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MOTIVAZIONE E BISOGNO
La motivazione può essere definita come l'insieme dei fattori che stanno alla base del comportamento (agire) di una persona per il raggiungimento di un obiettivo. La motivazione dipende principalmente da due elementi: - le competenze: ciò che l'individuo è in grado di fare; - i valori personali: ciò che l'individuo vuole fare. La spinta motivazionale inizia ogni volta che l'individuo avverte un bisogno. Quest'ultimo è la percezione di uno squilibrio tra la situazione attuale e una situazione desiderata. Il bisogno è quindi uno stato di insoddisfazione che spinge l'uomo a procurarsi i mezzi necessari (beni) per porvi fine o limitarlo. MASLOW 1970 I bisogni umani possono essere ordinati gerarchicamente: - bisogni fisiologici, - di conoscenza e comprensione, - di incolumità e sicurezza, - di appartenenza ed amore, - di stima ed autostima, - di autorealizzazione. La teoria dell'ordinamentoIl concetto gerarchico dei bisogni introduce un primo criterio ineludibile di priorità necessario alla pianificazione degli interventi orientati al miglioramento della qualità della vita nel campo della salute e della disabilità.
IMPORTANZA DEI BISOGNI FISIOLOGICI
Rappresentano la forza che aziona i meccanismi di mantenimento dell’omeostasi, ovvero l’automantenimento dell’ambiente interno di un organismo, interessando la regolazione delle funzioni respiratorie, nutritive ed escretorie, il mantenimento del contenuto idrico dei tessuti, l’aggiustamento della temperatura corporea e l’attività di numerosi meccanismi di protezione. I bisogni fisiologici comprendono il bisogno di riposo e di sonno ed il bisogno di evitare il dolore.
I bisogni fisiologici si caratterizzano per la forte radicazione biologica e qualora non vengano soddisfatti pervadono la mente cosciente.
I BISOGNI DI SICUREZZA
protezione, tranquillità, prevedibilità, soppressione
preoccupazioni e ansie, ecc.Devono garantire all'individuo protezione e tranquillità
I BISOGNI DI APPARTENENZA
Essere amato e amare, far parte di un gruppo, cooperare, partecipare, ecc.
Questa categoria rappresenta l'aspirazione di ognuno di noi a essere un elemento della comunità.
I BISOGNI DI STIMA
Essere rispettato, approvato, riconosciuto, ecc.
L'individuo vuole sentirsi competente e produttivo.
I BISOGNI DI AUTOREALIZZAZIONE
Realizzare la propria identità in base ad aspettative e potenzialità, occupare un ruolo sociale, ecc.
Si tratta dell'aspirazione individuale a essere ciò che si vuole essere sfruttando le nostre facoltà mentali e fisiche.
OBIETTIVI PEDAGOGIA DEL BENESSERE:
Ricostruire lo scenario di riferimento all'interno del quale si colloca il dibattito
Descrivere i livelli all'interno dei quali si colloca la riflessione
Descrivere obiettivi, focus di indagine della Pedagogia del benessere.
ben-essere e della salute e della Pedagogia delle relazioni di cura
Il criterio metodologico
Analizzeremo il discorso all'interno di due livelli:
Livello Macro, ovvero cercheremo di declinare il Profilo della Pedagogia della salute
Livello Micro, cercheremo di mettere a fuoco la dialettica tra cultura organizzativa e qualità della relazione di cura
Il Profilo della pedagogia della salute
La Pedagogia della salute ha come oggetto di studio la salute, letta ed interpretata attraverso le categorie pedagogico-educative.
Al contempo riflette sul ruolo del soggetto come cittadino e sul diritto alla governance ma anche sul ruolo del soggetto nel rapporto con gli operatori a supporto della cura
Focus di attenzione:
Ricostruzione in chiave pedagogica dell'idea di salute
Centralità del soggetto-soggettivizzazione dell'idea di salute
La cultura organizzativa e la formazione degli operatori a supporto della cura
La qualità della relazione educativa nel
Soggetto e cultura organizzativa
Il ruolo del soggetto come soggetto attivo, partecipativo, come portatore di istanze in quanto persona impone di ripensare anche alla cultura organizzativa, alle pratiche lavorative, ai climi organizzativi ed alla formazione delle figure di operatore a supporto della cura
La qualità della relazione nel lavoro di cura
Recupero degli elementi che appartengono alla tradizione della pedagogia umanista:
- Centralità del soggetto nel lavoro di cura
- Ascolto attivo
- Empatia
- Corresponsabilità nelle scelte
- Fiducia
I Focus di attenzione: La ricostruzione in chiave pedagogica dell'idea di salute
Concetto di salute come assenza di malattia: Il retaggio culturale è da attribuire al processo di razionalizzazione della società moderna
- costruzione del sapere medico come scienza
- come sapere epistemologicamente fondato su un modello oggettivante, rientrante nel modello delle scienze naturali
- netta separazione tra salute
più attivo rispetto alla possibilità siesercitare un controllo sul proprio percorso di salute e di cura.Carta di Ottawa (1986): Nella promozione alla salute risulta centrale edeterminante la partecipazione del soggetto cui viene riconosciuto un ruoloattivo
III Focus di indagine: La cultura organizzativa neigruppi di lavoro
Questo scenario impone di ripensare e ridefinire modelli di formazione deglioperatori a supporto della cura, ma anche la cultura organizzativa che sisviluppa all’interno dei gruppi di lavoro (interprofessionale/ intraprofessionali)
Il tipo di competenze richiesto non attiene unicamente al possesso di un sapereteoretico, di una padronanza tecnica o di una metodologia rigidamenteformalizzata, bensì alla capacità relazionale che si pone come competenzatrasversale rispetto alle specifiche competenze tecniche possedute
Il processo tecnologico nel lavoro di curaIl ritmo delle innovazioni tecnologiche nell’ambito delle pratiche
mediche
è stato negli ultimi quarant’anni vertiginoso
I progressi della tecnica hanno condotto ad una amplificazione del
fenomeno della medicalizzazione della società
Incomprensibilità del linguaggio tecnico-medico
Manifestazione di un bisogno da parte del paziente di “fiducia”,
“relazionalità”, “ascolto”
Crisi di identità delle professioni sanitarie
Richiesta di elementi di umanizzazione nelle professioni di cura come valori
della cultura organizzativa:
- Considerare il paziente nella sua globalità
- Fiducia
- Solidarietà
- Dialogo come terapia
- Condivisione di responsabilità
La cultura organizzativa nei gruppi di lavoro
operatori a supporto della cura debbono costituirsi) come una MICRO-COMUNITA’ DI APPRENDIMENTO DINAMICO (Cfr. Wenger e Mezirow)
- Condividere finalità ed obiettivi comuni
- Negoziare scelte
- Condividere le buone pratiche
- Diffondere e comunicare i
Risultati delle diverse esperienze professionali
Il professionista riflessivo a supporto della cura
SAPERE PROFESSIONALE = l'operatore costruisce il proprio sapere personale, mentre agisce la relazione di cura. È un'epistemologia personale che costruisce "un imparare mentre agiamo".
Professionista riflessivo con expertise
Il soggetto-paziente attribuisce significato all'esperienza facilitato dalla relazione che instaura con l'operatore ed al contempo costruisce la propria identità personale cui la malattia il disagio contribuisce a dare il nuovo significato.
Principio di EDUCABILITA
PROGETTO DI VITA
Dimensione della longitudinalità per:
- individuare i bisogni e le aspettative del singolo individuo;
- considerare la persona in divenire, con il diritto ad avere un futuro.
Concetto di vita come accesso all'esperienza significa imparare a prendersi cura di se stessi e della comunità in cui si vive.
La pedagogia
Speciale si pone la finalità di trovare modi e vie per promuovere un processo di riorganizzazione positiva e sostenibile della realtà, riconoscendo come presupposto basilare l'accettazione e la comprensione dei limiti e dei dati immutabili, come ad esempio la presenza del deficit e dei disturbi, nel tentativo di ridurre le situazioni di svantaggio e valorizzare le risorse personali e comunitarie.
Fa leva sulla resilienza: è il processo o la capacità di far fronte, di migliorare le proprie capacità e il proprio potere, di integrare la dimensione dell'imite con le parti non lesionate e infine di riorganizzare in modo positivo il percorso.