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COSTRUTTIVISMO

Secondo il costruttivismo la conoscenza non è la rappresentazione di una realtà che esiste in sé ma è il risultato dell'azione di un soggetto attivo, non esiste un mondo oggettivo né una verità assoluta, è il soggetto che costruisce versioni o immagini del mondo attraverso il pensiero, la parola, l'azione e l'interazione (Watzlawick - Scuola di Palo Alto).

Ne derivano alcune conseguenze rilevanti:

  • la conoscenza ha un risvolto etico, il soggetto crea il senso del mondo ed è quindi libero e tollerante;
  • le versioni del mondo create da scienza ed arte hanno uguale dignità, si manifestano in modi diversi ma hanno entrambe carattere cognitivo;
  • la conoscenza, legata all'esperienza, è intesa in senso funzionale e pragmatico, essa permette di fare previsioni;
  • contesto e fattori socio-culturali hanno grande rilevanza.

L'attività cognitiva è un processo intersoggettivo.

Socialmente organizzato, che si realizza attraverso l'interazione tra gli individui in uno specifico contesto (Cole).

Per i costruttivisti l'apprendimento è:

  • Attivo (→ ruolo intenzionale, consapevole e responsabile del soggetto);
  • Costruttivo (→ la conoscenza si basa su un processo di negoziazione interna e di negoziazione sociale);
  • Significativo (o sintonico → si apprende ciò che per noi è dotato di senso e collegabile a conoscenze pregresse);
  • Contestualizzato e situato (→ ogni attività è finalizzata e legata al contesto, all'esperienza reale);
  • Collaborativo (→ chi apprende opera in una comunità che costruisce conoscenza dove ogni membro compartecipa all'elaborazione di una cultura - clima di responsabilità collettiva);
  • Conversazionale (→ l'educazione avviene in una dimensione negoziale caratterizzata da confronto e dibattito).
dialogando si impara)riflessivo (è importate il ruolo della metacognizione)– istruzione (→ spiegazione o chiarimento fornito da un insegnante/tutor/esperto, da un gruppo di allievi, da soggetti più grandi che insegnano ai più piccoli);scaffolding cognitivo (→ guida, sostegna, critica sull'operato);– scaffolding affettivo (→ sostegno alla motivazione, richiamo all'attenzione, empatia).– 13Modulo 3: APPRENDIMENTO E NUOVE PROSPETTIVELa neurodidattica è una scienza di sintesi degli ambiti psicologici, didattici e neuroscientifici.È importante che gli insegnanti diventino esperti sia dell'applicabilità delle neuroscienze in ambito didattico sia dei limiti deimetodi di ricerca, allo stesso tempo i neuroscienziati devono imparare dai problemi e tematiche educative, solo così è possibileuna crescita collaborativa.Grazie alle tecniche di neuroimaging sono state messe in lucenuove visioni dell'apprendimento: esso viene inteso come una costruzione di reti neurali distribuite che supportano le competenze individuali; lo sviluppo e l'attivazione delle reti è modulato e facilitato dai processi cerebrali generali per dominio, tra cui: emozione, attenzione e meccanismi di apprendimento sociale. Apprendimento ed emozioni Tutti gli aspetti della cognizione, rilevanti in ambito scolastico, sono influenzati dal processo emotivo; le emozioni aiutano a dirigere il ragionamento dentro al settore di conoscenza rilevante per la situazione/problema. Il pensiero emotivo comprende processi di apprendimento, memoria e decisione, esso genera la creatività (risposte flessibili e innovative attraverso l'intuizione) ricevendo informazioni dal pensiero razionale. Il pensiero emotivo è legato al corpo (effetti corporei dell'emozione) e viceversa, la percezione di queste sensazioni emozionali corporee può deviare processi cognitivi come la

memoria e l'attenzione (es: evitamento, aggressività, panico). Se l'apprendimento è privo di una componente emotiva è probabile che gli studenti non saranno in grado di utilizzare in modo efficiente ciò che hanno appreso nell'esperienza concreta.

Le neuroscienze rivelano che i processi di attenzione si alternano con la Default Mode (DM) delle funzioni cerebrali, essa viene spontaneamente indotta durante il riposo o in altri stati mentali non attentivi che si hanno da svegli (es: sognare ad occhi aperti).

Studi sulle differenze individuali in termini di connettività cerebrale durante la DM hanno valutato che persone che presentano una forte connettività durante la DM (a riposo) hanno un punteggio più alto nelle prove di abilità cognitiva (es: pensiero divergente, creatività, memoria).

Si deduce dunque che scarse occasioni di gioco, di espressività corporea emozionale e di momenti in cui riflettere con calma

risposta emotiva•POSTEROMEDIALE attivazione delle risposte emotive in base alle norme sociali• → PMFCCorteccia parietale orientamento spaziale•DORSALE attenzione spaziale• → DPSFCorteccia parietale attenzione spaziale•VENTRALE attenzione spaziale• → VPSFCorteccia parietale controllo esecutivo•DORSALE controllo esecutivo• → DPEFCorteccia parietale controllo esecutivo•VENTRALE controllo esecutivo• → VPEFCCorteccia parietale controllo esecutivo•POSTEROMEDIALE controllo esecutivo• → PPEFCcorteccia
  • ANTERIORE implicata nel provare emozioni ed empatia
  • CENTRALE sensazioni di dolore fisico e sociale
  • aurosal
  • frequenza cardiaca
ACC14Aree corticali consapevolezza di sé
  • POSTEROMEDIALI emozioni sociali
  • decisioni morali
  • recupero memoria episodica
  • attivazione attenzione
  • integrazione informazioni
PMCLobulo parietale
  • recupero memoria episodica
  • simulazione empatica della prospettiva ed obiettivi delle azioni altrui
IPLIppocampo
  • Formazione e richiamo memoria a lungo termine
  • consolidamento informazioni
L'insegnante dovrebbe favorire la connessione emotiva con il materiale di studio. L'utilizzo di un approccio partecipativo (coinvolgere attivamente gli studenti nel trovare strategie di problem solving e mettere in pratica le individuali capacità creative) permette di attivare un apprendimento significativo ed esperienze emotive rilevanti.

importante inoltre nella gestione del clima sociale ed emotivo della classe tenere conto delle emozioni che attraversano gli alunni e ad aiutarli a diventare emotivamente abili, ovvero a riconoscere e sviluppare i sottili segnali emotivi che stanno costruendo nelle esperienze scolastiche significative.

Neuroscienze nelle relazioni emotive e sociali di apprendimento

L'apprendimento sociale è un grande motore per lo sviluppo degli individui, le persone interagendo imitano comportamenti, azioni mentali e credenze in un continuo feedback emotivo.

L'esperienza scolastica si configura anche come sociale ed emotiva, alunni e docenti interagiscono socialmente e imparano gli uni dagli altri.

Da ciò derivano due importanti intuizioni per l'educazione: le competenze sono repertori flessibili ad uno scopo e pertinenti al contesto che si costruiscono attraverso la confluenza di azioni e percezioni delle azioni stesse; l'insegnamento efficace riguarda il

Modellamento di competenze efficienti, appropriate e flessibili

È importante che si abbiano obiettivi chiari agli studenti.

Il sistema a specchio è un meccanismo biologico di base grazie al quale si interiorizza e si impara dai pensieri e dalle azioni dell'altro.

Il sistema a specchio venne scoperto agli inizi degli anni '90 grazie agli studi di Giacomo Rizzo condotti sui primati.

A differenza delle scimmie, nell'uomo non è possibile studiare i singoli neuroni, tuttavia si possono osservare le loro attivazioni.

Studi di neuroimaging hanno dimostrato che la corteccia parietale inferiore e la corteccia frontale inferiore si attivano sia quando una persona compie un'azione sia quando la persona vede compiere l'azione.

Le aree cerebrali in questione tuttavia si attivano nell'osservazione di azioni aventi uno scopo, dunque se gli individui non riconoscono le azioni altrui come dirette ad uno scopo i sistemi di neuroni a specchio non si attivano.

la capacità di comprendere e interpretare gli stati mentali degli altri, come pensieri, emozioni e intenzioni. Questo processo avviene attraverso l'attivazione dei neuroni a specchio, che si attivano sia quando eseguiamo un'azione che quando osserviamo qualcun altro eseguirla. Questo ci permette di imitare e apprendere dai comportamenti altrui, facilitando così la nostra capacità di apprendimento sociale. La teoria della mente è fondamentale per lo sviluppo delle relazioni sociali e della comunicazione. Attraverso di essa siamo in grado di comprendere gli altri, anticipare le loro azioni e reazioni, e adattare il nostro comportamento di conseguenza. Questo ci consente di creare legami sociali più profondi e di comunicare in modo efficace. In conclusione, la convergenza e la teoria della mente sono concetti strettamente legati che ci permettono di acquisire competenze attraverso l'osservazione degli altri e di comprendere e interpretare gli stati mentali degli altri. Questi processi sono fondamentali per lo sviluppo delle relazioni sociali e della comunicazione.ovvero la capacità di rappresentarsi internamente gli stati mentali propri e altrui. Tale abilità non è funzionante dalla nascita ma appare intorno ai 4 anni., periodo evolutivo in cui il bambino apprende che esiste un altro diverso da sé. 15Wellman (1990) → 3 stadi per l'acquisizione della ToM:
  1. psicologia del desiderio (2-3 anni): il bambino prevede il comportamento altrui solo in base ai propri desideri;
  2. psicologia della credenza-desiderio (3-4 anni): si comprende il nesso tra comportamento e credenze vere (reali) ma non prevedono il comportamento altrui se mosso da false credenze;
  3. teoria rappresentativa basata sulla credenza (4 anni): i bambini comprendono che il comportamento può essere guidato dai desideri e mediato dalle credenze che possono anche essere false e contraddire la realtà.
Precursori della ToM (primi 2 anni di vita):
  1. attenzione condivisa (da 8 mesi),
  2. imitazione (dai 9 mesi diventa differita),
  3. gioco di ruolo (dai 18 mesi).
finzione (d
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Publisher
A.A. 2019-2020
45 pagine
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SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PED/03 Didattica e pedagogia speciale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher vannasonoio di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Didattica generale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università telematica Niccolò Cusano di Roma o del prof Peluso cassese Francesco.