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CAMPAGNA DI FRANCIA
> Nel maggio 1940 i nazisti, sempre impiegando la tattica militare della guerra lampo, travolgono il
Belgio e i Paesi Bassi, e da qui entrano in Francia passando per la foresta delle Ardenne, aggirando
la linea Maginot le forze franco-belghe nella foresta vengono spazzate via
> In meno di un mese le truppe tedesche accerchiano le forze anglo-francesi mettendole con le
spalle al mare: il primo ministro inglese, Winston Churchill, ordina di ripiegare verso il porto di
Dunkerque disfatta degli Alleati: soldati inglesi e francesi riescono a trarsi in salvo reimbarcandosi
verso l’Inghilterra sotto gli attacchi della Lutwaffe, mentre la Francia resta sola e ridotta in grave
inferiorità numerica e di armamenti
> Nel giugno 1940 la Wehrmacht entra a Parigi, occupandola viene firmato l’armistizio con la
Germania: ai nazisti viene lasciato il possesso di Parigi, del nord e di tutta la costa atlantica, mentre
la Francia centro-meridionale, con capitale Vichy, viene instaurato un governo collaborazionista
presieduto dal maresciallo Petain
Il gen. Charles De Gaulle, da Londra, si oppone all’armistizio ed allo stato di Vichy organizzando la
resistenza nella “Francia Libera”
BATTAGLIA D’INGHILTERRA
Nel 1940 Hitler prepara l’invasione della Gran Bretagna -l’operazione Leone Marino- ma sa che
prima di poter attuare la gigantesca operazione di sbarco deve avere ottenuto il controllo dei cieli
britannici la Lutwaffe, l’aviazione tedesca guidata da Hermann Goering, dà il via a una campagna
di bombardamenti strategici ai danni della Royal Air Force, riuscendo, almeno inizialmente, nello
scopo di indebolirla
In seguito, per rappresaglia al bombardamento di Berlino, Hitler muta il carattere della campagna
aerea da strategica a terroristica questo cambio di strategia sarà uno sbaglio per il Reich: la RAF,
infatti, ha modo di riorganizzarsi e rinforzarsi, mentre i nazisti bersagliano insediamenti civili; la
Lutwaffe subisce perdite di aerei, e Hitler comprende che l’operazione Leone Marino è
irrealizzabile
GUERRA PARALLELA ITALIANA
> Nel 1940 Mussolini, credendo che la guerra finirà presto e che l’Italia avrà delle concessioni al
tavolo dei vincitori, decide per l’entrata in guerra -come previsto dal Patto d’Acciaio-
L’Italia conduce una guerra parallela a quella dell’alleato tedesco, tuttavia l’esercito si dimostra
assai impreparato:
Battaglia delle Alpi Occidentali le truppe italiane non riescono nello sfondamento della
linea francese -prendono soltanto la città di Mentone- e i grandiosi progetti del Duce di
spartizione della Francia svaniscono presto
In Nord-Africa l’offensiva del gen. Rodolfo Graziani in Egitto risulta inefficace, mentre in
Africa orientale l’Impero di Etiopia viene occupato dagli inglesi intervento degli Afrika
Korps del feldmaresciallo Erwin Rommel, “la volpe del deserto”, che frena l’avanzata degli
inglesi
attacco alla Grecia Mussolini, senza mettere al corrente Hitler, decide di attaccare
improvvisamente la Grecia, convinto di poterla occupare rapidamente, ma la campagna è un
grave insuccesso: la flotta italiana viene distrutta a Taranto.
Hitler, che già aveva programmato di invadere la Russia e di occuparla prima dell’inverno, è
costretto a rimandare i suoi piani per aiutare l’Italia operazione Marita (1941) in soccorso
degli italiani: Jugoslavia, Grecia e l’isola di Creta vengono occupate dalle armate tedesche e
spartite tra Italia e Germania.
FRONTE SOVIETICO
> Nel 1941 Hitler, rompendo il Patto Molotov-Von Ribbentrop, dà il via all’Operazione Barbarossa
per la conquista dell’URSS: il fuhrer lancia le sue armate naziste, affiancate anche da truppe
italiane, contro l’Unione Sovietica, che, secondo il piano, avrebbe dovuto essere annientata
rapidamente
Queste le motivazioni che spingono Hitler a scatenare l’attacco:
Necessità strategica-economica di prevenzione di un attacco dall’Est e di conquista delle risorse
industriali e agricole russe per proseguire la guerra
Drang nach Osten e anti-bolscevismo, fondamenti dell’ideologia nazista
L’esercito russo, sotto la direzione del gen. Zukov, intensifica la sua resistenza arrestando le forze
dell’Asse a Mosca e Leningrado, mentre le forze partigiane, che si costituiscono nelle retrovie
tedesche, appoggiate dalle popolazioni, organizzano un’efficace guerriglia di disturbo tramonta il
progetto della guerra lampo: l’esercito tedesco è costretto ad affrontare una guerra di logoramento
in condizioni estremamente difficili
L’INTERVENTO AMERICANO
Il presidente americano Roosevelt, dopo la disfatta francese, individua nella Germania il nemico
principale, preparando l’eventuale intervento americano in Europa e nell’Atlantico
- Nel marzo 1941 viene approvato il Lend-Lease Act, una legge affitti e prestiti che autorizza le
forniture belliche a paesi stranieri amici diventa operante la solidarietà USA-Gran Bretagna
- Nell’agosto 1941 Roosevelt e Churchill varano la Carta Atlantica vengono definiti principi e
progetti per un nuovo ordine internazionale dopo la guerra: il conflitto è ormai concepito come una
lotta politica tra fascismo e anti-fascismo
> Nel 1941 il Giappone estende il suo dominio in Asia occupando l’Indocina francese: in dicembre,
venutasi a creare una situazione di attrito con gli Stati Uniti per le aspirazioni giapponesi ad
espandere il proprio controllo su tutto il Pacifico, una squadra di bombardieri giapponesi attacca
improvvisamente la base americana di Pearl Harbour nelle Hawaii gli USA entrano in guerra
> Nel 1942 il gen. Mac Arthur blocca l’invasione dell’Australia da parte del Giappone gli
americani riconquistano il dominio del mare e infliggono gravi perdite alla flotta giapponese.
LA SVOLTA DEL 1942-1943
> battaglia di Guadalcanal (1942-1943) gli americani iniziano la controffensiva su grande scala
impegnando una battaglia per la riconquista dell’importante base di Guadalcanal nel Pacifico
> battaglia di Stalingrado (1942) prima grande sconfitta subita dai tedeschi: la controffensiva russa
sul fronte meridionale costringe le forze dell’Asse alla resa e alla ritirata Catastrofe dell’ARMIR:
100 mila soldati italiani muoiono nella ritirata per il freddo o perché fatti prigionieri
> battaglia di El Alamein (1942) l’esercito inglese del gen. Montgomery costringe Rommel e i suoi,
che si erano portati a pochi kilometri da Alessandria, a ripiegare in Libia: in seguito, con lo sbarco
degli americani in Marocco e Algeria, il Nord-Africa viene occupato dagli Alleati, che conquistano
libertà di movimento nel Mediterraneo
FRONTE ITALIANO
Churchill, che teme un’avanzata dei russi, vorrebbe aprire un nuovo fronte in Jugoslavia e in
Grecia, impedendo così a Stalin la formazione nei Balcani di governi filo-sovietici e l’accesso al
Mediterraneo Roosevelt, che d’altra parte non vuole che la Gran Bretagna si rafforzi nell’Europa
dell’est, lo convince però a cancellare quest’operazione: alla fine si opta per aprire un nuovo fronte
in Italia, “ventre molle” del nemico nazista
Iniziano i bombardamenti da parte dell’aviazione anglo-americana sul “triangolo industriale” nel
nord-Italia, quindi nel giugno del ’43 anche Roma viene bombardata finchè nel luglio dello stesso
anno gli Alleati sbarcano in Sicilia
> Nel luglio 1943 Incontro di Feltre tra Mussolini e Hitler il duce è diventato consapevole delle
difficoltà italiane e vorrebbe sganciarsi dal fuhrer, ma Hitler lo convince-minaccia a restare dalla
sua parte promettendogli l’imminente fine della guerra grazie alle armi definitive in possesso della
Germania
Dopo lo sbarco degli Alleati in Sicilia, il processo di sfaldamento del regime fascista raggiunge il
culmine, viste:
• la mancanza di materie prime e di approvvigionamenti che aveva creato grosse difficoltà
nell’industria;
• il deterioramento dei rapporti con l’alleato tedesco;
• il malcontento che aveva raggiunto anche le alte gerarchie del regime
Il re, accordatosi con gli alti comandi militari e gerarchi fascisti -fra questi anche il genero del duce,
il Ministro degli Esteri, Galeazzo Ciano- prendono la decisione di togliere di mezzo Mussolini il
25 luglio il Gran Consiglio del fascismo vota una mozione di sfiducia contro il duce, e il giorno
seguente Vittorio Emanuele III, dopo aver convocato Mussolini in Quirinale, gli comunica che verrà
arrestato, mentre il nuovo governo monarchico-militare viene affidato al maresciallo Badoglio
Il governo comincia a negoziare segretamente con gli Alleati per giungere ad un armistizio:
nel settembre 1943 viene firmato l’armistizio di Cassibile i tedeschi reagiscono discendendo lungo
l’Italia per bloccare la risalita degli Alleati: Roma viene occupata, il re e il governo Badoglio
riparano nel sud dietro alla retrovie alleate.
Ci sono “Sei Italie”, sei diversi modi di considerare l’Italia:
1. L’Italia centro-settentrionale, occupata dai tedeschi
2. Repubblica Sociale Italiana Mussolini, liberato da paracadutisti tedeschi dalla sua prigione nel
Gran Sasso, ricostituisce un governo fascista con sede a Salò sotto la tutela tedesca
3. L’Italia meridionale, occupata dagli Alleati
4. Zona di guerra
5. Regno del Sud
6. L’Italia della Resistenza: si creano Comitati di liberazione nazionale che coordinano le forze
anti-fasciste e le formazioni di partigiani, i quali organizzano azioni di guerriglia e di sabotaggio
contro i tedeschi
per spezzare la solidarietà tra partigiani e popolazione, la Wehrmacht compie feroci
rappresaglie nei confronti delle popolazioni:
- Eccidi delle Fosse Ardeatine, Sant’Anna di Stazzema, Marzabotto,
LA RESISTENZA
> In Jugoslavia il gen. Josip Broz, detto Tito, guida i partigiani comunisti sia contro le truppe
tedesche che i partigiani monarchici e nazionalisti guidati dal gen. Mihajlovic
In seguito all’armistizio di Cassibile, l’esercito partigiano jugoslavo occupa la penisola d’Istria e i
territori della Venezia-Giulia esecuzioni sommarie degli italiani rimasti in queste regioni, che
vengono senza distinzione considerati fascisti: i cadaveri sono gettati nelle foibe, cavità del suolo a
forma di imbuto caratteristiche della regione carsica.
> In Norvegia i partigiani distruggono una fabbrica nazista di “acqua pesante” necessaria alla
preparazione dell’ordigno nucleare cui stavano lavorando gli scienziati tedeschi
> In Germania il gen. Von Stauffenberg ed altri ufficiali, considerando il proseguimento della guerra
come disastroso per le sorti della Germania, organizzano u