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"LE BRIGLIE"
DEFINIZIONE: Le briglie sono opere trasversali (cioè trasversali alla direzione della corrente) che si fondano sull’alveo e sorgenti da esso.
SCOPO: Le briglie servono per ridurre la pendenza dell’alveo. Ciò succede perché, col tempo, grazie al trasporto solido, si riempiono verso monte.
Es.
Perché si riduce la pendenza dell’alveo?
- Ridurre veloc. corrente e, dunque il suo potere d’erosione.
- Stabilizzare l’alveo e le portate.
La briglia viene costruita per diversi motivi; dunque, a seconda dello scopo, avrò una briglia progettata per "contenere" una Qmax di riferimento. Ad ogni Qmax compete un certo Tr. Occorre, pertanto, scegliere il TEMPO DI RITORNO DELLA PIENA DI PROGETTO in base alla funzione svolta dalla briglia.
Es.
- Briglie per la difesa di altre opere: Tr=Tr (opera da difendere)
- Briglie per la stabilizzazione dell’alveo in zone non urbanizzate: Tr=20÷50 anni
- Briglie per la stabilizzazione dell’alveo in zone urbanizzate e/o difesa di nuclei urbani, infrastrutture, ecc.: Tr=100÷200 anni
Tipi di briglie:
Di briglie ce ne sono molte, e si differenziano per:
- Funzionam. statico
- Funzionam. idraul. (chiuse, filtranti)
- Materiali (pietrame, cgl cementizio...)
Com'è fatta una briglia?
Es. briglia a gravità in cls non armato.
Gàveta:
C'è una parte centrale in cui viene convogliata l'acqua, ed è quella che più interessa dimensionare.
La forma è trapezia. (Dimensioni: b1, b2).
Ali:
La pendenza è modesta: i: ~ 0.4;
Briglia:
Essa appoggia sull'alveo.
Drenaggi:
I drenaggi aiutano le pressioni a cui è soggetta la gàveta.
I dreni sono posizionati LONGITUDINALM. L'acqua filtra in parte sopra la gàveta, in parte filtra attraverso i dreni.
Detto questo, diciamo che h' si dimensiona così:
1) Stramazzo Classico:
h’:
9 (Portata di progetto) - 0.385 h3/2 √2g
h’: 2h0/3
2) Stramazzo Generico:
L0
Q = 1.705 h3/2 [ 1 + 2h/5 ( 1/tgα + 1/tgβ ) ]
<Fattore di F.D.R.>
<M.A.>
Per dimensionare h ed L procedo iterativamente, affinché l'ottima dimensione di compromesso tra vantaggi e svantaggi.
Verifica allo schiacciam
(V. richiamu Sdc: Trave Plesso-Infl)
1) Prima di tutto, la normativa ci fornisce σadm. Il valore di σadm, in MPa, varia a seconda del materiale.
2) I calcoli vengono eseguiti per determinare la tmax di una sz presso-inflessa di lunghezza B e profondità un metro.
Es
3) La struttura è soggetta ad un carico totale (risultante dalle forze verticali ed orizzontali) R.
Tale carico è eccentrico → presso-flessione ed è inclinato di un certo angolo.
Concl:
Conosco R, ma non il suo punto di applicaz G. Noto u posso trovare G ed ec= (Bu) / 2.
4) Devo dunque trovare, per prima cosa, u, u dev’essere tale da stabilizzare la struttura. Una volta noto, infatti, è possibile determinare la tensione ed eseguire le verifiche.