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%INCIDENZA PRODOTTO

3. Quantità di vendite di ciascun prodotto per il punto di pareggio

Ora possiamo determinare la quantità di vendite Q* che permette di ottenere

il punto di pareggio

Q*= Fatturato di pareggio (singolo prodotto) / prezzo unitario di vendita

ANALISI PER LINEA DI PRODOTTO

La comprensione di fattori di vantaggio competitivo, quindi decisioni in termini

di mercato, fanno riferimento ad aggregati piccoli. Il criterio di segmentazione

pi utilizzato è l'analisi per linea di prodotto:

per capire come ciascuna linea di prodotta contribuisce ai margini

• reddituali complessivi affinché sia possibile effettuare giudizi comparati

all'interno della gamma

per formulare decisioni riguardanti ad esempio un mix della produzione

• aziendale

I Criteri per la classificazione della gamma produttiva sono numerosi, infatti è

possibile individuare diversi livelli di indagine entro i quali è opportuno per il

management scegliere quelli più adatti alla specifica situazione aziendale:

natura dei prodotti ( più linee di prodotto in base alla natura tecnico-

• produttiva)

pacchetti di offerta (prodotti diversi ma venduti in pacchetti: in questo

• caso la linea di prodotto è unica, definita dal modo con il quale i prodotti

sono presentati ai clienti e quindi contribuiscono a creare un ricavo

unico)

grado di intervento ( più linee di prodotto distinguendo beni prodotti

• internamente dai beni di sola commercializzazione)

componenti completi vs accessori (?)

ANALISI REDDITUALE PER LINEA DI PRODOTTO

Serve a capire come si distribuiscono costi e ricavi per linea di prodotto,

quindi come ogni linea di prodotto contribuisce alla creazione del reddito

aziendale. Criterio: specialità o comunanza dei componenti reddituali (costi e

ricavi)

SPECIALITà: costo o ricavo che riguarda esclusivamente una determinata

linea di prodotto

COMUNANZA: costo o ricavo che riguarda tutte le linee di prodotto. Quando

si prendono in considerazione questi componenti si devono stimare le diverse

quote riferite alle diverse linee di prodotto.

→Se possibile, è meglio utilizzare il criterio della specialità, in quanto i dati

riferiti ad una determinata linea di prodotto sono certi e oggettivi. Nonostante

un'analisi basata solamente su costi e ricavi speciali sia incompleta, evita

l'incertezza che sarebbe alta nel caso in cui si prendessero in considerazione

costi e ricavi comuni.

L'analisi reddituale della linea di prodotto sarà condotta avvalendosi delle

LOGICA DEI MARGINI ( per ogni ripartizione, si distingue il margine

reddituale dato dalla sottrazione tra ricavi e rispettivi costi speciali). È

necessario operare un'ulteriore distinzione tra costi variabili e costi fissi per

calcolare dei margini di contribuzioni utili per alcuni indicatori fondamentali di

redditività. I componenti variabili sono sempre speciali; i componenti fissi

possono essere sia speciali, sia comuni.

RICAVI

- COSTI VARIABILI (industriali e commerciali) =

Primo margine di contribuzione

- COSTI FISSI SPECIALI (industriali e commerciali) =

Secondo margine di contribuzione→ copertura dei costi comuni

Ai fini dell'analisi sarà necessario “costruire” dei conti economici tra le

diverse ripartizioni esistenti entro ogni livello di aggregazione aventi tale

struttura. In tale conti economici relativi alle diverse ripartizioni entro il livello

di aggregazione prescelto, le righe accoglieranno i differenti componenti di

costo ripartiti tra variabili e fissi speciali, sia di tipo commerciale che di tipo

industriale; le colonne saranno destinate ad accogliere le diverse ripartizioni

( linee di prodotti). La prima colonna accoglierà i totali ottenuti per somma dei

valori contenuti nelle colonne successive, ciascuna delle quali concernerà

una specifica ripartizione. Per ogni colonna è opportuno inserire, oltre ai

valori assoluti, anche quelli percentuali espressi sia in relazione al totale

aziendale relativo alla stessa riga ( componente costo o ricavo), sia in

relazione al totale dei ricavi della ripartizione ( per ogni ripartizione,

l'incidenza dei vari costi sui ricavi). Per favorire i confronti temporali è utile

inserire anche i dati dei periodi precedenti, eventualmente evidenziando le

differenze assolute e percentuali.

TOT AZIENDALE LINEA A LINEA B

Valore % Valore %

assolu assolu

to to

+Ricavi principali

- Rettifiche

+ Ricavi speciali

- Rettifiche

- Costi variabili

speciali Commerciali

Industriali

Primo margine di

contribuzione

- Costi fissi speciali

Commerciali

Industriali

Secondo margine di

contribuzione

RICAVI DI VENDITA

Si distinguono in:

quelli che si riferiscono alla vendita in senso stretto

• quelli derivanti da servizi accessori alla vendita (trasporto, installazione,

• manutenzione ecc.)

è preferibile evidenziare sia l'importo lordo sia le voci rettificative (abbuoni,

resi, sconti).

COSTI VARIABILI E PRIMO MARGINE DI CONTRIBUZIONE

I costi variabili della funzione commerciale speciali ( escludenti le

rettifiche) sono

alcuni costi di lavoro (provvigioni a rappresentanti e oneri collegati);

• costi di materiali di confezionamento;

• servizi di trasporto ecc.

I componenti di costo variabili industriali speciali sono

i consumi di materie dirette (materie prime e componenti);

• i costi di lavoro umano diretti.

• (*riguardo alle singole linee di prodotto ha senso considerare variabili i

costi di lavoro umano in quanto evitabili e impiegabili diversamente; nei

confronti di un'intera azienda questa classificazione perde di significato

facendo classificare tale categoria di costi all'interno di costi fissi). Altri

componenti possono essere lavorazioni esterne e altri servizi per i quali

sussiste il requisito della variabilità e della riferibilità esclusiva a

determinati prodotti.

Detraendo ai ricavi i costi variabili, si ottiene il primo margine di contribuzione.

COSTI FISSI E SECONDO MARGINE DI CONTRIBUZIONE

I costi fissi speciali relativi all'area commerciale sono

le quote d'ammortamento di fabbricati e attrezzature impiegati nella

• distribuzione dello specifico prodotto;

componente fissa di stipendi a rappresentanti di singoli prodotti;

• licenze di commercio;

• costi di pubblicità e promozioni, a meno che non siano variabili.

I costi fissi speciali di prodotto relativi all'area industriale sono

quote di ammortamento di impianti e macchinari specifici per linea di

• prodotto ( con relativi costi di manutenzione);

stipendi relativi a personale indiretto ma dedicato in esclusiva alla

• supervisione o al controllo della fabbricazione di determinati prodotti;

servizi industriali di diversa natura.

Detraendo ai ricavi i costi fissi, si ottiene il secondo margine di contribuzione,

volto alla copertura dei costi comuni.

ANALISI PATRIMONIALE PER LINEA DI PRODOTTO

Molte componenti patrimoniale non possono essere ripartite secondo il

criterio della specialità, possiamo quindi utilizzarlo solo per alcune voci:

con riferimento al Capitale circolante commerciale alcuni elementi

• possono essere riferiti a diverse linee di prodotto→ scorte di prodotti

finiti.

Con riferimento ai crediti, possono essere riferiti ai prodotti, tenendo

• conto che la procedura di fatturazione consente di evidenziare la parte

del finanziamento relativa a ciascun prodotto.

La somma di tali voci genere il CAPITALE INVESTITO LORDO PER LINEA

DI PRODOTTI

con riferimento alle fonti, possiamo definire speciali rispetto al prodotto

• quei debiti relativi a forniture di beni e servizi impiegati esclusivamente

nella fabbricazione della specifica linea di prodotto

Qualora esistano, la loro entità deve essere posta a detrazione

dell'investimento lordo al fine di determinare un investimento netto per linea

di prodotto. TOT AZIENDALE LINEA A LINEA B

Valore % Valore %

assolu assolu

to to

Scorte prodotti finiti

+ Scorte materie

prime e componenti

+ Crediti commerciali

Capitale circolante

operativo lordo

- Debiti commerciali

Capitale circolante

operativo netto

+ Immobilizzazioni

tecniche nette

Capitale investito

netto speciale per

prodotto

L'IMPIEGO DECISIONALE DEI DATI DI LINEA DI PRODOTTO

Dall'esame del conto economico è importante osservare se la linea di

• prodotto è caratterizzata da un secondo margine di contribuzione

positivo. Se esso fosse negativo e con scarse prospettive future, si

potrebbe pensare di abbandonare la produzione di quella linea a

vantaggio di altre caratterizzate da margini migliori

si possono anche svolgere analisi relative calcolando la redditività per

• ogni linea, rapportando il secondo margine di contribuzione al capitale

investito per linea. Questo indice ( una specie di ROI specifico per linea

di prodotto) evidenzia il rendimento loro per euro di capitale investito

direttamente nella linea di prodotto .

Il ROI di linea di prodotto può essere ottenuto quale prodotto di

due componenti:

1. rapporto tra fatturato del prodotto e capitale investito netto di prodotto:

indice di rotazione della linea di prodotto. Indica per ogni euro di

capitale investito, l'ammontare delle vendite. Le linee di prodotto che

presentano un valore maggiore consentono all'azienda di appesantire

meno la propria struttura patrimoniale, riducendo il ricorso a

finanziamenti esterni.

2. Rapporto tra il secondo margine di contribuzione per linea di prodotto e

fatturato per linea di prodotto: indica la redditività delle vendite ( una

specie di ROS per linea di prodotto).

Altri indicatori riferibili alla linea di prodotto:

rapporto tra il primo margine di contribuzione di linea e fatturato di linea:

➢ indica per ogni euro di fatturato quanto è il guadagno. Molto significativo

quando, di fronte a vincoli di mercato (es. domanda in calo), l'azienda

deve optare quale prodotto selezionare entro la propria gamma.

Rapporto tra primo margine di contribuzione e quantità di risorsa scarsa

➢ impiegata nella fabbricazione del prodotto. Determinate per effettuare

calcoli di convenienza tra prodotti in ipotesi di scarsità di almeno un tipo

di risorsa produttiva e condivisione della stessa da parte delle diverse

linee di prodotto.

→ qualora l'azienda produca più linee di prodotti avvalendosi di

processi produttivi con uso di risorse almeno in parte comuni e la

capacità produttiva massima di tali risorse non sia allineata, tanto da

generare dei “colli di bottiglia”, in una situazione di sa

Dettagli
Publisher
A.A. 2015-2016
18 pagine
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/07 Economia aziendale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher silcaccia di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Economia aziendale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Roma Tor Vergata o del prof Monteduro Fabio.