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Definizione:
Una macchina elettrica è un dispositivo in grado di convertire l'energia elettrica tramite l'interscambio di un campo elettromagnetico.
Si suddividono in macchine statiche (trasformatore) e dinamiche (motore e generatore).
Materiali ferromagnetici:
Partecipano alla magnetizzazione attraverso la loro struttura cristallina. Sotto l'azione di un campo magnetico esterno, i domini tendono a disporsi in modo da favorire il campo eccitatorio.
Per campi magnetici particolarmente intensi si può ottenere il completo orientamento del materiale (saturazione).
Diminuendo il campo H non si ritorna ai valori di induzione di partenza (B=0 per H=0), ma si ha una induzione residua (orientamento residuo dei domini).
Devo applicare un campo coercitivo Hc di segno opposto.
L'area del ciclo d'isteresi è l'energia utilizzata per unità di volume persa nel materiale:
E=kɏm n=26 μr<<1 μr>>1
Si definisce curva di normale magnetizzazione del materiale in luogo dei punti: corrente di verte, cicli d'isteresi, di ampiezza crescente.
- Ferromagnetici: dolci - ciclo d'isteresi stretto e rapido (perdumas) (corecore calamitante)
- Ferromagnetici: duri - cicli d'isteresi larghi per magneti permanenti
Perdite: Isteresi:
Per Fe: K ∫ Hm Bm
... correnti parassite Pσ: Kσ ρ2 Bm2
Nello smagliame a flusso costante sono nulle.
Per ridurre la perdita per isteresi: lavoro sul materiale (ferro-silicio + cristalli orientati), mentre per le correnti parassite domino il nucleo ferromagnetico.
Esempio: FERRO DOLCE → Cp = 14 W/kg e 2,5 T e 50 Hz
FERRO-SILICIO → Cp = 6 W/kg
Solitamente lamino per avere uno spessore di 0,35 + 0,5 mm (stringe ciclo d'isteresi e aumento la resistenza del materiale ma rimango sotto al 5% per non rendere il materiale fragile.)
Il distributore fornisce Cp e 2,15 T, poi calcolo quello dell'induzione dello smalto lavorato:
P = Po (BA/BB)2 → Po, Bo fornite
Lo scifo di perditi varia d'inverso dello spessore di laminazione e della permeabilità di sito.
Da 3,6 W/kg per il ferro dolce di 4 W/kg per 4% Si. Con i cristalli orientati scendo a 0.95 W/kg (2 W/kg per 4% si)
Nota: 2535Cp = 2,34 g λ = 0,35 mm
Trasformatore, pompe e aspetti costruttivi
Ho una corrente sinusoidale che produce un flusso Φ, porta del flusso Φ concorrenza (Ψ) e ha andamento sinusoidale. Si induce una f.e.m. variabile sinusoidale isofrequenziale.
E = εmsin(ωt), Φ = Φm ∈ D ⋅ Nxsin(ωt)
E = dψ/dt = d[ΛNxsin(ωt)]/dt = ΛΦxcosωt
E = ξm/&sqrt;2 - Nxω - NxΦzjiφ – 494 Nϕf
Visto vettorialmente E e Ia sono in quadratura. Il nucleo del trasformatore serve per migliorare il condizionamento del flusso.
- Rccp = perdite nel rame = J&corr;+effetto pelle
- Ro = perdite nel ferro = Iveres + correnti parassite
- Xd = reattanza magnetizzante
- Xd' = perdite per flusso disperso (non concatenato)
TRASFORMATORE IDEALE
PERDITE NEL FERRO
PERDITE NEL RAME e FLUSSO DISPERSO
Tendenzialmente bisogna trovare un compromesso tra perdita nel ferro e perdita nel rame: tento di ridurre Bm ma devo aumentare SFe di conseguenza il diametro medio delle colonne (aumenta la lunghezza del filo di rame e quindi le perdite nel rame).
Inoltre aumentando BFe deve diminuire SCu e quindi cresce Am.
Aumento di n.u.mero turni di λ>1
- A ∝ Sfe → A' = A ⋅ λ
- V = √2 π f B SFe → V' = {1}' Vgenericamente L. voglioLCu = L / λ² fisso → vario LCu
- Im = J Scu = J SCu → I' = λ² I → I' = Im ⋅ λ³ / λ²
- Iop = Re ⋅ ImR e = 1 ⋅ 0 ⋅ Bm ⋅ Sne → I'op = I 3 = Iop / λ³ / λ²
Ecco perché grossi trasformatori hanno low piccolo.
- Trasformatore lower tensioneL tensione → pesi → economicità:tanto più elevato quanto maggiore è lo spazio nominale(le perdite dipendono dal peso e quindi da λ⅔).
- ΔO = P / V
- ΔO → λ³
- ΔO = λΔOe poi difficile <3 il raffreddamento.
- Realtore e resistenza aumentano linearmentecome anche v ex
Funzionamento e vuoto
Al carico ho delle X e quelle prendono dalla ltra, allora le portici X e R sono quelle permell delle parcite ttoici. Grossme allora:
Φg(t) = Rio(t) L dΦio/dt el(t) = el(t)
Φl(t) = Ni dΦ/dt | Vu cos(ωt+x)
Ho uno imagne particolare osso. do:
Φ: A cos(ωt, x) + B sin(ωt, x) ≌ dt/dc = Aωsin(ωt, x) + Bωcos(ωt, x)
Nj dt/dc Vu cos(ωt+x) ≌ A=0
{B - Vu
ωl}
pe to. Vu sin(ωt+x) + C = o c - Vu / ωl sin(x)
Φl(t) = Vu / ωl (sin(ωt+x) - sin(x))
Il valore massimo is lo per Θ= Π / 2 = ωt=π
e n ho Φ(Φ1) - 2Φ is elelectrissima lo (i tm)
Nei gross trasferundor ho Rµ più piccoli, Lµ più grandi e in consenqu : piccole io.
- lunghi transitori (T1)
È possibile aggiungere delle R per abbossa ulteriormente po e velocitare il transitorio
(Ci sono dispostivi per lo ciluvo contolllo left interruttor di collegamento del TR.
INRUSH CURRENT
Macchina a collettore
Utilizzata sempre meno da generatore - trasmette AC la regolazione della velocità avviene mediante resistenza, d'inverter. Principali problematiche derivano dal collettore.
Con l'avvento degli inverter anche i M.A.T. hanno acquisito le proprietà che facevano scegliere il MCC.
Potenze: 10 kW ÷ 10 MW
VANTAGGI: semplicità, velocità variabile elevata coppia allo spunto
SVANTAGGI: collettore!!! Porta usura delle spazzole.
Per piccole potenze lo statore è a magneti permanenti le parti principali sono:
- INDUTTORE (statore)
- INDOTTO (rotore)
- COLLETTORE
Lo statore produce un campo magnetico in direzione costante e di valore regolabile, solo se non a magneti permanenti mediante resistenza. L'avvolgimento d rotore viene alimentato dalle spazzole, lo delle spire percorse da correnti immerse in un campo magnetico → F = i (l ⊥ B) forza corrente → COPPIA.