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1) piano di banco
2) bocchette
3) mezzo bottone di manovella
tronco che collega due volani di rigidezza equivalente alla porzione di sistema considerata
Per determinare il valore di leq, si applica un momento M tangente ad una estremità del tronco e si determina la rotazione relativa Θ=Θ1+Θ2+Θ3
Θ1 è il contributo del piano di banco:
Θ1 = M⁄K1 = M⁄G J1⁄2c = 2c M⁄G π⁄32 (D4 - d4)
Θ2 è il contributo del bottone di manovella:
Θ2 = M⁄K2 = M⁄G J2⁄2a = a M⁄G π⁄32 (D'4 - d'4) M
Θ3 è il contributo delle bocchette:
Θ3 = 2d⁄dM∫0dM2dx⁄E Jm = d d⁄dM M2r⁄E l2⁄b3 = 24 Hr⁄E h l3
K4 = K1
Θ4 = Θ1
Ī1 = Ī1 + Ī2 &LeftParen;&Top;⁄&Bottom;&RightBracket;·&Sup2;&RightSquare;
K2⁄Ω2⁄&LeftParen;∩︀−&1;&RightBracket;"
Dall' equilibrio dinamico del secondo volano del sistema reale:
Ī2 ω2 = K2 &LeftParen;Ω–Θ4–Θ1ω
Θ2 − Θ1&rsbpr;
Ī2 ω2Θ2 = -K2Θ1
≪ΘΘπ1
Θ2⁄Θ&sub1&rsbpr;
Ī1+Ī2&fractal;
Ī1+Ī2;&tinyest;&Leftsquare;&fracube;&Leftsquare;Θ&submatch;Θ&RightSquare;
Ī1+Ī2;
&Top;&2xis;
&Ltscr;ΘΘ&prism1
K;2Θ
&Top;–Ω2&Circle;
Θ
L1K volano, per semplicità viene concentrato sul bottone di manovella:
L1Kω1
L1K,ω1dt = ∫Fdχ = ∫Sτdθ̇1K = SKSτzθ̇1Kτ dt =
K S2zωk θ̇1K2
= k S2zωk θ̇1K2
Ponendo Medica a ω2
= a ∫
L2K,rot
rotazione dell’elica dell’utilizzatore
= KaS2ωk2θ̇2K2
partipendo la direzione di θik e calcolando vtot = ∑i=1mc vi
quando si è in condizioni di risonanza, il vincolo eccitato e massimo, quindi si osserva la direzione di dik e il uso di sen βi = 1,
cioè β2, βo è verso di Oik e quello che indirizza vtot risultando di 30° in verso opposto a Wm
lkcc = π θAk ∑i=1mc dik sen βik Vi = dik ꞏ Mik
- lk sec /max π θAk vtot in condizioni di risonanza βik = π/2
- lk dim ≈ π ꞏ K’ ꞏ S ꞏ ωk∑i=1mc θik ri2 = π ꞏ K’s ꞏ ωk t2 θk2 ∑i=1mc αik
l’uguagliano Lkcc e Lk dim ⇒ θAk = Mk ∑i=1mc dik sen βik nel l’inter.
di cilindre tutti
K’s r2 ωk ∑i=1mc αik uguale
A questo punto bisogna calcolare MR per il tronco considerato:
MrJ(t) = MRJ sen (ωk ꞏ t +(φk - βJ,K) MMy = KJ (Φk,J - θk,J+1) + MRJ per tutti i cilindri a monte del tronco considerato
e quindi MkJ = Mmi+J - MKi+J + MRJ
MK(t) = Mk ꞏ sen ( ωk ꞏ t + φk ) è massimo se:
ωk ꞏ t + φx = π/2 ⇒ θo,ν = √ ( π/2 - φik )/K, 2ꞏT
( π/2 - φik )/ K/2 , 4 T
MR è massimo se:
θo,i = √ ( π/2 - φik + βik )/K , 2T
( π/2 - φik + βik) /K/ 2, 4 T
Nella convenne X≠X', le primitive di taglio e le primitive di
lavoro non coincidono al fine di geravire il corretto in
geramamento di due ruote dentate corrette.
Per determinare i valori di X e X' bisogna individuare il
valore dell’inerame, e quindi della circonferenza primitive,
che eguagli il passo alla somma degli spossori di due
denti in prose:
i = rp + rp' = mt/2 + mt'/2
Tr = rp . cosθ = rp0 cosθ0 = mt/2 cosθ = mt0/2 cosθ0 ⇒
⇒ m = m0 cosθ0 / cosθ
ρ = Λ + Λ' = πm = π m0 cosθ0 / cosθ
OP = rp/cosβ
ϕ = △B/rp
β = PB/rp
β = tgβ - β = arcf
D - rp
D = λ - z
Drp = Df/xt = 2 ((ψ* - ψ) = 2 (arcβ* - arcβ) ⇒
⇒ Λ = 2 x R (arcγ - arcβ)
La legge dello nersone rimicia s = 2 x rp (arcγ - arcβ)
sulle primitive di taglio del pignone e Do = π mo/2 + 2 x mo tgθ0
ingequiano le due espressioni in infermede delle primitive
di taglio
2 x o (2 arcγ - arcθ) = π mo/2 + 2 x mo tgθ0
mθ/ t (2 arcγ - arcθ) = π mo/2 + 2 x mo tgθ0
arcθ = 2·sfθ0 + π/2 + 2 x/z tg θ0 = 2·sfθ0 + 2/z (π/4 + x tgθ0)
μ P R ω α δ ⇒ ρ α J μ R ω = K 2
facendo p(r) = pmax r
N = ∫rire [ ∫02π p(r) r dθ ] dr = pmax π 2π (re - ri)
M = ∫rire [ ∫02π μ p(r) (r dθ ] dr = 2 π μ pmax ∫rire r2 dr
= π μ pmax ri (re2 - ri2)
In realtà le superfici di contatto sono due in quanto l’anello di frizione non è solidale al disco del motore; nelle frizioni multidisco, invece, gli elementi di frizione sono più di uno e in numero pari al fine di ridurre gli ingombri.