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ALLUDE ALLE CAPACITA' ELEVATE DEL POETA

egli però altro non è che una voce dell'esilio

un realtà dove è oggetto di scherno e in cui viene umiliato

da una società volgare e chiassosa e i suoi grandi valori sembrano quasi un ostacolo per

lui perchè non gli permettono più neanche di camminare.

IL VECCHIO SALTIMBANCO pag. 60

Questo è un poemetto in prosa che fa parte di una raccolta chiamata “Lo spleen di

Parigi”. “Spleen” è un termine inglese x indicare la milza, tradizionalmente sede

dell’umore nero.

Con questo poemetto Baudelaire rappresenta il ruolo del poeta: il vecchio saltimbanco che

vive relegato nella sua baracca è il poeta posto al margine della società borghese, la quale

rappresenta la morte dell’arte.

Quest’opera può essere divisa in 2 parti a causa della doppia atmosfera:

fiera/luna park: atmosfera vivace, clima festoso

● capanna misera che si trova ai suoi margini: ha in se un senso di oscurità, idea

● dell’esilio

Molto importante è lo sguardo del poeta che è intenso ed esprime la sua superiorità.

Infatti nonostante egli abbia rinunciato al proprio ruolo all’interno della società, rimane

comunque superiore agli altri grazie alla sua capacità di cogliere ciò che si nasconde

al di là della realtà.

Baudelaire ci tiene anche a parlare del guadagno poiché la borghesia è una classe

utilitaristica, fondata sul denaro (caratteristica che i poeti criticano).

RIASSUNTO

Nei giorni di festa gli uomini, sia grandi sia piccini, si dimenticano il lavoro e i propri doveri

per immergersi completamente nell’atmosfera gioiosa della fiera.

I saltimbanchi del luna park facevano a gara a chi attirava maggiormente l’attenzione,

esibendosi con le loro acrobazie.

Mentre tutti si divertono, in un angolo del luna park vi è una baracca misera dove sta un

vecchio saltimbanco muto e immobile, che non si unisce alla gioia generale della gente.

Un elemento che colpisce è il suo sguardo: profondo e intenso, che scruta la folla.

Il narratore ne rimane talmente colpito che vorrebbe porre alcune monete accanto a lui,

ma il flusso di gente lo allontana da lui.

Infine riflette sull’immagine del saltimbanco paragonandolo al poeta che viene relegato in

un angolo dalla società.

Nel 2° '800 si sviluppa anche una NUOVA TENDENZA NARRATIVA: la narrazione tende ad

una sorta di ROMANZO PURO; diventa più compatta, articolata nel seguire lo sviluppo di

una vicenda. Vengono eliminate le digressioni e le saggistiche.

Non vengono più scritti romanzi fiume ma si cominciano a comporre romanzi brevi,

lasciando il romanzo fiume come romanzo d'appendice.

Massima espressione di ciò è il RACCONTO BREVE, il quale assume un carattere realistico

poiché presenta vicende ritagliandole dal fluire della vita quotidiana.

Anche per quanto riguarda la narrativa il centro di produzione è la Francia, dove nasce il

NATURALISMO: termine utilizzato per la prima volta nel 1880 da EMILE ZOLA; egli si

ispira al realismo francese dell'800 e a GUSTAVE FLAUBERT, che nel suo capolavoro

“Madame Bovary” aveva attuato la sua scelta per un romanzo impersonale.

Zola si rifà quindi alla scelta di Flaubert, ampliandola.

Nel 1880 compone il saggio “ROMANZO SPERIMENTALE” in cui delinea le sue scelte

letterarie: si ispira alle teorie del fisiologo francese Claude Bernard, vedendo il romanzo

come un esperimento; lo scrittore deve operare su fatti ed eventi sociali come i fisici

analizzano l'oggetto dei loro studi.

Nel romanzo, quindi, l'autore si chiede come un dato personaggio può reagire a una

determinata situazione.

Alla base di questo atteggiamento Zola riprende le teorie di Ippolito Taine secondo le

quali i comportamenti umani scaturiscono da leggi/fenomeni casuali e sono determinati da

3 fattori: componenti ereditarie (razza), ambientali e, molto importante, il contesto storico

(momento).

Per Zola il romanzo è quindi un modo per studiare le devianze individuali e sociali;

egli analizza la vita dei bassifondi parigini, soffermandosi su vagabondi, alcolisti e

prostitute, figure amate dagli scrittori in quanto reduci di situazioni familiari complesse e

simboli del deterioramento della società.

Da ciò nasce l'ANTROPOLOGIA CRIMINALE (1° antropologo italiano: Cesare

Lombroso): da alcuni tratti somatici si può individuare la predisposizione ad una certo

comportamento e l'EREDITARIETA' diventa un elemento fondamentale in questo periodo,

anche se i figli prendono dai genitori solo alcuni tratti somatici, malattie ecc.

Emile Zola progetta e organizza la sua vasta produzione romanzesca nel ciclo dei

“ROUGON – MACQUART”, un'opera oggettiva, impersonale e il romanzo diventerà anche

strumento di denuncia sociale.

Parlando della triste condizione dei bassifondi, l'autore spera che lo stato intervenga e

tenti di migliorarla.

Dal pdv linguistico, non vi è nessun problema linguistico in questi romanzi, in quanto scritti

in francese moderno (parlato).

Sia in Francia (Naturalismo) che in Italia (Verismo) si sviluppano atteggiamenti

spiritualistici che presentano uomini dalla spiritualità straordinaria.

Maggior faro è la Francia, che influenzerà l'Italia dal pdv culturale.

IN ITALIA...

... fra i problemi che si dovevano affrontare per “fare gli italiani” non ultimo c'era quello di

estendere la conoscenza della lingua italiana.

Venne affrontato da Manzoni sia dal pdv letterario (coi Promessi Sposi), sia da quello

istituzionale (col processo di unificazione della lingua) ed egli optò per il fiorentino poiché

era parlato, ma la sua scelta verrà criticata tra il 1870 e il 1880.

Da quel momento si cercano nuovi modelli linguistici e la scelta cadrà su un italiano di

uso comune: l'Italia unita è una nazione ricca di dialetti, in quanto la maggior parte della

popolazione è analfabeta.

Questo comporta problemi di comprensione poichè spesso i burocrati, per questioni

lavorative, dovevano recarsi in varie zone d'Italia e la comunicazione risultava difficile se

non addirittura impossibile.

Lo stesso valeva per gli impiegati del sud nel momento in cui si recavano al nord.

A favorire la diffusione di un italiano comune sarà anche il servizio di leva (militare); i

soldati erano uomini semplici, rozzi ma nonostante provenissero da luoghi diversi,

riuscivano a comunicare e a comprendersi poiché per loro era fondamentale.

Nella concretezza, inizia a diffondersi un italiano parlato compreso da tutti e sarà il

primo passo verso la lingua unitaria.

In altri paesi europei vi era già l'unità linguistica, come in Germania (dal '500 con la

traduzione della Bibbia dal latino al tedesco ad opera di Lutero) e in Inghilterra (già dal

Medioevo).

Anche in Italia come in Europa si sviluppa l'EDITORIA in quanto il pubblico aumenta ed è

principalmente composto da borghesi, protesi alla ricerca di letture con cui dilettarsi.

Si diffondono grandi romanzi (es: “Cuore” di Edmundo De Amicis - “Pinocchio” di Collodi)

e anche la STAMPA è interessata da un notevole incremento ma sarà comunque

sottodimensionata poiché i quotidiani italiani non arriveranno mai alla tiratura dei grandi

giornali europei.

Le città italiane + importanti dal pdv culturale sono Roma e Milano

Milano era il centro dell'industria editoriale e della letteratura + avanzata. E' un

● proliferare di luoghi d'incontro (Caffè, Bar...) e di dibattiti.

Nascono i primi PERIODICI e proprio a Milano si sviluppano 2 movimenti letterali

molto importanti: SCAPIGLIATURA e VERISMO.

Roma avrà invece grande importanza soprattutto dopo il 1870, quando diventa

● capitale italiana, e verrà considerata centro + importante della vita politica del

paese.

Negli anni '90 diventerà inoltre un rinomato centro letterario nonché capitale

dell'ESTETISMO DECADENTE.

I luoghi di cultura italiani nell'800 sono le UNIVERSITA', nelle quali i docenti venivano

scelti dal governo unitario, nomina non condizionata dagli atteggiamenti politici in quanto

si tende a privilegiare competenza e cultura; quest'ultima, in ambito universitario,

raggiunge livelli elevati ed esempi emblematici sono De Sanctis e Carducci.

Il mondo universitario è caratterizzato dal POSITIVISMO e il maggior esponente italiano è

il filosofo Roberto Ardigò.

In Italia si assiste alla TRASFORMAZIONE DEL GUSTO LETTERARIO:

la POESIA diventa pura e lirica (scompaiono alcuni generi come la novella in versi e i

● poemetti narrativi o filosofici).

Il COMPONIMENTO POETICO diventa introspettivo e soggettivo, in cui dal pdv

● tematico tende a diffondersi il REALISMO: cominciano ad essere affrontati temi

concreti, non più mitologici.

E' una poesia realista, in cui il poeta racconta episodi concreti e reali della vita quotidiana.

E'evidente la protesta sociale, in cui traspare l'inquietudine dell'uomo del tempo.

Inoltre, la POESIA si abbassa di tono e utilizza un linguaggio comune e si ritorna

all'influenza della poesia francese (Parnassianesimo e Simbolismo).

La tendenza al realismo prelude all'affermarsi del fenomeno italiano della

SCAPIGLIATURA (1860), il fenomeno più significativo che dominerà il panorama letterario

del periodo 1860-1880, protendendosi fino alla fine del secolo.

Questo movimento nasce dal bisogno dei poeti di rompere con la tradizione romantica e

soprattutto col sentimentalismo.

La Scapigliatura diventa quindi espressione del disagio del letterato nella società

borghese.

Essa nasce a Milano, dove è evidente il ruolo della borghesia, chiusa nella grettezza.

Per cui gli scapigliati non sono altro che un gruppo di poeti uniti in questa poesia per

contrapporsi alla tradizione precedente.

Il termine “Scapigliatura” è portato alla ribalta letteraria nel 1861 dal giornalista e

scrittore milanese CLETTO ARRIGHI (pseudonimo di Carlo Righetti) nel romanzo

“LA SCAPIGLIATURA E IL 6 FEBBRAIO”.

Essa è l'equivalente in italiano di bohème, col quale si indicava dapprima il mondo degli

zingari (itineranti, senza patria) poiché si pensava che i nomadi provenissero dalla Boemia,

ma successivamente venne attribuito agli artisti emarginati dei bassifondi, alcolisti,

anticonformisti ecc.

I poeti scapigliati, nei loro componimenti si oppongono al mondo borghese,

criticandone l'affarismo, il moderato atteggiamento politico e la ristrettezza culturale.

La loro poesia nasce come provocazione sia al gusto tradizionale, sia dal pdv tematico:

utilizzano

Dettagli
Publisher
A.A. 2012-2013
16 pagine
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-FIL-LET/10 Letteratura italiana

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher ALICEUNI di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Letteratura italiana e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università per stranieri di Perugia o del prof Padua Donatella.