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I MALAVOGLIA

 Principio dell’impersonalità: il narratore è interno all’ambiente

rappresentato, quello popolare; pertanto, il suo livello culturale

risulta inferiore rispetto a quello dell’autore (tecnica della

regressione);

 Impianto corale il romanzo è fittamente popolato di personaggi,

:

senza che spicchi un protagonista. Il “coro” si divide in due gruppi: i

Malavoglia, che incarnano i valori ideali, e i compaesani, mossi

dall’interesse egoistico.

 Costruzione bipolare: si alternano due punti di vista opposti:

quello dei Malavoglia e quello dei loro compaesani

 Il romanzo si apre e si chiude con la partenza di ‘Ntoni dal

villaggio, ma questa struttura ciclica rimane imperfetta perché

non implica la ricomposizione dell’equilibrio iniziale.

 La vicenda si svolge subito dopo la proclamazione dell’unità

d’Italia, tra il 1863 e il 1878; vengono citati alcuni avvenimenti

fondamentali del Risorgimento.

 Prevale lo spazio chiuso del paese.

 Il linguaggio del narratore dei personaggi è popolareggiante,

caratterizzato da una sintassi elementare in cui traspare

chiaramente la struttura dialettale siciliane, anche se Verga usa

solo un lessico italiano.

MASTRO-DON GESUALDO

 Principio dell’impersonalità: il narratore è interno all’ambiente

rappresentato, quello borghese/aristocratico; pertanto, il suo

livello culturale coincide con quello dell’autore.

 Al centro del romanzo vi è un unico protagonista: Gesualdo. Il

conflitto tra valori ideali e interesse agonistico si interiorizza,

passa cioè all’interno del protagonista.

 Per gran parte della narrazione la focalizzazione è sul

protagonista: il punto di vista con cui vengono osservati i fatti

coincide con la sua visione.

 Si rappresenta il fallimento delle ambizioni di Gesualdo in un

percorso graduale e lineare: l’ascesa sociale, la decadenza

economica, il crollo fisico e la morte.

 Il romanzo è ambientato prima della proclamazione dell’Unità

d’Italia: vengono citati i moti rivoluzionari del 1820 e quelli del

1848.

 Prevale lo spazio aperto

 Il linguaggio del narratore e dei personaggi è quello piano e

regolare della conversazione borghese: prevalgono il discorso

diretto e il discorso indiretto libero.

Lezione 3, 22/11/2023

Mastro-don Gesualdo fa parte de Il ciclo dei vinti. Il primo titolo

era “Marea”, collegato alla teoria dell’ostrica. Fu citato per la prima

volta nel 1878 nella lettera a Salvatore Paolo Verdura, nella quale

precisa che il protagonista sarebbe stato un rappresentante della vita di

provincia e un’esponente di classe superiore rispetto ai pescatori e ai

contadini del primo romanzo.

Gesualdo è un personaggio frammentato, un arrampicatore sociale in

una società della provincia siciliana; è un muratore che diventa ricco, il

cui unico fine è quello di diventare “Don” per scalare la gerarchia

sociale. Verga parte dalle classi inferiori fino ad arrivare a quella più

elevata. Dal titolo si evince l’identità del personaggio, protagonista, che

apre la strada dal vinto all’inetto. C’è una frattura interna, anticipatore

dei personaggi interni. Arrampicatore sociale, storia di un capo mastro

che va alla ricerca del “Don” per elevarsi socialmente. Gli sarà

rinfacciato di essere sempre un contadino, un “mastro”. Il colera è

fondamentale per la trama del romanzo: Verga prepara accuratamente i

suoi romanzi. È costretto ad un lavoro immane perché inizia a

pubblicare a puntate: infatti, Mastro-don Gesualdo sarà inizialmente

formato da 16 capitoli continui, pubblicati ogni 15 giorni .

In questo romanzo vi è l’anticipazione della novella “La Roba” (1873),

una novella rusticana preparazione stilistica, romanzo di formazione

dove si prepara un personaggio nel percorso della sua vita.

Il pessimismo verghiano non prevede alcun riscatto dei personaggi:

infatti, con Verga ognuno deve stare all’interno della propria classe

sociale .

A Gesualdo interessava solo l’ascesa nella vita paesana, voleva solo la

nomina di “Don”, non gli interessava che per raggiungere tale nomina

doveva sposare una persona già sposata e con un bimbo in grembo.

Da un lato abbiamo la parte verista di Verga.

Mastro-don Gesualdo ha subito due stesure:

1. La prima stesura è avvenuta nel 1881, avvenute a puntate

all’interno di una rivista e comprensiva di 16 capitoli. Una

differenza che si nota subito è il modo in cui è Bianca: in questa

stesura è un personaggio molto forte, di polso;

2. La seconda stesura è, invece, avvenuta nel 1889 ed è composta da

26 capitoli. Qui Bianca parte già con un segreto che non rivelerà

subito.

Abbiamo due tipi di Gesualdo : uno pubblico e uno privato.

Gesualdo si trova coinvolto in relazioni complesse e spesso

problematiche con le donne nella sua vita. La sua relazione con la figura

femminile è influenzata da molteplici fattori, tra cui l'aspirazione

sociale, la tradizione, la moralità e la lotta per il successo.

I nobili sono latifondisti, contadini, specialmente nel Meridione: non a

caso di parla di fenomeno meridionale.

Il romanzo è ambientato prima dell’Unità di Italia, in provincia di

Catania. Gesualdo farà un viaggio per arrivare a Palermo. Qui abbiamo

dei salti, dei blocchi, delle fratture dove vengono isolati alcuni episodi:

 Prima parte: 1820/1821, dove Gesualdo combatte per il proprio

potere, per affermarsi politicamente e socialmente;

 Seconda parte: 1821

 Terza parte: 1831

 Quarta parte: 1848, momento in cui Gesualdo non lotta più per la

sua affermazione nella società.

Proprio per questi salti temporali non possiamo parlare di romanzo di

formazione, in quanto in quest’ultimo si ha un tempo cronologico

lineare e senza alcun buco nella storia. Però Verga riassume gli anni

mancanti per far continuare la storia, il racconto.

All’interno dei Malavoglia vi è un’eclissi dell’autore, non si sente che

interviene all’interno della storia, cosa che in realtà succede all’interno

del Mastro-don Gesualdo: proprio perché l’autore interviene nel

racconto non fu apprezzato subito come romanzo e venne rivalutato solo

successivamente dal punto di vista stilistico e non solo.

I personaggi: i Malavoglia è un romanzo corale, perché coinvolge tutta

Acitrezza, mentre Mastro-don Gesualdo è individuale perché parla

dell’ascesa e della decadenza di un solo personaggio (cioè Gesualdo).

L’obiettivo di Gesualdo è quello di accumulare la propria dote, la

“roba”, per l’eredità, così da poterla dare ai suoi figli illegittimi.

Abbiamo un personaggio unico, nel quale abbiamo una frattura con le

contraddizioni del Gesualdo pubblico e quello privato: ha pensato

maggiormente alla sua affermazione invece di tessere dei buoni rapporti

con le persone a lui vicino. 

Con Gesualdo abbiamo la “legge dell’utile” rappresentazione della

ricerca individuale di successo e miglioramento personale a scapito

delle convenzioni sociali e familiari . La figura di Gesualdo rappresenta

un esempio di individuo determinato a perseguire il proprio interesse

personale e a raggiungere il successo economico, anche a costo di

sacrifici personali e di relazioni complicate.

Rapporti di Gesualdo con le donne della sua vita:

 Gesualdo tratta Diodata, la sua prima moglie, come se fosse la sua

cagnolina, perché è povera.

 La figlia non la considera, la lascia a se stessa: in questo modo le

fa apprendere solo la mentalità della madre.

Mastro Don Gesualdo è un romanzo che di sentimentale non ha niente,

perché il protagonista va alla ricerca di questa “roba” da dover

ingrandire.

PRIMA PARTE

Il romanzo inizia con l’incendio del palazzo dei Trao, che blocca in

camera da letto Bianca con l’amante (Nini Rubiera, il cugino), i quali

verranno poi scoperti dal padre di lei (Don Diego). Si prospetta

l’opposizione tra i Trao e i paesani, che sono chiacchieroni. Don Nini

Rubiera non potrà sposare Bianca perché lei è povera nonostante sia una

nobile, anche se nel 3° capitolo Bianca sposerà Gesualdo. Gesualdo

giunge in soccorso per difendere la sua roba, perché il palazzo a fuoco è

vicino al suo appartamento, e ha paura che l’incendio possa danneggiare

la sua proprietà in quanto confinante.

Nel secondo capitolo vi è un colloquio tra Don Diego e la Baronessa

Rubiera, che cerca di strappare il matrimonio riparatore: la Baronessa fa

orecchie da mercante, tranquillizzando Don Diego, e pensano a

Gesualdo arricchitosi recentemente.

Gesualdo è un personaggio rozzo, con pochissima cultura.

Nel quarto episodio del quarto capitolo della prima parte del romanzo,

si ha la descrizione della giornata tipo di Gesualdo.

Mitizzazione della memoria, acquista un valore importante: da ricchi

ricordano i tempi di quando erano poveri.

Lezione 4, 30/11/2023

La seconda parte segna il trionfo di Gesualdo. 

Episodio da tenere presente: seconda parte, capitolo 1 Gesualdo si

afferma all’attenzione di tutta la società del suo tempo ed entra in

contatto con tutte quelle persone che avevano comandato fino a quel

momento (notabili, avvocati) che devono prendere coscienza che

Gesualdo ha acquisito prestigio sociale. Vi è la vendita delle terre

comunali ad un’asta pubblica, accaparrate dai nobili: in merito a ciò,

Gesualdo aveva architettato un piano ambizioso per aumentare le

probabilità di diventare un nobile: quello di acquistarle tutte per avere il

monopolio per poter gestire l’economia del territorio, così che tutti

dipendessero da lui.

Non possiamo considerarlo un romanzo storico perché i riflettori sono

puntati sulla rottura interna del personaggio, il cui obiettivo è quello di

affermarsi (soprattutto economicamente).

Storicamente vediamo che in questo periodo (anni ’20) abbiamo

l’affermazione di una nuova borghesia, chiamata gabellotti – affittuari

dei territori comunali che vanno a sostituirsi dei vecchi nobili. In questo

primo periodo dell’800 vediamo l’affermazione della borghesia che

cerca di sopraffare i nobili, mentre con l’Unità di Italia avremo la

nobiltà che si imborghesisce

Nei Malavoglia i riflettori sono puntati sulla famiglia Toscano, mentre

in Gesualdo è più presente il

Dettagli
Publisher
A.A. 2023-2024
24 pagine
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-FIL-LET/10 Letteratura italiana

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher ireneippolito di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Letteratura italiana e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di Napoli Federico II o del prof Olivieri Ugo Maria.