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Il design scandinavo: un design senza tempo

Il design scandinavo è classificato come un design senza tempo. Biamonti spiega come negli anni '30 in Svezia sia stato sviluppato un programma sociale che si esprime anche dal punto di vista economico, e il cui obiettivo era quello di creare un sistema in grado di assicurare a tutti un livello standard di sicurezza (economica e sociale). Questo sistema decolla solo dopo la 2° guerra mondiale e crea una serie di condizioni economiche particolari che generano un'effervescenza più posata che porta ricchezza. Ciò porta ad una particolare attenzione nella creazione degli spazi interni.

In questo contesto sociale il design viene visto come una parte di una modernità socialdemocratica, strumento intelligente di una società riformata, indispensabile all'uomo per abitare il pianeta.

La definizione di design scandinavo viene inaugurata in Inghilterra e negli Stati Uniti negli anni '50 e si diffonde per indicare uno stile evoluto, sinonimo di una

realtà semplice e di unamodernità intelligente e condivisa. La produzione di oggetti per la vita quotidiana a basso costo ma ad alta qualità, l’attenzione aidi estetica ed essenzialità e l’unione tra materiali naturaliprocessi naturali, la combinazioneed esigenze industriali contribuiscono a fare del design e del prodotto di design scandinavo unemblema per l’intera cultura del territorio. A differenza del design italiano, il design scandinavonon presenta dei pezzi unici da esposizione.Una mostra al MoMa (per Alvar Aalto, ma in realtà riguardava il design scandinavo) sanciscecome questo sia il design “del futuro”.Presenta 3 caratteristiche fondamentali:
  1. Rappresentazione e risposta tra ambiente esterno (poco ospitale, ostile) e interno(caldo, accogliente). Dove con esterno si intende la natura e non l’esterno della casa,considerato un esterno privato e percepito come una continuazione della casa, in mododistinzione
attraverso l'arredo e la decorazione da occupare lo spazio e di creare una minuta. Cura e attenzione all'infanzia. Come una società approccia il bambino è identificativo della società stessa, qui i bambini sono sacri, mentre in Italia sono considerati piccoli adulti, nella scuola della Bauhaus il bambino impara facendo, mentre nel design scandinavo il bambino deve godere del momento dell'infanzia (è un momento di irrazionalità, sogno, libero di non essere rispondente a schemi). Uso del carattere naturale (si ha un passaggio fluido non dato di contrasti tra produzione artigianale, semindustriale, industriale) I paesi scandinavi sono accumunati dalla presenza di vaste estensioni inutilizzabili (tranne la Danimarca), ciò porta la popolazione ad agglomerarsi in piccoli centri, in un tipo di convivialità non costrittiva ma volontaria. Nei paesi scandinavi il "ricevere" non è mai obbligatorio, maÈ considerato come un regalo. Secondo la D'Amato da un punto di vista geografico né la Danimarca né la Finlandia farebbero ma l'uso è di includerle specialmente in architettura e design. Il parte della Scandinavia, carattere scandinavo è fissato grazie all'appartenenza ai tre caratteri fondamentali. Inoltre, il regno di Danimarca storicamente ha governato anche su Svezia e Norvegia, presentano lo stesso bagaglio di mitologia scandinava e vichinga (condividono anche cultura) e sono estremamente nazionalisti. SVEZIA Fu la prima nazione al mondo a dotarsi di un'associazione per il disegno industriale, fondata piccoli oggetti d'artigianato a progetti). Questa nel 1845 (tanti oggetti diventano da associazione ha, tra i suoi fini, un'elevazione generale del gusto (molto vicina al programma del Werkbund, anche se in esso troviamo dei contrasti interni, in Svezia la volontà di elevare il prodotto si legge in una linea costante).

Il fine da raggiungere è l'attenzione al processo tecnologico senza che questo incida nella purezza ed essenzialità delle linee o nell'utilizzo dei materiali naturali (questo approccio che secondo molti storici viene espresso nel prodotto IKEA).

In Svezia un sistema economico che poi si dichiara insostenibile genera il concetto di standard minimo e il prodotto viene visto a servizio dell'uomo (i vari dibattiti sulla forma e sulla decorazione vengono ritenuti superflui).

Riferimento e collegamento con l'artigianato: il prodotto di design viene naturalmente percepito come qualcosa che è l'evoluzione del prodotto artigianale. In "Ett hem" (1899) ritroviamo lo stile Swedish Grace. Viene ripreso a Parigi 1925, ed è uno stile che poi viene confuso con il minimal. Si va via via formando un gusto "sognante".

Erik Gunnar Asplund. È una delle più alte espressioni della pulizia e della

trasposizione inchiave scandinava di ciò che stava accadendo sul continente europeo. Realizza una rivisitazione della Thonet 34 per il municipio di Göteborg (prodotte da Cassina), che è un riferimento formale e pulito alla scuola del Bauhaus e al De Stijl. Si tratta di una seduta in pelle imbottita, ed è quindi un prodotto riferito alla tradizione Thonet, ma che parla scandinavo. Asplund riuscì a sviluppare un linguaggio progettuale meno severo rispetto ai contemporanei architetti modernisti tedeschi. È importante nel design scandinavo l'attenzione alla linea del corpo (che si traduce in indicazioni progettuali da seguire). È infatti proprio con il design scandinavo che nasce l'ergonomia (e la curva di fatica). È Kaare Klint che studia questa curva di fatica e la desume da un'applicazione militare, per poi farla diventare un'indicazione per i progettisti. Nascono poi tanti studi sugli spazi piccoli e le stanze per ibambini e queste informazioni vengono recepite dai progettisti e dai produttori (non simettono in posizione di contrasto o di superiorità, ma in una condizione di dialogo).“Nessun’altra società ha promosso maggiormente il concetto di design IKEA. Secondo Fiell:scandinavo di IKEA, che, per oltre 50 anni ha fabbricato e venduto prodotti per tutti, basatisulla tripla idea di forma, funzione e disponibilità. Fin dal suo inizio IKEA ha fatto propria quellaparticolare filosofia svedese scaturita da un concetto e una base socialista che alle personenon benestanti dovrebbero essere date le stesse opportunità di quelle che lo sono”.

IKEA (acronimo di Ingvar Kamprad Elmtaryd Agunnaryd) venne fondata nel 1943. Inizialmentevendeva prodotti come calze e saponi per corrispondenza, fino a quando inizia a venderearredo a prezzo di fabbrica ordinabile via catalogo. IKEA ha dalla sua il fatto di volere tenere ilprezzo accessibile ai più, e il fatto di

essere presente in moltissimi paesi del mondo (in continua espansione). Ha una linea che è eccellente espressione di quello che è arrivato a noi, nella contemporaneità del design scandinavo. Da IKEA c'è tutto e IKEA offre tutto a tutti: risponde a tutte le necessità, non solo fisicamente materiali, ma anche culturali, estetiche ed economiche. Ha una produzione diversificata che ha modo di rispondere a qualsiasi esigenza e crea un genere di atteggiamento consumista che è lontano dall'atteggiamento scandinavo. Inoltre, disegnano le istruzioni in modo che siano universalmente comprensibili, senza bisogno di traduzioni.

Quando si parla di design scandinavo bisogna parlare anche di altre aziende come:

  1. Iittala, che presenta oggetti accettabilmente costosi. Troviamo infatti un range di prezzi diversi e dalla funzione evidente (abbordabile).
  2. Volvo. Il logotipo è simbolo chimico dell'acciaio. La Volvo produce delle macchine pesanti,
che devono dare l'idea di sicurezza (infatti la logica della volvo è logica di protezione). NORVEGIA. Secondo il Burdek, il fatto che non ci siano imprese industriali ha favorito le attività artigianali, che solo in tempi recenti si sono evolute in un design del prodotto industriale seriale. Il design scandinavo è inteso come una forma di vita, per: il linguaggio formale ridotto, i processi di produzione semplici e la capacità d'uso durevole del prodotto. Ci si riallaccia al moderno europeo piuttosto che seguire esplicitamente una propria tradizione scandinava. A partire dagli anni '70 si segue da un lato una linea di produzione che modernizza e dall'altro parte una serie di designer si collegano ad una progettazione più globale. Il design norvegese e la spinta romantica, una certa provincialità (più concettuale che geografica) tengono lontano il paese dallo sviluppo industriale (fino ad un certo punto). Oggi la Norvegiasi sta muovendo verso una direzione di sviluppo e di ricerca della propria base concettuale. Considerata una delle nazioni che più ha dato "gioia" al design. DANIMARCA. Il loro motto era: "soltanto il meglio è abbastanza buono". La parola Lego è la contrazione di "leg godt", ovvero gioca bene. All'inizio erano in legno, poi vennero fatti in plastica. Si sono interessati ai temi sociali (riferimento alla libertà da ottenere al presidente del Sudafrica Madiba). L'idea è quella di creare dei mattoncini interscambiabili, utilizzabili da tutti i bambini e che stimolino la creatività. Creano poi un'ulteriore linea, la Duplo, per i bambini in età prescolare, per dare la possibilità a tutti i bambini di giocarci. Quando si parla di Danimarca si fa riferimento a due eccellenze: Arne Jacobsen e l'azienda Fritz Hansen. Arne Jacobsen è un designer e architetto che ha unaformazione da scalpellino (scultorea) ed è forse proprio questo che gli permette di percepire le forme in maniera diversa. Per un certo periodo si riferisce nei suoi lavori ad Asplund e a Le Corbusier, inizia a collaborare con l'azienda Fritz Hansen, per la quale realizza la seduta "Uovo" in associazione con la seduta "Cigno". Anche Jacobsen si confronta con i piccoli oggetti della quotidianità, come lampade, teiere, set di posate. Disegna gli interni del Royal Hotel (tutti, dai tessuti alla posateria) che possedevano una straordinaria estetica futurista (non nel senso italiano del termine, piuttosto "futuribile"). Egli disegnò anche le luci per Luis Pulsen, piuttosto che le posate in metallo per Stelton e altri. Riteneva essenziale che il design di edifici, mobili e oggetti fosse ben proporzionato, e che materiali e colori fossero compatibili, così da creare la migliore impressione complessiva. Jacobsen riusciva a coniugare lete e minimalista. I mobili sono realizzati con materiali naturali come il legno massello e il cuoio, che conferiscono loro un aspetto caldo e accogliente. Le linee pulite e semplici dei mobili scandinavi si combinano con forme organiche e scultoree, creando un equilibrio armonioso tra funzionalità e estetica. I colori predominanti sono tonalità neutre come il bianco, il grigio e il beige, che contribuiscono a creare un'atmosfera tranquilla e rilassante. Il design scandinavo si concentra sull'essenziale, eliminando gli elementi superflui e privilegiando la funzionalità. Questo stile di design è diventato molto popolare negli ultimi anni, grazie alla sua capacità di creare ambienti eleganti e accoglienti.
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Ingegneria civile e Architettura ICAR/17 Disegno

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher camilladeste9 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia del design e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di Genova o del prof Chimenz Luisa.
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