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GABRIELE D'ANNUNZIO(1863-1938)
POETA-SOLDATO:
Borghese, benestante, D'Annunzio detto Vate ( profeta) ,
di aspetto raffinato ,condizionato dalla passione per le
donne ed i salotti eleganti, perennemente innamorato di
sé, delle sue idee.
Partecipò attivamente alla vita politica per dimostrare
di essere capace di tutto. Autoesiliato dall'Italia , a
causa dei creditori, gli si presentò l'occasione di
partecipare alla grande guerra, opportunità che sfruttò
per sfoderare il suo eroismo.
Fu un soldato esemplare attirò le attenzioni degli
italiani partecipando ad importanti azioni belliche. La
più rilevante è senza dubbio la spedizione di Fiume,
D'Annunzio organizzò un gruppo di circa mille uomini.
Il 12 settembre 1919 entra nella città di Fiume,
acclamato dai Fiumani, favorevoli all'annessione
all'Italia. La reazione del governo e del Presidente Nitti
era stata prudente. Nonostante la speranza del poeta-
soldato di ricevere un appoggio da Mussolini,
quest'ultimo non si espose in quanto riconosceva la
presenza di uno stato liberale e non credeva molto
nell'efficacia della spedizione. L'anno successivo, infatti,
D'Annunzio dovette abbandonare Fiume, che fu
assegnata alla Dalmazia ed alla Jugoslavia.
RAPPORTO TRA D'ANNUNZIO E MUSSOLINI:
Antidemocratico ed aristocratico, sognava di porsi alla
guida di una rivolta nazionale contro la sinistra e le
rivolte sociali. Ma la rapida ascesa di Mussolini impedì
lo sviluppo del suo sogno. Il leader fascista lo temeva
per la fama, il carisma ed anche per la sua ostilità verso
l'alleanza italo-tedesca. Gli porgeva una falsa
amicizia,volta a controllare le sue mosse. Tuttavia per
opportunismo o stanchezza , D'Annunzio permise al
fascismo di sfruttare il suo pensiero, la sua immagine,
seppur confinato da Mussolini nel Vittoriale (splendida
villa sul lago di Garda). Non fu mai fascista né
antifascista ma semplicemente dannunziano ,amante
solo di sé, aspirava ad elevare la sua vita a rango di
opera d'arte.
I due forse non andarono mai d'accordo , ma in alcuni
momenti della nostra storia si trovarono sulle stesse
posizioni, e forse proprio per queste ragioni non
andarono d'accordo. La stessa retorica, lo stesso modo
di presentarsi alle folle utilizzando slogan d'impatto. Il
primo importante contrasto ci fu con l'impresa di
Fiume, da questo momento in poi i rapporti furono falsi
e cordiali. Pur di tenerlo lontano dal mondo politico
perché ostacolava la sua alleanza con Hitler, Mussolini
gli offrì un assegno statale regolare che gli permise di
far fronte ai numerosi debiti e la residenza nel
Vittoriale.
D'ANNUNZIO E IL SUPERUOMO :
Nel periodo tra il 1880 e 1890 il filosofo contemporaneo
più letto fu senza dubbio Nietzsche. Da lui, D'Annunzio
trasse alcuni importanti spunti per i valori che da
sempre gli appartenevano. In particolare il poeta si
soffermò sulla figura nietzscheana del Superuomo o
Oltreuomo. Questa concezione venne rielaborata da
D'Annunzio : ne scaturì un Leader, un esteta, un élite
che deve esercitare la propria volontà di potenza sul
prossimo e affermare se stesso, in disprezzo delle
comuni leggi del bene o del male. Il culto della bellezza
è essenziale per l'elevazione della stirpe, il superuomo
diventa lo sviluppo dell'esteta (uomo e letterato). Egli si
sofferma sul rifiuto del conformismo borghese e dei
principi egualitari affermando una nuova aristocrazia
che si elevi al di sopra delle masse attraverso la bellezza
e il culto della vita attiva ed eroica. D'Annunzio, in
conclusione, fraintende la concezione di Nietchze,
usandola e modificandola a sua immagine.
SCHEMI RIASSUNTIVI:
TEMATICHE:
•
BELLEZZA SUPERUOMO PANISMO
Estetismo Potente Immersione
• totale nella
Eroico
• natura.
Letterato
• Poeta-vate
•
STILE:
•
Inizialmente Segue Carducci e Verga
Poi strutture classiche Es: Sonetto/Racconto
breve
Dannunziane
Innovazioni La strofa lunga/ Il romanzo
poema
Stile raffinato ed elegante.
OPERE:
•
GENERE ESEMPIO
Raccolte poetiche Giovanili (Primo vere,
• Canto novo)
Decadenti (La Chimera)
• Le laudi (Maia, Elettra,
• Alcyone,Merope,Asterope)
Novelle Terra vergine 1882
Romanzi Il piacere 1889
• Le vergini delle rocce
• 1895