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CONTINI SU LEOPARDI

Dal 1920 il fascismo provoca un isolamento politico, economico e culturale che si sintetizza nella parola autarchia, letteralmente reggersi da soli. La conseguenza è che i critici italiani possono lavorare solo su opere di autori italiani (manca il contatto e lo scambio con gli altri paesi) e frequentano le biblioteche riscoprendo dei manoscritti, dei documenti di archivio, dei diari e dei carteggi e mettendoli in confronto tra loro (la letteratura italiana è una delle più vaste e di più lunga tradizione al mondo). Nella biblioteca di Napoli si scoprono i documenti autografi di Leopardi che vedono i vari passaggi per arrivare alla poesia "A Silvia"; con questo metodo vengono riscoperte anche le varie edizioni dei Promessi Sposi (dal romanzo storico Fermo e Lucia del 1821, al Renzo e Lucia del '27 e all'edizione fiorentina del '40) e dell'Orlando Furioso del ferrarese Ariosto (la cui 1° edizione...

È del 1516, seguita da quella del '21; nel '25 quando il letterato cardinale veneziano Bembo scrive la 1° grammatica italiana rivolta solo agli scrittori, Ariosto riscrive nel '32 la sua opera, usando la grammatica come testo di riferimento, attingendo quei termini di cui non era a conoscenza essendo la sua lingua un ibrido tra l'emiliano e il mantovano). Contini (1912 a Domodossola-1990) nel suo saggio del '37 "come lavora Ariosto" si occupa della critica delle varianti o critique genetique questa disciplina ha una forte base→scientifica perché si lavora su documenti precisi, e studia le varianti (le variazioni delle diverse edizioni dello stesso testo) e le invarianti (ciò che nelle diverse edizioni rimane costante). I filologi a differenza dei critici si occupano esclusivamente dello studio attento dei testi senza commentarli. Contini nel saggio del '47 "Implicazioni leopardiane" da uno dei maggioricontributi alla critica delle varianti che lui divide in 3 tipi: 1) Varianti per opposizione: nelle prime versioni della poesia "A Silvia", Leopardi usava verbi all'imperfetto come "splendeva", ma dopo decide di modificarli preferendo "splendea" per non cambiare la metrica quando il verbo si trovava all'inizio o alla fine della riga. Faceva sì che venisse pronunciato con la "E" più lunga per renderlo bisillabico, mentre se il verbo era inserito all'interno della riga questo veniva pronunciato normalmente. 2) Varianti per compensi contigui: per evitare di ripetere le stesse parole tra versi vicini, l'autore decide di cambiarle anche per dar loro più musicalità. 3) Varianti per compensi a distanza: per evitare di ripetere le stesse parole in versi lontani tra loro, l'autore decide di cambiarle. LA CRITICA PSICANALITICA DI FREUD: La critica psicanalitica nasce con Freud (1856 a Vienna-1938 a Londra); Freud ha

una formazione di letture quali Goethe, Shakespeare e autori teatrali ma si occupa anche di medicina e fisiologia. Nel 1885 ottiene la cattedra in neuropatologia (odierna psichiatria). A Parigi conosce Charcot che lavora in ospedale curando le nevrosi attraverso l'ipnosi (metodo catartico) e Freud ne rimane molto colpito tanto da adottare anch'egli lo stesso metodo; tuttavia lo abbandona ben presto perché nel 1895 (anno della pubblicazione di "studio sull'isteria") lo sostituisce con il metodo delle libere associazioni in cui il paziente si rilassa e parla liberamente all'analista. Le sue due opere più importanti sono "interpretazione dei sogni" del 1900 e "la psicopatologia della vita quotidiana" del 1904. Dal 1920 Freud è docente ordinario a Vienna e ciò è sintomo che alla sua disciplina viene riconosciuto un rigore scientifico. Nel '38 va in esilio a Londra dove muore.

"Interpretazione dei sogni" del 1900 e "la psicopatologia della vita quotidiana" del 1904.

dei sogni" si può dividere in 3 parti: 1) storia sul problema del sogno (elaborazione) 2) analisi degli elementi costitutivi del sogno (cause) 3) teoria della formazione tripartita del sogno (significati) Per Freud non si possono fare sogni senza immagini perché il sogno è un pensiero che si svolge attraverso immagini; il sogno rappresenta la realizzazione di un desiderio anche se non tutto ciò che desideriamo può essere trasformato in immagine. Le immagini che non si possono rappresentare si trasformano in modo da poter essere immaginate, magari attraverso un simbolo apparentemente innocente. In origine c'è una censura interna perché il desiderio è condannato dal senso etico. Il sogno è come un'entità bipartita formata dal contenuto manifesto e dal contenuto latente che noi vogliamo nascondere perché è portatore di un significato profondo e segreto. Freud identifica uno sostrato comune.Atutti i sogni che è la pulsione sessuale x arrivare alla liberazione terapeutica del paziente bisogna eliminare man mano tutti gli strati fino ad arrivare alle causeprofonde. Inizialmente l'inconscio è detto "il non so che" che è la zona di contatto trail corpo biologico e il suo riflesso fisico immediato, il regno dell'ambivalenza affettiva incui coesistono gli opposti e della censura che reprime il desiderio comunefondamentale del piacere. Freud analizza l'Amleto. Amleto è l'antieroe x eccellenza, è colui che non agisce; secondo il principio di Edipo il figlio è spinto a uccidere il padre; dato che il padre di Amleto è stato ucciso dallo zio, Amleto si identifica con lui e pur volendo vendicare la morte del padre (non perchè è stato assassinato dallo zio, ma perchè spettava a lui ucciderlo) non può uccidere sè stesso nascita dell'isteria di Amleto cheFreud fa risalire al fatto che Shakespeare aveva scritto questa tragedia poco dopo la morte del padre rapporto padre-figlio sempre presente. FILOLOGIA TESTUALE vs PSICANALISI, TIMPANARO E IL LAPSUS FREUDIANO: Nel 1904 un giovane ebreo austriaco, col quale Freud attacca conversazione in treno, si lagna della condizione di inferiorità in cui sono tenuti gli ebrei in Austria – Ungheria: si accalora nel parlare di questo problema e vuol concludere il suo discorso appassionato col verso che Virgilio fa pronunciare a Didone abbandonata da Enea e prossima al suicidio: Exoriare aliquis nostris ex ossibus ultor (E sorgi, vendicatore, dalle mie ossa, Eneide, IV, 625). Ma la memoria gli fa difetto, ed egli riesce soltanto a dire Exoriare ex nostris ossibus ultor cioè omette aliquis e inverte le parole nostris ex. Freud nel 1904 scrive "psicopatologia della vita quotidiana" partendo da aliquis e invitando il suo compagno ad abbandonarsi al libero gioco.delle associazioni riconduce, attraverso una serie di passaggi acrobatici e tortuosi, quella dimenticanza a un timore che assillava in quei giorni il giovane ebreo, quello di non avere preso sufficienti precauzioni durante un rapporto sessuale e quindi di essere in procinto di divenire padre. Secondo il filologo fiorentino Timpanaro (1923-2000), Freud sbaglia in questa sua analisi e muove delle obiezioni in "lapsus freudiano", pubblicato per la prima volta nel '74. Timpanaro fornisce una spiegazione di quella citazione basandosi sulla critica testuale: l'eliminazione di aliquis mette a disposizione una frase perfettamente trasponibile in lingua tedesca e quindi non è caratterizzante. Decine di esempi, addotti puntualmente da Timpanaro, dimostrano che fenomeni analoghi sono all'ordine del giorno. Per Timpanaro la spiegazione data da Freud è arbitraria perché, se si tiene conto della suggestione fortissima a cui il giovane viene esposto dal suo.

Autorevole interlocutore, a quel punto di arrivo si sarebbe potuto giungere da qualsiasi punto di partenza x Timpanaro non è un metodo scientifico poiché non può essere spiegato empiricamente. Steiner, amico di Timpanaro, scrive il romanzo "il correttore" in cui il protagonista è proprio Timpanaro.

LA PSICANALISI E LA CULTURA ITALIANA:

La psicanalisi italiana ha origine nella cosmopolita Trieste ai primi del '900 grazie soprattutto al contributo di Italo Svevo (prima Ettore Schmitz, nasce nel 1861 a Trieste e muore nel 1928); il nome che sceglie è emblematico x rappresentare una realtà in cui si sente sia italiano ma con una cultura nordica; Svevo viene da una ricca famiglia di chimici con un'avviata attività in una fabbrica di vernici e la sua vita è combattuta tra il suo ruolo di direttore in questa azienda e la sua passione x la scrittura. Quando inizia a tradurre "interpretazione dei sogni" aveva

già scritto "una vita" e "senilità" nel 1898 in cui emblematica è la sua rappresentazione del tempo racconta di un impiegato benestante che vive con la sorella ma si innamora di una ragazza vistosa e prorompente che diventa sua amica ma che è interessata a un suo amico artista che le offre un lavoro da modella; la sorella dell'impiegato si innamora dell'artista ma finisce tutto in un nulla di fatto di cui rimangono solo i ricordi. La senilità di cui si parla non è quella di un uomo vecchio ma quella delle menti; per la prima volta si parla di psicanalisi, forse troppo presto (l'opera non ha successo tanto che Svevo pensa di smettere di scrivere) con il suo termine tedesco psycho-analyse. Nel '23 pubblica a Bologna "la coscienza di Zeno" che viene letta e giudicata positivamente da Joyce. L'irlandese Joyce diventa amico di Svevo durante uno dei suoi soggiorni a Trieste.a Trieste nel 1903, poi visita le città italiane ma poi vi ritorna dal '19 al '20). Nel '22 pubblica "a Parigi" e "Ulisse" che è un'opera di narrativa sperimentale fortemente psicanalitica che tratta il tema del tempo ed è ambientata a Dublino, il protagonista si chiama Bloom e Dedalus è la proiezione di Joyce; l'intera opera si svolge in un giorno, ogni ora è un capitolo che rappresenta uno dei 24 libri dell'Odissea. Colui che per primo diffonde in Italia il metodo della psicanalisi è lo psicanalista Weiss (1889 a Trieste-1970 a Chicago) che dal '13 è membro della società psicanalitica di Vienna e dal '18 è responsabile di sedute psicanalitiche a Trieste. È un allievo di Freud ed ha tra i suoi pazienti il triestino Saba. Saba (1883-1957) nel '46 scrive "poesia, filosofia e psicanalisi" in cui risponde alle critiche mosse d
Dettagli
Publisher
A.A. 2012-2013
15 pagine
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-FIL-LET/14 Critica letteraria e letterature comparate

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Menzo di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Critica letteraria e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi dell' Insubria o del prof Gaspari Gianmarco.