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La novità più rilevante della seconda metà dell’800 in campo politico fu l’affermazione
della Germania, che sarà tra i protagonisti della storia del 900. Anche la Germania
come l’Italia raggiunse l’unità nella seconda metà dell’800. Dal congresso di Vienna,
Metternich, che intanto era stato fatto principe, ridusse le espansioni territoriali di
Prussia e Russia e fondò la Confederazione Germanica, sotto la presidenza
dell’imperatore d’Austria Francesco Giuseppe, che divise la Germania in 39 stati. Tutti
questi stati aspiravano invece all’unità. Contro il reazionario <<sistema Metternich>>
il movimento studentesco tedesco, nato dalle passioni nazionali scatenatesi durante le
guerre napoleoniche, fondò nel 1815 la Deutsche Burschenschaft (associazione dei
goliardi tedeschi). Essi perseguivano in primo luogo l’unità nazionale. Nel 1819 i
rappresentanti della Confederazione tedesca si riunirono per deliberare una più severa
sorveglianza delle università e della stampa: risultato ne furono le <<decisioni di
Karlsbad>>; tutte le riviste e i libri dovevano essere sottoposti a censura.
Dopo la rivoluzione parigina di giugno 1830, gruppi di intellettuali si riunirono in
Europa per combattere contro il potere e la chiesa e per la libertà del popolo. Perciò
vennero fondate delle società segrete (Geheimbuende), z.B. il movimento Junges
Deutschland.
Nel 1834 avvenne il primo passo in direzione dell’unità, grazie ad una legge chiamata
Zollverein, cioè unione doganale, che aveva eliminato tutti i dazi e favorito la libera
circolazione delle merci nel territorio tedesco. Grazie a questa legge la Prussia, il più
grande stato della confederazione, si avviò velocemente verso l’industrializzazione e
divenne una grande potenza economica in grado di assumersi la guida del processo di
unificazione tedesca.
In seguito alle rivoluzioni parigine di febbraio del 1848, ci furono rivolte anche a Berlin
e Wien. Metternich dovette fuggire e Ferdinand I von Österreich concedette la
costituzione e abdicò. Durante i moti rivoluzionari del 1848 anche l'Ungheria dichiarò
la propria indipendenza dall'Impero Austriaco con l'intento di creare una repubblica,
ma la rivolta fallì e a dicembre Franz Joseph I divenne Kaiser von Österreich-Ungarn.
Nel 1848 venne riunita per la prima volta l’Assemblea Nazionale a Frankfurt am Main;
ma alla fine sia a Vienna, che Berlino e Praga, i sovrani ritirarono le promesse
costituzionali.
Nel 1862 in Prussia divenne cancelliere, cioè presidente del consiglio, un uomo abile e
astuto: Otto von Bismarck. Egli credeva in uno stato forte e autoritario inoltre mirava
all’unità della Germania e per ottenerla era pronto alla guerra. Bismarck dichiarò
guerra all’Austria che costituiva il principale ostacolo all’unificazione tedesca. Lo
scontro principale della guerra austro-prussiana avvenne nel 1866 a Sadowa; i
prussiani sconfissero gli austriaci, grazie a ciò la Prussia riunì sotto di sé tutti gli stati
sud,
tedeschi del nord; quelli del pur ottenendo l’indipendenza dall’Austria,
Napoleone III,
formarono una confederazione separata. Era stato imperatore di Francia,
ad imporre che la confederazione del Sud restasse autonoma, poiché la Francia era
preoccupata dal successo militare della Prussia, ed anche perché Bismarck era
interessato a due regioni francesi abitate da minoranze di lingua tedesca, l’Alsazia e la
Lorena ricche di risorse minerarie. Perciò nel 1870 scoppiò la guerra franco-prussiana,
la battaglia decisiva fu a Sédan dove i francesi furono sconfitti e lo stesso imperatore
Napoleone III fu fatto prigioniero. Gli stati della confederazione del sud furono annessi
immediatamente alla Prussia e nel gennaio del 1871 venne proclamata la nascita di un
nuovo Impero tedesco, il II Reich (considerando come primo il Sacro Romano impero
Germanico nato nel Medioevo), costituito come l'unione di tutte le corone tedesche,