Anteprima
Vedrai una selezione di 6 pagine su 25
Lezioni, Storia della critica letteraria Pag. 1 Lezioni, Storia della critica letteraria Pag. 2
Anteprima di 6 pagg. su 25.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Lezioni, Storia della critica letteraria Pag. 6
Anteprima di 6 pagg. su 25.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Lezioni, Storia della critica letteraria Pag. 11
Anteprima di 6 pagg. su 25.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Lezioni, Storia della critica letteraria Pag. 16
Anteprima di 6 pagg. su 25.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Lezioni, Storia della critica letteraria Pag. 21
1 su 25
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

REALE!

borghesia assume un protagonismo politico, sociale e culturale (quello che interessa a noi). Legame

tra domanda offerta indica un mondo cambiato che va verso una progressiva mobilità sociale!

Defoe scrive anche Lady Roxana e Moll Flanders. Casi di mobilità sociale, queste donne sono esposte a

rischi tipici di quei contesti sociali, sono donne perdute che si ritrovano. Moll è una prostituta. La prefazione

al suo romanzo dice: “ Oggi il mondo è così invaso da romanzi e da racconti d'avventure che è difficile per una storia di cronaca

esser presa per vera, specie se il nome e lo stato del personaggio sono taciuti, e per questo motivo dobbiamo limitarci ad accettare

che il lettore si faccia l'opinione che preferisce delle pagine che seguono, e le prenda come meglio gli pare. […]La penna che è

servita a confezionare la storia di lei, e a farne quel che ora avete modo di conoscere, incontrò non lievi difficoltà per trovarle un

vestito che si potesse far vedere, e per farle parlare un linguaggio che si potesse leggere. Quando una donna corrotta fin da ragazza,

sbocciata addirittura nella corruzione e nel vizio, si mette a dar conto delle sue brutte imprese, arrivando ad abbassarsi fino al

racconto dei singoli casi e delle circostanze nelle quali si guastò, e di tutta la sequela di colpe che in sessant'anni percorse, ha un

bel daffare lo scrittore che si mette a rifare la storia in pulito, così da non dare la possibilità, specialmente a lettori viziosi, di

Lo scrittore deve vestire la storia, attraverso l’uso delle parole, di uno stile consono

servirsene a proprio danno.”

ai lettori.

Lo stile è il valore aggiunto della letteratura rispetto ad altre forme di trascrizione della realtà (diverso da un

diario o da una cronaca). Capacità di uniformarsi a uno stile raccontando fatti reali.

Defoe era un giornalista, sa benissimo che il mondo vuole consumare notizie!

Il discorso sul romanzo ruota attorno a questioni morali, questioni poetiche e questioni sul realismo

(rappresentazione della realtà).

La scelta dello scrittore di rappresentare delle situazioni che trovano corrispettivo nel reale . NB: Il realismo

non è cmq una prerogativa del ‘700, c’è sempre stato! L’elemento di realtà e la cura del dettaglio di

rappresentazione non è solo una prerogativa del ‘700!

Secondo il pastore Zurighese Heideger le narrazioni più sembrano reali più sono pericolose, anche il

realismo simulazione.

C’è una zona molto abbondante di romanzi che ha intrapreso la via del realismo, in Inghilterra, in

Francia…In Germania per una serie di circostanze si forma (molto dopo) il romanzo di formazione,

invenzione tedesca, lo scopo è quello di rappresentare una parabola di formazione di un soggetto il quale

deve raggiungere degli obbiettivi, portare a compimento delle inclinazioni che sono già presenti in potenza in

lui. Ognuno di noi potenzialmente è qualcosa che assomiglia a un’opera d’arte, il romanzo di formazione con

un’opera d’arte deve rappresentare un iter formativo concluso. Non deve inventarsi

le prerogative di creare

una vita perfetta, deve basarsi sulla natura dell’uomo! Sul come l’uomo è per davvero. Si rivolge a un

pubblico disposto a vedere la nuda umanità.

Blankenburg

È un tenente prussiano, un militare che lascia l’esercito. È attivo nella guerra dei 7 anni, (1750 circa) è un

uomo colto e di erudizione. Interesse per l’uomo nudo. B. fa una distinzione netta tra epos e romanzo.

Secondo alcuni pessimisti il romanzo è la negazione della poesia ed è il riflesso di un mondo che si è fatto

prosa e ha perso la poesia (visione negativa di Leopardi!). Qui siamo all’utopia del romanzo, si parla di

purezza del cuore, un cuore che sa provare le vere emozioni senza essere troppo manipolato dalla società, è

tipico dell’uomo di natura. Il romanzo si riveste di attributi utopici come la purezza del cuore di chi legge!

L’uminità deve essere spogliata di tutti gli artifici: questo è l’uomo a cui si rivolge il romanzo. Questo

romanzo è il romanzo borghese! È un romanzo che rappresenta gli uomini come veramente sono.

6 marzo 2014

Abbiamo cercato di dividere la prima fase del romanzo, in cui tutta la letteratura è considerata un’attività

normativa che trova fondamento nel mondo classico greco e nella poetica Aristotele (IV sec a. C). La

poetica ha dominato la scena per parecchi secoli, all’inizio del ME questo testo sparisce per ricomparire

secoli dopo, all’inizio del‘500, e rappresentare una fonte rigida di costruzione del testo. Riappropriazione

profonda delle ragioni dell’antico. Forme letterarie minori non ascrivibili alle regole della poetica sono state

declassificate. Epica e tragedia sono i due grandi generi classici, in una produzione letteraria quello che conta

sono le azioni, e in questi generi vengono rappresentati uomini migliori di noi (hanno in massima potenza ciò

che noi abbiamo in minima parte, sono moralmente superiori a noi lettori). Figure simili a noi rappresentano

posizioni inferiori.

Il romanzo che precede la seconda stagione della letteratura (stagione del realismo della letteratura), assegna

al romanzo una posizione bassissima, le figure rappresentate sono figure basse che non hanno valenze morali

da esibire, non sono paradigmi di eccellenza e dal pdv della ostruzione queste strutture narrative perdono le

caratteristiche esposte nella poetica [non sono rispettati: i mezzi (lingua, costruzione poetica) e la trama

(basata tradizionalmente su rapporti di causa effetto)]. I romanzi erò avevano un vasto seguito di lettori: nel

‘600 c’è un numero molto elevato di scritture romanzesche in prosa a livello europeo: migliori scritture in

Francia, poi i romanzi tedeschi barocchi,….

I lettori si dividono in due poli, coloro che sono a favore e coloro che sono contro.

A fine ‘600 si levano 2 voci:

 scrive un trattato sull’origine del romanzo

POLO LEGITTIMANTE: Pier Danie Huet: (lettera a

Madame de Lafayette). È in pratica un elogio in chiave genealogica. Cerca di dire da quali rami

discende il romanzo. Costruisce un albero genealogico di dubbia validità, ma non importa la

costruzione scientifica o meno. Sostiene che scende da dei rami nobili.

 POLO NEGAZIONISTA: Gottardo Heidegger: (1698) pastore calvinista di Zurigo, espone una

serie di perplessità di carattere religioso sul romanzo, ma più in generale su tutta la letteratura.

Sostiene che il romanzo sia un genere pericoloso per l’integrità morale del lettore perché crea mondi

apparentemente possibili, suggestioni di realtà, la finzione non è sottoposta a regole.

NB: le regole di Aristotele tuttavia disciplinano le scritture: è vero che tragedia e epica procurano

piacere, ma non il piacere di chi legge storie d’amore o di avventura, non è una passione

incontrollabile, ma un piacere di natura intellettuale, il piacere è apprendimento sul piano morale e

intellettuale. Queste opere erano altamente istruttive.

Il romanzo invece non ha di quetsi scopi, il suo scopo primario è di dilettare e non di istruire e

quando vuole istruire il carattere finzionale della sua creazione poetica glielo impedisce perché toglie

legittimità e valore al suo scopo. Fingere è molto grave!

!!! Fingo in latino ha 2 significati:

1) Creare, modellare

2) Dire menzogne

Heidegger enfatizza il secondo significato e vede nel romanzo un catalizzatore di inzione e quindi di

menzogne. La menzogna è il risultato di una ubris. Alo scrittore che crea un mondo nuovo si

macchia del peccato di ubris, qui entra in scena il peccato religioso: un cristiano riconosce coe

creatore solo il Dio in cui ha fede! Chi da al narratore la legittimità di competere con dio?! il fatto

che l’autore voglia gareggiare con Dio lo presenta come una figura pericolosa e depravata con un

fondamento demoniaco! Ecco che il romanzo, come la letteratura in genere, ha fondamento

demoniaco e in quanto tale va eliminata! Questo atteggiamento è tipico di alcuni padri della chiesa

ad esempio Timoteo, Origene, Agostino (che era un uomo che si era formato nelle scuole di

Retorica-ingrediente fondamentale della letteratura- ritiene che la sola letteratura ammessa è quella

sacra).

Nel periodo di Heidegger la strada che il romanzo trova per sottrarsi a questo tipo di censura è ello di darsi

una veste, la meno letteraria possibile, lontana il più possibile dai dettami della regola classica, la scrittura

non vuole essere più invenzione (inventio) e libera costruzione di una storia in quanto artificio (mimes). Idea

di creare una letteratura agli antipodi di quella classica. Ricorda prefazione di Robinson Crusoe in cui si

parla di “fatti realmente accaduti”. Mentre Heidegger sottolinea l’invenzione, l’inganno la menzogna qui

l’istruzione… Non il verosimile dell’artificio,

vengono sottolineate le cose opposte: la realtà, la veridicità,

ma il vero della storia.

L’idea di natura cambia nel corso del tempo ed è una variabile dei saperi scientifici e prescientifici, noi

abbiamo una cognizione del corpo umano enormemente differente rispetto a solo 100 anni fa. L’uomo è

sempre stato oggetto di studi, ma il ‘700 in virtù della problematizzazione della natura finisce per indagare

l’uomo come elemento naturale.

Nascita ANTROPOLOGIA: studio del commercio mentis et corporis: lo studio della relazione tra il corpo e

la mente. il romanzo diventa uno spazio di rappresentazione di questi nuovi saperi, è una scrittura che

diventa un laboratorio: ad esempio vengono messi in scena dei personaggi sottoposti a situazioni che

sottolineano il rapporto tra mente e corpo. Individui che vivono la malattia del secolo: la malinconia. il

malinconico prima del ‘700 è anche accusato di essere un peccatore! Infatti il malinconico è chiuso nel buio

della sua coscienza, guarda dentro di se per non vedere intorno, non osa guardare la luce: la vita attiva ma

Il ‘700 è il secolo di questo soggetto

anche metafora del divino! dimidiato e diviso che diventa protagonista

dei romanzi, i romanzi mettono in scena un soggetto diviso tra vita attiva e passiva, tra gioia di vivere de

desperatio mundi, tra quello che è e quello che vorrebbe essere… Crisi come scissione, strappo, divisione…

Già in Robinson Crusoe noi incontriamo questi aspetti: es. appena arrivato sull’isola in condizioni precarie si

trova a dover fare i conti oltre che con la natura dell’isola anche con la malattia, usa termini come

“sventura”, “confessare”, “spirito e corpo”, “coscienza”…il coro sta per

Dettagli
A.A. 2014-2015
25 pagine
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-FIL-LET/14 Critica letteraria e letterature comparate

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher floriana.truffa! di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia della critica letteraria e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di Torino o del prof Gilodi Roberto.