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NEOREALISMO
Pur non esistendo un manifesto del movimento del , un film di tale movimento
ha le seguenti caratteristiche:
• riprese in esterni fuori dagli studi;
• presenza di attori non professionisti;
• contemporaneità del soggetto e attenzione ai problemi sociali e collettivi;
• esigenze morali calate nel racconto sguardo etico e moralista;
• impronta autoriale nell’interpretazione del mondo;
• presenza limitata degli schemi dei generi cinematografici, delle tecniche più convenzionali
di messa in scena, recitazione e linguaggio.
Quattro importanti registi:
ROBERTO ROSSELLINI
1. , cinema più immediato basato sul momento rivelatore delle
riprese, stile anti-spettacolare attenzione inusuale alle piccole cose, ai fatti insignificanti,
alla realtà così come si offre all’improvviso; trilogia neorealista di pellicole aventi il tema
comune della guerra, con una struttura narrativa frammentata,
“Roma città aperta”
• (1945) con Anna Magnani e Aldo Fabrizi, che racconta la
storia vera di don Pietro Pellegrini in una Roma ancora occupata dai nazisti
(polemica relativa alla scena dell’esecuzione di don Pietro per la scelta iniziale di
Rossellini di fare dei soldati italiani di un plotone del PAI -Polizia dell’Africa
Italiana- i carnefici del parroco, infine cambiata in seguito alle pressioni del governo,
dato che nel film il colpo di grazia viene dato a don Pietro da un ufficiale tedesco, e
non da uno italiano, come invece andò veramente);
“Paisà”
• (1946) resa documentaristica della realtà, narra in sei episodi l’avanzata
delle truppe alleate in Italia dallo sbarco in Sicilia del ’43 fino all’inverno del ’44 sul
delta del Po +
voce over ha il compito di oggettivare la Storia, di renderla ufficiale immagini di
repertorio all’inizio di ciascun episodio smarrimento della differenza tra realtà e
finzione
il titolo previsto inizialmente era “Seven from the U.S.”
I. Sicilia: protagonisti Carmela e Joe, girata a Maiori, sulla costiera amalfitana
∗ un’oscurità primordiale avvolge la torre normanna (“casa di Frankenstein”,
“castello di pirati”, “buio come il fondo d’un pozzo”…) dove agiscono
americani e tedeschi, indistinguibili agli occhi dello spettatore e riconoscibili
/
soltanto grazie alla loro parlata Carmela (Carmela Sanzio, povera figlia di
pescatori napoletani), creatura selvaggia e istintiva, si muove con naturalezza
nelle tenebre
∗ stereotipi del romanticismo decontestualizzatistelle cadenti, vista del mare
∗ luce come fattore insidioso, portatore di sciagura accendino di Joe, torce
elettriche dei tedeschi, chiarore dell’alba
∗ l’eco dello sparo in un fuoricampo è segnale di morte tre uccisioni (Joe,
soldato tedesco, Carmela) accomunate dallo spostamento della visione
cinematografica dal soggetto che sente lo sparo al soggetto che lo ha
provocato
∗ “strazio gelido”, sguardo distaccato e indifferente della mdp sul sacrificio di
Carmela non riconosciuto dagli americaniinquadratura finale girata ad Anzio,
a riprese ultimate
II. Napoli: protagonisti Pascà e Joe
∗ tre blocchi narrativi: i primi due, nei quali è Pascà a svolgere la funzione di
soggetto, separati da una cesura dal terzo, dove è Joe a gestirla.
∗ Linguaggio non verbale, fatto di gesti e di sguardi comunicazione visiva
squilibrata: gli occhi di Pascà cercano senza trovarli quelli di Joe, scosso dalla
verità insostenibile intorno allo scugnizzo scoperta alle grotte di Mergellina; +
due soliloqui di Joe da ubriaco (visione impietosa dell’american
/
dream) commenti disincantati di Pascà
III. Roma: protagonisti Francesca e Fred
∗ episodio meno riuscito, a detta della critica, che lo giudicò afflitto dal
sentimentalismo e dalla povertà d’invenzione
∗ naturale proseguimento di “Roma città aperta”?
∗ inquadrature di repertorio (43) che costituiscono tre quarti del totale
∗ passato prossimo, liberazione di Roma, condizione di purezza e innocenza di
/
Francesca, incontro romantico in esterni alla luce del sole presente, condizione
di smarrimento morale, incontro in interno nel buio della notte
IV. Firenze: protagonisti Harriet e Massimo
∗ anti-eroi, mettono a rischio la loro vita e quella di altri per un desiderio privato
∗ road e action movie hollywoodianoi protagonisti compiono un viaggio e
incontrano ad ogni fermata personaggi diversi
∗ percorso a ostacoli nel labirinto cittadino, sotto o dentro la cittàvalenza
psicanalitica: percorso interiore nell’animo umano
∗ gagi due ufficiali inglesi, la guardia fiorentina, l’ex militare sui tetti
∗ sequenza della morte del partigiano ricorda quella di Pina in “Roma città
aperta”
V. Savignano di Romagna: protagonisti i frati francescani e i tre cappellani militari
americani, girato in un convento amalfitano presso Maiori)
∗ Sguardo allo stesso tempo sinceramente stupito e amorevolmente ironico di
Rossellini sul tema sacro.
∗ serenità del convento scossa dall’arrivo dei cappellani americani
∗ conflitto teologico tra i frati cattolici e due cappellani americani: uno
protestante, l’altro ebreo
∗ confronto culturale tra il cappellano cattolico e i frati francescaniil cappellano
si unisce alla preghiera dei frati, NO giudizio o partecipazione di Rossellini
VI. Delta del Po: protagonisti Dale e Cigolani
∗ ambiguità delle partiamericani catturati dai tedeschi ricevono un trattamento
diverso di quello riservato ai partigiani
∗ reazione finale di Dale scioglie le ambiguitàanalogia con lo scatto di Pina in
“Roma città aperta” /
∗ acqua del Po assorbe e restituisce ricordo degli orrori della guerra che ritorna
alla memoria
∗ chiusura vera con la prima inquadratura, quella del partigiano morto che
galleggia nelle acque del Povalore metaforico
“Germania Anno Zero”
• (1948) dedicato al figlio del regista scomparso prematuramente,
Romano, racconta le vicissitudini di Edmund, adolescente che cerca disperatamente di
sopravvivere nella desolata Berlino in macerie del dopoguerra ma che si toglie la vita
tragicamente nel finale;
LUCHINO VISCONTI
2. , cinema molto più costruito, attento a ogni dettaglio e basato su
una meditata elaborazione di quanto viene rappresentato, nulla viene lasciato al caso
“La terra trema: episodio del mare”
• (1948) liberamente ispirato al romanzo de “I
Malavoglia” di Verga mostra le vicende di una famiglia di pescatori di Aci Trezza;
voce over a commentare costantemente, in un italiano impeccabile a differenza dei
protagonisti, e a rendere comprensibili agli spettatori la cripticità dei dialoghi presenza
di un narratore onnisciente super partes che contravviene all’idea neorealista di
manifestazione spontanea del reale;
uscì come film documentaristico di propaganda del partito comunista per le elezioni
politiche del’48 ma risultò un insuccesso, resta il solo di una trilogia incompiuta di film
che avrebbero riguardato gli oppressi e la gente povera;
VITTORIO DE SICA
3. , cinema che punta a rappresentare la realtà quotidiana anche nella
sua banalità, nei suoi tempi morti; collabora con CESARE ZAVATTINI, formulatore della
poetica del pedinamento per cui la macchina da presa segua i personaggi per tutto l’arco
delle loro azioni senza interrompersi, per la stesura del soggetto e della sceneggiatura dei
“Ladri di
suoi film “Sciuscià” (1946, premio oscar 1947 come miglior film straniero),
biciclette” (1948, premio oscar 1949 come miglior film straniero), “Miracolo a Milano”
(1951), “Umberto D.” (1952)
GIUSEPPE DE SANTIS
4. , cinema neorealista che non disdegna contaminazioni con il
cinema americano e la cultura popolare italiana, profonda sensibilità nei confronti dei gusti
del pubblico
“Riso amaro”
• (1949) con Vittorio Gassman, Silvana Mangano e Doris Dowling,
diva americana, registrò un grande successo: tratta della storia delle mondine che si
radunavano nelle risaie nel periodo di giugno; mantiene sullo sfondo scene corali
della povertà e l’ambientazione realistica, intrecciando la storia sentimentale e di
riscatto sociale dei quattro protagonisti. 4-11-14
Il dato comune degli autori neorealisti è una modalità di rappresentazione che pone come punto
fondamentale uno stretto rapporto con il mondo della vita. A questo scopo si utilizza una strategia
discorsiva che spesso accumula momenti apparentemente poco significativi dal punto di vista
narrativo per creare l’effetto di “far sembrare vero” quanto si vede sullo schermo_
Il cinema popolare degli anni Cinquanta post-neorealista, al centro di un movimento di
riorganizzazione dei mezzi di comunicazione di massa e in un momento di miglioramento
dell’economia del paese, si fa testimone della realtà sociale attraverso le forme dellla commedia e
del melodramma, offrendo un prodotto medio, in grado di creare un pubblico allargato e omogeneo.
La “legge Andreotti” del 1949 sostiene la crescita del cinema italiano e al contempo promuove la
collaborazione tra cineasti italiani e americani. “Due
La commedia si distacca nei primi anni del decennio ’50-’60 dal neorealismo, quando, con
soldi di speranza” NEOREALISMO ROSA
di Castellani (1952) nasce il :
nuovo rapporto con la realtà, filtrata, riorganizzata attraverso i modelli della narrazione realtà
/
mostrata dal neorealismo realtà raccontata del neorealismo rosa
dimensione neorealista dalla piega sentimentaleggiante, toni leggeri che apriranno la Commedia
anni ’50 / “Pane, amore e fantasia”
rilancio del divismo attori non professionisti del Neorealismo es.
di Comencini (1953) con Vittorio De Sica e Gina Lollobrigida, volti noti del grande schermo.
COMMEDIA ITALIANA
la è caratterizzata da:
nomadismo ambientazione mutevole, dalla campagna alla città, passando per “racconti
balneari”, tratto dell’ubiquità della commedia.
vita quotidiana nelle sue diverse temporalità dai giorni lavorativi a quelli festivi.
storia d’amore di giovani innamorati che in un clima decisamente ottimistico si risolve spesso
nel matrimonio tra i due (es. “Poveri, ma belli”, di Dino Risi, 1957), visto come l’obiettivo a cui
tendere ma anche come schiavitù da evitare