazione per la sicurezza nazionale (VS Russia)
etc.
Si discute molto sul modo di elevare il tono della serietà intellettuale delle nostre
scuole e sull’opposizione che sussiste tra la sopravvalutazione delle attività sportive.
È assai probabile che il sistema educativo subirà mutamenti dovuti alla crescente
esigenza dell’insegnamento della scienza, della tecnologia e di materie legate a
queste.
Esigenze storico-tecnologiche e finanziamento della scuola per i superdotati
Ci sarà un’accelerata emorragia di fondi federali a sussidio dell’educazione a livello
statale e locale e una riduzione delle disuguaglianze qualitative attualmente esistenti
tra i sistemi scolastici dei diversi stati.
Il risultato di questi avvenimenti sarà il successo della cosiddetta meritocrazia: ci
sarà una grande tendenza a favorire gli studenti più capaci e ad affrettare il ritmo
degli studi di chi mostra una particolare disposizione nelle discipline tecniche e
scientifiche. La destinazione nella maturità dipenderà in misura crescente e
irreversibile dai precedenti meriti scolastici.
Pericoli della “meritocrazia” e conseguenze di una sopravvalutazione degli esami
La meritocrazia è destinata ad avere spiacevoli effetti sul clima educativo che però si
sarà in grado di controllare:
Sopravvalutazione degli esami
- Se le borse di studio verranno sempre più attribuiti in base ai risultati nello
- studio delle scienze e della matematica possiamo attenderci una svalutazione in
altri campi
Diventeranno sempre più deboli gli stimoli che spingono ad apprendere
- Sarà più difficile trovare bravi insegnanti per le altre discipline
-
La compilazione di nuovi programmi che contemperino esigenze scientifiche ed
umanistiche
Bisognerà sforzarsi di migliorare i programmi e l’insegnamento delle materie
umanistiche e sociali in analogia con quanto attualmente si va facendo per le scienze
e la matematica.
Bisogna aumentare la flessibilità nell’organizzazione degli esami: essi possono
alimentare il potere della riflessione.
Saranno necessarie particolari attenzioni non solo ai superdotati ma anche a coloro
che non sono dotati di costanza e precocità che pur rappresentano una parte
importante.
Bisogna conservare e alimentare un coraggioso pluralismo.
Sussidi didattici
5.
Sussidi tradizionali e nuovi sussidi
Alcuni intendono fornire quel materiale non altrimenti accessibile nell’ordinaria
esperienza scolastica: strumenti sostitutivi dell’esperienza.
Altri devono aiutare lo studente ad afferrare la struttura sostanziale di un fenomeno: il
laboratorio, grafici, modelli e riproduzioni.
Ci sono anche mezzi più progrediti: i programmi sequenziali.
In ogni disciplina un certo ordine di successione nella presentazione delle esperienze e
delle idee aiuta più di altri mezzi a guidare lo studente nell’impadronirsi dell’idea
fondamentale.
Model devices: intera serie di sussidi
- Dramatizing devices: strumenti per la drammatizzazione (racconti storici, film
- etc.)
L’insegnante rimane il sussidio migliore.
Le macchine per l’insegnamento
Negli ultimi anni si è assistito alla comparsa di una gran varietà di mezzi meccanici
(automatizing devices) e di macchine per l’insegnamento (teaching machines) che
possiedono alcune caratteristiche comuni: presentano agli studenti una serie
accuratamente programmata di problemi ed esercizi uno dopo l’altro; possono
alleggerire il compito dell’insegnante e possono correggere l’alunno nell’atto stesso
dell’apprendimento.
Alcuni aiutano l’insegnante a completare l’esperienza dello studente; altri possono
alleggerire all’insegnante il peso dell’insegnamento.
L’uso corretto dei film didattici
Il problema dell’integrazione di tali mezzi nell’attività didattica è trattato nel
1. rapporto sui film didattici usati dal Physical Science Study Committee. Sono
comparsi nuovi film didattici che svolgono un intero corso di studi e vogliono
ridurre al minimo l’intervento dell’insegnante. I film del PSSC sono invece parte
di un tutto che comprende anche il testo, il laboratorio, l’allievo e l’insegnante. Il
problema è che il film deve adattarsi a tale complesso. Il film serve anche al
singolo studente perché gli suggerisce lavori che può portare avanti da sé.
La seconda esigenza che il film deve soddisfare è quella di stabilire il tono e il
2. livello del corso focalizzando l’attenzione sui problemi più importanti. Ciascun
film mostra un scienziato vero in azione ed è scupolosamente oggettivo.
C’è un punto comune su tutti i sussidi: non devono essere essi stessi a determinare il
proprio fine e il proprio impiego. Una continua indigestione di film didattici produce
immobilismo e passività.
Il ruolo dell’insegnante
L’insegnante continua a rappresentare il centro dell’attività didattica.
La capacità di rendere gli altri partecipi di una conoscenza si fonda in grandissima
misura sulla propria conoscenza di ciò che si intende partecipare agli altri. Insegnare è
infatti anche una via maestra per imparare.
È necessario inoltre prendere alcuni provvedimenti per migliorare la qualità degli
insegnanti attraverso un migliore reclutamento, istituti di perfezionamento e
l’elevazione del prestigio della professione dell’insegnante.
Un problema particolare è quello della preparazione e della qualificazione degli
insegnanti delle scuole elementari. L’insegnante non vuol essere soltanto un
trasmettitore del sapere ma anche un modello.
I genitori possono essere d’aiuto nell’esplicazione di mansioni particolari come
l’ispezione dei localo scolastici, l’ordinamento del corso dei giochi, la preparazione dei
materiali di laboratorio etc. affrancato dalle quali l’insegnante diverrebbe libero di
insegnare e di studiare.
Withehead rilevava una volta che l’educazione dovrebbe significare esposizione alla
grandezza.
Non ci sarà contrasto tra l’insegnante ed i sussidi didattici se nello sviluppo di questi
sussidi si terrà conto dei fini e delle necessità dell’insegnamento.
Appendice
Le “strutture concettuali” nella pedagogia moderna (Jerome Bruner)
Ogni argomento ha una sua struttura ed è apprendendo la natura di essa che
riusciamo ad afferrare il significato essenziale dell’argomento stesso.
Es. la geografia deve indicare non solo dove una città p situata ma anche il perché.
Cfr. esperimento della cartina bianca quei ragazzi hanno appreso un modo di
ragionare in tema di geografia, un modo di considerare i fattori geografici.
I nuovi programmi sono basati sul fatto che le conoscenze posseggono un legame, un
significato interiore e che le varie nozioni devono essere fatte rientrare in quel
significativo contesto.
Dall’altro lato bisogna riconoscere che spesso solo le menti più profonde riescono ad
individuare le più semplici strutture del sapere. È una delle principali ragioni per cui la
compilazione dei nuovi programmi di insegnamento richiede l’opera dei più grandi
studiosi e scienziati.
Importanza del fattore scoperta: scoprire significa trovare la struttura più adatta, il
significato più profondo. I vantaggi della scoperta si hanno nella maggiore potenzialità
intellettuale, maggiore ricompensa psicologica, migliore tecn