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Definizione di funzione
Siano A, B due insiemi non vuoti; una funzione da A a B è una legge che assicura ad ogni elemento di A uno ed un solo elemento di B.
A è detto dominio della funzione ed è l’insieme su cui la funzione agisce. B è detto codominio della funzione ed è un insieme che deve contenere almeno tutti gli elementi di f.
A, B ≠ ∅ una legge → ∀ x ∈ A ∃ y ∈ B : f ( x ) = gi
Definizione di restrizione di f
A, B, A' ≠ ∅ f: A → B; A' ⊆ A
Chiamiamo restrizione di f ad A' la funzione f
g è f |A' : A' → B ∀ x ∈ A', y = g ( x ) = f ( x ) ∈ R
Definizione di immagine
A, B, A' ≠ ∅ f: A → B; chiamiamo immagine di f il sottoinsieme del codominio contenente tutti e soli i trasformati degli elementi di A tramite f.
Im ( f ) = { y ∈ B : y = f ( x ), x ∈ A } im ( f ) = f ( A ) = { f ( x ) : x ∈ A }
Definizione di intorno
u0 ∈ R, ε > 0: si chiama intorno di centro u0 e raggio ε l’intervallo aperto (u0 - ε, u0 + ε) = { u ∈ R: u0 - ε < u < u0 + ε }
Definizione punto isolato
A ⊆ R, u0 ∈ A: u0 è isolato se ∃ ε > 0 : Iε (u0) ∩ A = { u0 }
Definizione punto di accumulazione
A ⊆ R, u0 ∈ R ∪ {±∞}
u0 è punto di accumulazione di A se: ∀ ε > 0, Iε (u0) ∩ A ≠ ∅ dové ha può non appartere all’intorno.
Definizione Punto di Frontiera:
A ⊆ ℝ, x₀ ∈ ℝ. x₀ è punto di frontiera se ∀I(x₀), ∃ u in I(x₀)\{x₀} ∈ A e u ∉ A oppure ∃ u in I(x₀)\{x₀} ∉ A e u ∈ A.
Definizioni Limite:
limu→x₀ f(u) = l ∈ ℝ ⇔ ∀ε>0 ∃δ>0: ∀u ∈ dom(f) ∩ I(x₀, δ), si ha che: |f(u) - l| < ε
limu→x₀ f(u) = +∞ ⇔ ∀A ∈ ℝ, ∃δ>0: ∀u ∈ dom(f) ∩ (x₀-δ, x₀+δ), si ha che: f(u) > A
limu→x₀ f(u) = -∞ ⇔ ∀A ∈ ℝ, ∃δ>0: ∀u ∈ dom(f) ∩ (x₀-δ, x₀+δ), si ha che: f(u) < A
limu→m⁻ f(u) = l ∈ ℝ ⇔ ∀ε>0 ∃m ∈ ℝ: ∀u ∈ dom(f) ∩ (m, x₀), si ha che |f(u) - l| < ε
limu→m⁺ f(u) = l ∈ ℝ ⇔ ∀ε>0 ∃m ∈ ℝ: ∀u ∈ dom(f) ∩ (x₀, m), si ha che |f(u) - l| < ε
limu→x⁺ f(u) = +∞ ⇔ ∀A ∈ ℝ, ∃m ∈ ℝ: ∀u ∈ dom(f) ∩ (m, +∞), si ha che: f(u) > A
limu→x⁻ f(u) = +∞ ⇔ ∀A ∈ ℝ, ∃m ∈ ℝ: ∀u ∈ dom(f) ∩ (-∞, m), si ha che: f(u) > A
limu→x⁺ f(u) = -∞ ⇔ ∀A ∈ ℝ, ∃m ∈ ℝ: ∀u ∈ dom(f) ∩ (m, +∞), si ha che: f(u) < A
limu→x⁻ f(u) = -∞ ⇔ ∀A ∈ ℝ, ∃m ∈ ℝ: ∀u ∈ dom(f) ∩ (-∞, m), si ha che: f(u) < A
Definizione Generale di Limite:
f: dom(f) ⊆ ℝ → ℝ, x₀ ∈ ℝ ∨ {±∞}, l ∈ ℝ ∪ {±∞}
∀I(x) ∃I(x), ∀x ∈ dom(f) ∩ I(x₀): ∃V₃: f(x) ∈ I(ε)
Quindi per qualunque intorno di l esiste un intorno di x₀ in cui f(x) ∈ I(ε)
PRIMO TEOREMA DEL CONFRONTO
A ⊆ ℝ, A ≠ ∅
f,g : A → ℝ
x₀ ∈ ℝ ∪ {±∞} ed è punto di accumulazione per A
- esistono limx→x₀ f(x) = l e limx→x₀ g(x) = m con x₀ ≠ l ∈ ℝ ∪ {±∞}
- ∀x ∈ (A ∩ I(x₀)) f(x) ≤ g(x)
allora l ≤ m
DIMOSTRAZIONE
Se l = -∞ oppure m = +∞ è sostanzialmente uguale al teorema di del confronto.
l, m ∈ ℝ
h: A → ℝ n(x) = f(x) - g(x)
Poiché ∀x ∈ (A ∩ I(x₀))(x₀) f(x) ≤ g(x)
allora ∀x ∈ (A ∩ I(x₀))(x) h(x) ≤ 0
per cui limx→x₀ f(x) - g(x) = l - m
l - m ≤ 0 → l ≤ m
SECONDO TEOREMA DEL CONFRONTO
A ⊆ ℝ, A ≠ ∅
f,g : A → ℝ
x₀ ∈ ℝ ∪ {±∞} ed è punto di accumulazione per A
- esiste limx→x₀ f(x) = limx→x₀ h(x) = l ∈ ℝ
- ∃ I(x₀): ∀x ∈ (A ∩ I(x))(x₀) si abbia f(x) ≤ g(x) ≤ h(x)
allora limx→x₀ g(x) = l
∃ limk xnk, di ymk, ymk ∈ E(0,1), converge a y0
Poiché E è continuo in [a,b] per l'altezza e poiché vi(ƒ(a),ƒ(b)) ricevono anche mnk ∈ [a,b] continuo in v0. Dunque limk(ƒ(xmk)) = ƒ(u)
Poiché limm ym = limn(ƒ(un)) = sup(ƒ[a, b])
⇒ limk (ƒ(xmk)) = sup(ƒ(u)) = limk ymk = sup(ƒ(u)) u ∈ [a,b]
LEGAME FRA MONOTONIA E SEGNO DELLA DERIVATA
- I ⊆ R
- f: I → R una funzione derivabile
- (a) se f' (x) = 0 allora f è costante f derivabile
- (b) se f' (x) ≥ 0 ∀x ∈ I allora f è crescente su I.
- (c) se f' (x) > 0 ∀x ∈ I allora f è strettamente crescente su I.
Nota: vale il reciproco della (c).
f: f = x3 la cui funct.
RICERCA DEI PUNTI DI MASSIMO E MINIMO LOCALE
- f: Dom(f) → R
- I ⊆ dom(f):
- no ∈ I
- f è derivabile in I\{n0}
- (a) se f' (x) > 0 ∀x ∈ I con uno e f' (no) < 0 ∀x ∈ I con x ≠ xo, allore no è punto di massimo locale per f.
- (b) se f' (x) ≤ 0 ∀x ∈ I con uno e f' (no) > 0 ∀x ∈ I con x = xo, allora no è punto di minimo locale per f.
- (c) se f' (x) > 0 ∀x ∈ I dunque f' (x) = 0 ∀x ∈ I con uno f' (n0), allore no e un poonti di flesso di wandquete horizontale.
CARATTERIZZAZIONE DELLE FUNZIONI COSTANTI
- I ⊆ R
- I può a un intervalo:
- f: I → R una funzione derivable tale che f' (x) = 0 ∀x∈I
- → f è costante su I.
- I deve reconosonivamente avere un intervalo, perche se non le forni moltude costanti delle funzioni con descocritud di prime specie oppure elimina ille cause per esempio sgn(x).
Integrali Impropri - Lemma
Sia f: [0,c) → R una funzione non negativa e integrabile su [0,c), c ∈ R.
l'integrale improprio di f tra 0 e +∞ converge o diverge se i partendo terremi vari non son indeterminamto.
Criterio del Consueto
f,g: [0,c) → R due funzione integrabili su [0,c), ∀ c ∈ R, c ≥ 0.
- Se l'integrale improprio di g tra 0 e +∞ converge allora anche l'integrale improprio di f tra 0 e +∞ converge e in tal caso 0 ∫+∞ |f|da = 0 ∫+∞ |g|da.
- Se l'integrale improprio di f tra 0 e +∞ diverge allora anche l'integrale improprio di g tra 0 e +∞ diverge.
Criterio della Convergenza Assoluta
f: [0,+∞) → R una funzione integrabile su [0,c), ∀ c ∈ R, c ≥ 0.
Se l'integrale improprio di f tra 0 e +∞ converge assolutamente, ovvero in valore assoluto allora l'integrale improprio di f tra 0 e +∞ converge e in tal caso:
0 ∫+∞ f(u)du = ∫0+∞ |f(u)|du.
Criterio del Confronto Asintotico
f,g: [0,∞) → R due funzioni integrabili su [0,c), ∀ c ∈ R, con c ≥ 0.
g(u) ≥ 0 ∀u ∈ [0,+∞).
Hp: ∃ limu→+∞ f(u)/g(u) = ℓ, ℓ ∈ R esiste finito.