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LE DETERMINANTI DEI COSTI (COSTI DRIVER) COSTI VARIABILI

ammontare complessivo cambia per Voci di costi il cui (cioè, relativo a un certo volume di produzione V) variazioni ANCHE MINIME di V

Costo delle MP consumate (anche se lotto minimo di acquisto)

Costo delle lavorazioni esterne (anche se lotto minimo di produzione) perfettamente divisibile all'impiego (pdi)

Fattore produttivo Se V cambia di +-1, la quantità di fattore produttivo consumata cambia in funzione del comportamento al variare del volume di una certa attività

Classificazione dei costi loro (e non del tempo!!!) NON variabile una certa attività variabile Un costo che è col volume di può essere col volume di un'altra attività - le provvigioni di vendita non variano col volume di produzione, ma variano col volume di vendita

Per semplicità, spesso ipotizzeremo: Vvendita = Vproduzione

Come si comportano iv e pv (e quindi cv) al variare di V? (NON al variare del tempo) - iv e pv

(e quindi cv) non dipendono da V 17fi fi fi fi- CV = cv*V è direttamente proporzionale a Vdegressivi: meno che proporzionale a V,Costi variabili CV=cv*V varia in modo la funzione CV=CV(V) èconcava; cv diminuisce al crescere di V a causa di: sconti qualità…progressivi: più che proporzionaleCosti variabili CV=cv*V varia in modo a V, la funzione CV=CV(V) èconvessa; cv aumenta al crescere di V a causa di: scarti nel 3° turno…COSTI FISSI ammontare complessivo NON cambia ENTRO CERTI LIMITI,Voci di costo il cui per variazioni, delvolume di attività (V)A tto del capannoneCosti di riscaldamento… non perfettamente divisibile all’impiego (npdi)Fattore produttivoSe V cambia di +- 1 entro certi limiti, la quantità di fattore produttivo consumata NON cambiadi volume (Vmin, Vmax)L’intervallo al cui interno l’ammontare complessivo del costo rimane costante siINTERVALLO DI SIGNIFICATIVITÀ (IntS) del

Il costo sso dice in questione un solo intervallo di

Se si considera•signi catività, allora l’ammontare del costo non varia con V più intervalli di

Se si considerano•signi catività, allora l’ammontare del costo a gradini, NON costo varia con V(costovariabile) -> la nozione di costo sso perde di senso

Come si comporta cf=CF/V al variare di V? (Non al variare del tempo) 18ffi fifi fi fi Capacita produttiva (Vmax): la quantità massima teoria di output che può essere intervallo di tempo prodotta in un certo dal sistema produttivo considerato

L’ammontare sso complessivo) UNITARIO volume del costo (e ha senso pratico solo se riferito a un normale di produzione

Breve periodo: intervallo di tempo in cui NON è possibile modi care la capacità produttiva (quanto dura il breve periodo? Non ci interessa! Ci basta sapere che “breve periodo” = “capacità produttiva non modi cabile”)

lungo periodo tutti i costi

varianoNel è possibile modi care la capacità produttiva -> nel lungo periodocon V (ma non tutti i costi sono variabili)Costo misto semivariabile: voce di costo il cui ammontarecomponente ssa,complessivo ha sia una sia unacomponente variabile; p.e. energia elettrica FMCosto misto variabile a gradini: costo sso con estremosuperiore di IntS << capacità produttiva Vmax; p.e. personale dimanutenzionedirettaManodopera (partecipa materialmente al processo di trasformazione)Produzione MANUALE: generalmente costo variabile a gradiniil costo della MOD è considerato unal crescere di V, ma se V diminuisce sso,il costo della MOD tende a rimanere soprattuto se si trattadi MOD quali cata, perchè ci vogliono tempo e denaro per selezionare e formare di nuovo le persone ->costo “viscoso”Produzione AUTOMATIZZATA: con intervalli di signi catività più larghi che nel casoidem, maprecedenteindirettaManodopera (fa attività di

supporto a quelle di trasformazione

Idem

Straordinari

Costo variabile

Negli esercizi sarà sempre chiaro come trattare la MOD, talvolta sarà considerata un costo variabile sia in aumento che in diminuzione (come se fosse pagata a cottimo e si potesse ridurla senza poi dover spendere tempo e denaro per riaumentarla)

Nella prassi aziendale talvolta si confondono

  • i costi variabili con i costi diretti
  • I costi ssi con i costi indiretti

Tuttavia

  • costi variabili e costi diretti NON sono sinonimi
  • Costi ssi e costi indiretti NON sono sinonimi

COSTO TOTALE DI BREVE PERIODO 19fi fi fi fi fi fi fi fi fi fi fi

Breve periodo perché è un costo totale avendo ssato una certa capacità produttiva.

Come si comporta ct al variare di V?

Se io ho un certo grado di saturazione della capacità produttiva, cioè che produco un certo quantitativo di pezzi al giorno (un certo volume di produzione), avrò un costo totale CT relativo ad ogni volume di produzione.

Se io vado a

Vedere cosa succede quando saturo la capacità produttiva, cioè quando sto producendo il 100% della mia capacità produttiva, avrò 350€ totali di costo totale, che poi divido per i volumi di produzione e ottengo il costo complessivo unitario.

Il costo complessivo unitario (ct) è minimo in corrispondenza del livello massimo di utilizzo della capacità produttiva (saturazione pari a 100%).

Causa: il costo fisso totale (CF) si distribuisce sul maggior numero possibile di unità prodotte (economia di scala!!!).

In realtà, quando ci si avvicina al 100% di utilizzo della capacità produttiva, i CT iniziano a crescere in modo più che proporzionale a V -> la funzione ct=ct(V) ha un andamento ad U.

Causa: aumentano i consumi e/o prezzi unitari di alcuni fattori produttivi: MOD (3° turno, lavoro festivo, minor rendimento sul lavoro), MP (scarti), ...

ECONOMIE DI SCALA

Alla capacità massima di produzione, l'azienda B ha un costo totale...

inferiore rispetto all'azienda A, questo è causato da:

A parità di tecnologia e di prezzi dei fattori produttivi, minimo di prodotto e processo il (non il punto di della funzione ct=ct(V) di breve periodo) diminuisce al aumentare della scala (cioè, della capacità produttiva Max) del sistema produttivo.

Causa: il costo sso totale CF=CF(Vmax) cresce meno che proporzionalmente con la capacità produttiva Vmax di erenti curve di breve periodo.

1. Stiamo confrontando di costo pieno unitario anche quando si riduce.

2. Nel linguaggio aziendale, spesso si parla impropriamente di economia di sola il costo complessivo unitario a parità di capacità di breve periodo per e etto dell'aumento di V, produttiva.

ANALISI COSTI-VOLUMI-PROFITTI E MARGINE DI CONTRIBUZIONE

COSTI TOTALI- Azienda monoprodotto che in un certo periodo ha prodotto una certa capacità produttiva- CF = costi ssi complessivi [€] 21fi fi

ff ff- CV = costi variabili complessivi [€]- cv = costo variabile unitario (p.e. [€/pz])- cv costante -> costi variabili complessivi lineari [€]è la pendenza delle rette CT e CVcvRICAVI TOTALI- Azienda monoprodotto- p = prezzo di vendita unitario (p.e. [€/pz])- V = volumi di vendita (quantità vendute ) (p.e. [pz])- p costante -> ricavi totali (RT) lineari [€]p è la pendenza della retta RTRisultato economico d’esercizio (o reddito d’esercizio):RF = RT - CTRE > 0 (RT > CT) -> PROFITTO, UTILERE < 0 (RT < CIT) -> PERDITAPunto di pareggio (Break-Even Point)in cui ricavi totali eguali costi totaliPunto i sono ai (RT=CT) e, quindi, il risultato economico d’esercizio(RE) è pari a zeroAssunti:- Azienda monoprodotto, Vvendita = Vproduzione- Capacità produttiva Vmax data e nonmodi cabile (V<=Vmax)- Costi o variabili o ssi (NO costi variabili agradini)- SOLO ricavi da vendita di prodotti,

direttamenteproporzionali a V- Costi variabili totali lineari- Costo variabile unitario inferiore al prezzo (cv<p)- CF <= (p-cv)Vmax (volume diin termini di quantità siche vendute• pareggio Vp)Vp t.c. RT = CT = CF + CVVp t.c. p*V = CF + cv*VVp = CF/(p-cv) (fatturato di pareggio RTp)in termini di valore del venduto• RTp t.c. RT = CT = CF + CVRTp t.c. RT = CF + c*RTRTp = CF/(1-c) c = incidenza dei costi variabili sui ricavidei costi variabili sui ricavi (c= CV/RT = cv/p, c<1)Ove c’è l’incidenza cNon trattiamo il caso di impresa multiprodotto, a meno che sia lo stesso per tutti i PF!!! (Altrimenti,occorrere ipotizza “mix delle vendite costante” per ricondursi al caso di una sola incognita)Analisi costi-volumi-pro tticome varia il risultato economico d’esercizio al variare del volume di venditaCapire 22fi fi fi fiDOMANDA: di quanto varia percentualmente ilrisultato d’esercizio rispetto al suo valore attuare(RE0) se il

Il volume di vendita aumenta del 10% rispetto al suo valore attuale (V0)?

GdLO = grado di leva operativa

Il grado di leva operativa in corrispondenza del volume di 300 pz è 4. Questo 4 è un moltiplicatore che mi fa passare dall'aumento di volume all'aumento di reddito, quindi a fronte di una variazione di volumi di una certa percentuale avrò una variazione di reddito 4 volte tanto.

La mia variazione percentuale in termini di volumi era del 10%

Variazione di reddito percentuale -> 40% di aumento del risultato d'esercizio a fronte di un qo % di aumento del volume di vendita partendo da un volume di 300 pz.

Struttura di costo: come sono ripartiti i costi variabili e i costi fissi all'interno dei costi totali, cioè nei miei costi totali, che percentuale prendono i costi variabili e che percentuale prendono i costi fissi? Ho più costi variabili o più costi fissi?

Dati V0 e CT0 (dato il volume attuale e il costo attuale), se i CF diminuiscono

e quindi CV=CV0/V0), allora GdLO(V0) -> a parità di riduzione percentuale delle vendite, la contrazione percentuale di RE è minore <23fi Nella situazione A, fa più utili l'azienda che nella situazione B fa più perdite se V>Vp, MA se V
Dettagli
A.A. 2020-2021
32 pagine
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/10 Organizzazione aziendale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher margherita.morimandobalestra di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Economia ed organizzazione aziendale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Padova o del prof Forza Cipriano.