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La doppia vita di Svevo: marketing di giorno, lettura di sera

Svevo viene da una famiglia di chimici (avevano una società di vernici) e perciò stava bene. Sceglie però di avere una doppia vita: fa il direttore di marketing per la sua azienda e alla sera si dedica alla lettura. Tra i testi inizia a leggere quelli di Freud. Fu proprio lui infatti a tradurre l'interpretazione dei sogni per l'Italia.

Negli anni della 1a GM la lettura di Freud è sistematica, Svevo si appassiona alla psicoanalisi anche grazie ad un suo cugino psicanalista (Weiss) che ebbe il merito di diffondere per primo il metodo psicanalitico in Italia.

Sempre a Trieste in quegli anni c'è James Joyce (irlandese di Dublino). Joyce nel 1922 pubblica a Parigi "l'Ulisse" che però aveva scritto a Trieste. L'Ulisse è una ricostruzione di ciò che viene narrato nell'Odissea ma con ambientazione Dublino. Il protagonista è un borghese di Dublino e insieme a lui c'è poi un altro...

personaggio che altro non è che la proiezione di Joyce. La vicenda si svolge in 24 ore: ogni ora è un capitolo

Joyce conobbe Svevo e tra i due nacque una profonda amicizia. Joyce fu importante perché promosse l'opera di Svevo "La coscienza di Zeno" del 1923, opera che egli aveva già letto prima della sua pubblicazione. C'è da dire che Svevo aveva già prodotto nel 1898 "Senilità" che però non aveva avuto successo. La storia parla di un impiegato che s'innamora di una ragazza molto prorompente e vistosa che però è innamorata di un suo amico artista il quale è l'oggetto del desiderio anche della sorella dell'impiegato. (è tutto un chiasmo). Il protagonista nel libro capisce da solo che la ragazza è stata idealizzata, è diventata solo un simbolo per lui col passare del tempo. Perciò già in questa opera erano presenti elementi

psicanalitici che comunque nessuno poteva capire visto che a quell'epoca la psicoanalisi non si era ancora affermata come disciplina.

Anni '80 del 900: Proust, Joyce e Svevo caricano i loro romanzi del tema del tempo e dell'esistenza di un'interiorità dell'uomo. "La coscienza di Zeno" di Svevo racconta la lunga psicoanalisi di un paziente che vuole smettere di fumare. Il romanzo è composto secondo la tecnica del manoscritto ritrovato: è il diario di un medico che (casualità!?) si firma S. E' una delle prime volte in cui in un romanzo compare il termine psico-analisi. La vicenda si conclude con l'odio di Zeno verso il suo analista che in qualche modo ricambia.

Sempre a Trieste tra i pazienti di Weiss c'è anche Umberto Saba (1883-1957) che è uno dei maggiori poeti del 900. Anche Saba sviluppa grande interesse per la materia ed è colui che fa entrare la psicoanalisi nella poesia.

esempio la poesia “la capra” è dedicata alla moglie che viene vista sotto le caratteristiche di parecchi animali). Nel 1946 sempre Saba compone un saggio “Poesia, Filosofia e Psicoanalisi” in cui contrasta l’opinione di Croce che vedeva la psicoanalisi come una forma di decadentismo, un qualcosa che poteva servire solo ai malati.

Michel David: il testo “La psicoanalisi nella cultura italiana” 1970 è un’importante riferimento per studiare la penetrazione della psicoanalisi in Italia. David è anche colui che lesse e analizzò “Il Gattopardo” del 1958 di Giuseppe Tomasi di Lampedusa (1896-1957) Il gattopardo è un romanzo impregnato di termini e temi psicoanalitici e c’è da ricordare che Giuseppe Tomasi era sposato con una psicologa. Il gattopardo fu il libro più venduto e la casa editrice Feltrinelli con esso fece la sua fortuna. Uno degli allievi di Tomasi di Lamp. fu Francesco Orlando.

Egli fu poi interpellato da Luchino Visconti per la messa in scena cinematografica del romanzo. Oggi Orlando insegna a Pisa ed è un grande esperto di critica psicoanalitica in Italia. Confronto tra metodo analitico e critica testuale Prendiamo in esame il racconto di Freud sull'incontro con un ragazzo ebreo in treno. Durante questo viaggio Freud incontra questo ragazzo che sta tornando da Napoli dove aveva lasciato una ragazza incinta... Ad un certo punto il ragazzo pronuncia questa frase: "Exoriare ex nostris ossibus ultor". La frase latina è tratta dall'eneide di Virgilio e Freud conoscendo bene l'opera nota subito la presenza di un lapsus. La frase originale infatti era: "Exoriare aliquis nostris ex ossibus ultor". È la frase che pronuncia Didone prossima al suicidio riferendosi ad Enea che l'aveva abbandonata e significa: "sorgerà dalle nostre ossa un qualche vendicatore". Freud sentendo quella

dimenticanza e sapendo che comunque la frase funzionava lo stesso (aliquis vuoldire "un qualche") chiede al ragazzo di dire cosa gli veniva in mente pensando alla parola mancante(analizza perciò le libere associazioni); il ragazzo risponde:reliquien, liquidation, flussigkeit= liquido, fluid, san Simonino (bimbo ucciso dagli ebrei), san Gennaro e ilsuo liquido, sant'Agostino… Il tutto per Freud è riconducibile alla situazione in cui il ragazzo si trovava,ciò aveva messo incinta la ragazza col suo fluido e in qualche modo pensava alla possibilità di farlaabortire, ossia di uccidere il bimbo. Il lapsus per Freud è infatti un segnale, un'indizio che arrivadirettamente dall'inconscio.La critica testuale analizza il fatto con metodo differente e lo possiamo verificare nel testo "Il lapsusfreudiano- psicanalisi e critica testuale" 1974 di Sebastiano Timpanaro= correttore di bozze ches'intendeva molto

di critica testuale. Anche Timpanaro analizza il verso pronunciato dall'interlocutore difreud e arriva alla conclusione che qualsiasi parola avesse dimenticato il ragazzo in qualche modo Freudsarebbe arrivato alla sua conclusione e perciò smentisce il metodo analitico. (leggi fotocopie "Didone, san Gennaro e lo spettro di una gravidanza indesiderata").La Critica MarxistaIl Prof proietta"Tempi difficili" di Charles Dikens del 1854, esattamente 4 anni prima dell'opera piùimportante per il marxismo. Cita questo romanzo perché è stato letto da Karl Marx (Marx parla diquesta sua lettura ne "Il capitale") Marx capisce subito il valore documentario del romanzo chè è un"affresco" sociale di ciò che accadeva in quell' epoca nella città. È un romanzo che descrive tra l'altro lerivolte degli operai, gli scioperi. (leggi fotocopia su dickens)Karl Marx nasce aTreviri (in germania) nel 1818, muore in Inghilterra nel 1883. Insieme a Engels(1820-1895) scrive nel "Il manifesto"che viene pubblicato a Bruxelles nel 1848. Il manifesto non è soltanto l'atto di nascita del marxismo ma è anche un testo letterale importante, Marx infatti era anche un buono scrittore. Per Marx i testi scritti sono importanti per capire la struttura di una società, quindi la letteratura aiuta a capire sia la struttura economica di una società sia la struttura sociale. Per lui l'opera d'arte non serve a produrre capitale, perciò la considera sovrastruttura. Marx amava i classici (le tragedie greche e il teatro inglese, proprio come Freud) ma ciò che più lo appassionava erano i romanzi perché erano gli unici testi a rappresentare la struttura sociale borghese e i suoi feticci (denaro, merce, rapporti tra innovazione e conservazione, ecc.). Marx conosce bene i romanzi della tradizione inglese (Scott, Dickens, ecc.) e li utilizza come esempi per analizzare la società capitalistica.

Dickens) ma conosce altrettanto quelli francesi (Balzac e Stendal). Il romanzo per lui è la forma moderna della narrazione e si fa carico dei problemi sociali (cosa che invece la poesia non fa)

Il prof proietta "Il circolo Pickwick" di Dickens, romanzo del 1828 che segna l'inizio del mercato editoriale, se ne vendono infatti 40000 copie. Il romanzo parla di Pickwick che è in carcere per non aver pagato i debiti alla sua affittuaria che gli aveva fatto causa per "mancata promesa di matrimonio".

Leggendo il testo (che comunque non è nei materiali dati dal prof) vediamo scritto: "questa non è letteratura". Qui s'intende dire che si sta raccontando la realtà delle cose riguardo la condizione dei debitori nelle carceri. Il romanzo mi fa anche capire la natura degli avvocati che stanno sempre dalla parte di chi ha il potere

Tornando a Marx e a Engels: loro si chiedono se esiste una letteratura che si adatti alle

Dettagli
Publisher
A.A. 2012-2013
7 pagine
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-FIL-LET/14 Critica letteraria e letterature comparate

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Menzo di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Critica letteraria e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi dell' Insubria o del prof Gaspari Gianmarco.