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Nel 1922 Ogburn distingue tra due modelli di mutamento culturale. La cultura muta nel tempo in

base a due modelli: cultura materiale e cultura non materiale. 1

• Cultura materiale: è un modello di mutamento di tipo cumulativo o continuo, caratterizzato

dal fatto che ogni stadio di mutamento inteso come diacronico supera l’altro, facendo si che

anche storicamente il passato risulti incarnato nel presente. Es . evoluzione motore a

scoppio. Tale parte della cultura designa oggetti che hanno una ben precisa e storica

funzione strumentale caratterizzata dal fatto per l’appunto che mutano secondo il principio

della cumulatività.

• Cultura non materiale: modello di mutamento di tipo discontinuo o adattivo, in cui ogni

stadio non incorpora lo stadio precedente ma si sostituisce solamente, sostituzione e non

superamento che permette a questi stadi non morendo di ritornare; difatti tutta la cultura

non materiale è una cultura del ritorno dell’immortalità rievocati e ripresi. Es: Kant non può

essere seppellito, invece la conoscenza tecnologica di 20 anni fa ora è stata

completamente sostituita.

IMPORTANTE: gli elementi della cultura materiale che sono destinati a morire in base al modello

di Ogburn, in realtà sopravvivono in base a un significato diverso da quello strumentale in base al

quale essi sono sorti. Dunque muore la loro parte metodologica ma sopravvivono come oggetti

d’esperienza e prendono vita propria. Es. il martello nasce con una funzione strumentale ben

precisa di cui oggi non ci serviamo più in quanto superato, ma il suo significato storicamente a

assunto altri attributi = falce e martello comunismo.

Da questa riflessione di diversi significati slegati dalla loro genesi strumentale nasce una seconda

distinzione fornita dalla scuola di Francoforte( Marcuse e Adorno) tra dimensione strumentale e

affermativa cultura.

• Dimensione strumentale: legata alla genesi dei suoi prodotti (es.martello)

• Dimensione affermativa: è una dimensione di apertura del modello di ogburn, che

consiste nel fatto che gli oggetti possono sopravvivere al dilà della loro

materialità(strumentalità).sono significati addizionali che si aggiungono a quelli della loro

genesi e si cambiano i prodotti stessi= nasce innovazione es. mode

Es. moda: capacità di innovare esteticamente a partire però da una forma che permane

(giacca)

Quindi: ogni elemento della cultura è in realtà portatore di una serie di significati che sono

indeterminati perché vengono attribuiti storicamente. Di qui la dimensione affermativa. (non

possiamo sapere tra 50 anni che significato assumerà il martello)

Approfondimento elementi cultura materiale Ogburn:

Teoria classe agiata Veblen: studia società americana anni 20’-belle epoce- consumismo vistoso

: gli oggetti oltre al fine materiale possono avere anche un significato simbolico all’interno della

struttura sociale (appartenenza di status). Es: del cucchiaio d’argento = quello manuale vale molto

di più simbolicamente ma si preferisce quello industriale solo perché costa di più senza alcuna

agevolazione legata al pratico 2

Marx: “gli oggetti sopravvivono r possono essere apprezzati per altri motivi rispetto a quelli per cui

sono nati”

Ritardo culturale: non è da intendersi come “un passo di danza mal sincronicizzato”. Non è una

proprietà del rapporto tra cultura materiale e non materiale ma è una proprietà di ogni tipo di

mutamento sociale che produce l’esperienza del ritardo culturale. Avviene sempre in parte. : “una

di due ipotetiche parti di una cultura tra loro correlate,cambia prima,determinando così un

disadattamento reciproco rispetto all’equilibrio precedente”

Es: in America durante il boom vengono introdotte prima macchine ad alta velocità ma intanto le

strade erano ancora vecchie. Oppure in Italia del dopoguerra per la legge Casati viene introdotta

istruzione obbligatoria ma intanto si moriva ancora di fame.

Capitolo 2 : comunicazione e processo culturale

Problema pragmatica del segno: rapporto significato-significante. Due impostazioni sui processi

semiotici(significativi)

1. Realismo semantico: ogni termine di un sistema linguistico si riferisce a una realtà

specifica sua,dunque ogni simbolo ha un significato intrinseco

2. Pragmatisti: ogni termine lo applichiamo noi! Non c’è un rapporto intrinseco tra

significante-referente. È un nesso attributivo-associativo!

1923: triangolo semiotico di Ogden e Richards = impostazione processi semiotici basata

sull’esclusione di ogni realismo semantico sostituito da un atteggiamento pragmatico.

• Ogni processo di significazione è dato da tre entità : pensiero, referente, simboli.

• La linea che collega simboli-referente è tratteggiata (= aperta)in quanto non hanno un

collegamento di tipo intrinseco bensì viene costruito mediante il pensiero.

• I significati dipendono dall’esperienza della vita: c’è un nesso attributivo ma non intrinseco,

tutto dipende dal pensiero.

• I significati sono legati ad esperienze che attribuiamo noi (penna= nonna)

• Le parole hanno diversi significati= semiosi illimitata : si va incontro al processo di rasoio di

Ockam(riduzione complessità) /al massimo per interagire con gli altri ci abituiamo a

inchiodare certi significati (penna è penna non nonna)

Problema senso-riferimento: ci sono termini che hanno un senso ma che non hanno un

riferimento- es.concetto anomia durkheim ha senso ma qual è il riferimento? Gli americani

(pragmatisti) si sono messi a fare scale sui livelli di suicidio/alienazione.

Eredità culturale e dinamica culturale:

a) Quine: “ontogenesi del riferimento”: processo di formazione della competenza sematica dei

parlanti legata all’esperienza skinneriana di assimilazione riflessiva degli stimoli verbali e

gestuali

b) Naom Chomsky e Parsons: l’apprendimento remoto(infantile) non è da ricondurre

esclusivamente agli schemi skinneriani. Limite comportamento skinneriano: 3

1) Non tiene conto del fatto che l’apprendimento è decrescente, quindi quelli

infantili sono inamovibili rispetto a quelli che vengono appresi in tarda età

(plasticità)

2) Successione apprendimento discontinua proprio sotto il profilo linguistico, i

primi stadi sono senso-motori poi verbali

3) Analizzandoli si vede che i “primi” apprendimenti sono costituivi degli altri

stessi in quanto sono dotati di “massimo grado di generalità” e via via poi di

“specificità”

Triangolo stratificato di Parsons ( valori,norme,colletività,ruoli) : i valori sono gli elementi più

“generali” appresi per interiorizzazione. Muovendoci verso la basa aumenta la riflessività: la misura

in cui un elemento può essere considerato risorsa decidibile, dal punto di vista dell’attore sociale.

Al contrario la “generalità” concerne il fatto che un elemento è tale perché presente in quelli che lo

seguono e perché questi offre una giustificazione logica. Tema apertura: il triangolo rimane

aperto alla base perché c’è una parte della cultura che assorbe i cambiamenti vita sociale-

impossibile definirla-cultura opera aperta.

Linguaggio e comunicazione: modello di Jacobson-1963

Consente di approfondire problema dimensione apertura e chiusura comunicazione :tema

inafferrabilità cultura( U. Eco “entità aperta”)(triangolo parsonsiano aperto alla base)

Riferito ai processi di comunicazione: non è un procedimento di apprendimento ma una

trasmissione :

“è un processo di trasmissione di messaggi da un mittente a un ricevente lungo un canale in

base a un codice , messaggi che si riferiscono a un contesto detto anche referente , che

consentono un contatto tra mittente e ricevente”

la potenza del linguaggio articolato è che può parlare di se stesso ed essere cioè

un metalinguaggio.

La funzione descrittiva-referenziale: appartiene solo alla comunicazione umana che può narrare

sia il vero che il falso! Solo l’uomo sa dire bugie perché sa narrare (no animali). Dimensione

apertura comunicazione verbale: elemento interpretazione = ogni elemento culturale è sempre

aperto all’interpretazione , è la funzione di apertura della comunicazione linguistica e lascia

indeterminato il proprio contenuto.

mittente

Un (o locutore, o parlante) che è colui che invia

messaggio

• un che è l'oggetto dell'invio

destinatario

• un (o interlocutore), che riceve il messaggio, il quale si riferisce a

contesto

• un (che è l'insieme della situazione generale e delle circostanze particolari in cui

ogni evento comunicativo è inserito)

Per poter compiere tale operazione sono necessari:

codice

• un che risulti comune a mittente e destinatario, e

canale

• un contatto (o ) che è una connessione fisica e psicologica fra mittente e

comunicazione

destinatario, che consenta loro di stabilire la e mantenerla.

funzioni del

Secondo Jakobson, ai sei fattori della comunicazione verbale corrispondono sei

linguaggio : 4

funzione referenziale (

• la riferita al contesto) semplicemente descrivendo uno stato di

cose, senza dilungarsi troppo in valutazioni, emozioni, investimenti passionali. Insomma, il

tipico esempio è "piove" quando cade acqua dal cielo.

funzione emotiva

• la (riferita al mittente)Esprime l'atteggiamento del mittente che proietta

in primo piano informazioni riguardanti se stesso, in genere, appunto di tipo emotivo

(es. sono stanco, come mi piace stare qui).

funzione conativa

• la (riferita al destinatario)Essendo prevalentemente orientata sul

destinatario, la comunicazione mira a ottenere un'adesione di pensiero e/o una risposta

d'azione. Improntati a tale funzione sono i testi di carattere supplicatorio (preghiere) e

parenètico (di esortazione), gli ordini o i consigli, o testi di carattere giuridico (leggi, decreti,

regolamenti ecc.).

funzione fàtica

• la (riferita al contatto)consiste in quella parte della comunicazione atta al

canale

controllo del attraverso cui si stabilisce la comunicazione, con espressioni mirate

appunto alla verifica del suo funzionamento, come quando al telefono si dice pronto? o

quando si fanno le prove del microfono e degli amplificatori prima di uno spettacolo. Lo

scopo è quello di stabilire, mantenere, verificare o interrompere la comunicazione. Casi

tipici in cui emerge in primo piano la funzione fàtica sono frasi come:stammi a

sentire, attenzione, prego,capito?ecc

funzione poetica

• l

Dettagli
A.A. 2014-2015
10 pagine
5 download
SSD Scienze politiche e sociali SPS/08 Sociologia dei processi culturali e comunicativi

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher leila victoria di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Istituzioni di sociologia della comunicazione e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Roma La Sapienza o del prof Bonolis Maurizio.